giovedì 27 agosto 2009

Se i socialisti francesi imitano il Pd sulle primarie, difese dalla mozione Franceschini

Tratto dal sito di Stefano Ceccanti

L'inizio della campagna congressuale del Pd a luglio era stato caratterizzato da varie critiche ed ironie di esponenti autorevolissimi della mozione Bersani sull'uso delle primarie in sé o, in subordine, sulle modalità troppo facili di partecipazione alle stesse, sia per l'elettorato attivo che passivo, che avrebbero costituito un'anomalia rispetto ai partiti conosciuti.
La notizia di oggi è che il Partito Socialista francese (attraverso la segretaria Martine Aubry in un aricolo su "Le Monde", per uscire dalla sua crisi) propone un rilancio attraverso lo strumento di primarie aperte ai propri elettori, con bassa quota di partecipazione e con maggiore facilità di presentare candidature.
L'apertura segue a uno studio della fondazione Terra Nova che si ispira esplicitamente per molti aspetti all'esperienza del Pd e che la ritiene meritevole di apportare risultati migliori rispetto a quella che incoronò Segolene Royal.
Bene ha fatto quindi la mozione Franceschini a difendere con intransigenza sin dall'inizio queste modalità più allargate di partecipazione che possono certo essere sempre migliorate, ma dentro una visione di partito estroverso a vocazione maggioritaria, non certo di un partito che per le proprie forme organizzative dovrebbe riprendere Gramsci (come sostenuto nei giorni scorsi da un altro autorevole sostenitore della mozione Bersani) e che dovrebbe poi fatalmente appaltare ad altri possibili alleati la conquista dell'elettorato non tradizionale.

L'articolo di Le Monde si trova all'indirizzo:

http://www.lemonde.fr/politique/article/2009/08/27/au-ps-le-principe-des-primaires-est-desormais-acquis_1232302_823448.html

Il lavoro di ricerca della Fondazione Terra Nova si trova all'indirizzo

http://www.tnova.fr/index.php?option=com_content&view=article&id=908

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