mercoledì 31 dicembre 2008

RESOCONTO DEI PRIMI SEI MESI DI ATTIVITA' IN CONSIGLIO COMUNALE‏

Care/i tutte/i,

come promesso, in questo post, vi faccio un breve resoconto dei primi sei mesi di attività consiliare. Proverò ad essere sintetico anche se le “cose” fatte e le proposte avviate sono cosi tante che ci vorrebbero giornali interi per riportarvele. Se siete interessati a qualche approfondimento in merito a temi specifici non esitate, però, a chiedermeli.

Dal punto di vista umano l’esperienza è stupenda….impegnarsi a rendere “migliore” la propria città è bellissimo…ma la soddisfazione più grande è vederla cambiare in meglio giorno dopo giorno grazie alle scelte approvate….ascoltare i cittadini - non vero che non partecipano - e risolvere le loro preoccupazioni. Raggiungere attraverso risultati tangibili, gli obiettivi proposti ti trasmette la forza di impegnarti sempre di più. Sentirti parte del cambiamento della città aiuta a non provare stanchezza…aiuta a organizzare le tue giornate in funzione del lavoro ma anche dell’impegno amministrativo. E tutto questo è stato possibile grazie all’aiuto e alla passione di moltissimi amici (ne cito alcuni e mi scuso con quelli che dimentico: Fabio, Francesco, Gennaro, Donato, Maurizio, Stefano A. Stefano S., Fabrizio, Angela, Ferdinando, Paolo, Sara, Giusy, etc) che mi hanno aiutato in campagna elettorale e nei primi mesi di lavoro in Consiglio. Le loro idee, la loro passione, il loro voler bene alla città sono lo stimolo più grande…..Inoltre in questi primi mesi ho conosciuto diversi amici/colleghi Consiglieri che con la stessa passione si impegnano e mi trasmettono competenze e conoscenze che non aspettavo mai di poter far mie e con cui sono nati rapporti di amicizia, non sempre facili nel mondo della politica!!!

Ma veniamo a noi e a quello che l’Amministrazione Filippeschi ha fatto in questi primi sei mesi di gestione della città:



- Approvato entro il 31/12 il Bilancio di Previsione 2009 : Lo inserisco al primo punto perché ritengo che la votazione di questo atto sia stata la più complessa, ma allo stesso tempo la più avvincente in quanto definisce a chiare linee le strategie politiche della nostra amministrazione. Inoltre, vorrei sottolinearlo in maniera marcata, siamo uno dei pochi Comuni d’Italia a votare il bilancio di previsione entro i termini previsti dalla Legge prima della proroga. L’iter seguito dalla IV commissione che presiedo, è stato lungo ed ha visto riunirci 6 volte. Sono stati esaminati con attenzione sia le tavole di sintesi, che le relazione dei Revisori dei Conti, che le proposte analitica…un autentico tour de force a cui hanno contribuito con passione ed impegno sia i consiglieri che gli assessori. Ma prima di entrare nel merito del Bilancio di previsione 2009 consentitemi di rappresentare in maniera sintetica il quadro politico economico sociale nazionale che ha portato alla redazione di questo bilancio. Sono convinto che il governo di Centro Destra in questi primi mesi stia perseguendo un lucido progetto di forte riduzione del ruolo pubblico nella vita sociale del Paese. L’attacco alla Scuola, alla ricerca, la riduzione dei finanziamenti alle regioni per la sanità, i tagli alla cultura e perfino quelli alla forze dell’ordine nonostante l’enfasi sulla sicurezza, sono tutti tasselli di un unico disegno allentare il ruolo regolatore e solidaristico dell’intervento pubblico e lasciare il campo aperto alla logica del mercato senza regole e tutele. Siamo certamente consapevoli che la società e dunque anche il mercato ha risorse positive da attivare e che il ruolo dello Stato e quindi del Pubblico in genere non deve mortificare queste energie, ma liberarle in un contesto di regole e di diritti da tutelare. Sappiamo bene che questo ruolo pubblico non significa esclusivamente ne prevalentemente gestione pubblica, che servizio pubblico è quello che garantisce standard comuni indipendentemente da chi li eroga. Ma il progetto del Centro Destra è secondo noi ben altro e gli esiti che può produrre mettono a rischio l’equità sociale e la difesa dei diritti di chi ha piu bisogno di tutela per affermarli. In questo contesto l’attacco alle autonomie locali nel momento in cui si proclama un federalismo fiscale che dovrebbe presupporne la centralità, tende a completare questo disegno e scaricare sugli enti Locali l’onere di mantenere i servizi ai cittadini a costo di scelte difficili.

Se si legge accuratamente il Decreto d’estate del Governo vi accorgerete che i tagli delle spese colpiscono quasi tutti i settori ed in particolare le politiche sociali (taglio di oltre un terzo del fondo per Politiche sociali, decurtato di 275 milioni di euro che vuol dire solo per la Toscana una riduzione di 18 mln di euro e per la zona Pisana 700 mila euro in meno), l’inclusione sociale (Fondo per l’inclusione sociale decurtato di 100 milioni di euro), l’edilizia scolastica, la casa, il trasporto pubblico locale, le politiche giovanili, il fondo per lo spettacolo (decurtato di 100 milioni di euro), la sanità, e tagli perfino ai voli umanitari della 46° brigata. Per non parlare dei tagli nell’ambito dei beni e delle attività culturali. Questi tagli hanno impatti minimali sul Bilancio 2009…ma li vedremo tutti con forza a partire dai Bilanci 2010 e 2011.

Se a questo aggiungiamo che l’abolizione dell’ICI, la mancata copertura del rimborso ai Comuni, la “manovra d’estate” (DL 112/2008) e il contesto di vessazione ai comuni più virtuosi hanno creato grande incertezza negli equilibri finanziari dei bilanci comunali è evidente che per garantire gli stessi servizi del 2008 dovranno essere trovate maggiori risorse per compensare i minori trasferimenti e l’incidenza dell’inflazione.

Il comune di Pisa negli ultimi anni ha posto in essere importanti operazioni di contenimento della spesa corrente e di riorganizzazione dei servizi, quali:

- riduzione dell’indebitamento del 50%, passando dai 138 milioni di euro del 2003 agli attuali 79 milioni, liberando spesa corrente;

- semplificazione della macchina comunale, con stabilizzazione del costo del personale;

- mantenimento/aumento, pur nei limiti del patto di stabilità, dei livelli di servizio (assenza liste di attesa x asili nido e servizi all’infanzia)

- invarianza dei principali tributi dal 2004 ad oggi, pur in presenza di un trend inflazionistico che ha assorbito crescenti risorse;

- costituzione della SEPI per la riscossione diretta delle entrate, incrementando il contrasto all’evasione e all’elusione e soprattutto il livello di riscossione dei crediti tributari;

- sviluppo degli investimenti grazie alla capacità di attrarre finanziamenti esterni.

Questa difficile manovra finanziaria è quindi affrontata dal Comune di Pisa con la solidità del Bilancio che la passata amministrazione ha costruito negli anni e che consente di risparmiare quasi un milione di euro sul servizio del debito. Siamo convinti, come questo impegno di abbattimento del debito e di politiche virtuose di bilancio debba continuare. Se il Comune di Pisa non avesse fatto le politiche di riduzione del debito e di riorganizzazione della spesa, per efftto della sola indicizzazione (quelle che si chiamano spese simulate) e per effetto della tendenza alla riduzione del debito (entrate effettive), lo sbilancio nel 2008 sarebbe stato di 16 mln di euro. Ciò vuol dire che il Comune dal solo 2005 è riuscito a recuperare risorse per 16 mln ed aumentare i servizi alle famiglie. Il bilancio 2009 si muove in questa linea che oggi più di ieri è assolutamente necessaria nonostante il paradosso di un Governo che punisce i comuni virtuosi e viene incontro ai Comuni amici anche quando sono campioni della cattiva amministrazione come testimonia il contributo a pie di lista al Comune di Catania di circa 50 mln di euro.

Non concordiamo con chi ha definito questo bilancio privo di una linea politica…La linea politica, pur in un bilancio definito nella loro relazione dai Revisori dei Conti..un BILANCIO PRUDENZIALE, è chiara : MANTENERE I SERVIZI CON IL MINOR AGGRAVIO POSSIBILE PER I CITTADINI…NELL’OTTICA DELLA PRUDENZIALITA’. Potevamo decidere di tagliare quelli che lo stato non definisce servizi non indispensabili:

chiusura del 50% del trasporto pubblico locale;
chiusura del 50% degli asili nido;
taglio del 30% delle politiche sociali;
chiusura del teatro verdi;
Invece la nostra politica prevedere di mantenere inalterati i servizi ed anzi di rilanciare delle proposte innovati che rappresentano gli hub di un lungo percorso che mira al bene comune. Per noi è fondamentale:

Proseguire nelle politiche di razionalizzazione della struttura comunale incrementando l’efficienza, riducendo gli sprechi e i costi delle utenze, attuando politiche di risparmio energetico….attraverso la definizione del comune come produttore di energia.
Proseguire e consolidare le politiche di sviluppo e trasformazione della città, di rafforzamento dell’apparato produttivo e delle infrastrutture di area, di riqualificazione urbanistica ricercando finanziamenti esterni ad esempio con il progetto PIUSS. Tutto ciò in coerenza con i contenuti del piano strategico rispetto al quale ne va accelerata la concretizzazione;
Investire sulla sicurezza urbana per contrastare i fenomeni di degrado, delinquenza, disagio sociale e rendere la città piu vivibile e sicura, attraverso il Patto per Pisa Sicura e l’ampliamento dell’organico della polizia municipale;
Revisione del servizio di igiene urbana, ripagato anche attraverso l’aumento della TARSU (che va sottolineato che è l’unico strumento che aveva la Giunta per far quadrare i conti). In merito a questo punto va sottolineato, che:
l’attuale tassazione non risponde ancora appieno alla legge che chiede che il valore del servizio sia completamente coperto dalle imposte
la tassazione non veniva incrementata dal 2005 e l’aumento è quasi in linea con il recupero dell’inflazione dal 2005 al 2009
il valore della tassa era più basso della media italiana, come risulta dai dati del Sole 24 di qualche giorno fa (vedi articolo);
Ma questo non vuole essere una difesa di una scelta essenziale per la riorganizzazione del servizio e delle risorse ad esso legato. In questo quadro è secondo noi decisiva la scelta di scorporare dalla gestione GEOFOR l’igiene urbana per affidarla a gara (insieme alla manutenzione delle strade) con lo scopo di migliorare il servizio e potenzialmente fare economie, dall’altro lato è importante recuperare risorse per compiere investimenti importanti quali le isole ecologiche o il porta a porta.

Realizzazione di politiche di disincentivo all’uso dell’auto privata tramite un insieme di misure che agiscono sulle tariffe dei parcheggi (aumentandole per i non residenti e diminuendole per i residenti e per i domiciliati con contratti d’affitto regolare), sulle linee bus ad alta mobilità e sulle navette, sulle piste ciclabili, sui percorsi pedonali in sicurezza;
Attivazione di nuovi strumento di sostegno sociale e contro al carovita come la Family Card dedicata a famiglie numerose, giovani coppie e famiglie meno abbienti attraverso agevolazioni per i servizi pubblici, esenzioni per asili e mense e sconti nei negozi e nella grande distribuzione;
Attivazione progetti e nuovi percorsi legati al turismo per incrementare il tempo medio di permanenza in città, recuperando le risorse necessarie allineando la tariffa dei bus turistici a quella adottata in città paragonabili a Pisa;
Incrementare l’azione per il recupero dell’evasione e dell’elusione tributaria e tariffaria. Vorrei ricordare ai colleghi che mi hanno preceduto ed hanno sottolineato che fino ad ora non erano state fatte attività per ridurre l’evasione…i buoni risultati raggiunti dall’amministrazione nel 2008 per esempio attraverso la chiusura di contenziosi che si trascinavano da anni vedi quelli con gli stabilimenti balneari. Buono anche ikl percorso di verifica su privati ed aziende…basti ricordare che la SEPI ha emesso nello scorso anno oltre 700 accertamenti ad altrettanti contribuenti circa posizioni da verificare per un importo di 600 mila euro. Ma questo non ci basta e attraverso lo stanziamento di 100 euro per la creazione di una task force di accertatori, e la delibera di giunta n.144 si è deciso di incrementare questa azione sia investendo nello sviluppo di idonei sistemi informativi per il controllo del territorio e della base imponibile sia attribuendo specifiche funzioni in tal senso alla società in house S.E.PI. (è importante la delibera di giunta 144), sia attraverso l’indirizzo dato agli uffici comunali di potenziare le attività di controllo delle dichiarazioni I.S.E.E. acquisite dagli stessi nell’ambito delle attività amministrative di rispettiva competenza, sottoponendo a controllo almeno il 50% delle dichiarazioni pervenute.Ed infine, non meno importante è la necessità di definire un accordo con la guardia di Finanza ed il catasto comunale per far luce su possibili situazioni atipiche in materia di classamento degli immobili e stato giuridico di numerosi appartamenti.
Valorizzazione del patrimonio immobiliare anche attuando le necessarie dismissioni per finanziare gli investimenti, e delle partecipaioni azionarie attraverso lo strumento della holding;
In questa manovra si potevano tagliare quelli che il DM 28/5/1993 definisce servizi non indispensabili e che il ddl sul federalismo fiscale prevede che le funzioni “non fondamentali” siano finanziate con tributi propri (per esempio assistenza scolastica, asili nido, casa, servizi per l’infanzia e per i minori, strutture residenziali e di ricovero per anziani, trasporti pubblici locali)..invece no..la scelta politica forte…e forse qualche collega consigliere strumentalmente non riesce a leggere…ripeto è quella di ridurre i costi non come taglio di spesa ma come aiuto al consumo.
Come potete capire dalla lunghezza con cui ho riassunto questo punto, vedere il consiglio Comunale che approva questa manovra dopo intense settimane di lavoro (capite bene perché ho abbonda nato per un po’ la scrittura del nostro blog) è stato per me motivo di grande soddisfazione !!!!! Ora vi prometto che ci impegneremo a controlare che quanto proposto venga concretamente realizzato.



- Patto per la sicurezza: E’ uno degli atti più complessi…perché maggiormente sentiti dai cittadini. E’ stato votato in maniera bipartisan tra la nostra maggioranza e l’opposizione di centrodestra. Ha visto un lungo iter in una commissione apposita, a cui ho contribuito con la partecipazione in commissione, la relazione in Consiglio Comunale per la maggioranza (a tal proposito sul sito del comune è possibile ascoltare gli interventi in aula) e la redazione dell’ordine del giorno di accompagnamento. Nel momento del voto devo assicurarvi che la soddisfazione è stata grande!!!!!

Garantire la sicurezza, come avrete notato nei primi mesi del nostro governo cittadino, è una priorità, è un dovere che richiede il massimo impegno, su versanti diversi, tutti essenziali. Siamo convinti che per garantire una migliore qualità della vita dei cittadini è necessaria una situazione di vivibilità caratterizzata da un decoro urbano significativo capace di favorire la socializazione anzichè l'esclusione, la serenità anzichè l'insicurezza

Serve prevenire con politiche di integrazione e contrastando il degrado urbano. Con la nostra proposta si deve colpire con decisione la microcriminalità, il vandalismo, con una pianificazione ed una azione coordinata tra le forze dell’ordine, per le quali il sindaco e la giunta, nel rispetto delle diverse competenze devono continuare a svolgere un ruolo attivo, siglando nel piu breve tempo possibile un Patto Organico e partecipato con la Prefettura, per l’integrazione di tutte le azioni di sicurezza urbana, coerente con il Patto per la sicurezza sottoscritto tra il Ministero degli Interni e l’ANCI. Ciò a partire dal contenimento dei fenomeni di disordine nelle aree che già si segnalano come critiche, incidendo per parte dell’amministrazione comunale, sulla qualità dei luoghi, sull’illuminazione, sulla sorveglianza degli spazi pubblici con le nuove tecnologie a disposizione.

Si tratta secondo noi di realizzare delle strategie politiche e sociali nuove, basate sul coinvolgimento attivo delle comunità immigrate, riaffermando la vitalità dei luoghi cittadini come garanzia di sicurezza, operando per il contenimento dei campi nomadi, contrastando l’abusivismo, evitando che si creino zone franche sottratte alle regole

Occorre inoltrare rilanciare con forza una idea di tolleranza e di società civile contro quella dell’incivile intolleranza alle regole. Emergono, infatti, sempre più problemi di convivenza tra cittadini: non tanto o non solo con i cittadini stranieri comunitari e non , ma tra cittadini con bisogni diversi, giovani, anziani, studenti, lavoratori. Allora al patto per la sicurezza è necessario affiancare nei prossimi mesi un patto sociale di convivenza civile che consenta di realizzare una migliore qualità della vita di tutti, nell’ottica di creare equilibrio policentrico, mettendo al primo posto i diritti ed i doveri di ciascuno, calando l’azione politica e amministrativa del comune sul suo territorio,sviluppando le politiche di sicurezza e di convivenza secondo i principi della partecipazione, del decentramento e della presenza fisica in città.

In particolare le nostre proposte prevedono:

- il riconoscimento della “specialità” di Pisa quale polo di attrazione, ben oltre la sua dimensione in termini di residenti, e a fornire, di conseguenza, le risorse necessarie per una risposta adeguata ai problemi di accoglienza e di sicurezza;

- l’incremento del numero dei vigili urbani e la realizzazione di un sistema integrato di videosorveglianza;

- la creazione di un fondo per la sicurezza in cui far confluire anche finanziamenti privati

- l’emanazione di ordinanze utili a ridurre gli effetti delle principali priorità presentate (degrado urbano, abusivismo commerciale, accampamenti ed insediamenti abusivi, lo sfruttamento della prostituzione, il fenomeno della tossicodipendenza e della devianza giovanile) e la revisione di alcuni regolamenti necessari all’ausilio delle azioni di contrasto;

- Parallelamente all’avvio dei processi di riqualificazione è necessaria la definizione di un “metodo più accurato” di monitoraggio dei contratti di servizio e dei bisogni di vivibilità nei quartieri, attraverso una riorganizzazione della macchina comunale

- Continuare il percorso di dialogo con tutte le parti sociali/economiche/istituzionali che guardi ad azioni sinergiche per affermare la cultura della legalità. Questo sarà possibile solo se prevederà due fasi parallele: una di controllo del territorio e contrasto della microcriminalità o comunque del non rispetto delle regole e l’altro di progettazione di una concertazione sociale che metta al primo posto i diritti ed i doveri di ciascun cittadino.



- Ultimati diversi lavori pubblici: Ricordo, con piacere, visto che me ne sono occupato sin dai primi giorni in Consiglio Comunale, l’ultimazione dei lavori per l’apertura del tratto finale di Via Scornigiana a Ospedaletto. Era diverso tempo che i lavori erano fermi e con il ritorno all’ordinaria amministrazione finalmente si è portato a termine un’opera che ha ridato ossigeno alla mobilità dell’intera zona. I cantieri, ad oggi, conclusi sono più di dieci, e speriamo che nel 2009 possa chiudersi anche “lo scempio” di Piazza Vittorio Emanuele.



- Iniziata la realizzazione della Sesta Porta della Città: che prevede la riqualificazione della zona di Sant’Antonio. Il progetto approvato in consiglio comunale permetterebbe la creazione di un polmone verde nel centro della città. Consentirebbe di creare un parcheggio per gli autobus che si muovo in centro (abbattendo le emissioni di CO2 ed i costi di spostamento)….e la realizzazione di una vera intermodalità GOMME/TRENO (tra treni/aerei e autobus). Il progetto si concluderà tra 4/5 anni…ma averlo ratificato da valore all’intera zona e migliorerà la qualità della vita dei cittadini.



- Approvati circa 30 ordini del giorno: che impegnano la giunta ed il Sindaco ad impegnarsi su diversi argomenti. Voglio ricordare quelli secondo me più importanti:

- Assestamento di bilancio 2008 e gestioni poco oculate di alcuni ammisteratori delle partecipate (19 dicembre 2008)

- Spostamento Stadio da Porta a Lucca (18 dicembre 2008)

- Politica del Governo e Bilancio Comunale (17 dicembre 2008)

- Bilancio 2009 differenziazione delle zone COSAP (19 dicembre 2008)

- Contro la riforma della scuola (9 settembre 2008)

- Per l'abbattimento delle barriere architettoniche (22 luglio 2008)

- Per la donazione del sangue (17 luglio 2008)

- Sulla riscossione dei crediti (23 giugno 2008)

- ODG sicurezza votato in consiglio comunale: LINEE GUIDA PATTO PER PISA SICURA (5 novembre 2008)

- Concessione della cittadinanza onoraria della città di Pisa a Roberto Saviano (23 ottobre 2008)

- Mozione di denuncia del Consiglio Comunale di Pisa delle dichiarazioni del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sulla Scuola (22 ottobre 2008)

- Contro i tagli della Finanziaria 2009 alle forze dell’ordine (29 settembre 2008)

- Iscrizione ad Associazione di Comuni, province e regioni per il Tibet e richiesta esposizione bandiera del Tibet per Olimpiadi Pechino 2008 ( 17 luglio 2008)



- Variazione di regolamenti comunali ed aumento capitale di alcune società partecipate: Questi atti che possono sembrare di scarso rilievo per la città invece rivestono una particolare importanza…in quanto le società partecipate/controllate dal Comune contribuiscono in maniera importante alla definizione dell’Economia del Territorio. Scelte appropriate, come quelle da noi approvate (per esempio aumento di capitale della PISAMO, per realizzare nuovi parcheggi, oppure ingresso del Comune di Vecchiano in SEPI e PISAMO per permettere il reale inizio di servizi di area vasta) sono fondamentali per lo sviluppo dell’economia pisana!!!!



- Trasferimento Farmacia Via Battelli: La precedente Amministrazione ha realizzato e pensato diversi interessanti progetti. Ma sin dall’inizio ho creduto che spostare la farmacia di Via Battelli di fronte all’attuale ubicazione fosse stato un grave errore, in quanto a livello architettonico avrebbe completamente snaturato quell’area. Non appena ho sentito che vi era la possibilità di pensare allo spostamento in un altro luogo…all’interno della riqualificazione di un intero quartiere sarebbe stata la soluzione migliore. Il progetto molto articolato prevede la riqualificazione dell’area di Via di Pratale con la realizzazione di una parallela all’attuale via di Pratale in modo da renderla una strada di quartiere limitandone la pressione della mobilità ed allo stesso tempo creando un accesso veloce all’area industriale di San Giuliano. Ma non solo…nel medesimo progetto è prevista la ristrutturazione degli impianti attuali della Fontina e la creazione di un vera e propria CITTADELLA DELLO SPORT (di cui Pisa ne ha enorme bisogno). Alla fine dopo tante discussioni il consiglio ha votato (28 favorevoli) un ordine del giorno presentato dagli ex candidati Sindaco attualmente in consiglio Comunale, che rappresenta un atto di indirizzo per la giunta. Insomma in soli tre mesi e con un grande lavoro l’Ass. Cerri e gli uffici del settore urbanistico hanno trovato una soluzione ottimale per un problema lungo e complesso.



- Adozione di variante al regolamento urbanistico finalizzata alla semplificazione, razionalizzazione ed adeguamento delle norme tecniche di attuazione – Anche questa proposta ha seguito un iter articolato. Ha visto la prima commissione impegnarsi in almeno dieci sedute in cui sono stati esaminati uno ad uno tutti gli articoli del documento modificato (pensate che si è passato da 350 pag a circa 120 pag…uno sforzo di sintesi sicuramente migliore di quello che ho provato a fare io in questo post)…Le norme tecniche di attuazioni sono fondamentali per dare un volto migliore all’edificabilità della nostra città. Con questo documento, che posso inviare a chi vuole approfondire l’argomento, abbiamo iniziato un percorso di riqualificazione di Pisa….che deve provare a ridurre le “uscite” delle giovani coppie dalla Città.



- Trasferimento delle caserme e creazione della Porta del Turismo: Si è approvato l’inizio dell’iter di trasferimento delle Caserme Curtatone e Montanara, Artale e Bechi Luserna in zona Ospedaletto. Questa operazione, vista anche la dislocazione delle tre caserme consentirebbe di creare , quella che nel Libro “Pisa dei Miracoli” Paolo Fontanelli definisce la PORTA DEL TURISMO. Infatti nell’area dell’attuale Bechi Luserna i visitatori uscirebbero dai pulmann o dai loro mezzi di trasporto e a pochi metri si troverebbero Il museo delle Navi Romani, l’area della Cittadella e poi sarebbero subito sui lungarni. Questo consentirebbe di aumentare la permanenza dei turisti in città. Una scelta sensata… che vedrà l’intervento finanziato in Project Financing..senza esborso alcuno per i cittadini.



Si è inoltre discusso su almeno una cinquantina di interpellanze ed interrogazioni presentate al Sindaco ed agli assessori su diverse tematiche inerenti la vita dei quartieri. In quest’ottica per andare incontro ai cittadini abbiamo avviato il percorso sul decentramento politico/amministrativo ed il ruolo delle circoscrizioni. Ho presentato nella commissione che presiedo (IV) una proposta che prevede un cambiamento di statuto per definire le circoscrizioni. E’ stata votata a maggioranza e a gennaio verrà discussa e spero approvata in Consiglio. Un altro importante momento per la nostra comunità e per il rapporto diretto e partecipativo tra cittadini ed istituzioni.



Quelle appena descritte sono state le attività secondo me più significative di questi primi mesi di esperienza amministrativa…vi assicuro che non è stato facile portarle a termine. E se ci siamo riusciti è merito, in primis del SINDACO, poi della Giunta e dei consiglieri..che giornalmente si sono impegnati portando idee nuove e soprattutto un modo nuovo di fare politica..Il mio slogan in campagna elettorale era DARE CONCRETEZZA ALLE IDEE…ecco in questi primi mesi ci siamo riusciti….abbiamo risolto “piccoli problemi giornalieri” e iniziato a pianificare la città del 2020. Ma è stato solo l’inizio di un lungo percorso che sarà vincente solo se sapremo essere sempre in grado di ascoltare i cittadini per offrire una città adeguata alle loro/nostre aspettative…una città che non deve essere vista solo come la città della Torre Pendente…ma una città funzionale che sia in grado di percorre fino in fondo il sentiero già tracciato..muovendosi anche su binari paralleli che guardino ad uno sviluppo sostenibile che va oltre la dimensione “spaziale”.



BUON 2009 a Voi ed alle Vostre famiglie


Con affetto
Antonio


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martedì 30 dicembre 2008

BASTA GUERRE IN PALESTINA‏

Care amiche/i,

quello che sta succedendo in Palestina è indescrivibile... in questi giorni più volte le immagini viste in TV mi sono rimbalzate in mente... e senza entrare troppo nel merito, sarebbe veramente lungo, vorrei che ciascuno di noi riflettesse e contribuisse, per quello che può, a chiedere la fine delle terribili nefandezza che Israele sta compiendo contro il popolo Palestinese.

Per non dimenticare e per chiedere la fine della guerra in Palestina vi chiedo di leggere e far girare questo articolo a tutti i vostri amici e conoscienti. Non consentirà di far terminare queste brutture che nel 21esimo secolo non dovrebbero esistere, ma almeno spero faccia germogliare un seme di speranza per un 2009 migliore.

Un abbraccio a tutti e BASTA GUERRE IN PALESTINA

Con affetto

Antonio

Articolo di Francesco Ricupero

Condanna degli attacchi militari e la richiesta di un immediato cessate il fuoco giugono dalla comunità cristiana in Terra Santa. Il Patriarca di Gerusalemme dei Latini, Fouad Twal, il nunzio apostolico in Israele e Cipro e delegato apostolico in Gerusalemme e Palestina, arcivescovo Antonio Franco, e il Custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa, hanno deplorato i raid militari di Israele nella Striscia di Gaza.
"L'attacco di Israele è stato sproporzionato. Era nell'aria una risposta militare, ma non di questa entità. Non ci aspettavamo una reazione così dura. Non possiamo andare avanti in questo modo. Siamo stanchi - sottolinea al nostro giornale il Patriarca di Gerusalemme dei Latini, a margine dell'incontro avvenuto, lunedì mattina, con il presidente di Israele, Shimon Peres e il ministro dell'Interno, Roni Bar - abbiamo bisogno di pace e di serenità. Tutti, palestinesi e israeliani, hanno bisogno di vivere nella pace. La soluzione militare non è quella giusta, ricomincerà un periodo contrassegnato dalla guerra e da forti tensioni". All'incontro ertano presenti anche i leader religiosi di tutte le confessioni cristiane.
"Noi abbiamo manifestato il nostro disappunto - afferma Sua Beatitudine - ma loro difendono la loro posizione. Non so quando finiranno gli attacchi militari, ma così non si può andare avanti. Non si possono bombardare interi villaggi con donne e bambini inermi. La soluzione militare non è la strada da intraprendere. Chiediamo il cessate il fuoco e il ripristino dei negoziati. Penso che la Lega araba - aggiunge monsignor Twal - possa dare un contributo per porre fine alle ostilità da entrambe le parti".

Poi, il Patriarca di Gerusalemme ha ricordato il clima di festa e di serenità del Natale. "Eravamo riusciti a trascorrere un Natale diverso, tutti insieme attorno alla culla di Gesù, ma purtroppo questo momento è durato un attimo. Quest'anno centinaia di migliaia di pellegrini sono venuti a Betlemme per pregare insieme a noi e per invocare la pace. Purtroppo, le parole pronunciate durante la mia omelia nella messa di mezzanotte sono andate al vento. Ho detto che la pace è un diritto per tutti gli uomini, è pure la soluzione a tutti i conflitti e a tutte le controversie. La guerra non produce la pace. Il pianto delle vedove e dei bambini si mescola con il rumore dei cannoni e dei mitra, ci spezza il cuore e rompe il silenzio della grotta e della culla. Eppure abbiamo un gran bisogno di calma, di silenzio! La pace sia su Betlemme e su tutti gli abitanti della Terra Santa. La pace sia su tutti coloro che cercano la pace. Adesso, l'odio e la sfiducia rischiano di prendere il sopravvento tra la popolazione. Dobbiamo avere l'umiltà di sederci attorno a un tavolo e di ascoltarci l'uno con l'altro, solo così si può arrivare a una soluzione. Siamo stanchi di questa situazione - conclude monsignor Twal - abbiamo bisogno della pace".

Il messaggio di Papa Benedetto XVI pronunciato nella messa della notte di Natale è stato letto in tutte le chiese di Terra Santa, "ma adesso tocca alla politica dare le giuste risposte. Deve essere la comunità internazionale - dichiara il Custode di Terra Santa - a dare una sferzata, anche gli Stati Uniti potrebbero offrire un notevole contributo. La comunità cristiana è in grande difficoltà ed è molto contrariata. C'è una forte solidarietà con i palestinesi e con la piccola comunità cristiana di Palestina. Tutti sperano in un cessate il fuoco - aggiunge padre Pizzaballa - anche perché più si allungano gli scontri armati e più sarà difficile recuperare il dialogo. Si rischia un ulteriore deteriorarsi della situazione".

Il religioso francescano, che ha partecipato stamane all'incontro delle comunità cristiane con il presidente e con il ministro dell'Interno israeliani, si è detto fiducioso di un possibile ritorno ai negoziati, anche se - ha affermato - "le autorità israeliane hanno cercato di giustificare il loro attacco militare e non hanno lasciato intuire un immediato cessate il fuoco".
Sorpreso dalla reazione israeliana anche l'arcivescovo Antonio Franco. "Stiamo vivendo un clima di forte tensione. Occorre al più presto arrivare ai negoziati per porre fine definitivamente alle nuove ondate di violenza nella Striscia di Gaza. L'appello di Benedetto XVI - ha sottolineato il nunzio apostolico - è l'ennesima richiesta di un cessate il fuoco, e il sentimento comune della Chiesa è che prevalga la moderazione. La reazione militare di Israele non ci ha colto di sorpresa, ce lo aspettavamo, ma non con questa intensità. Quando si fa azione e reazione le cose rischiano di peggiorare, come sta succedendo in questi giorni. L'intera comunità cristiana, ma anche israeliani e palestinesi auspicano la fine di questa violenza. C'è molta preoccupazione, ma il desiderio di vivere nella pace è molto più grande".

Infine, l'arcivescovo sottolinea che negli ultimi tempi la situazione era più tranquilla e gli attentati terroristici erano diminuiti. Con questi nuovi attacchi si spera in un intervento della comunità internazionale. "Auspichiamo che l'intervento della comunità possa convincere i contendenti a sedersi attorno a un tavolo per trovare un'immediata risposta al desiderio di pace".


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mercoledì 24 dicembre 2008

BUON NATALE A TUTTI!

Care tutte/i

È un po’ che non mi faccio vivo sul blog… ma è stato un periodo davvero intenso che non mi ha consentito di trovare il tempo per sintetizzare la grande mole di lavoro svolto. Prometto, però subito dopo le festività natalizie, di raccontarvi le tante proposte approvate in Consiglio Comunale in questo intenso 2008 (di cui trovate qualcosa già sotto questo post) e quello che ci aspetterà nel 2009...

Un lungo anno da vivere insieme!!!!!!!!

Colgo l’occasione per augurare a tutti voi ed alle vostre famiglie un Santo Natale ed un Felice 2009 pieno di salute e serenità, attraverso le parole della “preghiera Semplice di San Francesco”:

"O Signore, fa' di me uno strumento della tua pace. Dov'è odio ch'io porti l'amore; dov'è offesa ch'io porti il perdono; dov'è discordia ch'io porti l'unione; dov'è dubbio ch'io porti la fede, dov'è errore ch'io porti la verità; dov'è disperazione ch'io porti la speranza, dov'è tristezza ch'io porti la gioia; dov'è tenebra ch'io porti la luce. Oh! Maestro, fa' che io non cerchi tanto: di essere consolato, quanto di consolare, di essere compreso, quanto di comprendere, di essere amato, quanto di amare! Poiché é dando che si riceve, perdonando che si é perdonati, morendo che si risuscita a Vita Eterna"

Con Affetto

Antonio


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Ordine del giorno: maggiore attenzione all'utilizzo del denaro publico‏

Oggetto: assestamento di bilancio 2008

IL CONSIGLIO COMUNALE DI PISA,

VISTA: L’ottava variazione di bilancio, in sede di assestamento generale,del Comune di Pisa, presentata in data odierna dal Consiglio Comunale di Pisa

CONSIDERATO CHE: Alla voce spese correnti si evidenzia un incremento di spesa di 600.000 Euro per contributi alla Fondazione Teatro Verdi (intervento 1.05.02.05);
Alla voce spesa in conto capitale si evidenzia una previsione di spesa di 710.000 Euro per trasferimenti nell’ambito della gestione rifiuti

RITENUTO: Ingenti e non preventivate tali voci di spesa,

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE

a) Ad accertare se anche nei prossimi bilanci si prevedono ulteriori incrementi di spesa a carico del Comune per contributi da destinare alla Fondazione Teatro Verdi o per trasferimenti non ordinari nell’ambito della gestione dei rifiuti;

b) A relazionare, alla presenza degli amministratori responsabili, al più presto ed in dettaglio (comunque entro la fine di gennaio 2009) in Quarta Commissione Consiliare Permanente sulle motivazioni che hanno causato tali variazioni e a presentare nella stessa occasione un piano programmatico di gestione, corredato da un bilancio di previsione certo, che dia garanzie sui risultati nel medio e nel lungo termine prossimi.


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martedì 23 dicembre 2008

Conti in ordine e servizi garantiti

Approvato il bilancio di previsione 2009 del Comune di Pisa.

Un bilancio solido, con cui il Comune di Pisa riesce a mantenere le casse in ordine e a tutelare i servizi fondamentali per i cittadini. Il giudizio del Partito Democratico sulla manovra preventiva 2009 approvata ieri dal Consiglio Comunale è positivo. “Pisa – osserva il segretario comunale del Pd Nicola Landucci – è il primo capoluogo toscano, e uno dei primi in Italia, ad approvare il bilancio. E' un punto importante, che garantirà efficacia all'azione amministrativa per il futuro, un obiettivo che è stato possibile centrare grazie alla buona eredità di governo lasciata dalle passate giunte di centrosinistra e alla chiarezza delle scelte portate avanti dalla nuova giunta. Le strategie di bilancio garantiranno il mantenimento della qualità e della quantità dei servizi e la cura della città”. Positivo anche il giudizio del segretario provinciale del Pd Ivan Ferrucci, che non nasconde però la sua preoccupazione per il futuro: “I contenuti di questo bilancio, che è già ridotto, sono il risultato della capacità amministrativa del Comune di Pisa – spiega Ferrucci – Dal prossimo anno gli effetti della Finanziaria del Governo Berlusconi si faranno sentire con forza e il rischio di dover compiere dei sacrifici anche pesanti è molto alto. Deve essere chiaro fin da ora che si tratta di scelte imposte e che non condividiamo in alcun modo”. “Potevamo tagliare il 50 per cento del trasporto pubblico locale o il 50 per cento degli asili – dichiara Antonio Mazzeo, presidente della IV Commissione – invece abbiamo scelto di mantenere il livello dei servizi con il minor aggravio possibile per i cittadini. Questi risultati sono stati raggiunti anche grazie a politiche che mirano al recupero dell'evasione tributaria e tariffaria”. “Sottolineo il voto compatto della maggioranza consiliare – dice il capogruppo Pd in Consiglio Ranieri Del Torto – frutto della condivisione degli obiettivi e degli strumenti scelti dall'amministrazione per questa manovra economica. Fin dai lavori svolti in Commissione ci siamo resi conto che, in un contesto economico così difficile, la decisione di mantenere il livello dei servizi era prioritaria”.


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MANTENERE I SERVIZI CON IL MINOR AGGRAVIO POSSIBILE PER I CITTADINI

Ecco il Bilancio di previsione 2009

Vi riporto di seguito il mio intervento, fatto a nome della maggioranza, in Consiglio Comunale. Una bellissima esperienza che a breve potrete riascoltare dal Sito del Comune!!!!

Ringrazio tutti i consiglieri che hanno partecipato con passione e competenza ai lavori delle commissioni ed hanno contribuito alla redazione del testo finale. Il percorso è stato lungo (6 sedute della commissione) e condiviso… un bel momento di politica partecipata. Ora il nostro compito sarà monitorare le politiche della giunta convinti che gli obiettivi previsti saranno raggiunti al 100%

Cosa ne pensate? Attendo i vostri consigli.

Un abbraccio

Antonio



Cari colleghi,
proverò ad essere breve…..anche se alla luce degli interventi di chi mi ha preceduto e del complesso lavoro svolto in commissione vorrei provare a sviluppare nei pochi minuti a disposizione un percorso che provi ad individuare punti di forza e di debolezza, opportunità ma anche minacce che ci troveremo ad affrontare nel prossimo anno.
Prima di entrare nel merito del Bilancio di previsione 2009 consentitemi, visto che l’ass. viale ha iniziato il suo lucido intervento ricordandoci alcuni art. della Costituzione, di rappresentare in maniera sintetica il quadro politico economico sociale nazionale che ha portato alla redazione di questo bilancio. Sono convinto che il governo di Centro Destra in questi primi mesi stia perseguendo un lucido progetto di forte riduzione del ruolo pubblico nella vita sociale del Paese. L’attacco alla Scuola, alla ricerca, la riduzione dei finanziamenti alle regioni per la sanità, i tagli alla cultura e perfino quelli alla forze dell’ordine nonostante l’enfasi sulla sicurezza, sono tutti tasselli di un unico disegno allentare il ruolo regolatore e solidaristico dell’intervento pubblico e lasciare il campo aperto alla logica del mercato senza regole e tutele. Siamo certamente consapevoli che la società e dunque anche il mercato ha risorse positive da attivare e che il ruolo dello Stato e quindi del Pubblico in genere non deve mortificare queste energie, ma liberarle in un contesto di regole e di diritti da tutelare. Sappiamo bene che questo ruolo pubblico non significa esclusivamente ne prevalentemente gestione pubblica, che servizio pubblico è quello che garantisce standard comuni indipendentemente da chi li eroga. Ma il progetto del Centro Destra è secondo noi ben altro e gli esiti che può produrre mettono a rischio l’equità sociale e la difesa dei diritti di chi ha piu bisogno di tutela per affermarli. In questo contesto l’attacco alle autonomie locali nel momento in cui si proclama un federalismo fiscale che dovrebbe presupporne la centralità, tende a completare questo disegno e scaricare sugli enti Locali l’onere di mantenere i servizi ai cittadini a costo di scelte difficili.
Se si legge accuratamente il Decreto d’estate del Governo vi accorgerete che i tagli delle spese colpiscono quasi tutti i settori ed in particolare le politiche sociali (taglio di oltre un terzo del fondo per Politiche sociali, decurtato di 275 milioni di euro che vuol dire solo per la Toscana una riduzione di 18 mln di euro e per la zona Pisana 700 mila euro in meno), l’inclusione sociale (Fondo per l’inclusione sociale decurtato di 100 milioni di euro), l’edilizia scolastica, la casa, il trasporto pubblico locale, le politiche giovanili, il fondo per lo spettacolo (decurtato di 100 milioni di euro), la sanità, e tagli perfino ai voli umanitari della 46° brigata. Per non parlare dei tagli nell’ambito dei beni e delle attività culturali. Questi tagli hanno impatti minimali sul Bilancio 2009…ma li vedremo tutti con forza a partire dai Bilanci 2010 e 2011.
Se a questo aggiungiamo che l’abolizione dell’ICI, la mancata copertura del rimborso ai Comuni, la “manovra d’estate” (DL 112/2008) e il contesto di vessazione ai comuni più virtuosi hanno creato grande incertezza negli equilibri finanziari dei bilanci comunali è evidente che per garantire gli stessi servizi del 2008 dovranno essere trovate maggiori risorse per compensare i minori trasferimenti e l’incidenza dell’inflazione.
Vorrei inoltre sottolineare, sempre nell’ottica di definire un quadro politico/economico chiaro e condiviso cosa ha fatto l’Amministrazione Comunale negli ultimi anni ….e’ oggettivo che ha posto in essere importanti operazioni di contenimento della spesa corrente e di riorganizzazione dei servizi, quali:
- riduzione dell’indebitamento del 50%, passando dai 138 milioni di euro del 2003 agli attuali 79 milioni, liberando spesa corrente, grazie ad estinzioni anticipate finanziate con proventi da dismissioni immobiliari;
- elevata capacità di autofinanziamento del Comune. Il significativo piano di dismissioni immobiliari realizzato negli ultimi anni unitamente alle risorse correnti, hanno consentito al Comune di registrare, nel periodo 2003-2008 “risultati prima del debito” positivi e pari in media al 6% delle entrate complessive;
- semplificazione della macchina comunale, con stabilizzazione del costo del personale;
- mantenimento/aumento, pur nei limiti del patto di stabilità, dei livelli di servizio (assenza liste di attesa x asili nido e servizi all’infanzia)
- invarianza dei principali tributi dal 2004 ad oggi, pur in presenza di un trend inflazionistico che ha assorbito crescenti risorse;
- costituzione della SEPI per la riscossione diretta delle entrate, incrementando il contrasto all’evasione e all’elusione e soprattutto il livello di riscossione dei crediti tributari;
- sviluppo degli investimenti grazie alla capacità di attrarre finanziamenti esterni.
Questa difficile manovra finanziaria è quindi affrontata dal Comune di Pisa con la solidità del Bilancio che la passata amministrazione ha costruito negli anni e che consente di risparmiare quasi un milione di euro sul servizio del debito. Siamo convinti, come questo impegno di abbattimento del debito e di politiche virtuose di bilancio debba continuare. Se il Comune di Pisa non avesse fatto le politiche di riduzione del debito e di riorganizzazione della spesa, per efftto della sola indicizzazione (quelle che si chiamano spese simulate) e per effetto della tendenza alla riduzione del debito (entrate effettive), lo sbilancio nel 2008 sarebbe stato di 16 mln di euro. Ciò vuol dire che il Comune dal solo 2005 è riuscito a recuperare risorse per 16 mln ed aumentare i servizi alle famiglie. Il bilancio 2009 si muove in questa linea che oggi più di ieri è assolutamente necessaria nonostante il paradosso di un Governo che punisce i comuni virtuosi e viene incontro ai Comuni amici anche quando sono campioni della cattiva amministrazione come testimonia il contributo a pie di lista al Comune di Catania di circa 50 mln di euro.
Altro impegno che riteniamo essenziale è la prosecuzione della riorganizzazione della macchina comunale proprio nella linea di un comune che non aumenta i costi del personale (grazie ala politica di un Ente che fa meno e indirizza e controlla di piu il Comune di Pisa ha tenuto sotto controllo la spesa del personale, se non fosse stato fatto soltanto dal 2005 la spesa sarebbe cresciuta di circa 4,5 mln di euro), colpisce gli sprechi, migliora i suoi livelli di efficienza, affida all’esterno la gestione dei servizi, rafforza il suo ruolo di indirizzo e controllo sui servizi esternalizzati, sui global service e sulle società partecipate.
Siamo convinti che questo bilancio riesca ad essere conservativo ed allo stesso tempo innovativo. Conservativo sui punti di forza promossi dalla passata amministrazione ed innovativo grazie alla lungimiranza di cogliere le poche opportunità che la legge ci consente. Un bilancio che è riuscito a non essere puramente ragionieristico ma che, anche con sforzi e sacrifici, risulta coerente con le scelte strategiche dell’area Pisana e con la consapevolezza della specialità di questa città che a fronte di 90 mila residenti eroga servizi per 150 mila che a vario titolo la usano. Pisa da questo punto di vista è all’avanguardia….Pisa è uno dei pochi comuni che riuscirà a votare il bilancio entro il 31 dicembre…sintomo di una maggioranza solida e coesa che fa dell’ascolto, della proposta e della risposta ai bisogni dei cittadini il proprio lavoro giornaliero.
Non concordiamo con chi ha definito questo bilancio privo di una linea politica…La linea politica, pur in un bilancio definito nella loro relazione dai Revisori dei Conti..un BILANCIO PRUDENZIALE, è chiara : MANTENERE I SERVIZI CON IL MINOR AGGRAVIO POSSIBILE PER I CITTADINI…NELL’OTTICA DELLA PRUDENZIALITA’. Potevamo decidere di tagliare quelli che lo stato non definisce servizi non indispensabili:
o chiusura del 50% del trasporto pubblico locale;
o chiusura del 50% degli asili nido;
o taglio del 30% delle politiche sociali;
o chiusura del teatro verdi;
Invece la nostra politica prevedere di mantenere inalterati i servizi ed anzi di rilanciare delle proposte innovati che rappresentano gli hub di un lungo percorso che mira al bene comune. Per noi è fondamentale:
• Proseguire nelle politiche di razionalizzazione della struttura comunale incrementando l’efficienza, riducendo gli sprechi e i costi delle utenze, attuando politiche di risparmio energetico….attraverso la definizione del comune come produttore di energia.
• Proseguire e consolidare le politiche di sviluppo e trasformazione della città, di rafforzamento dell’apparato produttivo e delle infrastrutture di area, di riqualificazione urbanistica ricercando finanziamenti esterni ad esempio con il progetto PIUSS. Tutto ciò in coerenza con i contenuti del piano strategico rispetto al quale ne va accelerata la concretizzazione;
• Investire sulla sicurezza urbana per contrastare i fenomeni di degrado, delinquenza, disagio sociale e rendere la città piu vivibile e sicura, attraverso il Patto per Pisa Sicura e l’ampliamento dell’organico della polizia municipale;
• Revisione del servizio di igiene urbana, ripagato anche attraverso l’aumento della TARSU (che va sottolineato che è l’unico strumento che aveva la Giunta per far quadrare i conti). In merito a questo punto va sottolineato, che:
o l’attuale tassazione non risponde ancora appieno alla legge che chiede che il valore del servizio sia completamente coperto dalle imposte
o la tassazione non veniva incrementata dal 2005 e l’aumento è quasi in linea con il recupero dell’inflazione dal 2005 al 2009
o il valore della tassa era più basso della media italiana, come risulta dai dati del Sole 24 di qualche giorno fa (vedi articolo);
Ma questo non vuole essere una difesa di una scelta essenziale per la riorganizzazione del servizio e delle risorse ad esso legato. In questo quadro è secondo noi decisiva la scelta di scorporare dalla gestione GEOFOR l’igiene urbana per affidarla a gara (insieme alla manutenzione delle strade) con lo scopo di migliorare il servizio e potenzialmente fare economie, dall’altro lato è importante recuperare risorse per compiere investimenti importanti quali le isole ecologiche o il porta a porta.
• Realizzazione di politiche di disincentivo all’uso dell’auto privata tramite un insieme di misure che agiscono sulle tariffe dei parcheggi (aumentandole per i non residenti e diminuendole per i residenti e per i domiciliati con contratti d’affitto regolare), sulle linee bus ad alta mobilità e sulle navette, sulle piste ciclabili, sui percorsi pedonali in sicurezza;
• Attivazione di nuovi strumento di sostegno sociale e contro al carovita come la Family Card dedicata a famiglie numerose, giovani coppie e famiglie meno abbienti attraverso agevolazioni per i servizi pubblici, esenzioni per asili e mense e sconti nei negozi e nella grande distribuzione;
• Attivazione progetti e nuovi percorsi legati al turismo per incrementare il tempo medio di permanenza in città, recuperando le risorse necessarie allineando la tariffa dei bus turistici a quella adottata in città paragonabili a Pisa;
• Incrementare l’azione per il recupero dell’evasione e dell’elusione tributaria e tariffaria. Vorrei ricordare ai colleghi che mi hanno preceduto ed hanno sottolineato che fino ad ora non erano state fatte attività per ridurre l’evasione…i buoni risultati raggiunti dall’amministrazione nel 2008 per esempio attraverso la chiusura di contenziosi che si trascinavano da anni vedi quelli con gli stabilimenti balneari. Buono anche ikl percorso di verifica su privati ed aziende…basti ricordare che la SEPI ha emesso nello scorso anno oltre 700 accertamenti ad altrettanti contribuenti circa posizioni da verificare per un importo di 600 mila euro. Ma questo non ci basta e attraverso lo stanziamento di 100 euro per la creazione di una task force di accertatori, e la delibera di giunta n.144 si è deciso di incrementare questa azione sia investendo nello sviluppo di idonei sistemi informativi per il controllo del territorio e della base imponibile sia attribuendo specifiche funzioni in tal senso alla società in house S.E.PI. (è importante la delibera di giunta 144), sia attraverso l’indirizzo dato agli uffici comunali di potenziare le attività di controllo delle dichiarazioni I.S.E.E. acquisite dagli stessi nell’ambito delle attività amministrative di rispettiva competenza, sottoponendo a controllo almeno il 50% delle dichiarazioni pervenute.Ed infine, non meno importante è la necessità di definire un accordo con la guardia di Finanza ed il catasto comunale per far luce su possibili situazioni atipiche in materia di classamento degli immobili e stato giuridico di numerosi appartamenti.
• Valorizzazione del patrimonio immobiliare anche attuando le necessarie dismissioni per finanziare gli investimenti, e delle partecipaioni azionarie attraverso lo strumento della holding;
• In questa manovra si potevano tagliare quelli che il DM 28/5/1993 definisce servizi non indispensabili e che il ddl sul federalismo fiscale prevede che le funzioni “non fondamentali” siano finanziate con tributi propri (per esempio assistenza scolastica, asili nido, casa, servizi per l’infanzia e per i minori, strutture residenziali e di ricovero per anziani, trasporti pubblici locali)..invece no..la scelta politica forte…e forse qualche collega consigliere strumentalmente non riesce a leggere…ripeto è quella di ridurre i costi non come taglio di spesa ma come aiuto al consumo.
Chiediamo quindi, all’amministrazione, per poter mettere in pratica le politiche proposte non solo quest’anno, ma anche nei prossimi bilanci di farsi promotore presso gli organi preposti di aprire la discussione alla possibilità concreta di attivare tasse di scopo attraverso nuovi servizi o nuovi investimenti con tasse mirate e limitate nel tempo, prevedere una compartecipazione al gettito IVA e escludere gli investimenti dal patto di stabilità. Questo per rilanciare il ruolo delle città che costituiscono una risorsa e una leva anticiclica. Noi siamo convinti che in un momento di difficoltà è ancora più importante il ruolo propulsivo delle città nella crescita del Paese per raccordarsi nelle definizione di politiche di sviluppo. Va sottolineato cosi come evidenzia il rapporto CITTALIA che la maggior parte degli investimenti (il 70% circa in italia) è fatto in città. Quindi indebolire le città vuol dire indebolire gli investimenti. Cosi come richiesto da altri Sindaci chiediamo al Sindaco ed alla Giunta di farsi portavoce presso l’amministrazione centrale e di sostenere l’iter da presentare in sede europea, di definire delle leggi che consentano ai comuni di liberare il maggior numero possibile di risorse x gli investimenti premiando i comuni piu virtuosi per esempio attraverso provvedimenti che escludano x quest’anno il calcolo degli investimenti dal patto di stabilità.
Pisa è una città speciale che ha bisogno dell’impegno di tutti….maggioranza e minoranza…ognuno per quanto di sua competenza… per definire politiche strategiche di sviluppo e competitività che consentano di mantenere inalterato il livello di servizio con il minor aggravio possibile per i cittadini. Con questa manovra finanziaria noi ci impegniamo a fare questo ed essendo il nostro primo bilancio ci aspettiamo un atto di fiducia da parte della minoranza per poi essere valutati tra un anno su quanto concretamente realizzato.


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lunedì 22 dicembre 2008

Ordine del giorno: Spostamento Stadio da Porta a Lucca

IL CONSIGLIO COMUNALE DI PISA

- Tenuto conto che il Programma del Sindaco prevede lo spostamento dello stadio dal quartiere di Porta a Lucca, scelta non oltre rinviabile per il profondo disagio di detto quartiere nelle giornate di campionato, disagio che potrebbe aumentare nell’ipotesi auspicabile di promozione della squadra del Pisa alla massima categoria;
- Tenuto conto che il Piano Strutturale e il Regolamento Urbanistico hanno già individuato a Ospedaletto la previsione per la nuova collocazione dello Stadio;
- Tenuto conto che la questione necessita di essere affrontata con sollecitudine, ma anche con la necessaria cautela per effettuare tutti gli approfondimenti richiesti dalla complessità dell’operazione e dalla sua rilevanza economica;
- Tenuto conto della necessità di individuare le migliori modalità, anche procedurali, per raggiungere l’obiettivo, garantendo al contempo la sostenibilità economica e ambientale dell’operazione;

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

A riferire tempestivamente al Consiglio Comunale e alla Commissione Competente egli sviluppi e dei relativi approfondimenti entro la prossima variazione di bilancio, elaborando contestualmente un’apposita previsione nel piano delle opere pubbliche.


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Ordine del giorno: Politica del Governo e Bilancio Comunale

IL CONSIGLIO COMUNALE DI PISA

visto il bilancio di previsione 2009,
visti i contenuti delle Leggi 112/2008, 126/2008 e 189/2008,

manifesta profondo disagio per il centralismo delle scelte unilaterali del governo che svilisce il ruolo degli Enti Locali, e in particolare delle amministrazioni comunali, considerandole luoghi di spese e di perdite e trascurando il loro ruolo di istituzione più vicina ai cittadini e perciò ancora più importante in un momento di grave situazione economica che ha ricadute sempre più pesanti sul piano sociale, dell’occupazione e della produzione;

ritiene che la manovra economica nazionale per il 2009 ponga a carico delle amministrazioni locali, in modo indifferenziato e ingiustificato, gli oneri maggiori di contenimento della spesa pubblica e di risanamento del debito pubblico, limitandone sempre più l’autonomia gestionale e mortificandone il ruolo istituzionale: in particolare si blocca la possibilità di utilizzare la leva tributaria locale (ad eccezione della TARSU) e si tagliano i trasferimenti che coinvolgono il complesso dei settori e in particolare le politiche sociali (taglio di oltre un terzo del fondo per Politiche sociali, decurtato di 275 milioni di euro), l’inclusione sociale (Fondo per l’inclusione sociale decurtato di 100 milioni di euro), l’edilizia scolastica, la casa, il trasporto pubblico locale, le politiche giovanili, il fondo per lo spettacolo (decurtato di 100 milioni di euro), la sanità;

ritiene essenziale rilanciare il ruolo delle città che costituiscono una risorsa e una leva anticiclica per la crescita del Paese. Indebolire gli investimenti delle città (circa il 70% degli investimenti dell’intero Paese) vuol dire rallentare la crescita economica

esprime la propria netta contrarietà all’inclusione nel calcolo di saldo per il patto di stabilità delle spese per investimenti in opere pubbliche perché blocca risorse che i comuni potrebbero utilizzare per migliorare il proprio territorio e innescare un meccanismo virtuoso che aggiungendo liquidità al sistema favorirebbe la ripresa economica;

apprezza i contenuti del bilancio di previsione 2009 del Comune di Pisa in quanto, anche in un quadro di difficoltà per le amministrazioni locali e di disagio economico che colpisce in modo pesante la nostra città, sono mantenuti i servizi con il minor aggravio possibile per i cittadini;

auspica che, a livello governativo, venga mantenuto l’impegno, assunto in sede di approvazione del DPEF 2009-2011, della restituzione integrale e del mancato gettito originato dall’abolizione sull’ICI prima casa, e venga anticipato il termine del 30 aprile 2009 per la presentazione da parte dei comuni delle certificazioni relative al mancato gettito ICI prima casa per evitare la crisi di gestione dei flussi di cassa che non potrebbe che ritardare i pagamenti ai fornitori e quindi acuire la crisi per tutti gli operatori economici interessati;

invita il Sindaco e la Giunta a farsi promotori attraverso i parlamentari eletti e le associazioni rappresentative degli EE.LL. affinché il processo che porterà al federalismo fiscale e alla individuazione delle funzioni fondamentali (come anche delle altre) e delle relative risorse, che devono garantire livelli minimi e uniformi su tutto il territorio nazionale, sia accelerato il più possibile per evitare che le amministrazioni rimangano in un limbo, trovandosi a operare senza certezza di risorse, con effetti dannosi nel rapporto tra cittadini e istituzioni.


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Ordine del giorno su: Bilancio 2009 differenziazione delle zone COSAP

Il Consiglio Comunale di Pisa

- Sentita la discussione sulla proposta di bilancio per l’anno 2009;
- Esaminato l’allegato riguardante la determinazione del canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (COSAP);
- Visto che anche per l’anno 2009 per quanto riguarda la tariffa per metro quadro da applicarsi a esercizi pubblici di ristorazione, bar, pub etc, è prevista una medesima cifra per la zona 2 (litorale) e per la zona 3 (centro storico, Centro storico -Porta a Lucca - Porta a Piagge),
- Considerato la peculiarità degli esercizi del litorale che, a differenza degli esercizi del centro storico, si caratterizzano per un’attività concentrata nel periodo estivo e al contrario, più discontinua e influenzata fortemente dalle condizioni meteorologiche del fine settimana nel periodo invernale;

INVITA LA GIUNTA

a valutare la possibilità tecnica, nonché l’opportunità, senza procurare una diminuzione delle entrate, senza provocare un diretto e corrispondente aumento della tariffa per le altre zone, di prevedere una differenziazione nella determinazione della COSAP che tenga conto delle tipicità del Litorale.


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sabato 29 novembre 2008

Come puo' l'apertura di una strada avere un valore politico‏

Ricevo e volentieri pubblico la mail ricevuta dal mio amico Stefano, che l’impegno che ci mette nel migliorare la vivibilità del suo quartiere. Io faccio quello che posso!!!

Un abbraccio

A

Finalmente a Putignano abbiamo l'apertura dell'ultimo tratto di Via Scornigiana,la strada dell'Unieuro,della Vodafone e della Metro.

Per noi abitanti di Putignano e' stata un'apertura tanto attesa e molti si chiederanno...come puo' una strada a uso prettamente di una zona artigianale interessare un quartiere abitativo seppur a confine con suddetta Zona?

Cerco di rispondere sperando di essere chiaro...


Putignano e' un quartiere che dire martoriato( forse e' un termine troppo forte ma serve per rendere l'idea)da un punto di vista urnabistico e di mobilita' e' dir poco...

Il quartiere e' attraversato a meta' dalla linea ferroviaria per Firenze,ad un lato dalla Superstrada Fi-Pi-Li e dall'altro dalla Via Tosco Romagnola,una strada con volume di traffico molto elevato...ma e' anche un quartiere dove ci sono molti servizi,dalla circoscrizione fino a tutte le scuole dal nido alle scuole medie,e con la presenza del Circolo Arci che svolge funzioni di valore sociale e di aggregazione assolutamente da sottolineare.

A fine giugno e' stato completato il nuovo marciapiede di Via Putignano e finalmente il 21 novembre e' stato aperto al transito Via Scornigiana.

Questa strada offre l'opportunita a tutto il quartiere di pensare ad una nuova mobilita',una mobilita' dove le auto possono avere percorsi molto piu' razionali,il servizio pubblico del pulman puo' servire una zona di grande interesse con la zona artigianale e il centro del quartiere un percorso con meno auto piu' sicuro per i pedoni e i ciclisti...

Ecco perche' l'apertura di una strada non e' solo un fatto amministrativo ma anche politico,diamo una mobilita' piu' coerente e da taluni chiamata sostenibile, con quelle che sono le esigenze di tutti...automobilistico,pedonale e ciclistico.

Sottilineo l'impegno del circolo Pd di Putignano,di Antonio e dell'amministrazione Comunale per completare questa e future opere pubbliche nel nostro e negli altri qaurtieri della nostra citta'..

Ciao a tutti

Stefano



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giovedì 27 novembre 2008

Dal Tirreno di oggi...



Ecco il riepilogo delle presenze fino al 30 giugno per quanto riguarda consiglio comunale e commissioni.

Beh, i numeri non possono mentire... ed io continuerò ad impegnarmi come ho promesso e come ho fatto fino ad ora.

Antonio


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martedì 18 novembre 2008

IO SOSTENGO: GUARRACINO e MAZZEO per l'assemblea Nazionale e CACCAVO e MARIOTTI per l'assemblea Regionale dei Giovani del PD‏

Ciao a tutti,

ritorna, anche se per pochi giorni, uno spazio sul mio blog dedicato alla campagna elettorale…un luogo in cui presentare delle amiche/i (tra cui mio fratello) che hanno manifestato la volontà di candidarsi alle Primarie per l’elezione dei mebri dell’Assemblea Nazionale e Regionale dei giovani del PD. Io sono veramente felice, nel mio piccolo, di poter dare loro una mano per contribuire dal basso a costruire un partito nuovo che sappia leggere più efficacemente la rapidità dei cambiamenti.

So che molti di voi, vista l'età, non potranno partecipare al voto, ma vi chiedo la cortesia di sensibilizzare tutte le persone che conoscete a partecipare al voto e
di sostenere



Vi ricordo che si voterà venerdi 21 Novembre dalle ore 16 alle 23 presso logge dei Banchi per i residenti a Pisa (zona centro), oppure preso i seggi indicati nell’allegato volantino. Per i fuori sede che vivono a Pisa il seggio è situato di fronte alla mensa centrale e si vota dalle 12 alle 22. Si vota in tutta la provincia.

Possono votare ragazze/ragazzi (anche fuori sede...non residenti in Toscana) dai 14 ai 29 anni (basta un
documento di identità/patentino per i minorenni e 1 euro)

Per qualunque informazione in piu contattami senza problemi…


Ti ricordo che OBBLIGATORIAMENTE (pena annullamento del voto) bisogna indicare il nome di una donna e quello di un uomo.
All'Assemblea Nazionale DONATO MAZZEO e SARA GUARACINO
All'assemblea Regionale ANDREA MARIOTTI e GIUSY CACCAVO

Un abbraccio
Anto


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VENERDI 21 Novembre 2008 : Ecco i seggi dove votare per le primarie dei giovani del PD



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venerdì 14 novembre 2008

OBAMA IL PRESIDENTE DEI GIOVANI‏


Si è molto scritto che la vittoria di Obama è stata facilitata da un grande entusiasmo giovanile, ma non si è ancora approfondito quale sia stato esattamente il contributo dei giovani al successo della nuova coalizione democratica. Partiamo da questo dato: il 66% dei votanti fra i 18 e i 29 anni si sono espressi per Barack Obama. Questo risultato chiude un lungo periodo in cui la partecipazione al voto dei giovani era stata molto bassa: appena il 37% nel 1996, il 41% nel 2000; già nel 2004 c’era stato un aumento sostanziale (48%) e la Tufts University stima che quest’anno si è finalmente superato il 50%, toccando il 52% (si noti che anche in questo caso, il distacco dalla partecipazione al voto globale dell’elettorato, circa il 62%, rimane molto consistente).
L’importanza numerica del plebiscito per Obama è semplice: questa tranche di età costituiva il 18% dei votanti, quindi circa 23 milioni di elettori (3.400.000 più che nel 2004). Obama ha ottenuto il suffragio di circa due terzi di loro, quindi 15,2 milioni, mentre a McCain sono andati gli altri 7,8 milioni, con un margine di 7,4 milioni di voti a favore del candidato democratico, corrispondente quasi esattamente alla differenza complessiva nel voto tra Obama e McCain (8 milioni di voti). Questo ci dice che senza i giovani il candidato democratico avrebbe avuto una grande difficoltà ad essere eletto; i margini di vittoria sarebbero semplicemente svaniti negli stati dove ha prevalso di stretta misura (Florida, Ohio, North Carolina, Indiana, Virginia). Questi cinque stati da soli gli avrebbero tolto 86 voti elettorali, riducendo la sua maggioranza da un ampio vantaggio (365 a 162) a un ben più modesto 279-259, o meglio 278-260 perché la seconda circoscrizione del Nebraska, dove pure Obama ha prevalso, conquistando uno dei cinque voti elettorali dello stato, gli sarebbe ugualmente sfuggita.
Un altro elemento che riguarda il contributo dei giovani alla vittoria del candidato democratico è il fatto che il risultato finale delle elezioni americane dipende fortemente da quanto i due partiti maggiori riescono a mobilitare gli elettori “pigri” e portarli a votare: l’iscrizione alle liste elettorali non è automatica e la percentuale di votanti sulla popolazione adulta ha superato il 60% solo nel 2004 e nel 2008. Questa mobilitazione, che avviene attraverso la propaganda porta a porta (canvassing) e attraverso telefonate agli elettori, ha coinvolto quest’anno milioni di volontari, in gran parte giovani. Ora, l’effetto di una superiore mobilitazione sul territorio è stato ampiamente analizzato dagli studiosi e sappiamo che, in tutti gli 11 stati “incerti” della vigilia dove ha poi vinto Obama, i contatti con i cittadini da parte della campagna di Obama sono stati più frequenti e intensi di quelli avuti dalla campagna di McCain.
Non solo: dove i collaboratori di Obama e McCain sono stati ugualmente efficienti nel contattare i potenziali elettori, nel voto Obama ha ottenuto circa 3 punti percentuali in meno di quanto gli attribuissero i sondaggi, probabilmente perché l’elettorato democratico è composto prevalentemente da giovani, minoranze etniche e cittadini a basso reddito, tutti gruppi che votano meno degli anziani, dei bianchi e dei cittadini di reddito medio-alto, se non stimolati da un’azione capillare sul territorio.
Tradotta in cifre, questa analisi significa che, senza il contributo dei giovani volontari, Obama non avrebbe probabilmente vinto neppure in stati come Colorado, Nevada e Pennsylvania, che sono quelli che gli hanno permesso di costruire la sua maggioranza nel collegio elettorale. Se dalla risicata maggioranza di 278 voti elettorali che avrebbe ottenuto senza Florida, Ohio, North Carolina, Indiana, Virginia togliamo inoltre Colorado e Nevada (14 voti) otteniamo 264 voti, contro i 274 a McCain che sarebbe diventato presidente.

Antonio


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giovedì 13 novembre 2008

Inizia il lungo iter partecipativo sul Bilancio di Previsione 2009‏

In anteprima vi presento la relazione introduttiva sul Bilancio di previsione 2009 presentata dall’Ass. Viale lo scorso 11 novembre in Commissione. Solo l’inizio di un lungo iter partecipativo…
Cosa ne pensate???

Antonio Mazzeo



























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