domenica 30 marzo 2008

L'ottimismo é il profumo della vita...

C'è un'aria nuova in città. Dopo giorni di freddo e pioggia, stamani mi sono svegliato ed aprendo le tapparelle il sole mi ha messo subito di buon umore. Uscito fuori l'aria appena fresca mi ha accarezzato dolcemente e mi ha suggerito un lieve sorriso. Salgo in auto per accompagnare moglie e figli, ciao un bacio, una carezza, un abbraccio, ci sentiamo dopo ho un po' da fare stamani....ma nella testa qualcosa che mi gira e rigira e che mi sgombra la mente dai brutti pensieri, dai soliti acciacchi fisici e mi predispone al bene.

Ma che diavolo mi capita? Che è successo, tale da farmi inebetire d'un colpo?


Poi metto a fuoco.

Ma certo...

Ieri sera, Hotel San Ranieri - Pisa, l'iniziativa con Federico e Gentiloni...un po' di amici e amiche con cui ho scambiato impressioni e notizie di politica e non solo, il piacere di stare insieme, due battute sui "santini", le foto, simpatia senza cattiveria.

Poi temi molto impegnati, come la sfida della diffusione della banda larga in tutta Italia, la capacità e la difficoltà di rinnovarsi della macchina amministrativa, le scelte innovative della Regione Toscana su questi temi.

Dal mio punto di vista, in sintesi, la consapevolezza che sostenere questo Partito significa aver voglia di provare a sciogliere con amici i nodi del Paese, aldilà di ogni 13 e 14 Aprile di tutti i tempi.

Perchè siamo in cammino.

In bocca al lupo a tutti i candidati del PD al Consiglio Comunale di Pisa.

Io sostengo Antonio ma parecchi ne conosco ed ho affetto e stima per loro; alla fine qualcuno resterà fuori ma sono certo, nessuno farà mancare il massimo apporto alla squadra ed il sostegno a Marco Filippeschi.

Perchè la Politica, come noi del PD sappiamo da sempre e ancora adesso sperimentiamo, non è solo attività di Consiglio Comunale e di Giunta, ma è incontro, solidarietà, partecipazione, stare in mezzo alle persone.

Oltre che piacere di praticarla.

Maurizio


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venerdì 28 marzo 2008

Incontro con "Porta a Lucca nel cuore"

In data 26 Marzo 2008, si sono incontrati alcuni cittadini residenti nel quartiere di Porta a Lucca, e facenti parte dell’Associazione “Porta a Lucca nel Cuore” allo scopo di confrontarsi sui vari temi e problemi che lo riguardano, con l’intenzione di formulare proposte, suggerimenti ed iniziative utili al miglioramento della qualità della vita ed alla tutela dei diritti ed interessi legittimi degli abitanti.
I relatori dell’iniziativa erano Marco Filippeschi, candidato sindaco PD, ANTONIO MAZZEO, membro dell’esecutivo del PD di Pisa e candidato al consiglio comunale, e Giovanni Viale, assessore uscente ai lavori pubblici.

E’ importante sottolineare che, la multiforme presenza delle persone in sala, è stata in grado di rispecchiare e rappresentare tutte le categorie sociali.
Infatti, giovani, lavoratori, pensionati, anziani e giovani madri di famiglia hanno sono arrivati ad alcune conclusioni e ad alcuni propositi comuni.
A tal proposito si è discusso, oltre del già noto ed annoso problema di spostamento dello stadio, anche dell’inutilità del costruendo parcheggio di via Piave, nella cui zona si è auspicato, invece, un’area a verde (o piazza) multifunzionale per bambini, anziani e famiglie in genere.

Si può concludere affermando che i cittadini hanno anche bisogno di più informazione da parte dell’ Amministrazione Comunale che, pare, abbia sempre messo di fronte a fatto compiuto la collettività, senza averla mai interpellata, prima di prendere decisioni importanti che la riguardano. Ed al diritto di informazione, i residenti rivendicano anche quello, preventivo, alla partecipazione amministrativa, cioè alle scelte, alle discussioni, alle strategie ed ai procedimenti amministrativi che vanno ad incidere sulla loro sfera personale e giuridica, anche al fine di rispettare il principio democratico, costituzionalmente garantito.

Fabrizio


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mercoledì 26 marzo 2008

Visita al Polo Tecnologico con Colaninno jr,Fontanelli e Filippeschi

Ieri insieme a Matteo Colaninno e Marco Filippeschi ho visitato alcune aziende del Polo tecnologico di Navacchio. Bella passeggiata in cui ho conosciuto diverse realtà molto interessanti….ma ho capito ancor di più, se ce ne fosse bisogno, quanto sia importante fare network tra le imprese. In diversi casi non conoscevo (e lavoro al Polo tecnologico anche io) di cosa si occupassero le aziende che visitavamo…e devo dire che molte di loro potrebbero fare sinergie interessanti.

Colaninno, Fontanelli e Filippeschi hanno ascoltato attentamente le presentazioni delle diverse realtà….ed hanno espresso apprezzamento per l’elevato grado di innovazione prospettato.
In particolare Colaninno si è complimentato per la capacità da parte del Polo tecnologico di riuscire a creare dei servizi integrati alle start-up, consentendo ai giovani imprenditori di focalizzarsi sul core Business


Io credo che nei prossimi anni ogni possibilità di crescita vada indirizzata puntando sulla ricerca e sull’innovazione. Sarà fondamentale creare un canale di comunicazione diretto tra Università, settori produttivi cittadini e centri di incubazione.Inoltre l’amministrazione dovrà essere sempre più in grado di attrarre gli investimenti, attraverso la creazione di ambiti territoriali favorevoli all’insediamento di nuove aziende, agendo anche con agevolazioni fiscali e favorendo la realizzazione di nuove infrastrutture. Solo cosi potremo iniziare a disegnare una città che evolve!!!!!


Svilupperemo nel dettaglio questi temi domenica 6 aprile in un convegno dal titolo “ Pisa Merita Innovazione – Innovazione, trasferimento tecnologico, Sviluppo: esperienze e progetti nell’area Pisana”

A breve vi daremo maggiori informazioni sul luogo e sui relatori.


A presto

Antonio


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martedì 25 marzo 2008

Dopo un weekend dedicato alla famiglia ed allo spirito…si riparte!!!! Venti giorni (speriamo) da vivere a tutta velocità!!!


Vi riporto di seguito Le Sei priorità del Programma di Marco Filippeschi….Credo che la novità della proposta di Marco si legga anche nella sua capacità di sintetizzare idee a volte complesse e progetti che tra qualche anno cambieranno il volto della città. Merita particolare attenzione il Patto per la Sicurezza, di cui la città ha assolutamente bisogno. Un patto che debba permettere l’integrazione delle persone più disagiate, ma che possa permettere alle forze dell’ordine di avere maggiore controllo elle zone più “buie”. Inoltre, come avevo già accennato in precedenti post, Pisa Merita Innovazione e bisogna progettare nuovi distretti produttivi che riescano ad esaltare le competenze che vivono giornalmente la città. Credo infine che il grande lavoro della Nuova giunta e del nuovo Consiglio comunale sia quello di non perdere il rapporto con i territori. Da quest’anno non esisteranno più le Circoscrizioni, bisogna quindi pensare alla riforma dello Statuto comunale che preveda di creare dei luoghi di confronto e decisione partecipata rispetto ai temi di competenza del territorio

1. ASCOLTO DEI CITTADINI, INFORMAZIONE, PARTECIPAZIONE ATTIVA
Riforma dello Statuto comunale: nuove circoscrizioni
Internet e "numeri verdi" (comune, aziende)
"Budget comunicazione" per i lavori pubblici

2. SVILUPPO-INNOVAZIONE, NUOVO LAVORO DI QUALITA´
Forum pisano per il "Distretto dell´Innovazione", con tre priorità: polo biomedicale; energia: risparmio, sicurezza, rinnovabili; Ict, informatica, Internet
Nuovi spazi per la cantieristica nautica sul Canale dei Navicelli
Priorità: progetto per le nuove caserme ad Ospedaletto e decollo dei recuperi (più residenze e servizi per il turismo)

3. CITTA´ ACCESSIBILE
Rilancio del "Piano per i parcheggi", anche a servizio del centro storico: Pisa Sud, aree ferroviarie e via Battisti; Pisa Nord: parcheggi in uso ad università, aziende, ecc.
Uso della telematica per ottimizzare la connessione bus-parcheggi

4. CITTA´ SICURA
Patto per la sicurezza: Comune-Prefettura, poi Area Pisana-Prefettura
Qualificazione e presidio dei luoghi critici. Esempi: Piazza delle Vettovaglie, area Stazione
Contenimento dei "campi-nomadi" abusivi

5. CITTA´ VIVIBILE
"Piano del verde", "Piano delle manutenzioni": investimenti; definizione di standard e controllo
Nuovo modello di gestione: esternalizzazioni, aziende dei servizi
Volontariato per la cura della città: "volontari-sentinelle"; "Forum per la qualità urbana"; comitati di piazza e di strada dei commercianti e dei residenti

6. CONTRO IL CAROVITA
Osservatorio dei prezzi al consumo e delle tariffe dei servizi: monitoraggio dei prezzi, con l´uso del sito Internet del Comune e annunci sugli organi di informazione locale;
Convenzioni con esercenti e associazioni, verificando la possibilità di sconti per alcune categorie di prodotti di largo consumo (esempi: pane, libri scolastici, cinema ecc.)
Realizzazione di una Family card, per famiglie numerose o meno abbienti, per ottenere sconti in negozi e supermercati convenzionati
Sportello telefonico SOS: per vittime di truffe o raggiri. In accordo con le autorità preposte alla verifica e ai controlli

Cosa ne pensate di questi sei punti? Ne avete in mente altri? Sono sicuro che ci sarà molto da fare nei prossimi mesi, ma un programma concreto, come quello presentato la scorsa settimana, saprà essere in grado di rispondere alle richieste di concretezza dei cittadini

Respiriamo….e corriamo la strada è lunga e tortuosa…ma noi con il nostro impegno riusciremo ad arrivare per primi al traguardo!!!!!

Antonio


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domenica 23 marzo 2008

Buona Pasqua




L’umiltà e la semplicità accompagnino

voi e le vostre famiglie

nella testimonianza

dei valori della vita.




Buona Pasqua



Antonio



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sabato 22 marzo 2008

Con Glocus: dieci azioni per rinnovare l'Italia

In questi ultimi anni, una delle mie esperienze formative più importanti è legata alla partecipazione al Corso di Formazione Politica (CFP) in cui ho imparato a leggere in maniera più critica i nuovi paradigmi politici ed economici ed ho conosciuto tante/i ragazze/i con una grande passione per la politica “pura”. Un luogo franco di discussione e formazione che sa interpretare e promuovere le spinte all’innovazione che emergono dalla parte più progredita del paese, coniugandole con le istanze della coesione sociale e del rispetto delle regole del gioco che contraddistinguono i più avanzati paesi occidentali di tradizione democratica. In questo percorso ho conosciuto il Ministro Linda Lanzillotta che gentilmente ha messo più volte a disposizione la sua esperienza per trasmetterci un nuovo modo di approcciare alla politica che ribalta il punto di vista classico.Cioè fare politica, ed io concordo in pieno, significa mettersi dalla parte dei cittadini e realizzare quei cambiamenti che servono ai giovani, alle famiglie e a quell’Italia produttiva e piena di energia che è motore non solo della nostra economia ma anche della nostra società. In questo percorso sono stato inserito in Glocus, che è un think tank indipendente creato nel 2003. Glocus elabora progetti e proposte per la promozione dell'innovazione e della modernizzazione economica, sociale e istituzionale dell'Italia in un contesto europeo. Dalle chiacchierate fatte insieme negli scorsi mesi sono state sintetizzate dieci azioni per cambiare l’italia….Io credo che l’Italia ha grandi risorse ed energie. Può tornare a guardare con ottimismo al futuro e dare speranza ai giovani a patto però che, nei prossimi mesi, si prendano decisioni (partendo da 10 azioni concrete, di seguito riportate) capaci di sbloccare il Paese e di sottrarlo a un percorso che sembra ineluttabilmente orientato al declino e a un sentimento di generale scoramento e rinuncia.

1. Sbloccare l'Italia. La crescita economica è l'unica vera fonte di opportunità per tutti. Il libero mercato, regolato nell'interesse pubblico, è il principale produttore di benessere. La concorrenza accresce l'efficienza dei servizi pubblici, aumenta il potere d’acquisto a favore dei cittadini-utenti, abbatte i vincoli che impediscono ai nuovi talenti, ai giovani e alle donne di fare impresa, di rischiare e di affermarsi.

2. Liberare l’economia e la società dalla presenza impropria della politica. La politica deve abbandonare l’occupazione dei posti e la distribuzione di denaro pubblico, nella sanità, negli appalti pubblici, nella gestione dei servizi e delle amministrazioni. Deve tornare a occuparsi degli interessi del paese. Meglio di qualunque politica industriale, questa è la prima azione per lo sviluppo del paese, che significa anche: riduzione della spesa pubblica improduttiva e delle tasse.
Trasparenza, valutazione e misurazione nelle pubbliche amministrazioni sono gli strumenti per attivare efficienza e produttività e combattere la corruzione.

3. Una concertazione rivolta al futuro, non al passato. Decidere insieme gli obiettivi di cambiamento, ascoltando tutte le forze economiche e sociali e le nuove generazioni. Ascoltare tutti, ma riportare le scelte nei luoghi istituzionali cui appartengono, con autonomia e sufficiente rapidità.

4. Ambiente, Clima, Energia - Sono le sfide del futuro da cui dipenderà la crescita e la qualità della vita. Bisogna trasformare le emergenze e gli obblighi imposti da Kyoto e dall’Europa in opportunità sviluppando gli investimenti nelle nuove tecnologie perché è qui che, per l’Europa, si aprirà la nuova competizione globale.

5. Istruzione e capitale umano. Aprire asili nido, investire nella scuola, trasformare il sistema universitario in un sistema di eccellenza, puntare sulla ricerca. A maggiori risorse devono accompagnarsi maggiori responsabilità: la chiave del futuro sta in un processo di valutazione della qualità dell’insegnamento diffuso a tutti i livelli.

6. Il futuro si costruisce. Strade, porti, ferrovie e infrastrutture per l'energia: dobbiamo riprendere a scegliere e a progettare il nostro territorio, la mobilità, l’ambiente, con lo sguardo rivolto al futuro.

7. Una società più giusta. Riformare il welfare per aiutare i veri poveri e i più deboli, gli anziani e le persone non autosufficienti: non i lavoratori già protetti.Riformare il welfare per dare ai giovani e alle donne aiuti veri per costruire il loro futuro, fare figli, metter su famiglia, per poter aggiornare le proprie competenze in un mercato del lavoro che cambia, per affrontare con serenità i nuovi rischi della globalizzazione.

8. Un Paese più sicuro. I criminali vanno puniti non giustificati. Ci vogliono processi in un anno, certezza della pena, nuove carceri. Più risorse alle forze dell'ordine e programmi di recupero e valorizzazione dei quartieri degradati.

9. Non solo diritti. Una Carta dei doveri civici sottoscritta da tutti i cittadini italiani, dagli stranieri che saranno gli italiani di domani e dalle amministrazioni. Poche regole che tutti si impegnano a rispettare per sentirsi una comunità, per sentire di appartenere a una società ben ordinata.

10. Guardare con speranza al futuro. L’Italia ha grandi talenti e grandi risorse, può riprendersi il suo futuro. Dobbiamo credere in noi e affrontare a viso aperto le sfide della globalizzazione e della modernità.


Io ho firmato il documento che riassume questi dieci punti sicuro che togliere le zavorre alla nostra economia sia l’unico modo per farci tornare competitivi.
Voi cosa ne pensate??? Credete queste proposte potranno mettere il nostro Paese in condizione di competere e di affrontare le sfide del domani al passo con gli altri partner europei e internazionali?

Antonio


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venerdì 21 marzo 2008

Piero Fassino a Pisa…una giornata all’insegna della concretezza


Una giornata intensa quella di ieri per il partito democratico di Pisa…una giornata da ricordare per il bagno di folla, anche in un normale giovedì lavorativo, che ha accolto Piero Fassino e per le parole spese da una delle persone che, più di tutti, ha creduto nella nascita del PD

Il lungo viaggio per le vie della citta, accompagnato da Marco Filippeschi, dai candidati alla Camera, al Senato ed al Consiglio Comunale è iniziato a Riglione dove è stata intitolata la sezione ad Antonio Melani ed è proseguito con il Pranzo a Putignano. Nel pomeriggio incontro finale con i cittadini della zona di Pisanova..


Mi dispiace non essere stato presente ai due primi appuntamenti..ma devo dire che aver ascoltato le parole di Fassino a Pisanova mi ha dato ancor di più la voglia di impegnarmi per costruire un partito nuovo, una Italia Nuova, una Pisa Nuova. La sua voglia di toccare tutti i temi del programma di Veltroni, la sua carica nel trasmettere a tutti un cambio di passo nel fare politica, i suoi passaggi, con esempi di proposte concrete, sulla difficoltà dei giovani nel metter su famiglia, sulla precarietà, sul lavoro sommerso devono servire a tutti noi , da poco impegnati in politica, per guardare con fiducia al futuro. Io credo che se ciascuno dei 3,5 milioni di italiani che hanno votato alle primarie del 14 ottobre, seguendo l’appello di Fassino, riuscirà ad ascoltare, confrontarsi, riflettere sui temi del nostro Paese con 5 amici, facendo capire loro che il nostro è un progetto di politica che vuole dare CONCRETEZZA ALLE IDEE, mentre il progetto della PDL non esiste…è il solo continuo ripetere slogan datati 1996, è un rincorrere in affanno (non inteso come la spia di un ritardo organizzato ma di un deficit politico), allora il 14 aprile potrà essere un giorno di festa, un giorno in cui inizierà una nuova era della storia politica italiana.



Spero che questa giornata serva a tutti come stimolo per riprendere, dopo la breve sosta pasquale, il nostro impegno costante nei territori per comunicare che con la nascita del PD qualcosa sta realmente cambiando. Solo se ognuno di noi ci metterà una minima parte dell’impegno e della passione di Fassino, son sicuro che permetteremo a Veltroni di guidare l’Italia con metodi e strumenti nuovi e a Filippeschi di vincere le elezioni senza bisogno del ballottaggio….



Cosa ne pensate??? La gente seguirà il primo vero processo di innovazione politica degli ultimi trent’anni?



Antonio


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giovedì 20 marzo 2008

Faccio mio il sogno di Filippeschi: Pisa deve essere una Città all'avanguardia in Europa

Da deputato a candidato sindaco: il mio sogno? Voglio portare la città all'avanguardia in tutta Europa


PISA. Torna a Pisa dopo aver svolto ruoli di vertice soprattutto nel partito e sogna di poter portare la propria città ai livelli di Strasburgo, Oslo, Lione, ma intanto Marco Filippeschi si dovrà confrontare con il duro impegno di portare a conclusione tutti i grandi progetti avviati sotto la gestione Fontanelli. Proprio la staffetta Filippeschi-Fontanelli lungo l'asse Roma-Pisa fa storcere la bocca agli oppositori, ma lui replica secco a chi invoca il rinnovamento: “Sono il candidato sindaco più giovane che ci sia in circolazione”. E ricorda il suo attaccamento a Pisa: “In tutti questi anni ho fatto il pendolare”.

Filippeschi, quale città vorrebbe lasciare in eredità ai pisani tra dieci anni?“Una Pisa cresciuta, in grado di confrontarsi alla pari con le migliori città europee. Se penso alla Pisa del futuro mi vengono in mente Strasburgo, Oslo, Lione. Vorrei lasciare una città cresciuta in qualità,innovazione, cultura, protagonista di uno sviluppo economico nuovo,capace di far crescere al proprio interno relazioni nuove e migliorare la qualità della vita”.E invece come trova adesso Pisa?“Trovo una città che oggettivamente in Toscana ha il primato in fatto di progettualità. Fontanelli ha messo Pisa sui binari giusti”.Se sarà eletto di cosa si occuperà direttamente?“Il sindaco dev'essere prima di tutto un buon regista. Per questo, credo che la mia principale preoccupazione sarà seguire lo sviluppo del Piano strategico, dell'insieme dei venti grandi cantieri che trasformeranno la città: dal trasferimento dell'ospedale Santa Chiara, al recupero degli Arsenali medicei nel quale esporre le navi romane e realizzare il museo della tradizione marinara, alla realizzazione di una nuova caserma che consentirà di liberare tre aree pregiate in una delle quali sorgerà il nuovo terminal turistico. Poi completare la risistemazione delle coloniee la costruzione del porto turistico”.Dica la verità, i palazzi romani le mancheranno?“Sono venuto a Pisa perché chiamato e perché convinto di poter essere un punto di convergenza, ma anche animato dallo spirito di poter lavorare per la mia città. Non a caso, non mi sono mai trasferito a Firenze e a Roma, in tutti questi anni ho fatto il pendolare”.Prima segretario Ds, poi parlamentare e membro della segreteria nazionale. Cosa potrà dare a Pisa?“Non vorrei perdere la visione nazionale e toscana: è un valore aggiunto e Pisa ha bisogno di questa dimensione. Una città si governa anche guardando fuori, all'Europa e alle relazioni nazionali”.Con quale pagella torna a Pisa?“Da segretario regionale dei Ds posso definirmi fortunato: ho vissuto gli anni della riconquista di tante città toscane e in questo senso sono i risultati a dire Ottimo. Come parlamentare, mi merito Discreto, anche perché la mia permanenza alla Camera è coincisa con un ruolo importante nella segreteria nazionale e quindi ho dovuto sacrificare un po' il lavoro parlamentare e questo mi dispiace un po' ”.A chi avrebbe voluto un maggior rinnovamento, cosa risponde?“Se guarda l'anagrafe vedrà che sono uno dei candidati più giovani che ci sia in giro”.Lasciando Roma, ha qualche rimpianto?“Due. La mancata approvazione della legge di riforma elettorale di cuiero il primo firmatario, basata sui collegi e il doppio turno allafrancese, una legge da cui il Paese avrebbe tratto grande giovamento.Poi, il disegno di legge sulla riforma dei partiti politici, un testo teso a garantire maggiore trasparenza nella vita interna, con la valorizzazione delle primarie, e a introdurre regole certe sul lorofunzionamento” . (Carlo Bartoli)
TRATTO DAL TIRRENO DEL 20 MARZO

IL MIO COMMENTO
Marco come sempre, in queste settimane, prova a dare dei paradigmi nuovi, prova a proporre una città ancora più innovativa...una città che tutti dovranno considerare fiore all'occhiello del Nostro Bel Paese...Quale tema, secondo voi, non è sviluppato adeguatamente nella nostra proposta politica? Dove possiamo migliorarci? Riusciremo ad offrire ai nostri cittadini strumenti per assumere DECISIONI PARTECIPATE necessarie per far diventare PISA una città all'avanguardia in Europa?

Antonio


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mercoledì 19 marzo 2008

L’italia potrà crescere solo se salari e lavoro avranno un ruolo primario nell’agenda di governo del PD

Gli stipendi degli italiani sono cresciuti pochissimo negli ultimi 10 anni, soprattutto in rapporto agli altri paesi Europei. La mobilità sociale è bloccata, chi è figlio di un impiegato o di un operaio ha scarse probabilità di divenire un notaio o un medico. L’inflazione sui generi alimentari come pasta o pane raggiunge quasi la doppia cifra. Il nostro paese è ormai alla deriva. Dopo cinque anni di governo Berlusconi e due anni di una coalizione litigiosa, ha bisogno di una cura forte e decisa. L’Italia ha bisogno di CAMBIARE. E questo ci propone giorno dopo giorno sempre con maggior forza Walter Veltroni. Sono convinto che il tema dei salari e del lavoro è una parte fondamentale della cura di cui il nostro paese ha bisogno.
Il Partito Democratico ha lanciato la sfida di CAMBIARE l’ITALIA per tornare a crescere e salire a pieno titolo sul treno dello sviluppo e della giustizia sociale.
Se vinceremo i primi provvedimenti del prossimo governo Veltroni, che spero verranno emanati nei primi 100 giorni, saranno:
- una legge che fissa un salario minimo di 1.100 Euro per ogni lavoratore dipendente a tempo determinato o a progetto e che riduce l’ IRPEF sulle buste paga e elimina le tasse su incrementi di stipendio dovuti ad una maggiore produttività come i premi di produzione e ad una contrattazione decentrata;
- una legge che istituisce un credito d'imposta rimborsabile per le donne che lavorano, adeguato a sostenere le spese di cura, così da essere incentivante e graduato in rapporto al numero dei figli e al livello di reddito. Tutte le donne lavoratrici - dipendenti, autonome, atipiche - con figli e reddito familiare al di sotto di una certa soglia (che potrà crescere nel tempo) dovranno poterne beneficiare.

Il programma del Pd è ambizioso e realistico e si pone l'obiettivo di cambiare il Paese. Un programma che non è fatto di annunci e promesse, ma di coperture finanziarie e speranze di innovazione. Per realizzarlo, per cambiare l’Italia, c’è bisogno del tuo sostegno…..solo cosi il nostro sogno di dare CONCRETEZZA ALLE IDEE si avvererà.
Insieme potremo fare una Italia nuova e dalle stesse basi potremo costruire una Pisa migliore che sappia guardare al futuro dei propri cittadini con maggiore fiducia.

Io ci credo e voi???


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martedì 18 marzo 2008

Un'economia locale per una città europea

Pisa ha dei settori estremamente dinamici, che possono costituire una grande occasione di sviluppo per l’intera economia cittadina, oltre a disporre di istituti universitari all’avanguardia. Ogni possibilità di crescita va indirizzata puntando sulla ricerca e sull’innovazione, in futuro sarà quindi ancora più importante una stretta collaborazione tra Università e settori produttivi cittadini.

D’altro canto l’amministrazione dovrà essere sempre più in grado di attrarre gli investimenti, attraverso la creazione di ambiti territoriali favorevoli all’insediamento di nuove aziende, agendo anche con agevolazioni fiscali e favorendo la realizzazione di nuove infrastrutture.

Una proposta innovativa potrebbe essere la creazione di un fondo di garanzia pubblico -privato con capitale di rischio, che unito alle attuali forme di finanziamento consenta ai giovani imprenditori di intraprendere con maggiore fiducia il percorso imprenditoriale, in quanto parte della garanzia sulla bontà dell’iniziativa imprenditoriale è certificata alle banche dalla Pubblica Amministrazione. Un modello come questo potrebbe accelerare la creazione di start-up ad alta tecnologia e darebbe la possibilità alla Pubblica Amministrazione di indirizzare le strategie di sviluppo territoriale.

La grande ascesa dell’aeroporto Galileo Galilei, arrivato ad essere per numero di passeggeri l’ottavo sistema aeroportuale italiano, può rappresentare un’occasione di incremento per il turismo cittadino. Bisogna ripensare ad una maggior presenza nei luoghi dove affluiscono le persone, come appunto l’aeroporto, la stazione, i parcheggi scambiatori, con l’ausilio di operatori oppure di tecnologie interattive che forniscano informazioni e promuovano itinerari turistici e culturali all’interno della nostra città. Va inoltre programmata, in collaborazione con i soggetti privati, l’incremento dell’offerta turistica di Pisa all’estero, ed in particolare nelle agenzie dei paesi europei.

Ma l’offerta turistica va integrata, completandola con quella balneare, giovanile, congressuale. Fondamentale è la realizzazione del porto di Marina di Pisa che, affiancata dalla riqualificazione del lungomare pisano, può essere di grande importanza per lo sviluppo di tutta la costa; ma per incoraggiare e sostenere i nuovi flussi è auspicabile procedere con il potenziamento della rete di trasporti tra il centro della città ed il mare.

Un altro settore in forte ascesa è quello cantieristico e nautico, grazie soprattutto ai nuovi insediamenti sul canale dei Navicelli. Questo comparto è di vitale importanza per l’economia cittadina anche per la sua capacità di creare un rilevante indotto. Sarebbe auspicabile incoraggiare un ulteriore espansione del settore, favorendo altri insediamenti, inoltre è necessario assicurarsi che vengano messi in atto i lavori che porteranno alla creazione del circuito navigabile tra Pisa e Livorno.

Avete altre idee interessanti per rendere l’area vasta pisana una realtà in Europa?

Antonio


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domenica 16 marzo 2008

Presentate le liste del PD per il consiglio comunale di Pisa

Alla presenza del vicesegretario del PD, Dario Franceschini, Nicola Landucci, coordinatore cittadino del partito, ha annunciato ufficialmente i 40 candidati per il nuovo consiglio comunale di Pisa. Per 36 di loro l’investitura è avvenuta tramite le primarie del partito, svoltesi il 9 marzo scorso, che hanno visto la partecipazione di ben 5.300 persone. Nella lista è da notare la forte presenza delle donne, che rappresentano il 50% dei candidati. Alla conferenza hanno partecipato anche il candidato sindaco Marco Filippeschi e i dirigenti provinciali e regionali del PD.


La lista completa dei candidati:

Grazia Ambrosino (36 anni), dirigente Acli
Fabio Armani (47),commercialista
Marco Bani (25), studente
Maura Benassi (48), dipendente pubblica
Rita Biancheri (53), docente universitaria
Patrizia Dongiovanni (42), architetta
Luigi Branchitta (57), titolare laboratorio analisi mediche
Alessandra Busato (23), studentessa
Andrea Cammelli (46), farmacista
Barbara Capovani (40), psichiatra
Sandra Capuzzi (41), volontaria
Valter Ceccarelli (62), dirigente scolastico
Massimo Chiarugi (52), chirurgo
Maria Cristina Dastoli (55),dipendente pubblica
Maria Chiara De Neri (37), impiegata all'aeroporto
Francesca Del Corso Sommani (48), casalinga
Giulia Del Pozzo (31), collaboratrice amministrativa universitaria
Ranieri Del Torto (39), avvocato
Michele Di Lupo (34), consigliere comunale uscente
Elena Di Stefano (35), cultural manager
Alice Fagioli (28), olimpionica di canoa
Isabella Fanti Latella (52), insegnante
Roque Gaetano Gangemi (56), operatore socio-sanitario
Sandro Gallo (39), impiegato
Stefano Landucci (41), dipendente pubblico
Titina Maccioni (55), insegnante
Antonio Mazzeo (31), ingegnere
Franca Melfi (49), chirurgo
Marco Monaco (38), impiegato settore sociale
Francesco Monceri (36), assegnista di ricerca universitario
Giuliano Moretti (67), ex presidente circoscrizione 2
Renata Calmieri (42), impiegata
Manuela Paschi (60), docente universitaria
Michele Passatelli (38), dirigente d'azienda
Nicola Pisani (24), studente
Veronica Sbrana (26), collaboratrice scuola materna
Valentina Settimelli (27), psicologa
Giovanni Viale (40), assessore
Antonino Zampagliene (58), dirigente pubblico
Carmine Zappacosta (29), assegnista di ricerca universitario


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sabato 15 marzo 2008

O elettore, mio elettore...

Cosa dirti se non “grazie”.
Grazie per aver creduto in me, grazie per la fiducia che hai riposto nel nostro modo nuovo di approcciare alla politica, grazie per aver condiviso un progetto che guarda non solo al presente ma anche alla costruzione di Pisa 2020.
Voglio condividere con te la mia grande gioia per l’ottimo risultato raggiunto (182 voti) e per gli attestati di stima ricevuti da più parti. Il merito di questa risultato è frutto di un grande abbraccio che si è stretto intorno a me. Sicuramente il tuo apporto è stato fondamentale e mi permetterà di partecipare il 13 e il 14 aprile ad una leale competizione politica per dare a Pisa il meglio della rappresentanza popolare.

In queste settimane ho incontrato tanta gente e nelle lunghe chiacchierate ho sentito forte la voglia di cambiamento, di una politica nuova in cui le parole meritocrazia e innovazione sono al centro del progetto politico. In ogni incontro ho appreso qualcosa di nuovo ed importante. Ognuno di voi mi ha dato degli spunti interessanti e mi ha chiesto di impegnarmi affinché Pisa diventi una città “europea” in grado di esprimere tutte le sue potenzialità liberando le energie migliori. Per far ciò credo sia necessario far dialogare gli eterogenei mondi che la compongono, pensando ad una luogo dove la più grande risorsa, prima del turismo e dei centri di ricerca, siano i cittadini e le loro relazioni.
Spero di averti trasmesso la mia passione per la politica e la mia voglia di impegnarmi nella costruzione di una città con una elevata qualità della vita. L’impegno e la passione, da parte mia, ti assicuro non mancheranno mai!
Avrei piacere di incontrarti personalmente, nei prossimi giorni, per stringerti la mano e ascoltare la tue proposte che cercherò di fare mie.
Infine, per permettermi di proseguire questa significativa esperienza, ti chiedo di continuare ad essere presente al mio fianco, da ora fino al 13 e 14 Aprile, per contribuire alla realizzazione di un progetto politico nuovo.
A tua disposizione
Antonio


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venerdì 14 marzo 2008

Figurarsi se governassero...

La vera natura umana ed i veri obiettivi dei politici di scuola fascista o neofascista, dopo una prima fase di campagna elettorale nella quale si esercitava con evidente insofferenza un certo autocontrollo ed un minimo di confronto su basi civili e democratiche, sono in fase di prepotente emersione.
Le uscite di Bossi "...se non democraticamente in Parlamento, otterremo l'indipendenza della Padania in altre forme...", di Fini "...gli Stati Uniti non sono ancora pronti per un Presidente di colore o per una donna...", di Ciarrapico "...sono sempre stato fascista e non lo rinnegherò mai...", e di Berlusconi "...alle donne precarie consiglio di sposare mio figlio o uno come lui...", sono le cartine di tornasole della vera anima nera incarnata nel PDL e nei suoi alleati.

Dispiace notarlo. Anche perchè tra quelle fila militano dei liberali, degli ex socialisti, dei cattolici, degli ex repubblicani, le cui voci da anni flebili e marginali, sembrano inesorabilmente spente per sempre, lasciando come un graffio sulla storia politica d'Italia, che molte volte li ha visti combattere, loro o i loro padri, nel nome dell'antifascismo e della libertà battaglie civili degnissime.
Traspare poi un'evidente tensione in quelle affermazioni, da sempre inquadrate come semplici battute in libertà o sfoghi del momento (ricordate...i coglioni votano a sinistra...lei è un vero kapo'!...), che stridono fortemente con lo stile e con gli slogan del PD.
E, soprattutto, c'è un'enorme differenza con le parole d'ordine di questa destra indecente, così lontana dalle moderne destre europee spagnole o francesi, che incita alla divisione, alla prepotenza, alla strafottenza continua e la seria, rigorosa scelta dei Democratici di mettere in discussione tutto il proprio patrimonio di storie ed idee, per legare con un filo invisibile ma moralmente fortissimo, tutte le forze e le energie positive dell'Italia.
Insomma, lo scontro politico si può rappresentare fra chi esalta gli istinti bestiali e l'egoismo come soluzione ai problemi e chi si confronta con tutti, con in testa un progetto di Paese preciso ed articolato, su cui innestare le competenze più qualificate, ben oltre la campagna elettorale.

Si tratta di scegliere. Di scegliere da che parte stare.

Maurizio


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Ambiente ed Energia: per una città con una migliore qualità della vita

Chi governerà la città nei prossimi anni dovrà porsi l’obiettivo (sin da subito) di offrire standard qualità della vita superiori a quelli attuali. Per far ciò si possono delineare alcuni punti:

- innanzitutto la realizzazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili e di interventi volti ad aumentare l’efficienza energetica nei settori civile, industriale e dei trasporti, attraverso l’elaborazione di un Piano Energetico Comunale all’interno del Regolamento Urbanistico o adottando specifici programmi di settore. I piani energetici dovranno contenere una previsione di abbattimento delle emissioni di gas serra in linea con gli obiettivi stabiliti dagli accordi internazionali. Per farlo, si può pensare ad esempio alla detassazione degli investimenti in ricerca e sviluppo ambientale, alla previsione di inasprimenti fiscali per tutti coloro che si sottraggono alle sfide dell'eco-compatibilità.


- una migliore qualità della produzione e dello smaltimento dei rifiuti. È chiaro che soluzioni durature debbano essere frutto di un accordo che coinvolga tutti i soggetti della filiera produttiva, il mondo politico e i cittadini-consumatori. Difatti è interesse comune ridurre la quantità di rifiuti inutilizzabili, ed è invece conveniente, da vari punti di vista (ambientale, sociale, economico) ricorrere a materiali riciclabili, che rappresentano una risorsa, poiché possono essere reintrodotti nel ciclo produttivo. L’amministrazione comunale deve imporre alle aziende che producono sul territorio comunale il rispetto delle norme minime di salvaguardia ambientale e per promuovere presso i cittadini l’ incremento della raccolta differenziata, anche quando paiono esserci delle difficoltà, dovrebbe pensare a delle forme di incentivazione (riduzione ICI, TARSU, etc).

- Il piano della mobilità urbana deve avere come interesse anche quello di ridurre il più possibile l’inquinamento atmosferico e acustico nelle zone più sensibili. È dunque necessario monitorare queste zone per ridurre i rischi alla salute dei cittadini. Alcuni passi sono stati fatti con la creazione di zone a traffico limitato controllate da varchi elettronici. Può essere fatto ancora di più. E’ possibile infatti, con la sola installazione di varchi elettronici di uscita, controllare il tempo di permanenza all’interno dell’area a traffico limitato. Ciò permetterebbe da un lato di monitorare il reale tempo di permanenza all’interno della ZTL (variabile a seconda della classe di inquinamento del veicolo) e dall’altro renderebbe possibile l’accesso nell’area solo a tipologie di veicoli ben definite.
Per ridurre l’inquinamento, per tutelare maggiormente la salute dei cittadini, per migliorare ancor di più la qualità della vita in città potrebbe essere interessante sperimentare un progetto di Area Pricing in un area più vasta (cintura esterna della città/comuni limitrofi) in cui i cittadini non residenti pagherebbero l’ingresso a seconda della classe di inquinamento del veicolo (gli euro 4 e 5 sarebbero esenti).

La storia di iniziative similari in altre città d’Europa, ed attualmente la sperimentazione a Milano dimostra che è possibile creare, grazie all’innovazione tecnologica, una città sempre più accessibile e godibile. A seguito dei dati rilevati nelle altre esperienze si evince che:
- si potrà determinare una diminuzione giornaliera variabile tra il 20% ed il 30% delle polveri sottili nella zona controllata, con riflessi positivi anche sulle aree cittadine circostanti; - si avrà una viabilità più fluida. Si stima una riduzione variabile tra il 10% e il 20% delle auto in ingresso alla zona controllata e un incremento della velocità dei mezzi di trasporto pubblico.
Questo provvedimento deve essere affiancato da importanti interventi strutturali, e da una forte condivisione politico/economica con tutti i player presenti sul territorio:
- il potenziamento del trasporto pubblico;
- La realizzazione di nuovi parcheggi scambiatori;
- l'estensione delle corsie preferenziali per i mezzi pubblici;
- la realizzazione di nuove piste ciclabili;
- l'aumento delle aree verdi.

Ciò servirebbe anche a far contribuire alle spese di mantenimento dei servizi essenziali che i cittadini non residenti (nelle ore di punta sono circa 50.000) “utilizzano” giornalmente. Perché il progetto funzioni è necessario che i proventi dell’iniziativa vengano reinvesti nel potenziamento dei servizi di base legati alla mobilità e all’ambiente.

Funzionerebbero iniziative di questo genere in una città medio piccola? Secondo voi migliorerebbero la qualità della vita?

Antonio


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giovedì 13 marzo 2008

La sicurezza… un’opportunità per un futuro migliore

Il tema della sicurezza va trattato nel senso più ampio, non si identifica esclusivamente con sicurezza personale, ma implica una visione più generale della vita cittadina e della convivenza tra persone. Sicurezza significa allora coesistenza civile, integrazione, accesso ai servizi, diritto alla cultura.
Si può dire che la sicurezza è la conseguenza di una programmazione sociale, che presuppone lo sviluppo del senso civico e della partecipazione. Tanto più in una realtà, come quella pisana, contraddistinta dalla presenza di decine di migliaia di studenti fuori sede, e un numero crescente di lavoratori immigrati, nella quale è essenziale trovare punti comuni di confronto e di aggregazione.


Da molti anni la città vive il fenomeno del progressivo spopolamento, che è determinato da vari fattori, quali l’incremento del valore degli immobili e l’aumento degli affitti, la difficoltà nella mobilità cittadina, il desiderio di ricercare lontano dalla città una miglior qualità della vita. Tutto ciò ha indebolito il tessuto sociale ed ha ampliato le aree di degrado e di marginalità.
Per combattere tale fenomeno, oltre ad interventi di recupero e riqualificazione delle zone degradate, è necessario studiare un piano di ripopolamento del centro storico, con un parallelo incremento dell’edilizia studentesca nelle zone periferiche della città. Ed è, d’altro canto indispensabile, che le fasce più disagiate abbiano un supporto ed un miglior accesso ai servizi.
Ma riqualificazione e recupero significa anche riconsegnare queste zone alla cittadinanza, affinché vengano vissute, e dove sia possibile trovare opportunità di incontro, di scambio culturale, ed anche semplicemente di svago. In questo senso sarebbe utile favorire l’apertura di nuovi spazi di aggregazione e di cultura, incentivare il recupero delle aree verdi, potenziare e rendere fruibili le strutture sportive, tutto ciò anche attraverso la collaborazione con enti ed associazioni culturali, sportive, etc.
Il tema della legalità si può ormai considerare trasversale ad ogni schieramento politico. Ma non può esserci il rispetto della legalità in assenza di un forte senso civico. L’amministratore è tenuto a favorire il senso civico ed il rispetto della cosa pubblica attraverso i suoi comportamenti, il suo agire politico, il suo essere a disposizione della collettività, l’utilità pubblica dei suoi interventi. E’ ovvio che la presenza delle forze dell’ordine sia un presupposto necessario, ma certamente non sufficiente, per una tranquilla convivenza civile. Ma la cosa più importante è definire da subito un piano coordinato tra forze dell’ordine, pubblica amministrazione, associazioni…da presentare e condividere con la cittadinanza nei primi cento giorni di mandato.
Si è detto come il ripristino di spazi degradati, assieme alla cura degli arredi urbani e la pulizia di strade e piazze, e la restituzione alla vita cittadina sia un atto importante, ma per una maggiore sicurezza è anche necessario ricorrere ad una migliore illuminazione e a dispositivi di controllo come la video-sorveglianza, che scoraggino il ritorno di fenomeni di criminalità.
Spesso la presenza di comunità straniere è sentita come un pericolo dalla cittadinanza, ma Pisa è sempre stata, per sua vocazione storica, una realtà multiculturale e multietnica. Di fronte alle comunità degli altri paesi la città non può rispondere che con lo scambio culturale e l’integrazione a tutti i livelli. Ovviamente i fenomeni di illegalità vanno contrastati duramente, fermo restando che le responsabilità sono individuali e non collettive. Proposte potrebbero essere quelle di aprire spazi di confronto e di rafforzare il ruolo dei mediatori culturali, in modo che possano fare da tramite tra il tessuto cittadino preesistente e la comunità di appartenenza, ciò anche attraverso una funzione di “intermediazione biunivoca”.

E’ una proposta che potrebbe migliorare il rapporto multiculturale/multietnico in citta?

Antonio


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mercoledì 12 marzo 2008

Per lo sviluppo e la tecnologia

Da oggi e per qualche giorno proverò a sintetizzare alcuni miei spunti di riflessione sulla nostra città. Questi contributi, assolutamente non esaustivi e frutto di una prima rapida riflessione, si pongono l’obiettivo di analizzare alcuni temi programmatici, secondo me importanti per la nostra città, e vogliono essere di stimolo per una discussione più approfondita, che potrò portare avanti grazie al contributo di voi tutti!!!

La grande forza di Pisa sta nella sua storia e nell’unicità della sua bellezza e della sua cultura. Questo territorio, secondo me, dovrà avere, però, nei prossimi anni la capacità di guardare al futuro, ad una PISA 2020.

Negli ultimi anni, sono state portate avanti tante realizzazioni che hanno dato una prospettiva di crescita alla città, ma non siamo riusciti a compiere quel salto di qualità, che le potenzialità del territorio ci consentirebbero. Per far ciò Pisa deve crescere ed investire sulla sua competitività, sul suo talento e sulla creatività del suo ceto produttivo. La cultura, il nostro patrimonio monumentale ed artistico è qualcosa che non teme certo delocalizzazioni. Se a ciò saremo in grado di affiancare lo sviluppo di nuovi distretti produttivi che aiutino il trasferimento tecnologico in settori ad alta tecnologia (bioingegneria, informatica, etc), tra qualche anno vivremo in una città in cui si assapora la storia ma con la sguardo proiettato al futuro. I medesimi sforzi di innovazione dovrebbero essere apportati anche ai settori su cui tradizionalmente si fonda l’economia pisana per consentire di liberare energie vitali necessarie a “rompere” i molteplici vincoli che attualmente non le permettono di competere con le altre città europee.

Voi cosa ne pensate?? Credete che una nuova forza generazionale possa sfilacciare i vincoli che limitano lo sviluppo della città?

Antonio


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martedì 11 marzo 2008

Ecco i risultati

Care amiche e cari amici,
riporto di seguito i risultati degli eletti alle primarie per la composizione della lista del PD in Consiglio comunale.

L'iniziativa riuscitissima (hanno votato 5311 cittadini pisani/soci fondatori), è stata possibile grazie al grande lavoro svolto sul territorio dagli 11 Circoli e da tutti e 73 i candidati. Dalla composizione della lista risulta evidente il rinnovamento e il ringiovanimento del futuro Consiglio Comunale. Sono solo 5 su 36 i consiglieri uscenti ricandidati e della lista, composta da 18 uomini e altrettante donne, fanno parte 18 under 40, di cui 6 under 30.

Siete convinti anche voi che la nuova proposta politica del PD riesca a suscitare grande interesse?

Un abbraccio. Antonio

  1. Titina Maccioni (55 anni) 263 voti
  2. Giovanni Viale (41 anni) 236 voti
  3. Fabio Armani (47 anni) 196 voti
  4. Stefano Landucci (41 anni) 187 voti
  5. Antonio Mazzeo (31 anni) 182 voti
  6. Carmine Zappacosta (30 anni) 174 voti
  7. Marco Monaco (39 anni) 166 voti
  8. Francesco Monceri (37 anni) 166 voti
  9. Cayetano Roque Gangemi (56 anni) 158 voti
  10. Nicola Pisani (25 anni) 153 voti
  11. Marco Bani (25 anni) 151 voti
  12. Ranieri Del Torto (39 anni) 147 voti
  13. Valter Ceccarelli (62 anni) 139 voti
  14. Maria Chiara De Neri (37 anni) 136 voti
  15. Andrea Cammilli (46 anni) 133 voti
  16. Michele Passarelli (39 anni) 129 voti
  17. Sandro Gallo (39 anni) 128 voti
  18. Antonino Zampaglione (58 anni) 123 voti
  19. Michele Di Lupo (35 anni) 122 voti
  20. Veronica Sbrana (26 anni) 120 voti
  21. Luigi Branchitta (57 anni) 108 voti
  22. Valentina Settimelli (27 anni) 104 voti
  23. Sandra Capuzzi (41 anni) 101 voti
  24. Patrizia Bongiovanni (42 anni) 94 voti
  25. Elena Di Stefano (35 anni) 70 voti
  26. Isabella Fanti Latella (52 anni) 70 voti
  27. Franca Melfi (49 anni) 67 voti
  28. Francesca Del Corso Sommani (48 anni) 62 voti
  29. Giulia Del Pozzo (31 anni) 59 voti
  30. Maria Cristina Dastoli (55 anni) 59 voti
  31. Renata Palmieri (43 anni) 39 voti
  32. Alessandra Busato (24 anni) 37 voti
  33. Manuela Paschi (61 anni) 18 voti
  34. Maura Benassi (48 anni) 18 voti
  35. Barbara Capovani (40 anni) 16 voti
  36. Grazia Ambrosino (36 anni) 15 voti


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lunedì 10 marzo 2008

182 volte grazie


Care e cari tutti,

182 volte GRAZIE!!!!!!

Grazie per tutto quello che avete fatto in queste settimane, grazie per avermi sopportato quando (abbastanza spesso ieri) ero agitato, grazie per gli stimoli sempre positivi che mi trasmettete, grazie perché avete creduto in me, grazie per la fiducia che ciascuno di voi ha riposto in me e nel progetto politico innovativo del PD, grazie a Angela, Eleonora, Silvia, Francesca, Donato, Fabrizio, Felice, Francesco, Gabriele B., Gabriele P., Gennaro, Mario, Maurizio S., Fabio e Maurizio V., Paolo D., Paolo S., Simone, Stefano A., Stefano S. e speriamo di non aver dimenticato nessuno :)



Il ringraziamento vorrei allargarlo anche a tutte le amiche/tutti gli amici che ci hanno sostenuto con il voto... ma anche a tutti i 5.281 Cittadini Pisani e Soci Fondatori che ieri hanno votato per scegliere i candidati in Consiglio Comunale e che hanno confermato il grande interesse per la proposta innovativa del PD.

In queste settimane, nelle diverse e lunghe chiacchierate con le centinaia di persone incontrate, ho sentito forte la voglia di cambiamento, di una politica nuova in cui le parole MERITOCRAZIA E INNOVAZIONE siano al centro dell’impegno programmatico. Ogni incontro è stato importante perché confrontandomi con ciascuno di voi ho ricevuto una forza incredibile per andare avanti anche nei momenti di maggiore criticità... io spero di avervi trasmesso almeno la mia passione per la politica e la mia voglia di vivere sempre col sorriso e con la convinzione che ogni secondo possa donarti qualcosa di bello :)

Dopo ogni traguardo però, nelle grandi corse a tappe, c’è sempre una nuova e stimolante tappa... la nostra prossima tappa è ancora più ripida ed affascinante... ma credo che insieme riusciremo, anzi ne sono certo, a portarla a termine con l’impegno e la passione che ci ha contraddistinto nella corsa alle primarie!!


Con affetto e riconoscenza

Antonio


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giovedì 6 marzo 2008

La pulizia politica tanto chiacchierata ma mai attuata

In questa campagna elettorale i leader sembravano essere tutti concordi sul concetto che all’interno delle liste dei propri schieramenti non ci dovevano essere nella maniera più assoluta soggetti che potevano avere o avere avuto problemi con la giustizia o che ancora peggio erano riconosciuti come soggetti, per usare un termine elegante, “inaffidabili” per ragioni concludenti note a tutti.
Belle parole che avevano trovato pieno consenso tra la popolazione ma che alla stretta finale ahimè non sono state tradotte in fatti concreti.
Così pregiudicati, condannati e rinviati a giudizio popoleranno ancora una volta le liste di tutti gli schieramenti politici che il 13 e il 14 aprile prossimi saranno esposte nei seggi elettorali di tutta la penisola e non solo.

I nomi sono fin troppo noti da Bassolino a Cuffaro, solo per citarne alcuni, che arrogandosi un potere intra e extramenia hanno preteso e ottenuto anche il benestare degli schieramenti, che quindi non potranno poi sostenere un domani, come invece sappiamo che faranno, la loro estraneità a questi personaggi, che potevano essere allontanati definitivamente dalla politica e invece ce li ritroveremo nuovamente tra i banchi parlamentari magari anche con un ruolo pubblico di prestigio.
Colpa di questa legge elettorale che impone e non fa scegliere e soprattutto delle segreterie dei partiti che con queste scellerate decisioni confermano di essere più che mai il male peggiore della politica.
Veri e propri centri di potere e molto spesso anche di malaffare, le segreterie dei partiti sono vere e proprie macchine di lusso in grado di accumulare centinaia di milioni di euro di debiti che vanno a sommarsi inevitabilmente al già pesante deficit pubblico.
Basti vedere i bilanci dei vari ex partiti, ormai fusi in nuove identità, per rendersi conto in mano a chi siamo.
E’ risaputo che i partiti nascondono e difendono tra le loro fila soggetti imputati nei più disparati delitti e non sono in grado, perché inizialmente non vogliono e successivamente non possono, di metterli alla porta nemmeno quando la lentissima giustizia è costretta ad agire nei loro confronti.
Non vogliono perché forse in una squadra ci vuole pure chi è disposto a sporcarsi le mani e non possono perché la buona vecchia DC da sempre ci ha insegnato che cosa sono le correnti.
In pratica, in una associazione politica non vi è mai un capo supremo e assoluto, tranne forse per Forza Italia, e il proliferare dei partiti e partitini ne è l’esempio più lampante.
Quando due o più soggetti “pseudocarismatici” si pongono in conflitto all’interno dell’organizzazione si possono venire a creare una o più correnti che presto o tardi potrebbero assumere nuove autonomie, per cui al fine di evitare spaccature che frazionerebbero la forza del partito, questi “prodotti derivati” (per usare un termine di finanza creativa), che si sentono intoccabili, convivono sotto lo stesso tetto evitando di pestarsi i piedi l’un l’altro.
In questa continua lotta intestina chi ci rimette è l’ignaro e impedito cittadino che si ritrova un numero di governanti che ad altro non pensano se non ai propri tornaconti usando ad arte il potere pubblico che nessuno avrebbe voluto mai affidargli.
Questa è solo la prima delle promesse trite e ritrite che i leader di partiti non hanno mantenuto….. e da qui al 13 aprile la strada è ancora lunga e piena di compromessi.

Movimento “L’AltraItalia”


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APPUNTAMENTO DA NON PERDERE!!!


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mercoledì 5 marzo 2008

ECCO I CANDIDATI

Ecco tutti i nomi in campo per le elezioni primarie con cui il Pd sceglierà i candidati al Consiglio Comunale di Pisa (nella foto il coordinatore comunale Nicola Landucci).

Le primarie sono in programma domenica 9 marzo dalle 9 alle 20.

I CANDIDATI (in ordine alfabetico)


1 ALDERIGI Martino
2 AMBROSINO Grazia
3 ANDREOTTI Curzio
4 ARMANI Fabio
5 BANI Marco
6 BELLIA Domenica
7 BENASSI Maura
8 BERRETTA Miro
9 BOMBA Annalisa
10 BONGIOVANNI Patrizia
11 BORELLI Bruno
12 BRANCHITTA Luigi
13 BRESCIA Claudio
14 BRONZINI Massimo
15 BUSATO Alessandra
16 CAMMILLI Andrea
17 CAPOVANI Barbara
18 CAPUZZI Sandra
19 CARLESI Giuseppe
20 CARUSO Rita
21 CECCARELLI Valter
22 DASTOLI Maria Cristina
23 DE IACO Giuseppe
24 DE NERI Mariachiara
25 DE ROSA Ilaria
26 DE ROSA Vincenzo
27 DEL CORSO SOMMANI Francesca
28 DEL FRANCIA Andrea
29 DEL POZZO Giulia
30 DEL TORTO Ranieri
31 DELLA PORTA Valentina
32 DI LUPO Michele
33 DI STEFANO Elena
34 FABBRI Giuseppe
35 FANTI LATELLA Isabella
36 FEDELE Laura
37 FERRARO Costanzo
38 FOGLI Barbara
39 GALLO Sandro
40 GANGEMI Cayetano Roque detto Rocco
41 GARZELLA Ramona
42 GUELFI Carlo
43 LANDUCCI Stefano
44 LEON MORALES Silvia
45 MACCIONI Titina
46 MANGANO Enrico
47 MASCIANDARO Grazia
48 MAZZEO Antonio
49 MELFI Franca
50 MEMMI Cecilia
51 MOLINARO Domenico
52 MONACO Marco
53 MONCERI Francesco
54 ORSITTO Michele
55 PAGANO Duccio
56 PALMIERI Renata
57 PASCHI Manuela
58 PASSARELLI Michele
59 PIAGGESI Marco
60 PISANI Nicola
61 POLLINA Luca Emanuele
62 RAMETTA Fabio
63 ROSSI Ivo
64 ROVINI Dina
65 SBRANA Veronica
66 SELMI Simone
67 SETTIMELLI Valentina
68 SMERIGLIA Carmelo
69 SPINELLI Chiara
70 TURSI Werter
71 VIALE Giovanni
72 ZAMPAGLIONE Antonino
73 ZAPPACOSTA Carmine


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Cassano for President


Chi se non lui, Antonio Cassano, ci starebbe bene come futuro capo del governo?
In tutta questa bagarre elettorale dove tutti si insultano e lanciano minacce di ogni tipo contro tutti il giovanotto di Bari vecchia, tutto pallone e miliardi, farebbe la sua “porca figura”, eccome!
Ma lo avete visto con quale fermezza sottopone alle sue decisioni i suoi compagni di squadra e con quale autorità si impone sui malcapitati avversari che oltre alle “mazzate” si beccano decine di “vaffa” solo per essersi trovati nel posto sbagliato nel momento sbagliato.
Per non parlare degli arbitri presi a pesci in faccia con lancio contro della maglia “lezza” di sudore con effetto narcotizzante potentissimo.
Il suo modo di comunicare è incisivo e ripetuto, impossibile fraintenderlo, non certo perché gli mancano la padronanza della lingua o i pensieri forbiti e profondi, anzi lui si che porterebbe delle profonde innovazioni tra i banchi parlamentari e non solo a livello a parole.
Infatti, non se ne può più dei soliti: sputi, spintoni, cazzotti accennati, baruffe insignificanti, fettine di mortadella, bottiglie di spumanti, striscioni di piccole dimensioni e insulti formati da meno di dieci parole.
Basta, almeno in questo voltiamo pagina.
Perché rinunciare a: scazzottate vere con fiumi di sangue e ossa rotte, possenti “scaracchi”, risse con decine di feriti gravi, striscioni di 50 metri con scritte pesantemente offensive, veri e propri banchetti luculliani da consumarsi in aula e soprattutto carrellate di bestemmie lunghe dieci minuti.
Perché no!
Non dimentichiamoci che Antonio Cassano può vantare anche la dovuta esperienza internazionale con un bagaglio linguistico che pochi politici attuali hanno, volendo potremmo risparmiare sull’interprete e iniziare seriamente a ridurre i costi dei parlamentari.
Insomma, i vantaggi che questo personaggio potrebbe dare al nostro paese sono davvero tanti a cominciare dalla vittoria del prossimo campionato europeo di calcio, cosa che resterebbe una chimera se ci affidassimo alle performances sportive degli ultra ottantenni onorevoli e senatori che popolano l’attuale parlamento.
Per cui tra continuare a prenderlo in quel posto e tentare di vincere i prossimi europei di calcio io sincerante non posso che schierarmi dalla parte del talento barese.
Per tanto senza ulteriori perdite di tempo io propongo Cassano leader.
A questo punto non mi resta che dare inizio alla campagna elettorale lanciando lo slogan: VOTA ANTONIO, VOTA ANTONIO, VOTA ANTONIO……

Gennaro Spagnoli
Presidente de “L’AltraItalia”


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martedì 4 marzo 2008

73 CANDIDATE/I ALLE PRIMARIE PER LA FORMAZIONE DELLE LISTE DEL PD IN CONSIGLIO COMUNALE


Ormai ci siamo!!!!!!

Da stasera in 73 (42 uomini e 31 donne) si contendono i 36 posti disponibili per far parte della Lista elettorale del PD alle elezioni in consiglio Comunale.

Numero importante che segnala la voglia di dare un contributo alla costituzione della lista e del partito democratico sul territorio…segnale di vitalità e voglia di confrontarsi.

Le primarie devono essere un modo di liberare energie per costruire insieme una stagione nuova. Speriamo ci sia una dolce competizione basata sul rispetto tra le parti e sulla voglia di portare valore al partito e alla coalizione.

Questi momenti, sono convinto, devono in primo luogo aiutare a cementare lo spirito di squadra per raggiungere il 13 e 14 aprile un risultato importante..da ricordare!!!!

Voi che pensate…ce la faremo??


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lunedì 3 marzo 2008

I 12 punti che cambieranno l'italia

Ecco il programma del Partito Democratico

“Il programma del Pd è ambizioso e realistico e si pone l'obiettivo di cambiare il Paese”. Con queste parole Walter Veltroni, segretario e candidato premier del Pd, in una Piazza Carrara strapiena come non si vedeva da almeno venti anni, ha iniziato il suo intervento ieri a Pisa. Un intervento molto intenso che ha toccato tutti i punti del programma veltroniano ed ha ottimamente rappresentato un nuovo modo di fare politica. I moltissimi cittadini accorsi, tra le note delle canzoni di Jovanotti e con in mano migliaia di cartelli con lo slogan “Si può fare”, hanno ascoltato con interesse il progetto di costruzione di una nuova Italia… un’Italia in cui il talento, la meritocrazia, la “leggerezza” la dovranno fare da padrone. Credo che Veltroni, con questo nuovo approccio, passerà dalla politica del dire alla politica del fare… una politica che non si basi più su promesse, ma su indicazioni molto precise, in cui anche la “controparte” è essenziale per lo sviluppo del Paese.


Il lungo ed articolato intervento di ieri mi lascia ben sperare. Al termine della manifestazione, conclusa dall’inno di Mameli, molti giovani sono tornati verso le loro case con la speranza che qualcosa potesse realmente cambiare… e diversi di loro hanno deciso di impegnarsi attivamente in questo progetto di una ITALIA NUOVA, salendo sul Pullman verde di Veltroni. Io, dopo la bellissima giornata di ieri, credo sempre di più che la vittoria sia possibile... che ogni cosa sia possibile!!! E mi impegnerò apportando giornalmente il mio contributo!

Voi che ne pensate??? Salite con me sul Pullman di Veltroni

YES WE CAN

Antonio


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