lunedì 29 settembre 2008

UN SABATO SERA A PISA - Impressioni di vita quotidiana

Care amiche/i,
pubblico di seguito una email ricevuta da un mio caro amico, che racconta il sabato sera visto da un "ragazzo" di 35 anni che vuole vivere la città,divertendosi ma anche risettandola totalmente. Avete la stessa visione di Stefano? Raccontatemi un po’ il vostro punto divista. Un abbraccio a tutti ed un grazie particolare a Stefano per la sarcastica lucidità della sua analisi

Antonio


A PISA SABATO SERA....

HO VISTO....tanta gente, soprattutto giovani, che affollava il centro (Piazza Garibaldi, Lungarni, Borgo Largo)

HO VISTO....il centro pieno di vita frequentato da pisani, studenti e stranieri

HO VISTO....stranieri che seduti per terra in Piazza Garibaldi sorseggiavano sorridenti e tranquilli delle bevande contenute in bottiglie di vetro e plastica

HO VISTO....Plastica..tanti bicchieri di plastica buttati sui Lungarni

HO VISTO....Lungarni che al contrario di altre volte avevano vuoti i cestini

HO VISTO....Cestini che spesso sembrano insufficienti a contenere le scorie di un sabato sera

HO VISTO....che la pulizia della citta’ dipende anche dal senso civico delle persone; ma dato che la madre dei maleducati e’ sempre incinta proviamo a trovare una soluzione

HO VISTO....un sabato sera che rimane affollato con la stessa intensitá anche dopo il divieto di somministrare bevande alcoliche dopo l’una

HO VISTO....dopo l’una ancora piu’ gente che cammina per strada con bottiglie in mano sebbene di plastica, perche’ tanto se le portano da casa

HO VISTO....un amico che telefonava ai vigili urbani denunciando la presenza di persone che avevano contenitori di vetro in centro

HO VISTO....che i vigili urbani non sono mai arrivati

HO VISTO....il gestore di un locale del centro che raccontava al mio amico di avere telefonato Venerdi sera alle forze dell’ordine per denunciare una rissa in atto di fronte al suo locale

HO VISTO....che il racconto terminava con”la polizia non e’mai arrivata”

HO VISTO....che la polizia forse non deve arrivare ma essere giá li

HO VISTO....che non sono andato in P.za delle Vettovaglie perche’ l’ultima volta in cui ci sono stato (Luglio) c’erano spacciatori mentre la polizia guardava l’elezione di Miss Pisa

HO VISTO....che se c’e’ la disponibilita’ della polizia per Miss Pisa ci puo’ e deve essere anche per Miss Sicurezza

HO VISTO....che se volessi vivere nel centro di Pisa ci penserei due...cento volte prima di farlo

HO VISTO....che comunque è giusto che nel week end i giovani abbiano la possibilita’ di bere qualcosa fino ad una certa ora

HO VISTO....che si potrebbe spostare il centro di aggregazione in zone piu’ periferiche

HO VISTO....che non vorrei essere al posto di chi abita in centro perche’ la presenza delle forze dell’ordine e’marginale(a meno che non si elegga una Miss ogni giorno in diversi punti della citta’)

HO VISTO....che il sindaco fa delle ordinanze che effettivamente non vanno fatte rispettare giuste o sbagliate che siano(qualora siano sbagliate l’errore e’doppio)

HO VISTO....una cittá che vuole adottare politiche di rassicurazione invece che di sicurezza

HO VISTO....una cittá che per fronteggiare il fenomeno deve prima imparare a conoscerlo


Leggi il resto del post...

sabato 27 settembre 2008

OGGETTO: Tagli della Finanziaria 2009 alle forze dell’ordine

Con questo ordine del giorno vorremmo riportare l’attenzione sul tema della sicurezza dei cittadini che vediamo messa in pericolo dal DL n° 122 del 25/06/2008 approvato dalla Camera dei Deputati nel quale si evidenzia, anche a parere di tutti i sindacati delle forze dell’ordine, un pericoloso taglio ai finanziamenti delle forze dell’ordine nell’ordine di 3 miliardi di euro sui capitoli di spesa delle Amministrazioni interessate alla gestione della sicurezza e delle difesa.

PREMESSO CHE
Sia nella campagna elettorale nazionale che in quella comunale il tema della sicurezza dei cittadini è stato sicuramente al centro della discussione politica e base principale delle promesse elettorali di entrambi gli schieramenti

VISTO CHE
Nell’ultimo decreto sicurezza il governo nazionale ha voluto aumentare il potere dei Sindaci nell’ambito della sicurezza e, in generale, ha voluto dare nuove regole in materia, assicurando un maggiore impegno delle forze dell’ordine nella lotta a tutte le criminalità, anche quelle di minore impatto mediatico ma che impattano maggiormente sulla vita quotidiana dei cittadini

VERIFICATO CHE
Il DL 122, appena approvato dalla camera dei deputati, prevede un taglio sostanzioso dei finanziamenti per le forze dell’ordine nell’ordine di 3 miliardi di euro sui capitoli di spesa delle Amministrazioni interessate alla gestione della sicurezza e delle difesa e nel dettaglio nell’ordine di circa un miliardo in tre anni ai fondi che il Ministero dell’interno ha a disposizione per l’ordine pubblico e la sicurezza.
RITENUTO CHE
Il problema della sicurezza non può essere di sola competenza dei Sindaci e quindi degli enti locali ma, al contrario, può essere risolto solo con la piena collaborazione fra stato e comuni e nell’ambito di un rafforzamento, anche qualitativo, del lavoro delle forze dell’ordine

IL CONSIGLIO COMUNALE SI IMPEGNA E IMPEGNA LA GIUNTA COMUNALE

a) Ad esprimere piena solidarietà alle donne ed agli uomini delle forze dell’ordine impegnati giornalmente in un lavoro difficile ed a volte oscuro che vedono in questo momento messa in discussione la loro capacità di essere utili alla comunità a causa di una insensata ed irresponsabile corsa al taglio delle spese a tutti i costi, nel pieno riconoscimento del ruolo fondamentale che essi svolgono per la vita democratica del nostro paese.
b) A valorizzare il ruolo civile e solidale delle forze di Polizia opponendosi, nei limiti delle proprie competenze, all’utilizzo dell’esercito in funzioni di ordine pubblico.
c) Ad attivarsi con il governo nazionale per segnalare con forza la necessaria ridiscussione dei tagli alle spese per la sicurezza per come previste nel DL 112 lavorando affinchè sia il miglior coordinamento operativo di tutte le forze dell’ordine, inclusi i vigili urbani, che possa portare benefici effetti sia in termini di maggior sicurezza per i nostri cittadini e, nel medio periodo, anche opportunità di risparmio economico.


Leggi il resto del post...

venerdì 26 settembre 2008

ALCUNI SPUNTI X L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA DI MANDATO

Cari frequentatrici/frequentatori del blog... oggi in Consiglio Comunale discuteremo (e voteremo) del Programma di mandato che sarà il confine entro cui muoverci nei 5 anni di legislatura. Ho provato a dare qualche contributo, assolutamente non esaustivo e frutto di una prima riflessione, in merito al Programma di Mandato (documento efficace che sottolinea la Voglia dell’amministrazione di dare concretezza alle idee), che spero possa essere di stimolo per un dibattito produttivo, che dia trasparenza al lavoro dell’Amministrazione Comunale.
Sono convinto che i prossimi mesi saranno densi di importanti appuntamenti, in cui ciascun consigliere deve essere proattivo e stimolare il dibattito per offrire ai cittadini una città con una qualità della vita migliore, più sicura e che sappia guardare ai prossimi anni producendo le accelerazioni necessarie per dare risposte nuove nel quadro delle scelte strategiche che andremo a definire. Inizio con gli spunti che riassumo di seguito:

PATTO PER PISA SICURA (1.2)
La sicurezza è, sicuramente, uno dei temi più presenti sull’agenda politica, ormai, da diverse settimane (non inizio le mie riflessioni in ordine di priorità, ma per seguire il documento presentato). In queste settimane l'allarme sicurezza si è imposto come la principale priorità nell'azione del nostro governo locale come nella sensibilità dei cittadini, dei giornali e delle televisioni. E tuttavia la sicurezza, con la forte domanda di legalità che a essa si accompagna, viene declinata in un solo modo, si impernia su una sola equazione: immigrazione uguale criminalità.
Il problema, insomma, sono i nomadi che pretendono l'elemosina, gli albanesi che sfruttano le donne, i maghrebini che spacciano, i rumeni che rubano e che stuprano e i senegalesi che vendono merce contraffatta...Credo che se anche tutto questo fosse vero - e non lo è, come non lo è mai qualsiasi giudizio che faccia di tutta l'erba un fascio - mi pare proprio che in questo modo si guardi o si voglia guardare solo in una direzione. Guardiamo molto - e forse giustamente - al pericolo che ci viene da fuori, ma forse non abbastanza a quello che succede da noi, magari anche a casa nostra: e forse non vogliamo nemmeno osservare, nascondiamo e ci nascondiamo perché in realtà non abbiamo il coraggio di guardare negli occhi i nostri coetanei, di capire davvero le ragioni del loro disagio, e magari di metterci noi stessi in questione, perché i ragazzi, si sa, sono anche uno specchio maledettamente eloquente di quello che siamo noi.
In definitiva il tema della sicurezza, secondo il mio modesto punto di vista,va trattato nel senso più ampio, non si identifica esclusivamente con sicurezza personale, ma implica una visione più generale della vita cittadina e della convivenza tra persone. Sicurezza significa allora coesistenza civile, integrazione, accesso ai servizi, diritto alla cultura. Si può dire che la sicurezza è la conseguenza di una programmazione sociale, che presuppone lo sviluppo del senso civico e della partecipazione. Tanto più in una realtà, come quella pisana, contraddistinta dalla presenza di decine di migliaia di studenti fuori sede, e un numero crescente di lavoratori immigrati, nella quale è essenziale trovare punti comuni di confronto e di aggregazione.
Garantire la sicurezza (come si riporta nel programma di mandato) è un dovere che richiede il massimo impegno, su diversi fronti. E’ evidente che l’Amministrazione Pubblica da sola non può fronteggiare un problema cosi profondo, che riguarda diverse zone della città e diversi fenomeni. Credo sia essenziale, almeno per provare a ristabilire un minimo di legalità, che venga fatto funzionare in maniera diversa e più efficace il Comitato Provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico. Solo in questo modo, con azioni coordinate e strategiche, in qualche mese potremo avere l’aspirazione di migliorare la situazione attuale. Non basta emanare delle ordinanze per pensare che il “Sistema” cambi automaticamente, bisogna invece accellerare un percorso di dialogo con tutte le parti sociali/economiche/istituzionali che guardi ad azioni sinergiche. Questo sarà possibile solo se prevederà due fasi parallele: una di controllo del territorio e contrasto della microcriminalità o comunque del non rispetto delle regole e l’altro di progettazione di una concertazione sociale che metta al primo posto i diritti ed i doveri di ciascun cittadino.
Possiamo fare molto, se investiamo sulla prevenzione, dove abbiamo enormi competenze. Nel programma di mandato dobbiamo, quindi, parlare oltre che di patto per la sicurezza, anche della prevenzione delle manifestazioni del malessere giovanile. Per questo penso che entro quest'anno, si debba organizzare una grande occasione di incontro e confronto su queste tematiche, una grande occasione per riunire tutti quanti, istituzioni e non, che vogliono e devono esercitare la loro responsabilità per il futuro dei giovani e quindi per il futuro della nostra società.
Solo con una politica che guarda al controllo ed al rispetto delle regole, (vedi per esempio la capacità di mantenere la città più pulita e bella) ma anche alla prevenzione e alla riaffermazione della vitalità dei luoghi piu belli del centro storico sarà possibile migliorare la qualità della vita dei cittadini.

POLITICHE EDUCATIVE E SERVIZI SCOLASTICI (2.1)
Aumentare e favorire il percorso scolastico all'interno dello stesso istituto comprensivo nel quale si e' iniziato l'inserimento gia' dal nido e nel migliore dei casi della stessa circoscrizione di residenza,sia per favorire le relazioni sociali tra i bambini che iniziano una conoscenza dal nido sia per evitare spostamenti da parte dei genitori per accompagnare i figli a scuola (minore impatto su mobilità e riduzione dell’inquinamento...)

LA PROMOZIONE DELLO SPORT E LA VALORIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI (2.6 e 2.7)
Pisa ha bisogno di alimentare la cultura dello sport. Nella scorsa legislatura molto era stato fatto in questo senso. Dobbiamo provare a migliorarci. Innanzitutto definendo , sin da subito un piano integrato dello “Sport per Tutti”. Questo piano dovrebbe prevedere la mappatura delle strutture di base esistenti, la riqualificazione degli spazi già utilizzati e la messa a norma degli impianti (nel caso già non lo fossero). Inoltre dovrebbe prevedere la possibilità di costruire nuovi impianti (piscine, palestre, campi sportivi e non solo di calcetto) secondo la logica del Project Financing. Alcuni di questi impianti insieme a percorsi vita e spazi verdi potrebbero essere realizzati nell’Area dell’attuale Santa Chiara, oppure, come già proposto dall’assesore Cerri, all’interno del progetto d riqualificazione della Fontina…in cui si dovrebbe creare una cittadella dello Sport. La gestione di queste nuove strutture, ma anche di quelle attualmente in uso andrebbe affidata, tramite l’espletamento di un bando a rilevanza pubblica, non solo secondo logiche economiche/finanziarie, ma anche in base ad indicatori di qualità (presenza delle associazioni sul territorio, valutazioni annuali, investimenti precedenti, etc) degli imprenditori/associazioni.

POLITICHE GIOVANILI E SPAZI
RAPPORTI CITTA’- STUDENTI UNIVERSITARI (2.9 e 2.10)
Migliorare il livello di integrazione del mondo studentesco con la città, creando dei contenitori in cui incontrarsi e confrontarsi. Ormai il rapporto tra studenti fuori sedi e residente è di 6 a 10. Un numero elevato..che va tenuto in considerazione. Per esempio bisognerebbe prendere spunto da città universitarie straniere (Salamanca, Valencia, Oslo)..provare a creare un Campus in città nell’area riqualificata del Santa Chiara.
Inoltre andrebbe, sin da subito, elaborato (con finanziamenti adeguati) un progetto per la ricerca e riqualificazione di alcuni spazi di integrazione e socializzazione. Solo in questo modo è possibile allentare la pressione che migliaia di giovani, giornalmente, apportano nel centro storico. La mia esperienza, prima di studente fuori sede e poi di cittadino impegnato, consiglia di utilizzare un approccio diverso rispetto a quello attualmente ipotizzato. La maggior parte delle ragazze/i che affollano, specialmente durante le serate estive, il centro storico, sono i primi a richiedere che vengano rispettate le regole. Con loro bisognerebbe iniziare un percorso che li integri maggiormente in città. Li faccia sentire protagonisti del percorso cittadino (per esempio attraverso la creazione di una Consulta dei Fuori Sede). Cosi come andrebbe presentato un nuovo paradigma politico alle associazione dei commercianti. A loro andrebbe richiesta una prova di grande trasparenza e lealtà. Perché non proporre che gli esercizi commerciali che rispettano le ordinanze e rendono pulita la loro area di competenza possano restare aperti per un periodo più lungo di chi invece contravviene alle regole? Perché non proporre incentivi per chi offre anche servizi culturali?

UN PIANO D’AREA PER LA MOBILITA’ (3.1)
Per ciò che concerne il sistema delle infrastrutture (vedi anche 4.3 sviluppo urbanistico e le grandi trasformazioni) non si può dimenticare il deterioramento della qualità della vita nei quartieri di S.Marco e S.Giusto, conseguenza dell’evidente grande sviluppo delle attività aeroportuali e dei servizi connessi. E’ essenziale, quindi, comprendere in profondità le scelte che sono alla base dell’enorme sviluppo del sistema aeroportuale, le future strategie dell’azienda e le ricadute sui quartieri limitrofi e sull’intera città. E’ perciò assolutamente necessario attivarsi, sin da subito, per allestire un tavolo nel quale la SAT esplichi chiaramente le proprie strategie di sviluppo (non è corretto sostenere a priori, ma sarebbe meglio prima cososcere, il Master Plan dell’Aeroporto) future e gli interventi che intende mettere in campo per salvaguardare la salute dei cittadini ed i rischi inerenti alla sicurezza stradale nelle vie confinanti ai propri terreni.
Per ciò che concerne il trasporto pubblico locale è importante definire degli accordi con gli altri comuni dell’Area Vasta (in accordo al Piano Strategico), offrendo una scontistica particolare per chi utilizza i mezzi pubblici per accedere in città, lasciando l’auto nei parcheggi scambiatori.

LA MOBILITA’ URBANA (3.2)
Il piano della mobilità urbana deve avere come interesse anche quello di ridurre il più possibile l’inquinamento atmosferico e acustico nelle zone più sensibili. È dunque necessario monitorare queste zone per ridurre i rischi alla salute dei cittadini. Alcuni passi sono stati fatti con la creazione di zone a traffico limitato controllate da varchi elettronici. Può essere fatto ancora di più. E’ possibile infatti, con la sola installazione di varchi elettronici di uscita, controllare il tempo di permanenza all’interno dell’area a traffico limitato. Ciò permetterebbe da un lato di monitorare il reale tempo di permanenza all’interno della ZTL (variabile a seconda della classe di inquinamento del veicolo) e dall’altro renderebbe possibile l’accesso nell’area solo a tipologie di veicoli ben definite.
Per ridurre l’inquinamento, per tutelare maggiormente la salute dei cittadini, per migliorare ancor di più la qualità della vita in città potrebbe essere interessante sperimentare un progetto di Area Pricing in un area più vasta (cintura esterna della città/comuni limitrofi) in cui i cittadini non residenti pagherebbero l’ingresso a seconda della classe di inquinamento del veicolo (gli euro 4 e 5 sarebbero esenti).
La storia di iniziative similari in altre città d’Europa, ed attualmente la sperimentazione a Milano dimostra che è possibile creare, grazie all’innovazione tecnologica, una città sempre più accessibile e godibile. A seguito dei dati rilevati nelle altre esperienze si evince che
- si potrà determinare una diminuzione giornaliera variabile tra il 20% ed il 30% delle polveri sottili nella zona controllata, con riflessi positivi anche sulle aree cittadine circostanti;
- si avrà una viabilità più fluida
- si stima una riduzione variabile tra il 10% e il 20% delle auto in ingresso alla zona controllata e un incremento della velocità dei mezzi di trasporto pubblico.

Questo provvedimento deve essere affiancato da importanti interventi strutturali, e da una forte condivisione politico/economica con tutti i player presenti sul territorio:
- il potenziamento del trasporto pubblico;
- La realizzazione di nuovi parcheggi scambiatori;
- l'estensione delle corsie preferenziali per i mezzi pubblici;
- la realizzazione di nuove piste ciclabili;
- l'aumento delle aree verdi.
Ciò servirebbe anche a far contribuire alle spese di mantenimento dei servizi essenziali che i cittadini non residenti (nelle ore di punta sono circa 50.000) “utilizzano” giornalmente. Perché il progetto funzioni è necessario che i proventi dell’iniziativa vengano reinvesti nel potenziamento dei servizi di base legati alla mobilità e all’ambiente.

Per ciò che concerne le piste ciclabili credo sia essenziale specificare meglio le nostre proposte in particolare mi sembrerebbe opportuno sistemare e mettere in sicurezza una pista ciclabile sull'Arno da Riglione a Ponte della Vittoria. Pensare a un percorso organico tra i vari tratti di piste ciclabile gia'esistenti e di nuove che portano alla stazione (non c'e' nessuna pista ciclabile a Pisa che da qualsiasi parte della citta’ porti alla stazione).
Infine realizzare una pista ciclabile che dal centro della citta' passando per sant'ermete e putignano arrivi fino alla zona artigianale di Ospedaletto (ci sono gia tratti di strade esistenti che permetterebbero un percorso in sicurezza)

Per quanto riguarda la proposta sui parcheggi, credo sia essenziale impegnarci maggiormente sulla realizzazioni di parcheggi scambiatori e non su quelli (vedi Via Piave) che portano maggiore pressione della mobilità sul centro urbano. In quest’ottica potremmo sviluppare un progetto per offrire gratuitamente (attraverso la ricerca di appositi finanziamenti comunitari) l’utilizzo di bici elettriche a chi lasci la propria auto nei parcheggi scambiatori.

AMBIENTE E LE RISORSE PRIMARIE (3.6)
Per ottenere un risultato in tema di politiche ambientali, concordo in pieno, che debba essere sviluppato un piano ambientale dell’area pisana e non solo della città di Pisa. In primis vanno pensati investimenti atti alla realizzazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili e di interventi volti ad aumentare l’efficienza energetica nei settori civile (x esempio sostituire le attuali lampadine dell’illuminazione pubblica con dei LED), industriale e dei trasporti, attraverso l’elaborazione di un Piano Energetico Comunale all’interno del Regolamento Urbanistico e la creazione di un ufficio di Energy management o adottando specifici programmi di settore. I piani energetici dovranno contenere una previsione di abbattimento delle emissioni di gas serra in linea con gli obiettivi stabiliti dagli accordi internazionali. Per farlo, si può pensare ad esempio alla detassazione degli investimenti in ricerca e sviluppo ambientale, alla previsione di inasprimenti fiscali per tutti coloro che si sottraggono alle sfide dell'eco-compatibilità.

CURA DEL VERDE (3.8)
Cura dei parchi pubblici, iniziando da quelli piu' decentrati, attraverso l’affido ad associazioni di volontariato o aziende no-profit sulla falsa riga di quello che e' avvenuto con l'adozione delle rotonde da parte di enti che si occupano della cura del verde. Questo sarebbe possibile a costi irrisori per l’amministrazione facendo utilizzare parte di quegli spazi per la pubblicità.

INNOVAZIONE E SVILUPPO SOSTENIBILE (4.1)
Per far diventare Pisa protagonista della sua crescita, oltre a quanto riportato nel programma di mandato è essenziale che l’Amministrazione Comunale crei il giusto humus, le giuste regole per consentire ad una nuova classe imprenditoriale di venire ad investire in città. Essenziale è un regolamento comunale sulla creazione di nuove imprese, la creazione di uno Sportello Unico per le attività produttive e creazione di un apposito ufficio destinato al controllo degli investimenti per una migliore programmazione del territorio.

L’ECONOMIA DEL TURISMO NELL’AREA PISANA (4.5)
Oltre a quanto già riportato nel programma di mandato è essenziale incentivare la nascita di strutture recettive a basso costo (ostelli, bed and breakfast, etc) per permettere ai giovani di tutto il mondo di conoscere e vivere (non solo utilizzare) la città.

LE RISORSE E LE AZIENDE (5-6)
Le risorse, ed il loro utilizzo, saranno uno dei maggiori problemi che andremo ad affrontare nel prossimo quinquennio, ma credo che possano diventare anche una grande opportunità per razionalizzare ed efficientizzare i processi che, attualmente, producono maggiori sprechi. Per raggiungere questo importante risultato è essenziale che vengano date delle priorità chiare (in cui sia rispettato il rapporto tra il politico ed il dirigente tecnico), in modo da poter offrire ai cittadini un comune che indirizzi e governi di più, anche rafforzando le sue funzioni di controllo e gestisca di meno.
Il tema delle priorità, che affronteremo prossimamente, dovrà, sin da subito, definire uno strumento adeguato per gestire in maniera più efficace tutte le partecipate e controllate, ma anche il patrimonio comunale. Non si può posticipare questo tema, perché potrebbe liberare tante risorse necessarie al mantenimento dei livelli dei servizi attuali. Cosi come non si può posticipare il processo di aggregazione e di controllo delle aziende di gestione dei servizi pubblici locali per non trovarsi impreparati all’apertura alla concorrenza cosi come previsto dalla nuova normativa europea e dall’art. 23 e 23 bis contenute nella manovra economica estiva.
Inoltre dovremo continuare ad attuare le politiche di riduzione del debito, in modo da permettere di liberare risorse per la spesa corrente, che andrà tenuta sotto controllo implementando un controllo di gestione più efficace, che permetta di capire, a chi amministra, in maniera più chiara i risultati prodotti dai singoli uffici.


Queste sono solo alcune delle possibili integrazioni, non sono esaustive ma servono a dare un contributo minimale ad un documento già di per se ampio e ben strutturato. Per concludere credo che sia possibile realizzare tutti questi progetti solo attraverso una profonda riorganizzazione della macchina Comunale, che tenga conto del cambio di paradigma in essere e permetta di rispondere in maniera più efficace ed efficiente ai bisogni dei cittadini e della gestione della cosa pubblica. Solo attraverso una struttura meno rigida (organizzazione per processi più che per strutture predefinite) è possibile creare una rete di servizi di alta qualità e minor costo.

Voi cosa ne pensate? Avete idee per migliorare la qualità della vita in città? Avete proposte di interventi strategici da adottare nel quinquennio?

Grazie per il contributo……e sempre a vostra disposizione

Antonio


Leggi il resto del post...

giovedì 25 settembre 2008

17 e 18 ottobre: una nuova sfida – Creiamo i giovani Democratici

Cari amici,

forse in maniera un po’ silenziosa sta nascendo il movimento giovanile del Partito. A me piacerebbe che molti amici che mi hanno aiutato durante il periodo della Campagna Elettorale per le Amministrative a Pisa, possano contribuire con forza alla nascita del movimento giovanile del PD. Chiunque avesse voglia di impegnarsi, mi contatti ed iniziamo un nuovo percorso comune.

A presto e mi raccomando…PASSAPAROLA

Antonio



PS: nel resto del post c'è il regolamento








Leggi il resto del post...

lunedì 22 settembre 2008

PD: valori solidi per progetti concreti

Grazie alle continue collaborazioni con gli amici del Centro di Formazione Politica (un luogo franco di discussione e formazione che sa interpretare e promuovere le spinte all’innovazione che emergono dalla parte più progredita del paese, coniugandole con le istanze della coesione sociale e del rispetto delle regole di mercato) provo a scrivere due righe su quelli che, secondo noi, dovrebbero essere i nuovi valori del PD per rispondere in maniera efficace ad un mondo che cambia veramente rapidamente.

La gravissima crisi finanziaria scoppiata negli Stati Uniti rischia di travolgere i mercati finanziari europei, facendo colare a picco le già fragili e poco dinamiche economie del Vecchio Continente. Confindustria ha già lanciato l’allarme recessione e Tremonti, neo-scettico della globalizzazione senza regole, propone strumenti neo-Keynesiani tramite l’intervento della mano pubblica. Il messaggio è chiaro: all’orizzonte si profilano tempi difficili. E, seppure in un contesto diverso (a Sinalunga), lo stesso Veltroni ha messo in guardia l’opinione pubblica denunciano l’incombenza di un “autunno della democrazia e della libertà” per un’Italia che la coalizione PdL+Lega starebbe rovinando sia economicamente, sia moralmente. In particolare, ha lasciato il segno il passaggio nel quale il Segretario ha stigmatizzato la caduta dei valori nel complesso del paese, sottolineando la montante preponderanza di un individualismo egoistico e cinico dove ognuno è spinto ormai solo alla difesa del proprio interesse.

E ancora sui valori, Veltroni ha sferrato un attacco molto duro contro il “Berlusconismo” che irresponsabilmente taglia i fondi all’istruzione e vorrebbe gli italiani imbevuti da una sterile e superficiale cultura televisiva. Critiche, quindi, non rivolte semplicemente alle policies perseguite dal governo, ma anche al suo substrato culturale che assurgerebbe a vera causa dell’impoverimento nello “spirito” dei cittadini italiani. La politica, infatti, non è fatta solo di leggi e decreti, ma di valori e scelte: per questo si è tanto giustamente insistito sulla necessità che il PD assuma un’identità chiara e forte. Ogni partito ha bisogno di un corpus di valori che ne definiscano l’anima e, partendo da questo core, è possibile indicare aeree di interesse pubblico dove avanzare interventi e proponimenti sui quali, poi, si chiede la fiducia agli elettori. In altri termini, il PD deve politicizzare e fare proprie determinate issues: mi chiedo, ad esempio, il perché sia stata finora così trascurata la questione ambientale e delle risorse energetiche rinnovabili che, invece, è al centro del dibattito politico in altri paesi europei. In sintesi: alla base i valori, da cui seguono i progetti. Il centrodestra è riuscito a politicizzare due questioni cruciali per il suo successo nella primavera passata: meno tasse e più sicurezza. Ciò che può fare il PD su questi punti è proporre soluzioni alternative ed evidenziare le lacune e le contraddizioni (svuotamento delle carceri e pene detentive contro la prostituzione? Riduzione delle imposte e nuove tasse locali?) delle misure effettivamente attuate, tuttavia senza alzare il livello dello scontro fino al muro-contro-muro. Questo agli elettori interessa ben poco: gli steccati ideologici si sono abbassati rispetto al secolo scorso e gran parte dei cittadini segue un orientamento pragmatico; poco importa da dove (destra o sinistra) le soluzioni vengano, l’importante è l’efficacia. Proprio di recente Amato ha rifiutato di presiedere la Commissione bipartisan voluta da Alemanno sul futuro della Capitale; la rinuncia è seguita alle virulente polemiche scatenatesi dopo che il neo-Sindaco di AN aveva difeso i meriti del regime fascista in una dichiarazione estemporanea e improvvida (e così ingenua per un politico esperto). Per quanto i dibattiti sulla storia passata di ogni paese siano certamente rilevanti, la sensazione è che questi conflitti a livello di classe politica non facciano altro che allontanare quest’ultima dalla realtà quotidiana delle persone comuni alle quali, molto probabilmente, interesserebbe assai di più che i rappresentanti nelle istituzioni collaborassero concretamente in tempi ansiogeni e incerti come quelli odierni.

Credo, che soprattutto noi giovani, dobbiamo guardare ai nuovi paradigmi che l’economia globale ci propone….chiedendo che nel nuovo partito non si perdano di vista…ma anzi indirizzino la creazione di un corpus di valori che producono l’anima di una organizzazione innovativa con progetti concreti.



Cosa ne pensate…riusciremo insieme a creare un partito con valori solidi per creare progetti concreti?



Antonio


Leggi il resto del post...

domenica 21 settembre 2008

Una grande opportunità per ricordare ai pisani una parte della loro storia: il governo dei Lorena

Ieri è stata inaugurata una delle mostre più chiacchierate degli ultimi anni. Devo dire che sono andato all’inaugurazione perché volevo leggere con i miei occhi il valore di questa mostra. Ne sono rimasto molto colpito... non tanto per gli affreschi presenti quanto per il grado di coinvolgimento che ti offre... per quel tornare indietro di 200 anni... per quel sentirti parte del tempo che ormai è andato. La mostra ha luogo presso il Museo Nazionale di Palazzo Reale della città di Pisa (orario 10-18) e rappresenta in maniera efficace il periodo del governo dei Lorena in Toscana (1737-1859).
Promossa dalla Provincia e dal Comune di Pisa, dalla Fondazione Cassa di Risparmio, dalla Università di Pisa, dalla Sovrintendenza e dalla Società Storica Pisana, la Mostra ricostruisce la realtà culturale e politica rappresentata dal Granducato di Toscana, attraverso l’esposizione di dipinti, sculture, stampe e disegni, arredi, costumi e strumenti, materiali cartografici e documentari provenienti da collezioni pubbliche e private, con l’intento di testimoniare un’epoca contrassegnata da grandi trasformazioni sociali e culturali, quale fu, per la Toscana ed in particolare per Pisa quella che ebbe inizio con l’avvento dei Lorena al governo della regione.

Un governo illuminato, sotto il profilo sociale, artistico e politico, che fece della Toscana, tra l’altro, il primo Stato che abolì la pena di morte e la tortura, e di Pisa, come tutti ricordano, la città che il poeta Shelley definì il ‘paradiso degli esuli’, in virtù del regime di tolleranza e di apertura alle nuove idee voluto dal Granduca Pietro Leopoldo I°. Sono questi i temi che fanno da contesto alla importante Esposzione che sarà inaugurata il 20 Settembre , per concludersi il 14 Dicembre.
La Direzione artistica della Mostra è di Romano Paolo Coppini e di Alessandro Tosi, l’allestimento di Giovanni Bulian, Marco Guerrazzi e Alessandro Sonetti, mentre le sezioni didattiche sono a cura di Valeria Barboni, Mariagiulia Burresi e Alessandra Peretti.


Leggi il resto del post...

sabato 20 settembre 2008

Mozione Scuola

Pisa, 9 settembre 2008

Oggetto: effetti sulla scuola pubblica inseguito al decreto del Ministro Gelmini

IL CONSIGLIO COMUNALE DI PISA

ESPRIME
assoluta contrarietà al decreto approvato dal Consiglio dei Ministri a fine agosto, col quale si prevede il ritorno al maestro unico e l’abolizione del modulo dei tre insegnanti su due classi nella scuola primaria a partire dall’anno scolastico 2009-2010.

RILEVA
a)- che l’organizzazione della scuola elementare che si intende smantellare ha favorito, in maniera consolidata nel tempo, il passaggio graduale dall’educazione complessiva della persona allo sviluppo delle prime conoscenze e competenze disciplinari, fino al punto di fare del settore primario l’unico comparto del sistema scolastico italiano che ottiene rilevanti risultati positivi nelle valutazioni internazionali delle competenze degli alunni;

b)-che il modulo dei tre insegnanti su due classi ha consentito alla scuola italiana di risolvere in modo avanzato il problema dell’inserimento nella scuola dei diversamente abili;
c)-che esso si presenta come condizione indispensabile per favorire l’integrazione culturale degli alunni stranieri, rispondendo a esigenze strategiche fondamentali per l’organizzazione civile del paese, di cui è prevedibile la crescita nel prossimo futuro;
d)-che il tempo pieno come modo d’organizzazione della scuola elementare presuppone necessariamente organici in grado di garantire le compresenze, adeguate risorse agli Enti Locali per i servizi di supporto (refezione, scuola bus ecc) e un sistema di indirizzo e di controllo che siano e rimangano fattibili
e)-che la soppressione del modulo dei tre insegnanti su due classi rischia, per tutte queste ragioni, di riaprire fin dalla fase della scuola primaria processi di selezione fondati essenzialmente sull’origine socio-culturale degli alunni, in palese contraddizione con la funzione della scuola come fattore di eguaglianza delle opportunità, di promozione della mobilità sociale, di rimozione degli ostacoli al pieno esplicarsi della libertà e dell’eguaglianza dei cittadini, che sta scritta nei principi della Costituzione;

RITIENE

a)-che, mentre tutti affermano che sulla qualità della formazione, dall’infanzia fino alle specializzazioni postuniversitarie, si gioca e si giocherà sempre di più il futuro di un paese come l’Italia, ancora una volta, nel DPEF approvato a tempo di record e col ricorso al voto di fiducia nel mese di luglio e poi col decreto di fine agosto la scuola pubblica sia stata trattata non come una risorsa su cui investire per costruire uno sviluppo di qualità e garantire le opportunità di tutte e di tutti, ma come una spesa improduttiva da tagliare;
b)- che necessità urgenti, come quella di una valutazione dei risultati del sistema scolastico nel suo insieme e delle singole scuole autonome, dello sviluppo di una carriera dei docenti che valorizzi la qualità, l’impegno e il merito, di una razionalizzazione degli indirizzi e degli orari coerente con la finalità di accrescere la qualità culturale e la funzione formativa della scuola pubblica, non possano trovare soluzione in uno scambio inaccettabile tra numero degli insegnanti occupati e trattamento economico dei docenti.

CHIEDE

-che il Parlamento non converta il decreto, e che si affermi il principio della salvaguardia del modulo dei tre insegnanti su due classi nella scuola elementare, della scuola elementare a tempo pieno, del tempo prolungato nella scuola elementare e media;
-che, a partire dalla prossima discussione parlamentare della legge finanziaria e dai tavoli di concertazione tra governo, regioni e autonomie locali, si affermino obiettivi di salvaguardia dell’obbligo scolastico fino a 16 anni e dell’attuale articolazione dell’istruzione superiore in un settore liceale, un settore tecnico, un settore dell’istruzione professionale e che siano ritirate le norme sul taglio del personale docente e sull’aumento fino, di fatto, a 33 alunni, del numero massimo di alunni per classe;
-che, dato il carattere strategico delle politiche scolastiche, e in considerazione del fatto che i tempi necessari per verificare e misurare le conseguenze degli interventi in questo campo travalicano necessariamente la durata di qualsiasi governo, la materia venga affrontata con un serio confronto parlamentare e col coinvolgimento della cultura italiana e di tutti i soggetti del mondo della scuola e non per decreto e a colpi di maggioranza.


Leggi il resto del post...

venerdì 19 settembre 2008

Alitalia, una disastrosa commedia all'italiana

Care amiche e cari amici,

prima di aggiornarvi sui lavori del Consiglio, volevo dire due parole su un punto di attualità politica condivisi con gli amici del CFP. Sono convinto che a tirare troppo la corda, prima o poi si spezza. E così è stato. Certo, è singolare vedere che la rottura della trattativa tra sindacati e Cai, sia stata accolta dai dipendenti Alitalia con applausi a scena aperta. Si ha l’impressione di vivere in un modo alla rovescia oppure si viene aggrediti dal sospetto che le infinite spire del perverso intreccio politico-sindacale-aziendale di Alitalia, celi in realtà infinite risorse e prospettive, tali per cui anche una brutta notizia, a certe condizioni, possa rappresentare una buona notizia.

Mah! Nulla a che vedere con le lapidarie sentenze dell’economia e della finanza americana che – come si vede in queste settimane – quando toccano il fondo, quando spingono le regole oltre ogni sostenibilità, poi vengono chiamate a rispondere delle conseguenze duramente: per gli azionisti, per i manager, per i dipendenti, per i contribuenti e per i clienti-consumatori. Al contrario, l’odissea della vita artificiale in cui versa Alitalia da tempo ci convincono che per essa vigono delle regole completamente fuori dalle regole, certamente fuori dal mercato, come un mondo a parte.

La controproposta con la quale Cgil e sindacati autonomi chiedevano di allungare i tempi della trattativa con la compagine tutta italiana – fiore all’occhiello di Berlusconi e capitanata da Colannino - è stata rispedita al mittente. Un ultimatum non può trasformarsi in un penultimatum, pena la perdita di ogni credibilità. E non si può dire che non ci sian stati tempo e margini sufficienti per una trattativa ad ampio raggio. Ora che l’avventura della cordata patriottica - che ha tenuto banco da aprile ad oggi, prima in vesti fantasmagoriche divenute via via più concrete – ha fallito, cosa accadrà? Vi sono alternative al fallimento? La Cgil e i sindacati autonomi di Alitalia cos’hanno da festeggiare, s’immaginano un futuro migliore da quello offerto loro dalla Cai? Che immagine ha dato di sé il paese in questo frangente paradossale? E, ancora: è possibile che Berlusconi e il governo proprio non avessero messo in conto un esito negativo? Un po’ frastornati da questo strano pomeriggio italiano, certamente provati da un’estenuante e drammatica settimana di crisi dei mercati azionari, ci congediamo con un’ultima domanda: non esiste già, nei cassetti di Palazzo Chigi, un piano B e/o nei cassetti di corso d’Italia un sogno B – certamente non uguali -? Nelle prossime ore, la risposta. L’unica cosa certa è che – a oggi – il paese non è ancora riuscito a liberarsi dell’incubo Alitalia. Riusciremo, almeno, a liberarci di questa Italia e da chi la governa? La vedo dura…ma dico sempre YES WE CAN



A presto

Antonio


Leggi il resto del post...

lunedì 8 settembre 2008

Inizia l'ultima settimana della festa del PD ad Ospedaletto: il programma

08-09-2008, ore 21,30 - Nucleare: pro e contro
Partecipano:
Alfredo De Girolamo, Presidente Cispel Toscana
Realacci Ermete, Deputato Pd, Ministro ombra dell’ambiente
Nicola Landucci, Segretario cittadino Pd Pisa
Pietro Barbucci, Associazione TriplaE
Chicco Testa, Presidente Roma Metropolitane
Mario Tozzi, Presidente Parco Arcipelago Toscano, Divulgatore Scientifico

09-09-2008, ore 21,30 - Le energie della Cultura: per incontrare l´altro e rendere il mondo più abitabile: contro i razzismi e per la civiltà del dialogo
Partecipano:
Fabiana Angiolini, Responsabile provinciale cultura, Pd Pisa
Vincenzo Cerami, Scrittore, Ministro Ombra della Cultura
Emilia De Biasi, Deputata Pd, Commissione Cultura, Scienza e istruzione
Elena Di Stefano, Esecutivo provinciale Pd Pisa
Sandro Veronesi, Scrittore, Assemblea Nazionale Pd

10-09-2008, ore 18,30 - Quale futuro per le energie dell´Università? Question time (a domanda rispondono)
Partecipano:
Mariapia Garavaglia, Senatrice Pd, Ministro ombra Istruzione Università e Ricerca
Luciano Modica, Responsabile nazionale università, Pd Pisa
Carmine Zappacosta, Responsabile provinciale università, Pd Pisa

10-09-2008, ore 21,30 - Scuola e eguaglianza delle opportunità: come rimettere in moto la mobilità sociale
Partecipano:
Rosa Dello Sbarba, Assessore Pubblica Istruzione, Provincia di Pisa
Maria Pia Garavaglia, Deputata Pd, Ministro ombra Istruzione Università e Ricerca
Luciano Modica, Responsabile nazionale Università, Pd Pisa
Enrico Panini, Segreteria Confederale Cgil, Segretario Nazionale FLC Cgil

10-09-2008, ore 21,30 - Pluralità delle fonti, fonti rinnovabili, innovazione tecnologica
Partecipano:
Annarita Bramerini, Assessore Tutela Ambientale e Energia, Regione Toscana
Marco Filippeschi, Sindaco di Pisa
Marco Magnarosa, Responsabile provinciale economia e innovazione, Pd Pisa
Maria Camilla Masini, Direttore Comunicazione e Relazioni esterne Teseco
Erminio Quartiani, Deputato Pd, Commissione Attività Produttive
Pierangelo Terreni, Vice Preside Ingegneria Università di Pisa
Fabrizio Vigni, Presidente nazionale Associazione Ecologisti Democratici

11-09-2008, ore 21,30 - Rinnovamento della democrazia, equità sociale, ripresa dello sviluppo: verso la manifestazione nazionale del 25 ottobre
Partecipano:
Gianni Cuperlo,Deputato Pd, Commissione Giustizia
Paolo Fontanelli, Deputato Pd, Responsabile nazionale Enti Locali
Andrea Manciulli, Segretario Pd Toscana
Gabriele Toti, Esecutivo provinciale Pd Pisa

12-09-2008, ore 21,30 - Piano Energetico Regionale: una proposta per l´ambiente e lo sviluppo
Partecipano:
Pietro Barbucci, Associazione TriplaE
Lorenzo Becattini, Presidente ToscanaEnergia
Federico Gelli, Vicepresidente Regione Toscana
Valter Grassi, Docente Università di Pisa
Raffaella Mariani, Deputata Pd, Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici
Franca Marzoli, Esecutivo provinciale Pd Pisa
Valter Picchi, Assessore Ambiente, Provincia di Pisa

13-09-2008, ore 21,30 - Approvvigionamento energetico, accordi sul clima, difesa del Pianeta: quale politica internazionale per l´Italia?
Partecipano:
Piero Fassino, Deputato Pd, Ministro ombra Affari Esteri
Ivan Ferrucci, Segretario provinciale Pd Pisa

14-09-2008, ore 21,30 - Le energie del pubblico: riforma, efficienza, valorizzazione del merito
Partecipano:
Maria Grazia Gatti, Deputata Pd, Commissione Lavoro Pubblico e privato
Federico Gelli, Vicepresidente Regione Toscana
Alessio Gramolati, Segretario Generale Cgil Toscana
Linda Lanzillotta, Deputata Pd, Ministro Ombra Pubblica amministrazione e Innovazione
Cristian Pardossi, Responsabile provinciale lavoro, Pd Pisa


Leggi il resto del post...

venerdì 5 settembre 2008

Per tre giorni nella città ospitiamo il gemellaggio Pisa – Niles (USA)

Si è tenuta presso la Sala delle Baleari di Palazzo Gambacorti la cerimonia di benvenuto per la delegazione della città-gemella Niles in visita in questi giorni a Pisa.
Niles, gemellata con Pisa fin dal 1991, è una cittadina nei pressi di Chicago famosa poiché il suo simbolo è una copia della Torre di Pisa eseguita nei primi anni ’30 e restaurata recentemente.
Nel suo discorso il Sindaco Filippeschi ha ricordato il momento della firma del patto di gemellaggio alla quale anche lui era presente in qualità di giovane consigliere comunale. "Il gemellaggio con Niles è un atto di amicizia e vuole essere possibilità di scambio e di collaborazione. – ha detto Filippeschi - E’ un atto significativo che richiama l’amicizia e la considerazione per gli Stati Uniti d’America, un grande paese al quale l’Italia è legata da relazioni solide, multiformi ed decisive, d’alleanza e cooperazione. In questi anni Niles e Pisa sono cresciute e, in qualche misura, anche cambiate: l’occasione degli incontri è importante anche per scambiare informazioni e giudizi, utili reciprocamente, in un mondo sempre più piccolo. Le due nostre città hanno sempre tenuto presenti i motivi conduttori delle reciproche relazioni, fondate sui comuni valori di amicizia, di stima e di considerazione."

"E’ questo del resto il filo conduttore del nostro gemellaggio, - ha concluso il Sindaco - un filo che dobbiamo recuperare pienamente, come base di un impegno di scambi e di iniziative che sappiano guardare al presente e al futuro delle nostre due città."
La delegazione di Niles, composta dal neo eletto Sindaco Mr Bob Callero, dall’attuale presidente del Comitato di Gemellaggio Mr Joe Annunzio, dal comandante della Polizia Mr Joe Penze, dal sergente Vince Genualdi e dalle gentili Signore Louella Preston, Denise Joseph e Joanne Spata, sarà a Pisa fino a domenica. Per la città di Pisa erano presenti il Sindaco, la Presidente del Consiglio Comunale ed i Consiglieri Mazzeo, Del Torto, Bongiovanni, Chincarini, Maffi, Mancini. Nel programma sono previste visite alla mostre attualmente allestite in città ed incontri con le autorità cittadine.

Sono molto felice di essere stato coinvolto in questa iniziativa in quanto momenti di scambio e di conoscenza come questi ci permettono di confrontarci con realtà diverse dalla nostra ed apprendere nuovi modi di governare “la cosa pubblica”. Ieri ho partecipato insieme al Sindaco ed al Consigliere Maffi al pranzo di benvenuto in cui abbiamo discusso di politiche economiche e sociali, di regolamenti sulla sicurezza e di possibili iniziative comune per scambi commerciali. Inoltre ho accompagnato la delegazione a visitare La Chesa della Spina e Palazzo Lanfranchi. Stamani abbiamo incontrato il comandante della Polizia Municipale che ha presentato le attività in essere e le tecnologie utilizzate per il controllo della città. Al termine dell’incontro c’è stato un piacevole scambio di doni... ed un arrivederci a Niles.



Leggi il resto del post...

Bella giornata per la nostra città: ci ha fatto visita Ingrid Betancourt

Ha ricevuto dal sindaco Filippeschi il Premio Donne per la Solidarietà.

Un lungo applauso ha accolto stamattina, giovedì 4 settembre, Ingrid Betancourt a Pisa, ultima tappa della sua visita in Italia. "Ospitiamo Ingrid Betancourt - ha così esordito il Sindaco di Pisa, Marco Filippeschi - in un luogo simboli della città, il Chiostro del Museo dell'Opera del Duomo proprio sotto la famosa Torre pendente. Pisa vuol rendere così omaggio ad una donna testimone di democrazia e di pace. Ed è per questo che, proprio stamattina, ho firmato l'appello per sostenere la sua nomina al premio Nobel per la pace. Ingrid Betancourt incarna il simbolo del non arrendersi. Grazie per quello che hai fatto e grazie per quello che ora potrai fare, concluso il Sindaco".

"In questa visita in Italia - ha detto Ingrid Betancourt - ho ricevuto dalle tante persone che ho incontrato molte testimonianze di affetto. Tutto questo affetto è stato per me come se qualcuno avesse appoggiato un ramo pieno di fiori sul mio cuore che ora mi porterò via, sempre con me".

La giornata è poi proseguita, dopo la consegna del premio della città di Pisa, Donne per la solidarietà 2008, con una visita al complesso monumentale del Duomo di Pisa, con una guida d'eccezione. Monsignor Benotto, arcivescovo di Pisa a infatti accompagnato la leader colombiana a un tour di tutto il complesso monumentale del duomo: Basilica, Battistero, Camposanto e Torre pendente.

Il premio Donne per la Solidarietà, che gode dell'Alto Patrocinio del Presidente della Repubblica e dell'Ufficio delle nazioni Unite in Italia, è giunto ormai alla IX edizione. È dedicato, alla memoria di tre giovani donne, Paola Biocca, Laura Scotti e Paola Sarro, la cui vita fu spezzata nel corso di una missione umanitaria, il 22 novembre 1999, a Pristina, in Kossovo.

Di seguito la motivazione con cui è stato conferito il Premio: "Quest'anno - ha così commentato il Sindaco di Pisa, Marco Filippeschi - siamo onorati di conferire il riconoscimento a Ingrid Betancourt, che rappresenta un esempio tra i più alti per il coraggio con cui ha scelto di lottare contro la violenza e la corruzione e per l'affermazione della giustizia , della democrazia e della libertà. La sua lotta coraggiosa alla corruzione e al traffico della droga l'hanno resa un personaggio scomodo, la lunga prigionia nelle mani dei guerriglieri della FARC l'ha fatta diventare il simbolo della lotta per il cambiamento nel suo paese. Eletta nella camera dei rappresentanti nel 1994, ha fondato il partito di centro sinistra "Partido verde oxigeno". La sua "colpa" è quella di aver denunciato davanti al parlamento il coinvolgimento dell'allora presidente colombiano Samper con i narcotrafficanti. Ingrid Betancourt -ha concluso il Sindaco Filippeschi- incarna il simbolo della determinazione delle donne di non arrendersi, di resistere anche in condizioni estreme".


Leggi il resto del post...

giovedì 4 settembre 2008

Si ricomincia... non bene

Si ricomincia con il piede sbagliato (leggete l'ordinanza del prefetto in basso)... speriamo solo che questa fase transitoria venga superata da un PATTO PER LA SICUREZZA vero che consenta di vivere la città senza “proibizionismi”.

Io ci credo... e mi impegnerò in tutte le sedi opportune affinchè Pisa sia una città accogliente a misura di bimbi ed anziani!!!!!


A presto

Antonio





L'ordinanza: Il Prefetto della Provincia di Pisa (Prot. 878/9C1 - Gab)


PREMESSO che soprattutto nel periodo estivo il centro storico di Pisa registra, in particolare nelle ore notturne, un notevole incremento di afflusso di persone che spontaneamente si riuniscono in luoghi specifici del centro medesimo;

PREMESSO che in occasione di tali assembramenti vengono costituiti dei punti di distribuzione occasionale di bevande alcoliche, ivi trasportate attraverso l’utilizzo di mezzi privati;

RILEVATO che, negli ultimi mesi, si sono spesso verificati, nelle predette zone del centro storico di seguito precisate nel perimetro compreso: lato Nord Piazza Mazzini, via S.Bibbiana, via De Simone, via San Lorenzo, Piazza S.Caterina, via S.Caterina, via Capponi, Piazza Arcivescovado, via Santa Maria, Lungarno Pacinotti, Lungarno Mediceo; lato Sud Lungarno Galilei, via Bovio, via Ceci, via S. Martino, via Giordano Bruno, via Sancasciani, via del Carmine, via Turati, via Pascoli, via Cottolengo, via Manzoni, fenomeni di comportamento violento e antisociale, senza alcun rispetto per le regole di civile convivenza e sfociati, in alcuni casi, in risse e altri episodi di violenza, anche con l’utilizzo di bottiglie di vetro;

RILEVATE, altresì, le numerose lamentele e proteste dei residenti diffuse anche a mezzo stampa;

VISTA la nota prot. 25575 del 27 giugno 2008 con la quale il Sindaco di Pisa evidenzia il fenomeno nuovo per il quale gruppi di giovani sono soliti trasportare, per le serate da trascorrere in centro, quantitativi di bevande alcooliche e quindi i pericoli per l’ordine e la sicurezza pubblica connessi all’abbandono incontrollato di contenitori di vetro nel centro della città;

RITENUTO pertanto che sussistono gravi pericoli di turbative dell’ordine e della sicurezza pubblica che è necessario prevenire in maniera adeguata;

SENTITO il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica che, nella seduta del 7 luglio 2008, si è espresso favorevolmente circa l’adozione del presente provvedimento;

VISTO l’articolo 2 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza di cui al R.D. 18 giugno 1931, n. 773;

VISTO l’articolo 13 della legge 7 agosto 1990, n. 241;


O R D I N A:



1) nel centro storico del Comune di Pisa, così delimitato: lato Nord Piazza Mazzini, via S.Bibbiana, via De Simone, via San Lorenzo, Piazza S.Caterina, via S.Caterina, via Capponi, Piazza Arcivescovado, via Santa Maria, Lungarno Pacinotti, Lungarno Mediceo; lato Sud Lungarno Galilei, via Bovio, via Ceci, via S. Martino, via Giordano Bruno, via Sancasciani, via del Carmine, via Turati, via Pascoli, via Cottolengo, via Manzoni, con effetto immediato e fino al 30 settembre 2008, dalle ore 22,00 e fino alle ore 3,00, è fatto divieto a chiunque di detenere, salvo il possesso finalizzato alla vendita autorizzata, confezioni di bevande alcoliche, di qualunque gradazione ed in qualsiasi contenitore, che, per la quantità detenuta, risultino non destinabili esclusivamente al normale uso personale;

2) ferma restando l’operatività della disposizione di cui al punto 1), con effetto immediato e fino al 30 settembre 2008, dalle ore 22,00 e fino alla chiusura, negli esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande, esercizi commerciali, laboratori artigianali, circoli privati, rivendite ambulanti, ubicati nel centro storico del Comune di Pisa, come delimitato al punto 1), è vietata la vendita per asporto ed ambulante di bevande alcoliche di qualunque gradazione, nonché la somministrazione di tutte le bevande in bottiglie di vetro.

3) in caso di inosservanza alle suddette prescrizioni gli operatori delle Forze dell’ordine e della Polizia municipale di Pisa, alle quali è affidata la vigilanza sull’esecuzione del presente provvedimento, potranno procedere al sequestro delle bevande alcoliche e dei contenitori di vetro detenuti illegalmente, procedendo nei confronti dei contravventori ai sensi dell’articolo 650 del codice penale;

4) il presente provvedimento sarà pubblicato all’Albo Pretorio del Comune di Pisa per trenta giorni consecutivi nonché sul sito internet della Prefettura e del Comune di Pisa.

Pisa, 15 luglio 2008

IL PREFETTO
F.to (Basile)


Leggi il resto del post...