Ieri è stata inaugurata una delle mostre più chiacchierate degli ultimi anni. Devo dire che sono andato all’inaugurazione perché volevo leggere con i miei occhi il valore di questa mostra. Ne sono rimasto molto colpito... non tanto per gli affreschi presenti quanto per il grado di coinvolgimento che ti offre... per quel tornare indietro di 200 anni... per quel sentirti parte del tempo che ormai è andato. La mostra ha luogo presso il Museo Nazionale di Palazzo Reale della città di Pisa (orario 10-18) e rappresenta in maniera efficace il periodo del governo dei Lorena in Toscana (1737-1859).
Promossa dalla Provincia e dal Comune di Pisa, dalla Fondazione Cassa di Risparmio, dalla Università di Pisa, dalla Sovrintendenza e dalla Società Storica Pisana, la Mostra ricostruisce la realtà culturale e politica rappresentata dal Granducato di Toscana, attraverso l’esposizione di dipinti, sculture, stampe e disegni, arredi, costumi e strumenti, materiali cartografici e documentari provenienti da collezioni pubbliche e private, con l’intento di testimoniare un’epoca contrassegnata da grandi trasformazioni sociali e culturali, quale fu, per la Toscana ed in particolare per Pisa quella che ebbe inizio con l’avvento dei Lorena al governo della regione.
Un governo illuminato, sotto il profilo sociale, artistico e politico, che fece della Toscana, tra l’altro, il primo Stato che abolì la pena di morte e la tortura, e di Pisa, come tutti ricordano, la città che il poeta Shelley definì il ‘paradiso degli esuli’, in virtù del regime di tolleranza e di apertura alle nuove idee voluto dal Granduca Pietro Leopoldo I°. Sono questi i temi che fanno da contesto alla importante Esposzione che sarà inaugurata il 20 Settembre , per concludersi il 14 Dicembre.
La Direzione artistica della Mostra è di Romano Paolo Coppini e di Alessandro Tosi, l’allestimento di Giovanni Bulian, Marco Guerrazzi e Alessandro Sonetti, mentre le sezioni didattiche sono a cura di Valeria Barboni, Mariagiulia Burresi e Alessandra Peretti.
Promossa dalla Provincia e dal Comune di Pisa, dalla Fondazione Cassa di Risparmio, dalla Università di Pisa, dalla Sovrintendenza e dalla Società Storica Pisana, la Mostra ricostruisce la realtà culturale e politica rappresentata dal Granducato di Toscana, attraverso l’esposizione di dipinti, sculture, stampe e disegni, arredi, costumi e strumenti, materiali cartografici e documentari provenienti da collezioni pubbliche e private, con l’intento di testimoniare un’epoca contrassegnata da grandi trasformazioni sociali e culturali, quale fu, per la Toscana ed in particolare per Pisa quella che ebbe inizio con l’avvento dei Lorena al governo della regione.
Un governo illuminato, sotto il profilo sociale, artistico e politico, che fece della Toscana, tra l’altro, il primo Stato che abolì la pena di morte e la tortura, e di Pisa, come tutti ricordano, la città che il poeta Shelley definì il ‘paradiso degli esuli’, in virtù del regime di tolleranza e di apertura alle nuove idee voluto dal Granduca Pietro Leopoldo I°. Sono questi i temi che fanno da contesto alla importante Esposzione che sarà inaugurata il 20 Settembre , per concludersi il 14 Dicembre.
La Direzione artistica della Mostra è di Romano Paolo Coppini e di Alessandro Tosi, l’allestimento di Giovanni Bulian, Marco Guerrazzi e Alessandro Sonetti, mentre le sezioni didattiche sono a cura di Valeria Barboni, Mariagiulia Burresi e Alessandra Peretti.
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