martedì 30 marzo 2010

Regionali 2010: si regge in città e si cresce in provincia‏

Cliccando qui potete trovare i risultati nel comune di Pisa per le regionali 2010.

Per ciò che concerne Pisa città, da una analisi molto veloce, reggiamo bene nella periferia "rossa" e continuiamo a calare nel centro storico. In generale non siamo riusciti a proporre il cambio di passo che ci aspettavamo. E su questo dobbiamo proporre al PD cittadino una giornata di confronto e di analisi sul voto in città, che non sia strumentale, ma serva come nuovo punto di partenza per l'azione amministrativa.

L'unico modo per rilanciare l'azione politica del Partito Democratico è probabilmente riproporre con forza il Progetto iniziale del Partito Democratico (quello del Lingotto per intendersi), offrendo ai cittadini un linguaggio nuovo ed uscendo dalle segrete stanze dei partiti. Se non riusceremo a dare nuovo impulso al progetto vero del PD ci aspetteranno (e non voglio essere una cassandra) giorni sempre piu difficili.


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Risultati Regionali 2010‏ in Basilicata

Cliccate qui per i risultati in Basilicata e qui per il dettaglio della provincia di Potenza.

Un grande in bocca al lupo a Vito De Filippo: la Basilicata ha bisogno di una crescita piu rapida e della valorizzazione versa dei suoi talenti. Questa è la sfida piu grande che aspetta la nostra classe dirigente nei prossimi anni

Antonio


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sabato 27 marzo 2010

Appello al voto di Andrea Manciulli‏

Care/i tutte/i,
Vi inoltro l'appello al voto del Segretario del PD Toscano, che faccio mio e che vorrei servisse come strumento per chiedere a tutti i nostri amici di votare PD.

Per dare Forza ad Enrico Rossi domenica e lunedi votiamo PD

Un abbraccio
A


Per dare forza a Enrico votiamo Partito Democratico


Carissimi,

ora siamo alla stretta finale, oggi si chiude la campagna elettorale e domenica e lunedì si voterà per il rinnovo del Consiglio regionale e per eleggere il nuovo presidente della Toscana. Si chiude questo viaggio, si chiude la campagna elettorale ma non il nostro impegno. Un viaggio dal quale usciamo più ricchi, consapevoli che la prima richiesta che emerge è quella di avvicinare la politica ai problemi reali delle persone. Noi, il Partito Democratico, Enrico Rossi e tutti i nostri candidati, abbiamo fatto una campagna elettorale capillare e in profondità, per parlare con tutti voi, con l’Italia reale, e per non nutrirci della politica fatta solo di slogan a cui non seguono fatti.

In queste settimane Enrico ha ascoltato tutti e illustrato il suo programma, il suo progetto di Toscana: è la via che dobbiamo percorrere, che deve percorrere questa regione. E per dare forza al suo progetto, affinché quegli impegni, quelle idee e quelle scelte che sono scritte nel nostro programma possano realizzarsi, occorrerà che domenica e lunedì siano tanti i voti al Pd. Noi siamo convinti di conoscere le esigenze profonde di questo territorio, ed oggi, con tutta l’umiltà che possiamo avere, chiediamo che ci venga rinnovata la fiducia che meritiamo.

Mi preme ringraziare tutto il partito per il percorso fatto insieme. Esco dalla campagna elettorale sempre più confortato dalla scelta fatta su Enrico, un esempio di un certo modo di fare politica, fatto di capacità e responsabilità, e descritto meglio dai fatti che dalle parole. Da sindaco di Pontedera è stato determinante per salvare quella realtà produttiva; da assessore alla sanità è stato determinante per dare a questa regione il migliore sistema sanitario del paese.

Concludo, a poche ore dal voto, volendo trasmettere l’aspettativa che ho in questa sca-denza elettorale. Noi siamo quelli che vogliono ripartire dalla Toscana con un messaggio di speranza per l’intero paese, ed è per questo che è importante che Enrico Rossi vinca, ma anche che vinca bene. Il risultato sarà l’elemento che darà forza alla possibilità di Enrico di realizzare il progetto di Toscana che abbiamo in mente: affinché questo accada, occorre votare convintamente Partito Democratico. E questo, senza retorica alcuna, credo che sia l’unico modo per instradare il nostro Paese e il nostro popolo verso un futuro migliore.


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venerdì 26 marzo 2010

Domenica 28 e Lunedi 29 SI VOTA ENRICO ROSSI barrando il simbolo del PD‏

TUTTI INSIEME PER ENNICO ROSSI E PER UNA TOSCANA AVANTI TUTTA

Diffondete questo messaggio a tutti i vostri contatti. Dobbiamo essere davvero tanti a sostenere Enrico ed il PD

Antonio
P.S. X VOTARE ROSSI basta mettere una croce sul simbolo del PD


INFORMAZIONI UTILI

QUANDO SI VOTA
Si vota domenica 28 marzo dalle 8 alle 22 e lunedl 29 marzo dalle 7 alle 15

PER COSA SI VOTA
Si vota per eleggere il presidente della Regione Toscana e per rinnovare il Consiglio Regionale

DOVE SI VOTA
Ogni elettore vota nel proprio seggio di appartenenza

COSA SERVE PER VOTARE
L elettore dovrà presentarsi al seggio con un documento di identità e con la tessera elettorale. Chi non ha la tessera o l'ha smarrita pur richiederla all'ufficio elettorale del comune di residenza

CHI SONO I CANDIDATI
Il Partito Democratico sostiene la candidatura a presidente di Enrico Rossi (www.enricorossipresidente.it). I candidati al Consiglio regionale nella circoscrizione di Pisa, scelti lo scorso 13 dicembre con il metodo delle primarie, sono: Ivan Ferrucci (segretario provinciale del Pd), Paolo Tognocchi (consigliere regionale uscente), Fabiana Angiolini (consigliera regionale uscente), Olivia Picchi (consigliera provinciale), Daniela Di Vita (segretaria del Pd di Santa Maria a Monte) e Alberto Lenzi (segretario del Pd di Fauglia)

COME SI VOTA
Per votare Enrico Rossi basta tracciare una croce sul simbolo del Pd. Per guardare e scaricare il facsimile della scheda cliccare qui


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martedì 23 marzo 2010

Siamo quasi alla fine!

Mancano davvero pochi giorni alla chiusura della campagna elettorale. Usiamoli bene. Parliamo con la gente, ascoltiamola e facciamo tesoro di quello che ci dicono. Fare politica è bello soprattutto per questo, per sentirsi portari di valori condivisi.

A pochi giorni dal voto vi chiedo di impegnarvi sempre di più. Per Enrico e per la Toscana

Antonio

PS: Nel resto del post trovate una lettera per tutti voi di Enrico Rossi

Il confronto, il voto.


Cari amici,

provate a confrontare quello di cui sentite il bisogno con quello che vi viene offerto. Fatelo lentamente. Pensando bene e guardando bene. È così che vorrei che ognuno scegliesse. È solo così che mi sentirò fieramente investito se sarò eletto.

Ed è proprio perché possiate confrontare che sono venuto a trovarvi in questa campagna elettorale. Che ho ascoltato e detto. Che mi sono fermato con voi, provando ad accogliere le idee migliori nel cuore del mio programma. E ora che siamo alla fine di una vera e propria galoppata lungo tutta la Toscana, posso dire che sono stati settantacinque giorni che non dimenticherò mai.

Le differenze ci sono. È normale sia così. È normale ci sia chi ha tutto e chi ha niente? Chi se lo può permettere e chi al massimo può pensare che un giorno, se va bene, potrà permetterselo. Cosa? Ma tutto: dal viaggio durante le ferie al corso di studi per un domani migliore. C'è chi dice che i cittadini sono clienti, perché possono spendere. Che è il consumo la ragione intima della felicità. Io no, io penso che questo non basti.

Noi viviamo in uno dei posti più belli del mondo e vorrei fosse confrontato con ogni altra parte del Paese e poi con ogni altra parte del mondo. Lo abbiamo governato noi questo posto e ora ci proponiamo di farlo ancora. Eppure sentiamo che su questa bellezza pesano minacce che vanno affrontate con coraggio e urgenza. E allora investiremo sui giovani e inviteremo gli anziani a un ruolo che li valorizzi. Chiameremo le donne in prima fila con pari dignità e pari responsabilità. Ci batteremo per difendere il nostro paesaggio e favorire la crescita dell'industria, essenziale per creare ricchezza, sviluppare i collegamenti, attrarre capitali.

Al governo del nostro paese e diffuso nella società c'è invece un modo di intendere che giudica le regole della convivenza civile un orpello, una noia. Che per sviluppo intende la possibilità di far cassa in fretta. Come qualcuno ha detto in queste ore: "Che male c'è se si favorisce un amico?" L'amicizia è un valore anche per noi. Per loro è giusto un favore!

Queste sono le cose che propongo al confronto. E la scelta si fa con il voto. Domenica e lunedì prossimo. Fatelo, fatelo fare. Lasciate che la differenza si mostri, che si apprezzi la possibilità di continuare insieme il nostro percorso: perché nel futuro ci sia più giustizia per tutti.

Grazie,
Enrico Rossi


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Chiusura campagna elettorale venerdì 26 in Piazza delle Vettovaglie

Care amiche/i
venerdì 26 marzo alle ore 19.30 ci sarà la chiusura della campagna elettorale in Piazza delle Vettovaglie.

E' importante essere presenti anche perchè la Piazza è "particolare" ed è bene farci vedere in tanti.

Ci sarà un aperitivo e un gruppo che suonerà dal vivo.

Vi aspetto numerosi
Un caro saluto
A


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venerdì 19 marzo 2010

Piazza del Duomo: via i cancelli arrivano le telecamere

Ieri la decisione del Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico. Finalmente premiata l'azione dell'Amministrazione Comunale

Si è svolto ieri il Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico in cui è stata affrontata la questione della chiusura serale di piazza dei Miracoli che così tante polemiche ha suscitato in questI mesi, con la lunga e costante battaglia da parte del Comitato per la difesa del transito pedonale e ciclabile attraverso Piazza del Duomo. Sull'argomento, quasi due mesi fa, si è espresso anche il Consiglio comunale di Pisa, che quasi all'unanimità (un solo voto contrario) ha votato un ordine del giorno in cui si chiede che sia "garantito il passaggio pedonale e ciclabile nell'arco delle 24 ore nelle strade comunali; che nei tempi più brevi, sia adottata una soluzione per la tutela dell'area monumentale di Piazza del Duomo che permetta di ricucire il tessuto urbano e civile della città lacerato dalla chiusura dei cancelli installati sui varchi di Porta Nuova; che gli eventuali nuovi sistemi di messa in sicurezza della piazza consentano il transito di chiunque da tutti i varchi disponibili". Sulla base di queste richieste si dava mandato al Sindaco di "manifestare nelle sedi competenti le posizioni del Consiglio Comunale".

E presso la sede competente, ovvero il il Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico che aveva deciso in via sperimentale, per cinque mesi a partire dal primo novembre di quest'anno fino al 31 marzo 2010, la chiusura degli accessi a Piazza dei Miracoli da via Roma e da Piazza Manin dalle 24 alle 7, la discussione è tornata, considerato il fatto anche che la data di scadenza della sperimentazione si avvicina.

Dalla riunione di ieri è emersa la decisione di procedura con il proseguimento del provvedimento fino a quando non sarà messo a punto un sistema di "sorveglianza tecnologica" degli accessi alla piazza. In altre parole si proseguirà a chiudere i cancelli della piazza sino a quando non sarà installato un sistema di videosorveglianza, di cui si occuperanno il Comune di Pisa e l'Opera Primaziale sulla base delle indicazioni che verranno fornite dalla Prefettura.


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Finalmente il Consiglio Comunale ha votato le nomine nei Consigli territoriali di partecipazione‏

Cari tutti,
dopo mesi e mesi di discussione, finalmente sono stati votati le nomine nei Consigli Territoriali di Partecipazione. A questo punto, tocca a noi farli funzionare. L'impegno sarà arduo, ma sono convinto che daranno ottimi risultati.

Un grazie sincero a tutti quei cittadini che hanno dato la disponibilità (gratuita) di farne parte. In particolare a Ciccio, Andrea, Luigi, Sandra, Grazia, Chiara, Antonio e Stefano, a cui auguro anche un grande in bocca al lupo per l'impegno futuro.

Un abbraccio
Antonio

P.S. x la cronaca... il PDL è riuscito a mettersi d'accordo (anche se due consiglieri hanno votato contro) ieri in aula dopo altre due lunghe ore di camera di consiglio :)

Nel resto del post trovate il mio commento sulla questione pubblicato dai quotidiani locali

"Finalmente ieri in Consiglio Comunale abbiamo dato avvio (con la nomina dei consiglieri) ai nuovi Consigli Territoriali di Partecipazione. Come spesso accade nella nostra vita si avverte l'importanza di qualcosa quando non c'è più. Cosi è successo con le Circoscrizioni. In molti ritenevano questi luoghi di partecipazione come inutili strumenti di gestione amministrativa. Invece nel primo anno e mezzo del nostro mandato tutti (cittadini ed amministrazione) si sono resi conto della mancanza delle "sentinelle della città", luoghi in cui si raccolgono le istanze dei cittadini, si seleziona la priorità degli interventi e si controlla la qualità dei servizi, ma anche di un referente, per una rete di persone e associazioni (che si era creata negli anni e che rischiavamo di perdere) che potesse intervenire presso l'Amministrazione Centrale per superare problemi (piccoli o grandi che siano) che peggiorano la qualità della vita dei cittadini nei territori. La votazione espressa quasi all'unanimità dal Consiglio Comunale (mi dispiace per i due voti contrari del PDl, che dimostrano le loro difficoltà interne che sono anche alla base dei ritardi nell'avvio del progetto) ridà alla città una nuova spinta propulsiva sul tema della partecipazione e rimette i cittadini al centro della scelta politica. Disperdere quella ricchezza di partecipazione che ha sempre distinto e che continuerà a distinguere Pisa nel panorama nazionale sarebbe stato un gravissimo errore.
Per questo risultato consentitemi di ringraziare tutti i membri della IV Commissione Consiliare Permante per l'ottimo lavoro di analisi e per la capacità di effettuare proposte, anche molto innovative, che saranno alla base dei prossimi mesi di intenso lavoro in Commissione. Sono certo che il contributo dei Commissari continuerà anche per l'attuazione del Progetto Pisa Partecipa che ci vedrà collaborare con i nuovi Consigli Territoriali di PArtecipazione per rivedere il Regolamento Comunale sulla PArtecipazione.
Infine consentitemi di ringraziare (lo faccio in ultimo ma non per importanza) tutti i 120 cittadini (ed anche coloro i quali che avevo dato la disponibilità ma non fanno parte dei CTP) che hanno messo a disposizione gratuita della collettività parte del loro tempo e delle loro energie. Questo dato, più che tante parole, rappresenta l'importanza dell'atto amministrativo votato ieri in Consiglio Comunale. Buon lavoro ed in bocca al lupo a tutte/i le/i neo Consiglieri.


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Come piante tra i sassi...

Vi ricordo la presentazione di stasera del Libro "Come piante tra i sassi " di Mariolina Venezia, già vincitrice del premio Campiello, organizzata dall'Associazione dei Lucani a Pisa e che avrà luogo alle ore 18 nella splendida cornice dell'ex Convento delle Benedettine sul Lungarno Sonnino.

Vi aspetto numerosi
A.


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martedì 16 marzo 2010

Iniziativa del circolo PD di Pratale

Ciao cari,
stasera il circolo PD di Pratale incontra il Sindaco per discutere le problematiche/sviluppi futuri legati al territorio di San Francesco e Pratale.

Riuscite a partecipare? credo sia un buon momento di ascolto e di confronto

Grazie
Antonio


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E se Fuad avesse avuto la dinamite?

Vi inoltro questo interessante invito ricevuto da Stefano Landucci (per chi non lo conoscesse caro amico e collega in Consiglio Comunale).

Io parteciperò. Spero che lo faccia anche qualcuno di voi

Vi aspetto
Antonio


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lunedì 15 marzo 2010

Ho detto "Resistenza Civile" e qui vi dico perché

Bravo Enrico, Avanti tutta!!!!
Condivido in pieno il tuo approccio alla campagna elettorale. Tante idee, tanti progetti per rilanciare il ruolo della Toscana in Europa.
Lavoriamo insieme perchè queste idee si riescano a concretizzare in azioni incisive e a favore dei cittadini

Io ci sono
Antonio

Enrico Rossi Presidente
Ho detto "Resistenza Civile" e qui vi dico perché.

E' strana la coda di questa campagna elettorale!

Al voto mancano appena tre settimane e si respira un brutto clima. Il Popolo della Libertà ha combinato un bel pasticcio nel presentare le liste nel Lazio e in Lombardia, e il Governo è intervenuto con un decreto "salva liste" per cercare di coprire la vergogna. Non solo non ci sono riusciti ma hanno messo in scena una pantomima che graffia il dettato costituzionale e il principio di uguaglianza, da qualsiasi parte si cerchi di interpretare l'accaduto. Un disastro.

Così in queste ore scompare la campagna elettorale, il confronto di merito su ciò che è giusto pensare: come affrontare la crisi, come difendere il lavoro, come battersi per la difesa dell'ambiente e che strumenti disporre affinché chi verrà dopo di noi possa affrontare la vita con serenità e fiducia. Di governo stavamo parlando. Del governo di una regione d'Italia in cui si può ancora dire di vivere con dignità e in cui si registra l'urgenza di opporsi al suo lento declino.

Non mi piacciono due cose. Non mi piace sottovalutare la gravità degli atti. Considero gli errori per quello che sono e se una procedura ordinata e rispettata da tutti è disattesa da uno, quello è un errore. Poi ci sono le bugie e la voce grossa, l'arroganza e i "me ne frego". E questa è questione più grave.

Ho parlato di "Resistenza Civile" e so che le parole contano
. Ed è questa la misura che propongo. Resistenza perché la Costituzione nasce da una storia in cui fu la vita di tutti ad affermarsi sulla follia di una degenerazione. Civile perché il valore delle relazioni sociali ci guidi.

Ma non mi piace nemmeno non capire di che guaio si tratti, che Paese sia il nostro, quale responsabilità ci competa. Noi siamo la forza sostanziale della condizione democratica nel nostro Paese e nel vivere quotidiano di ognuno di noi. Non è questione retorica, è piuttosto un modo di essere e un modo di fare. Quindi se la ferita è profonda a noi spetta averne cura e lo stiamo facendo manifestando la nostra preoccupazione ma anche la nostra speranza.

E da qui comunque dobbiamo tornare alla nostra intenzione di governo, ai nostri argomenti, alle sfide da intraprendere per un futuro più giusto. Subito. Dobbiamo vincere e vincere bene. Il bel risultato è alla nostra portata e sono indispensabili le attenzioni dell'ultima ora. Il voto è un gesto di forza collettivo, partecipato.

Per il nostro Paese, l'Italia, la Toscana può fare molto.
Nessuno si tenga da un lato, ora è il momento.

Grazie.

Enrico Rossi

P.s.: vi aspetto l'11 marzo al Palacongressi di Firenze. Con me Andrea Manciulli, Stella Targetti e Matteo Renzi. Ore 21.00.
Firenze, 11 marzo. Con Stella, Matteo, Andrea.

Toscana Avanti Tutta. La  campagna sui manifesti, in tutta la Toscana Giovedì 11 Marzo, alle ore 21.00, si terrà una iniziativa pubblica presso il Palacongressi di Firenze (Sala rossa).

Parleranno il segretario regionale del PD Andrea Manciulli, il sindaco di Firenze Matteo Renzi, il candidato vicepresidente Stella Targetti e il candidato alla presidenza della Regione Enrico Rossi.
Toscana Avanti Tutta. Gli spot e il magazine.

Il giro della Toscana Sono già in onda da qualche giorno gli spot della campagna Pd per Enrico Rossi Presidente. 13 scene sul gioco di specchi tra identità e differenze, la sintesi ironica e a volte irriverente di un pensiero positivo sul valore del rispetto delle diversità, sulla banalità del pregiudizio, sulla possibilità del dialogo: "Io voto Rossi perché chi è diverso da me vota Rossi".

Il Magazine "La Toscana  Avanti Tutta", in distribuzione in tutte le provinceUn magazine con le idee sulla Toscana. 24 pagine a colori che racconta le prospettive di sviluppo della regione: dal lavoro all'ambiente, dai giovani al territorio, dalla salute al turismo. Intervista al candidato, frasi (tematiche) dei cittadini, testimonianze illustri del documentario e tanto altro. Distribuito in tutte le province.
Clicca qui per sfogliarlo online...
Scrivi (vota, guarda) la Toscana che vuoi

La Toscana che voglioLa "Toscana che voglio" è un esperimento collaborativo. Basta iscriversi e raccontare la Toscana che si vuole - che si ha nel cuore e nella memoria, o davanti agli occhi tutti i giorni.

Dai anche tu il tuo contributo o vota quello degli altri.


Le video-interviste de La  Toscana che VoglioLa Toscana che voglio è anche un documentario video: gente "comune" e gente "famosa" che insieme raccontano la loro Toscana (tra le interviste: Francesco Guccini, Paolo Virzì, Paola Turci, Silvano Sarti, Leonard Bundu, Andrea Muzzi, ecc.).

Tenete d'occhio il sito enricorossipresidente.it


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domenica 14 marzo 2010

Posizione Circolo PD su via F.lli Antoni‏

A seguito di posizioni pubbliche prese da esponenti di comitati locali credo di fare cosa utile pubblicando una lettera sulla variante al RU che interessa la zona di Via F.lli Antoni predispostad al circolo PD San MArco San Giusto. E' secondo me necessario condividerle con i cittadini in una assemblea pubblica.

Un abbraccio
A.

Via F.lli Antoni, una soluzione equilibrata

Prendiamo posizione sulla variante del regolamento urbanistico ed in particolare sulla scheda 27.4 relativa al quartiere S.Marco, Via F.lli Antoni, esistente dal 2001, mai attuata e modificata a fine 2009 senza aumento della superficie edificabile. Lo facciamo partendo da una considerazione forse banale, ma inevitabile: invitiamo tutti i cittadini a recarsi nella zona interessata e visionare lo stato di assoluta incuria e sporcizia cui versa tale zona, posta di fronte alle scuole medie Fucini e a ridosso della FI-PI-LI.

Non è una zona adibita a parco pubblico, né tanto meno ad uso parcheggio, ma una zona di possedimento privato alla quale la variante prova ad indicare un percorso di integrazione al tessuto urbano esistente. La variante propone un progetto per un’area di 21.480 mq che restituisce 15.040 mq di territorio ad uso pubblico (in particolare oltre 10.000 mq da destinare a verde pubblico), coincidenti con il 70% del totale (20% in più rispetto agli standard di legge previsti nel 50%).

Inoltre, gli alloggi previsti saranno al massimo 82 appartamenti, di cui 41 destinati ad edilizia popolare e 8 ad affitto concordato. C’è, ed è innegabile, la necessità di vigilare che questo insediamento sia progettato e realizzato in modo tale che le zone di connessione con le vie limitrofe, già fortemente soggette a pressione per il traffico proveniente dallo svincolo della FIPILI e dall’aeroporto, non risultino ulteriormente sovraccaricate.

Di questo e più in generale della mobilità dei quartieri di S.Marco e S.Giusto, in riferimento alle soluzioni previste dagli accordi con SAT e FFSS, il nostro Circolo è pienamente consapevole che tutti i passaggi successivi alla fase di annunci attuale debbano essere condivisi con i cittadini dei quartieri e si farà promotore di tutte le iniziative di informazione pubblica e di confronto necessarie a tale scopo. Ma rimangono evidenti, per il caso specifico, i benefici in termini di riqualificazione della zona, di possibilità di fruizione di verde pubblico attrezzato per i cittadini e di presenza di alloggi ad edilizia convenzionata.

L’alternativa proposta da taluni volta a realizzare “un bellissimo parco arredato con attrezzature e ritrovo per sopperire all’inquinamento al quale sono sottoposti i cittadini del quartiere per la vicinanza quotidiana con la superstrada e l’aeroporto” è molto suggestiva ma presuppone che il Comune di Pisa acquisti ( od espropri?) a privati legittimamente proprietari un’area di oltre 20.000 mq, provveda ad attrezzarla, custodirla, mantenerla.

In tutta sincerità, ci chiediamo e vi chiediamo se la soluzione proposta dalla variante non sia l’equilibrata risposta tra l’abbandono totale e la demagogia pura.

CIRCOLO PD S.Marco – S.Giusto


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venerdì 12 marzo 2010

Consigli Territoriali di Partecipazione - ennesimo rinvio‏

Ennesimo rinvio in Consiglio Comunale ieri sulle nomine dei membri dei Consigli Territoriali di Partecipazione

Il PDL per beghe puramente interne ci ha chiesto un'altra (ormai ho perso il conto) settimana di rinvio in quanto non sono riusciti a trovare la quadra sui nominativi da inserire (ieri in consiglio c'era una tensione enorme tra loro) . Le loro questioni interne (elezioni regionali, mancanza di una leadership , etc ) stanno rallentando tantissimo i lavori del Consiglio Comunale e soprattutto questi ritardi sono tutti a danno dei CITTADINI. Infatti Sempre ieri hanno chiesto di rinviare l'argomento CRISI ECONOMICA in cui avevo predisposto insieme ai capigruppo di tutte le altre forze presenti in consiglio comunale un documento che chiedeva alla GIUNTA di mantenere anche nel 2010 le azioni straordinarie (servizi a domanda individuale, emergenze abitative, sostegno alle piccole e medie imprese) messe in campo nel 2009 in collaborazione con le altre Istituzioni locali, le forze economiche e sociali per fronteggiare la crisi e di ridurre i tempi di pagamenti a 60 gg .
In merito ai CTP credo che la misura si acolma. Ieri il gruppo , a seguito della richiesta del vicecapogruppo del PDL, ha deciso di concedere l'ennesima proroga . Una proroga ingiustificata e senza una valida motivazione politica. La presenza del PDL è sicuramente importante, ma la misura è ormai colma. E' arrivato il tempo delle scelte, serie e matur per la cittadinanza. Per questo motivo la nostra posizione deve essere un pò meno in difesa ed un pò più votata all'attacco. Su questi temi è necessario uscire allo scoperto (l'ho detto ieri sera anche al Segretario Comunale). I cittadini non capirebbero ulteriori ritardi e le distanze tra chi fa politica e i singoli cittadini aumenterebbero sempre di piu. Per questo motivo ieri sono uscito dall'aula e non ho votato la richiesta di rinvio del PDL.

Spero che concordiate con la mia posizione
Antonio


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martedì 9 marzo 2010

IMPORTANTE: Manifestazione nazionale sabato 13 marzo - Roma



















cvx


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Decreto Salvaliste - La Democrazia è in pericolo?‏

Purtroppo per impegni di lavoro non potrò partecipare fisicamente, ma sarò li con la mente e con il cuore. Partecipate numerosi ad un grande momento di democrazia

Antonio


Di seguito il comunicato che abbiamo mandato ai giornali in merito al Decreto Salvaliste.

La riunione dell'esecutivo comunale insieme ai coordinatori dei circoli di Pisa ha discusso dei principali problemi della situazione politica e della preparazione delle elezioni regionali del 28 e 29 marzo. Innanzitutto il Pd pisano esprime una forte preoccupazione per la forzatura democratica rappresentata dal Decreto Salvaliste varato dal Governo. E’ evidente che con questo atto si produce una ferita grave al principio di legalità perché si fanno norme, seppure chiamate interpretative, a uso e consumo di una sola parte politica a partita iniziata. Si tratta di una scelta che rivela tutta l’arroganza e la pericolosità del modo di agire di Berlusconi e del centrodestra. Per questo tutti i cittadini che hanno a cuore la difesa della democrazia, intesa come salvaguardia della Costituzione e del rispetto delle leggi, devono far sentire la loro voce. In questo senso anche le forze dell’opposizione, che già hanno espresso la loro netta contrarietà al decreto, devono saper agire per aggregare un vasto e maggioritario sentimento di disagio e di critica verso decisioni che mettono in discussione la certezza del diritto. In questo contesto occorre rafforzare più che mai la coesione e l’iniziativa unitaria tra tutte le forze che vedono nell’azione del Governo Berlusconi un rischio serio per la tenuta democratica del Paese. In Toscana si è realizzata intorno alla candidatura di Enrico Rossi una coalizione ampia che vuole avere quel significato di coesione. Purtroppo non sempre è così. Le posizioni di Rifondazione Comunista sui problemi che riguardano la città e il territorio pisano contraddicono decisamente quello spirito unitario, si muovono del tutto al di fuori da una logica di responsabilità nel governo locale. Anzi, assai spesso, si uniscono alle presunte campagne, stile scandalistico, proprie della destra e dell’antipolitica. E’ chiaro che su queste ambiguità il Pd pisano non starà zitto. Così come non mancheremo nella campagna elettorale di far notare ai pisani come la battaglia politica del Pdl sia sempre più lontana dagli interessi della città e della comunità pisana. Basta pensare alla decisione di mettere capolista a Pisa un consigliere comunale di Firenze, che candidamente ammette di non sapere nulla della nostra città. Tuttavia ora sentiamo l’esigenza di chiamare all’impegno e alla mobilitazione i nostri iscritti e i nostri elettori, per dare un segnale incisivo all’opposizione verso questo Governo e verso il Decreto Salvaliste, partecipando alla manifestazione di sabato 13 marzo a Roma. Il Pd ha deciso di organizzare dei pullman che partiranno alle ore 8 dalla città. Tutti coloro che vogliono prenotarsi possono farlo telefonando alla sede del Pd 05045321.


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Grande Festa dei Lucani a Pisa

Grande successo di pubblico per la 2° Festa delle Lucania a Pisa: davvero una bella serata all'insegna dei sapori e dei suoni della nostra bellissima terra d'origine.
Grazie a tutti per la partecipazione e un encomio particolare a chi ha organizzato tutto.
Ci rivediamo alle prossime iniziative (prima fra tutte, la presentazione del libro di Mariolina Venezia il 19 marzo all'ex monastero delle Benedettine)

Antonio



























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Incontro Innovazione e Semplificazione con Gelli e Ferrucci

Cari tutti,
vi aspetto domani ad una interessantissima iniziativa su due temi a me molto cari, e che hanno visto l'impegno di Federico Gelli in questi anni di Amministrazione della Regione Toscana.

Vi aspetto

Un abbraccio
Antonio


Martedì 9 marzo ore 17,30 - Hotel S.Croce in Fossabanda (piazza S.Croce 5, Pisa)

INNOVAZIONE TECNOLOGICA & SEMPLIFICAZIONE: MOTORI DI SVILUPPO

Coordina il dibattito

Marco Gasparetti (giornalista Corriere della Sera)

Ivan Ferrucci (capolista Pd al Consiglio Regionale)

Federico Gelli (vicepresidente Regione Toscana)


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lunedì 8 marzo 2010

Tempo di elezioni per i Lupi...

Giornata di elezioni quella di domenica 7 marzo per l’Associazione dei Lucani a Pisa, dopo il grande successo di pubblico della 2° Festa della Basilicata di venerdì 5, che ha visto la presenza di oltre 250 partecipanti. Stavolta c’era da rinnovare il Consiglio Direttivo, dopo che il primo consiglio provvisorio ha traghettato l’associazione nella fase iniziale di nascita e sviluppo. Questi gli eletti dopo le votazioni: Paolo Caravelli, Fabio Vitucci, Emilia Traficante, Giovanni Leontino, Giambattista Fittipaldi, Antonio Picchinenna, Anna Maria Murante, Stefano Capobianco, Luciano Olivieri, Mimma Passanese, Antonio Colicelli. Nel primo incontro dei nuovi consiglieri verranno eletti presidente, vice-presidenti e segretario, mentre la prima assemblea plenaria provvederà alla nomina dei probiviri dell’associazione. In bocca al lupo al nuovo Consiglio Direttivo, che avrà il compito di completare la fase di “costruzione” dell’associazione e guidarla verso mete sempre più prestigiose.


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Non sarà davvero una festa finché saremo vittime di violenza

Ringrazio Sandra per l'interessante spunto di discussione che ci offre e che io condivido completamente. Le prime pagine servono a poco... il ricordo può aiutare, i fatti concreti di ogni giorno devono essere però la strada maestra da consegnare alle generazioni future.

Antonio


di Sandra Capuzzi - Direzione regionale del Partito democratico

Oggi 8 marzo saremo, ancora una volta, sommerse di prime pagine a noi dedicate, di titoli che ci ricordano questo giorno, la sua storia, la sua origine. Saremo sommerse di mimosa da amici, compagni e figli compiacenti che in questo giorno, il nostro giorno, ci regaleranno un fiore, il nostro fiore.
In questi anni, abbiamo creduto e ci siamo illuse che questa fosse davvero una festa. Una festa da passare semplicemente divertendosi, anche con “sbracate” cene di genere, che finiscono col diventare estremi baccanali di euro tra gli slip di avvenenti spogliarellisti maschili.
Abbiamo creduto di aver lasciato alle nostre figlie solo diritti da preservare mentre ancora oggi qualcuno, in questo mondo occidentale di veline e prostitute e in quello orientale di lapidazioni e infibulazioni, ricorda alle donne il proprio dovere.
L’8 marzo non sarà più la festa di Hina, uccisa dal padre pakistano, e non sarà la festa Aisha, lapidata a 13 anni in Somalia dopo essere stata stuprata. Non sarà più la festa di Laura, violentata dal branco, né di Sara, violentata dal padre.
Non è più festa nemmeno per Elena che, vinta dalla solitudine e dalla depressione, ha ucciso il figlio di un anno. E non sarà più festa nemmeno per Stefania, licenziata dopo una gravidanza, né di Paola, costretta a firmare dimissioni preventive e licenziata dopo essere rimasta incinta.
Vorrei che l’otto marzo diventasse davvero semplicemente una festa, per le donne, fra le donne. Vorrà dire che potremo finalmente dimenticarci che ogni giorno in ogni posto del mondo, con ogni cultura, con ogni religione, da un doppio petto o da una tuta da lavoro, da un amico o da un estraneo, migliaia di donne subiscono violenza. E non è importante ciò che provano ma quanto saranno in grado di dimostrare, se sono più spose o semplicemente prostitute. La festa è finita, perché nulla, oggi, abbiamo più da festeggiare.
Nel silenzio e nelle lacrime di queste donne c’è tutta la loro forza e determinazione, silenzio e lacrime che ancora oggi gridano una libertà, la libertà di essere semplicemente donne.


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sabato 6 marzo 2010

Mobilitazione Pd contro il decreto "salva liste"‏

La mobilitazione di oggi organizzata dal PD provinciale contro una squallida legge AD LISTAM è solo l'inizio di una campagna per il rispetto della democrazia. Purtroppo non ho potuto partecipare fisicamente (ero a Livorno per il battesimo di Paolina... AUGURI!!!) ma ero lì con la testa e con il cuore!!!!! Per evitare che vengano premiati (come dice in un ottimo articolo sul Tirreno di oggi Vittorio Emiliani) gli incapaci e che affondi lo stato delle regole, andando contro la Costituzione Italiana che ha tra i suoi capisaldi il merito e le capacità dei singoli individui.
Il popolo sovrano non è quello di Piazza Farnese a Roma, ma quello che andrà a votare il prossimo 28 e 29 marzo. Tocca a noi Italiani dimostrare, oggi e nelle urne, che vogliamo reagire alle sopraffazioni tutelando un patrimonio democratico che fino a venti anni fa (anche nelle difficoltà di quei tempi) consideravamo intoccabile.
Non fermiamoci... anzi insistiamo a raccontare la verità

Antonio


MOBILITAZIONE PD PROVINCIALE

La segreteria provinciale del Partito Democratico ha promosso una mobilitazione straordinaria per denunciare la forzatura prodotta dal decreto "salva liste" che il Governo ha varato ieri sera. E' evidente che cambiare le regole a partita in corso rappresenta un vulnus della democrazia. Questo è il punto, non quello proclamato dai politici di destra che sostengono si
tratti di garantire il diritto di voto a milioni di cittadini. Ma nessuno aveva o ha il potere di impedire l'esercizio democratico del voto. Sono i rappresentanti del centrodestra che hanno commesso errori e pasticci tali da rendere irregolare la presentazione delle loro liste. E ora per rimediare ai pasticci si cambiano le regole. E allora cosa devono pensare tutti coloro
che pagano una multa o vengono esclusi da un concorso per una svista o un ritardo? E' chiaro che si tratta di una decisione e di un messaggio grave e negativo per il Paese. Per questo il Pd invita i suoi militanti ed elettori a partecipare a tutte le in iziative di denuncia e di protesta verso questo decreto che rappresenta una beffa per chi crede nelle regole costituzionali e nell'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge.

Ivan Ferrucci
(segretario provinciale Pd Pisa)


Alle ore 16 di oggi sabato 6 marzo, in Corso Italia a Pisa (all'altezza di piazza del Carmine) volantinaggio dei militanti e dei dirigenti Pd contro il decreto.


VERSO LE REGIONALI 2010
Prosegue la campagna elettorale del Partito Democratico e di Enrico Rossi. Nello speciale sul sito sono disponibili i materiali utili: accordo di coalizione, gli spot televisivi, la rivista, i manifesti. http://www.pdpisa.it/sito/index.php?id=1406

Enrico Rossi torna in provincia di Pisa lunedl 8 marzo Programma: http://www.pdpisa.it/sito/index.php?id=1544

Sul sito www.pdpisa.it tutti gli appuntamenti e le notizie


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venerdì 5 marzo 2010

Lo spinoso pateracchio delle liste regionali

C'è poco da aggiungere al commento su wwww.formazionepolitica.org... è giusto che sia consentito a tutti di partecipare ma è necessario che le regole vengano rispettate da ogni protagonista, che si chiami PDL, PD o pincopallo.
E poi la leggina ad hoc (anche se sembra non si possa fare) è uno scandalo... tutto il contrario della decomcrazia invocata da alcuni benpensanti del PDL!

Un abbraccio
Antonio

Quando la realtà supera, anzi travolge, l’immaginazione: et voilà il grande pasticcio delle liste depennate dalle prossime elezioni regionali. Dunque, un’algida campagna elettorale, dominata dalle meccaniche alchimie delle candidature, è tornata sotto i riflettori dell’opinione pubblica, seppur non per i contenuti posti al centro del contendere quanto per il caos che ha trascinato burocrazia, giustizia ed elettori nel totale subbuglio. Peraltro, i colpi di scena potrebbero non essere finiti, anzi si è solo all’inizio di un lungo braccio di ferro dall’esito sconosciuto. Tutto ebbe inizio con la mancata presentazione entro le scadenze temporali della lista del PdL nel Lazio, cui seguirono l’esclusione del listino di Renata Polverini e, qualche giorno dopo, di quello formigoniano in Lombardia, entrambi per vizi formali. Attualmente, l’ex leader della UGL ha visto accolto il proprio ricorso cosicché la sua candidatura a governatore del Lazio è tornata in gioco, mentre non sembrano esserci margini per la lista pidiellina collegata: un conto, infatti, è sanare imprecisioni puramente burocratiche riconducibili a timbri non propriamente apposti, un conto è ammettere una lista non presentata entro il termine di legge. In Lombardia, invece, la corsa al Pirellone sembrava una partita elettoralmente già chiusa, ma l’estromissione di Formigoni, motivata da un numero di firme non correttamente autenticate, comporta la susseguente decadenza anche delle liste di PdL e Lega Nord, con l’effetto di restringere il quadro essenzialmente al voto per Penati o Pezzotta. Si attendono quindi i ricorsi al Tar che, in zona Cesarini, potrebbe riammettere gli esclusi; eppure, sull’attuale governatore lombardo pesa persino l’incognita della Legge 165/2004, art.2, che fissa a due il limite massimo di mandati consecutivi a Presidente di Regione: se tale normativa fosse interpretata in senso retroattivo, sia Formigoni, sia Errani in Emilia-Romagna – entrambi alla ricerca del terzo mandato – potrebbero vedere la propria eventuale vittoria revocata in caso di ricorso post-elettorale, con una destituzione postuma che scatenerebbe un altro temibile cortocircuito nei già burrascosi rapporti fra magistratura e politica. La temperatura sta inoltre salendo vorticosamente come dimostrano alcune dichiarazioni al vetriolo che denunciano l’esistenza di un vulnus democratico, di un complotto ai danni di una parte politica, e che si aggrappano a qualunque mezzo pur di sanare le “amputazioni” subite dal centrodestra. Nella totale convinzione che proclami estremisti e destabilizzanti vadano respinti con totale fermezza, che i reiterati “al-lupo-al-lupo” abbiano effetti controproducenti, e che la competizione democratica certo preveda l’effettiva possibilità di scelta fra alternative politiche, da più parti si invoca anche un sincero ed umile mea culpa da parte di un centrodestra che in alcuni contesti ha probabilmente agito in modo superficiale e ingenuo, rivelando anche un’inaspettata fragilità organizzativa interna, un lusso che non si può permettere nemmeno il primo partito italiano in termini di voti. Sicuramente, hanno pesato le rivalità intestine per conquistare un posto al sole in Regione in qualità di consigliere, un ruolo che conferisce certo prestigio personale, ma che è politicamente poco incisivo se si considera come le assemblee regionali siano perlopiù camere di ratifica delle indicazioni del governatore, indiscusso centro di autorità. L’irritazione del Premier è solo lontanamente misurabile dopo avere constatato l’imbarazzante inefficienza dei quadri locali del suo partito, il malessere di alcuni esponenti pidiellini contro i leghisti accusati di scarsa solidarietà (almeno fino a quando il problema liste era circoscritto al Lazio) e lo frattura ormai palese con Fini dopo che il Presidente della Camera ha apertamente dichiarato il suo malumore per lo stato attuale del PdL. Di sicuro il redde rationem tra i due big del partito è solo rinviato al dopo-elezioni, ma nel frattempo il Cavaliere si affannerà nel trovare un rimedio politico all’impasse attuale, e le strade sono diverse: da un rinvio tout court della consultazione come chiesto dai Radicali, ad un provvedimento di legge approvato dalle Camere, alla decretazione d’urgenza. Su quest’ultimo punto, lo stesso Ministro dell’Intero aveva tuttavia già precisato la sua contrarietà: non si possono cambiare le regole del gioco in corso con un decreto ad listam – si veda la compatibilità con la Legge 400/1988 – e aprire un nuovo fronte di scontro con il Colle. E benché le sirene della piazza possano trarre in inganno, scorciatoie e forzature non sono possibili: il popolo esercita la sovranità nelle forme e nei limiti della Costituzione e il rispetto della legge non è un orpello, bensì il cardine della convivenza civile.


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giovedì 4 marzo 2010

Venerdì Festa dei Lucani a Pisa: vi aspetto

Mi scuso per la mia prolungata assenza dal web ma è stato un periodo davvero intenso... spero di incontrarvi di persona venerdi e vi assicuro che da questa settimana sarò piu presente con i miei pensieri online


Ecco il programma dettagliato (costo 10 euro):

20:30 Saluti del Presidente
20:45 Inizio Aperitivo/Cena a "Buffet"
21:15 Intrattenimento teatrale con l'attore Alessio SARDELLI
22:00 Musica dal vivo con i BORDERO'


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Il Barcellona prenda esempio dai nostri campetti “puliti”

Prendo spunto dal punto settimanale del Presidente Nazionale del Centro Sportivo Italiano, Massimo Achini, che riporto nel resto del posto. In questo periodo di scandali non c'è piu da stupirsi di nulla. Tutto è fatto per emergere, per avere successo, per pensare all'IO invece che al NOI. E' arrivato il momento di cambiare: facciamolo subito ed in maniera chiara. Non candidiamo persone con CONDANNE, nominiamo al vertice delle nostre aziende e delle nostre associazioni un MANAGEMENT PULITO E DI QUALITA'.
Questa è una sfida di democrazia... per il bene delle nostre comunità

Antonio


IL PUNTO - Il Barcellona prenda esempio dai nostri campetti “puliti”

A cura di:Massimo Achini

Da qualche settimana viviamo frastornati da un succedersi di notizie di scandali, veri o no resta da chiarire. Sotto la bufera di «corruzione e dintorni» sono finiti la protezione civile, i vertici delle telecomunicazioni, casi isolati (ma quanto?) di politici locali. Insomma, se da un lato l’Italia sembra di aver fatto un passo indietro ed essere tornata al 1994, dall’altro chi come noi ha a cuore il “bene comune” non può che sentirsi amareggiato.

Anche lo sport ha avuto, in queste settimane, il suo bel motivo di amarezza. Solo che se ne è parlato poco. È successo a Barcellona, quando i medici dell’Uefa si sono presentati - a sorpresa - al campo di allenamento dei blaugrana per un bel controllino antidoping.

Bussato al cancello, incredibilmente gli è stato risposto: «Eh no, qui voi non potete entrare. Tornatevene a casa...».

Il regolamento della Wada, l’agenzia mondiale antidoping, prevede con chiarezza che il rifiuto di un controllo a sorpresa equivale ad una positività. C’era da aspettarsi un “caso europeo”, tale da fare discutere alla grande, perché in pratica era come dire che tutta la squadra del Barcellona doveva essere considerata positiva. Ma l’Uefa , incredibilmente, che cosa ha fatto? Ha liquidato la vicenda con una bella multa di 30 mila euro a carico del club spagnolo.

Che amarezza! A parte il fatto che multare il Barcellona di 30 mila euro per una cosa così grave sarebbe come multare di 0,50 centesimi una nostra società sportiva per aver palesemente tradito i valori dello sport, basta indagare un po’ sulla vicenda per scoprire che il Barcellona è persino recidivo, perché è la seconda volta che spedisce a casa i medici dell’antidoping non permettendogli di entrare nel suo centro di allenamento.

Fortunatamente in Italia le cose stanno andando diversamente e dobbiamo ringraziare il Coni per una linea esemplare di fermezza e chiarezza sul doping e sui controlli antidoping. Resta il fatto che, essendo l’Europa un po’ anche casa nostra, il “caso Barcellona” fa male ai valori dello sport ed ai cittadini che credono nel bene comune.

Per tirarsi su il morale, però, basta passare un bel sabato o domenica pomeriggio a bordo campo di una delle nostre società sportive, stare lì ad osservare quel grande laboratorio di umanità che “precede e segue” la partita.

Il signor Giovanni, noto avvocato, con in mano lo spazzolone che pulisce gli spogliatoi per far entrare i ragazzi, il signor Matteo che sta tirando le righe con il sorriso sulle labbra anche se ha finito da poche ore il turno di notte dal lavoro, la “magia” del sorriso di quei ragazzini che entrano in campo con la gioia stampata nel cuore. E tutto il resto che conoscete bene. Una scenetta vera e vissuta ogni domenica in circa 13 mila campetti di oratorio e periferia.

Queste sono le cose che “ridanno” speranza all’Italia e allo sport.


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Entro a far parte del Coordinamento Regionale e dell'Assemblea Nazionale di ANCI GIOVANE‏

Un nuovo impegno mi attende. Far parte del Coordinamento Regionale e dell'Assemblea NAzionale di Anci Giovane è un importante riconoscimento, ma anche un nuovo impegno da seguire con attenzione. Uno spazio di discussione politica dove mettere a confronto idee ed esperienze delle singole realtà locali provando a definire alcuni temi di lavoro comune nelle singole Amministrazioni di cui facciamo parte.

Il mio primo impegno, in collaborazione con Christian, sarà quello di impegnarmi perchè il Coordinamento Regionale diventi realmente uno spazio di discussione politica serena e non strumentale tra le diverse posizioni politiche (nella prima riunione purtroppo si sono riuniti tanti giovani, molti con spirito vecchio) e che si riusnisca almeno mensilmente con tematiche operative. Io porrei subito il tema della partecipazion e quindi proverei a far diventare una best practics I CONSIGLI TERRITORIALI DI PARTECIPAZIONE approvati a Pisa lo scorso anno e che sono davvero importanti antenne sul territorio.

Se avete altre idee fatemi sapere....proverò con il contribuito degli altri membri del coordinamento a trasformarle in azioni concrete

Un abbraccio
Antonio

Nel resto del post il verbale dell'assemblea dei giovani amministratori toscani

Convocata dal Coordinatore Cristian Pardossi a Firenze l'assemblea dei giovani amministratori toscani.
All'ordine del giorno il rinnovo della rappresentanza in seno ad Anci Giovane riservata ai giovani amministratori che al momento dell'elezione non avevano compiuto il trentacinquesimo anno d'età.
Questi i componenti del Coordinamento regionale:
Mazzeo Antonio, Presidente Commissione bilancio e attività produttive Comune di Pisa
Aquino Francesco, Consigliere comunale Follonica
Di Lascio Samuele Consigliere comunale Cecina
Arzilli Alessio, Consigliere comunale Empoli
Ulivi Guilia Consigliere comunale Bagno a Ripoli
Buono Gianluca Enzo, Presidente Consiglio Comunale Sansepolcro
Lombardi Alessia, Consigliere di circoscrizione Lucca
Mambrini Dinora, Consigliere comunale Livorno
Sbrana Juri, Vice Sindaco San Giuliano Terme
Loiero Davide, Consigliere comunale Sesto Fiorentino
Lynn Charlie Consigliere comunale Follonica
Genuino Gabriele, Consigliere comunale Fucecchio
Zecchi Cosimo Consigliere comunale Montemurlo
Bagnoli Gabriele, Consigliere comunale Impruneta
Torselli Francesco, Consigliere comunale Firenze

Il coordinatore Cristian Pardossi ha ricordato a tutti che l'obiettivo primo del coordinamento è quello di mettere in rete le idee ed il contributo di tutti i giovani amministratori toscani, al di là della appartenenza o meno agli organi di rappresentanza. Prima di lasciare spazio agli interventi ha lanciato alcune proposte su cui lavorare: la creazione di un portale come strumento per fare rete, luogo di discussione e formazione; rilanciare con la nuova giunta regionale un'analisi sugli sportelli informagiovani; organizzare momenti di formazione per i giovani amministratori; per la prima generazione nata con la consapevolezza di essere europei serve una maggiore conoscenza delle possibilità che l'europa offre agli enti locali; riprendere la discussione sulla partecipazione dei giovani alla vita politica anche rilanciando il dibatttito aperto sullestensione del voto ai sedicenni.


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