Ha ricevuto dal sindaco Filippeschi il Premio Donne per la Solidarietà.
Un lungo applauso ha accolto stamattina, giovedì 4 settembre, Ingrid Betancourt a Pisa, ultima tappa della sua visita in Italia. "Ospitiamo Ingrid Betancourt - ha così esordito il Sindaco di Pisa, Marco Filippeschi - in un luogo simboli della città, il Chiostro del Museo dell'Opera del Duomo proprio sotto la famosa Torre pendente. Pisa vuol rendere così omaggio ad una donna testimone di democrazia e di pace. Ed è per questo che, proprio stamattina, ho firmato l'appello per sostenere la sua nomina al premio Nobel per la pace. Ingrid Betancourt incarna il simbolo del non arrendersi. Grazie per quello che hai fatto e grazie per quello che ora potrai fare, concluso il Sindaco".
"In questa visita in Italia - ha detto Ingrid Betancourt - ho ricevuto dalle tante persone che ho incontrato molte testimonianze di affetto. Tutto questo affetto è stato per me come se qualcuno avesse appoggiato un ramo pieno di fiori sul mio cuore che ora mi porterò via, sempre con me".
La giornata è poi proseguita, dopo la consegna del premio della città di Pisa, Donne per la solidarietà 2008, con una visita al complesso monumentale del Duomo di Pisa, con una guida d'eccezione. Monsignor Benotto, arcivescovo di Pisa a infatti accompagnato la leader colombiana a un tour di tutto il complesso monumentale del duomo: Basilica, Battistero, Camposanto e Torre pendente.
Il premio Donne per la Solidarietà, che gode dell'Alto Patrocinio del Presidente della Repubblica e dell'Ufficio delle nazioni Unite in Italia, è giunto ormai alla IX edizione. È dedicato, alla memoria di tre giovani donne, Paola Biocca, Laura Scotti e Paola Sarro, la cui vita fu spezzata nel corso di una missione umanitaria, il 22 novembre 1999, a Pristina, in Kossovo.
Di seguito la motivazione con cui è stato conferito il Premio: "Quest'anno - ha così commentato il Sindaco di Pisa, Marco Filippeschi - siamo onorati di conferire il riconoscimento a Ingrid Betancourt, che rappresenta un esempio tra i più alti per il coraggio con cui ha scelto di lottare contro la violenza e la corruzione e per l'affermazione della giustizia , della democrazia e della libertà. La sua lotta coraggiosa alla corruzione e al traffico della droga l'hanno resa un personaggio scomodo, la lunga prigionia nelle mani dei guerriglieri della FARC l'ha fatta diventare il simbolo della lotta per il cambiamento nel suo paese. Eletta nella camera dei rappresentanti nel 1994, ha fondato il partito di centro sinistra "Partido verde oxigeno". La sua "colpa" è quella di aver denunciato davanti al parlamento il coinvolgimento dell'allora presidente colombiano Samper con i narcotrafficanti. Ingrid Betancourt -ha concluso il Sindaco Filippeschi- incarna il simbolo della determinazione delle donne di non arrendersi, di resistere anche in condizioni estreme".
Un lungo applauso ha accolto stamattina, giovedì 4 settembre, Ingrid Betancourt a Pisa, ultima tappa della sua visita in Italia. "Ospitiamo Ingrid Betancourt - ha così esordito il Sindaco di Pisa, Marco Filippeschi - in un luogo simboli della città, il Chiostro del Museo dell'Opera del Duomo proprio sotto la famosa Torre pendente. Pisa vuol rendere così omaggio ad una donna testimone di democrazia e di pace. Ed è per questo che, proprio stamattina, ho firmato l'appello per sostenere la sua nomina al premio Nobel per la pace. Ingrid Betancourt incarna il simbolo del non arrendersi. Grazie per quello che hai fatto e grazie per quello che ora potrai fare, concluso il Sindaco".
"In questa visita in Italia - ha detto Ingrid Betancourt - ho ricevuto dalle tante persone che ho incontrato molte testimonianze di affetto. Tutto questo affetto è stato per me come se qualcuno avesse appoggiato un ramo pieno di fiori sul mio cuore che ora mi porterò via, sempre con me".
La giornata è poi proseguita, dopo la consegna del premio della città di Pisa, Donne per la solidarietà 2008, con una visita al complesso monumentale del Duomo di Pisa, con una guida d'eccezione. Monsignor Benotto, arcivescovo di Pisa a infatti accompagnato la leader colombiana a un tour di tutto il complesso monumentale del duomo: Basilica, Battistero, Camposanto e Torre pendente.
Il premio Donne per la Solidarietà, che gode dell'Alto Patrocinio del Presidente della Repubblica e dell'Ufficio delle nazioni Unite in Italia, è giunto ormai alla IX edizione. È dedicato, alla memoria di tre giovani donne, Paola Biocca, Laura Scotti e Paola Sarro, la cui vita fu spezzata nel corso di una missione umanitaria, il 22 novembre 1999, a Pristina, in Kossovo.
Di seguito la motivazione con cui è stato conferito il Premio: "Quest'anno - ha così commentato il Sindaco di Pisa, Marco Filippeschi - siamo onorati di conferire il riconoscimento a Ingrid Betancourt, che rappresenta un esempio tra i più alti per il coraggio con cui ha scelto di lottare contro la violenza e la corruzione e per l'affermazione della giustizia , della democrazia e della libertà. La sua lotta coraggiosa alla corruzione e al traffico della droga l'hanno resa un personaggio scomodo, la lunga prigionia nelle mani dei guerriglieri della FARC l'ha fatta diventare il simbolo della lotta per il cambiamento nel suo paese. Eletta nella camera dei rappresentanti nel 1994, ha fondato il partito di centro sinistra "Partido verde oxigeno". La sua "colpa" è quella di aver denunciato davanti al parlamento il coinvolgimento dell'allora presidente colombiano Samper con i narcotrafficanti. Ingrid Betancourt -ha concluso il Sindaco Filippeschi- incarna il simbolo della determinazione delle donne di non arrendersi, di resistere anche in condizioni estreme".
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