martedì 23 dicembre 2008

MANTENERE I SERVIZI CON IL MINOR AGGRAVIO POSSIBILE PER I CITTADINI

Ecco il Bilancio di previsione 2009

Vi riporto di seguito il mio intervento, fatto a nome della maggioranza, in Consiglio Comunale. Una bellissima esperienza che a breve potrete riascoltare dal Sito del Comune!!!!

Ringrazio tutti i consiglieri che hanno partecipato con passione e competenza ai lavori delle commissioni ed hanno contribuito alla redazione del testo finale. Il percorso è stato lungo (6 sedute della commissione) e condiviso… un bel momento di politica partecipata. Ora il nostro compito sarà monitorare le politiche della giunta convinti che gli obiettivi previsti saranno raggiunti al 100%

Cosa ne pensate? Attendo i vostri consigli.

Un abbraccio

Antonio



Cari colleghi,
proverò ad essere breve…..anche se alla luce degli interventi di chi mi ha preceduto e del complesso lavoro svolto in commissione vorrei provare a sviluppare nei pochi minuti a disposizione un percorso che provi ad individuare punti di forza e di debolezza, opportunità ma anche minacce che ci troveremo ad affrontare nel prossimo anno.
Prima di entrare nel merito del Bilancio di previsione 2009 consentitemi, visto che l’ass. viale ha iniziato il suo lucido intervento ricordandoci alcuni art. della Costituzione, di rappresentare in maniera sintetica il quadro politico economico sociale nazionale che ha portato alla redazione di questo bilancio. Sono convinto che il governo di Centro Destra in questi primi mesi stia perseguendo un lucido progetto di forte riduzione del ruolo pubblico nella vita sociale del Paese. L’attacco alla Scuola, alla ricerca, la riduzione dei finanziamenti alle regioni per la sanità, i tagli alla cultura e perfino quelli alla forze dell’ordine nonostante l’enfasi sulla sicurezza, sono tutti tasselli di un unico disegno allentare il ruolo regolatore e solidaristico dell’intervento pubblico e lasciare il campo aperto alla logica del mercato senza regole e tutele. Siamo certamente consapevoli che la società e dunque anche il mercato ha risorse positive da attivare e che il ruolo dello Stato e quindi del Pubblico in genere non deve mortificare queste energie, ma liberarle in un contesto di regole e di diritti da tutelare. Sappiamo bene che questo ruolo pubblico non significa esclusivamente ne prevalentemente gestione pubblica, che servizio pubblico è quello che garantisce standard comuni indipendentemente da chi li eroga. Ma il progetto del Centro Destra è secondo noi ben altro e gli esiti che può produrre mettono a rischio l’equità sociale e la difesa dei diritti di chi ha piu bisogno di tutela per affermarli. In questo contesto l’attacco alle autonomie locali nel momento in cui si proclama un federalismo fiscale che dovrebbe presupporne la centralità, tende a completare questo disegno e scaricare sugli enti Locali l’onere di mantenere i servizi ai cittadini a costo di scelte difficili.
Se si legge accuratamente il Decreto d’estate del Governo vi accorgerete che i tagli delle spese colpiscono quasi tutti i settori ed in particolare le politiche sociali (taglio di oltre un terzo del fondo per Politiche sociali, decurtato di 275 milioni di euro che vuol dire solo per la Toscana una riduzione di 18 mln di euro e per la zona Pisana 700 mila euro in meno), l’inclusione sociale (Fondo per l’inclusione sociale decurtato di 100 milioni di euro), l’edilizia scolastica, la casa, il trasporto pubblico locale, le politiche giovanili, il fondo per lo spettacolo (decurtato di 100 milioni di euro), la sanità, e tagli perfino ai voli umanitari della 46° brigata. Per non parlare dei tagli nell’ambito dei beni e delle attività culturali. Questi tagli hanno impatti minimali sul Bilancio 2009…ma li vedremo tutti con forza a partire dai Bilanci 2010 e 2011.
Se a questo aggiungiamo che l’abolizione dell’ICI, la mancata copertura del rimborso ai Comuni, la “manovra d’estate” (DL 112/2008) e il contesto di vessazione ai comuni più virtuosi hanno creato grande incertezza negli equilibri finanziari dei bilanci comunali è evidente che per garantire gli stessi servizi del 2008 dovranno essere trovate maggiori risorse per compensare i minori trasferimenti e l’incidenza dell’inflazione.
Vorrei inoltre sottolineare, sempre nell’ottica di definire un quadro politico/economico chiaro e condiviso cosa ha fatto l’Amministrazione Comunale negli ultimi anni ….e’ oggettivo che ha posto in essere importanti operazioni di contenimento della spesa corrente e di riorganizzazione dei servizi, quali:
- riduzione dell’indebitamento del 50%, passando dai 138 milioni di euro del 2003 agli attuali 79 milioni, liberando spesa corrente, grazie ad estinzioni anticipate finanziate con proventi da dismissioni immobiliari;
- elevata capacità di autofinanziamento del Comune. Il significativo piano di dismissioni immobiliari realizzato negli ultimi anni unitamente alle risorse correnti, hanno consentito al Comune di registrare, nel periodo 2003-2008 “risultati prima del debito” positivi e pari in media al 6% delle entrate complessive;
- semplificazione della macchina comunale, con stabilizzazione del costo del personale;
- mantenimento/aumento, pur nei limiti del patto di stabilità, dei livelli di servizio (assenza liste di attesa x asili nido e servizi all’infanzia)
- invarianza dei principali tributi dal 2004 ad oggi, pur in presenza di un trend inflazionistico che ha assorbito crescenti risorse;
- costituzione della SEPI per la riscossione diretta delle entrate, incrementando il contrasto all’evasione e all’elusione e soprattutto il livello di riscossione dei crediti tributari;
- sviluppo degli investimenti grazie alla capacità di attrarre finanziamenti esterni.
Questa difficile manovra finanziaria è quindi affrontata dal Comune di Pisa con la solidità del Bilancio che la passata amministrazione ha costruito negli anni e che consente di risparmiare quasi un milione di euro sul servizio del debito. Siamo convinti, come questo impegno di abbattimento del debito e di politiche virtuose di bilancio debba continuare. Se il Comune di Pisa non avesse fatto le politiche di riduzione del debito e di riorganizzazione della spesa, per efftto della sola indicizzazione (quelle che si chiamano spese simulate) e per effetto della tendenza alla riduzione del debito (entrate effettive), lo sbilancio nel 2008 sarebbe stato di 16 mln di euro. Ciò vuol dire che il Comune dal solo 2005 è riuscito a recuperare risorse per 16 mln ed aumentare i servizi alle famiglie. Il bilancio 2009 si muove in questa linea che oggi più di ieri è assolutamente necessaria nonostante il paradosso di un Governo che punisce i comuni virtuosi e viene incontro ai Comuni amici anche quando sono campioni della cattiva amministrazione come testimonia il contributo a pie di lista al Comune di Catania di circa 50 mln di euro.
Altro impegno che riteniamo essenziale è la prosecuzione della riorganizzazione della macchina comunale proprio nella linea di un comune che non aumenta i costi del personale (grazie ala politica di un Ente che fa meno e indirizza e controlla di piu il Comune di Pisa ha tenuto sotto controllo la spesa del personale, se non fosse stato fatto soltanto dal 2005 la spesa sarebbe cresciuta di circa 4,5 mln di euro), colpisce gli sprechi, migliora i suoi livelli di efficienza, affida all’esterno la gestione dei servizi, rafforza il suo ruolo di indirizzo e controllo sui servizi esternalizzati, sui global service e sulle società partecipate.
Siamo convinti che questo bilancio riesca ad essere conservativo ed allo stesso tempo innovativo. Conservativo sui punti di forza promossi dalla passata amministrazione ed innovativo grazie alla lungimiranza di cogliere le poche opportunità che la legge ci consente. Un bilancio che è riuscito a non essere puramente ragionieristico ma che, anche con sforzi e sacrifici, risulta coerente con le scelte strategiche dell’area Pisana e con la consapevolezza della specialità di questa città che a fronte di 90 mila residenti eroga servizi per 150 mila che a vario titolo la usano. Pisa da questo punto di vista è all’avanguardia….Pisa è uno dei pochi comuni che riuscirà a votare il bilancio entro il 31 dicembre…sintomo di una maggioranza solida e coesa che fa dell’ascolto, della proposta e della risposta ai bisogni dei cittadini il proprio lavoro giornaliero.
Non concordiamo con chi ha definito questo bilancio privo di una linea politica…La linea politica, pur in un bilancio definito nella loro relazione dai Revisori dei Conti..un BILANCIO PRUDENZIALE, è chiara : MANTENERE I SERVIZI CON IL MINOR AGGRAVIO POSSIBILE PER I CITTADINI…NELL’OTTICA DELLA PRUDENZIALITA’. Potevamo decidere di tagliare quelli che lo stato non definisce servizi non indispensabili:
o chiusura del 50% del trasporto pubblico locale;
o chiusura del 50% degli asili nido;
o taglio del 30% delle politiche sociali;
o chiusura del teatro verdi;
Invece la nostra politica prevedere di mantenere inalterati i servizi ed anzi di rilanciare delle proposte innovati che rappresentano gli hub di un lungo percorso che mira al bene comune. Per noi è fondamentale:
• Proseguire nelle politiche di razionalizzazione della struttura comunale incrementando l’efficienza, riducendo gli sprechi e i costi delle utenze, attuando politiche di risparmio energetico….attraverso la definizione del comune come produttore di energia.
• Proseguire e consolidare le politiche di sviluppo e trasformazione della città, di rafforzamento dell’apparato produttivo e delle infrastrutture di area, di riqualificazione urbanistica ricercando finanziamenti esterni ad esempio con il progetto PIUSS. Tutto ciò in coerenza con i contenuti del piano strategico rispetto al quale ne va accelerata la concretizzazione;
• Investire sulla sicurezza urbana per contrastare i fenomeni di degrado, delinquenza, disagio sociale e rendere la città piu vivibile e sicura, attraverso il Patto per Pisa Sicura e l’ampliamento dell’organico della polizia municipale;
• Revisione del servizio di igiene urbana, ripagato anche attraverso l’aumento della TARSU (che va sottolineato che è l’unico strumento che aveva la Giunta per far quadrare i conti). In merito a questo punto va sottolineato, che:
o l’attuale tassazione non risponde ancora appieno alla legge che chiede che il valore del servizio sia completamente coperto dalle imposte
o la tassazione non veniva incrementata dal 2005 e l’aumento è quasi in linea con il recupero dell’inflazione dal 2005 al 2009
o il valore della tassa era più basso della media italiana, come risulta dai dati del Sole 24 di qualche giorno fa (vedi articolo);
Ma questo non vuole essere una difesa di una scelta essenziale per la riorganizzazione del servizio e delle risorse ad esso legato. In questo quadro è secondo noi decisiva la scelta di scorporare dalla gestione GEOFOR l’igiene urbana per affidarla a gara (insieme alla manutenzione delle strade) con lo scopo di migliorare il servizio e potenzialmente fare economie, dall’altro lato è importante recuperare risorse per compiere investimenti importanti quali le isole ecologiche o il porta a porta.
• Realizzazione di politiche di disincentivo all’uso dell’auto privata tramite un insieme di misure che agiscono sulle tariffe dei parcheggi (aumentandole per i non residenti e diminuendole per i residenti e per i domiciliati con contratti d’affitto regolare), sulle linee bus ad alta mobilità e sulle navette, sulle piste ciclabili, sui percorsi pedonali in sicurezza;
• Attivazione di nuovi strumento di sostegno sociale e contro al carovita come la Family Card dedicata a famiglie numerose, giovani coppie e famiglie meno abbienti attraverso agevolazioni per i servizi pubblici, esenzioni per asili e mense e sconti nei negozi e nella grande distribuzione;
• Attivazione progetti e nuovi percorsi legati al turismo per incrementare il tempo medio di permanenza in città, recuperando le risorse necessarie allineando la tariffa dei bus turistici a quella adottata in città paragonabili a Pisa;
• Incrementare l’azione per il recupero dell’evasione e dell’elusione tributaria e tariffaria. Vorrei ricordare ai colleghi che mi hanno preceduto ed hanno sottolineato che fino ad ora non erano state fatte attività per ridurre l’evasione…i buoni risultati raggiunti dall’amministrazione nel 2008 per esempio attraverso la chiusura di contenziosi che si trascinavano da anni vedi quelli con gli stabilimenti balneari. Buono anche ikl percorso di verifica su privati ed aziende…basti ricordare che la SEPI ha emesso nello scorso anno oltre 700 accertamenti ad altrettanti contribuenti circa posizioni da verificare per un importo di 600 mila euro. Ma questo non ci basta e attraverso lo stanziamento di 100 euro per la creazione di una task force di accertatori, e la delibera di giunta n.144 si è deciso di incrementare questa azione sia investendo nello sviluppo di idonei sistemi informativi per il controllo del territorio e della base imponibile sia attribuendo specifiche funzioni in tal senso alla società in house S.E.PI. (è importante la delibera di giunta 144), sia attraverso l’indirizzo dato agli uffici comunali di potenziare le attività di controllo delle dichiarazioni I.S.E.E. acquisite dagli stessi nell’ambito delle attività amministrative di rispettiva competenza, sottoponendo a controllo almeno il 50% delle dichiarazioni pervenute.Ed infine, non meno importante è la necessità di definire un accordo con la guardia di Finanza ed il catasto comunale per far luce su possibili situazioni atipiche in materia di classamento degli immobili e stato giuridico di numerosi appartamenti.
• Valorizzazione del patrimonio immobiliare anche attuando le necessarie dismissioni per finanziare gli investimenti, e delle partecipaioni azionarie attraverso lo strumento della holding;
• In questa manovra si potevano tagliare quelli che il DM 28/5/1993 definisce servizi non indispensabili e che il ddl sul federalismo fiscale prevede che le funzioni “non fondamentali” siano finanziate con tributi propri (per esempio assistenza scolastica, asili nido, casa, servizi per l’infanzia e per i minori, strutture residenziali e di ricovero per anziani, trasporti pubblici locali)..invece no..la scelta politica forte…e forse qualche collega consigliere strumentalmente non riesce a leggere…ripeto è quella di ridurre i costi non come taglio di spesa ma come aiuto al consumo.
Chiediamo quindi, all’amministrazione, per poter mettere in pratica le politiche proposte non solo quest’anno, ma anche nei prossimi bilanci di farsi promotore presso gli organi preposti di aprire la discussione alla possibilità concreta di attivare tasse di scopo attraverso nuovi servizi o nuovi investimenti con tasse mirate e limitate nel tempo, prevedere una compartecipazione al gettito IVA e escludere gli investimenti dal patto di stabilità. Questo per rilanciare il ruolo delle città che costituiscono una risorsa e una leva anticiclica. Noi siamo convinti che in un momento di difficoltà è ancora più importante il ruolo propulsivo delle città nella crescita del Paese per raccordarsi nelle definizione di politiche di sviluppo. Va sottolineato cosi come evidenzia il rapporto CITTALIA che la maggior parte degli investimenti (il 70% circa in italia) è fatto in città. Quindi indebolire le città vuol dire indebolire gli investimenti. Cosi come richiesto da altri Sindaci chiediamo al Sindaco ed alla Giunta di farsi portavoce presso l’amministrazione centrale e di sostenere l’iter da presentare in sede europea, di definire delle leggi che consentano ai comuni di liberare il maggior numero possibile di risorse x gli investimenti premiando i comuni piu virtuosi per esempio attraverso provvedimenti che escludano x quest’anno il calcolo degli investimenti dal patto di stabilità.
Pisa è una città speciale che ha bisogno dell’impegno di tutti….maggioranza e minoranza…ognuno per quanto di sua competenza… per definire politiche strategiche di sviluppo e competitività che consentano di mantenere inalterato il livello di servizio con il minor aggravio possibile per i cittadini. Con questa manovra finanziaria noi ci impegniamo a fare questo ed essendo il nostro primo bilancio ci aspettiamo un atto di fiducia da parte della minoranza per poi essere valutati tra un anno su quanto concretamente realizzato.

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