venerdì 10 giugno 2011

Domenica non andiamo al mare e VOTIAMO 4 SI per il futuro del nostro Paese‏

Perfino il Papa ieri è intervenuto per segnalare che forse il caso di Fukushima impone una riflessione sull’uso di tecnologie pericolose per produrre energia. La Germania ha deciso di chiudere le centrali entro i prossimi anni. La svizzera ci sta pensando. Tutto il mondo sta facendo i conti con questa realtà. Ma la destra italiana ha deciso di mantenere gli affari conclusi con i francesi di Edf e vuole andare avanti a tutti i costi.

Anche sull’acqua il governo vuole mantenere la privatizzazione obbligata della gestione. Perché questo impone la svendita e dunque uno scambio di favori con gli industriali privati che vogliono entrare nel business. La posizione del Pd su questo punto è chiara: ci vuole un’autorità pubblica, vi vuole il controllo pubblico, la rete deve essere pubblica. Poi ogni comune può scegliere qual è la via migliore nel suo caso. Come dice il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani: “Il privato non trasforma l’acqua in vino e non lo fa nemmeno il pubblico”. L’obiettivo è mantenere il controllo pubblico, mantenere la rete pubblica, e poi ogni amministrazione e ogni comunità sceglie autonomamente il modo più efficiente per gestire il servizio.

Quanto al legittimo impedimento, è la prima volta che i cittadini avranno la possibilità di indicare direttamente se la legge deve essere uguale per tutti.

Tutti a votare, dunque. Tutti a votare sì. Tutti a votare sì nelle prime ore di domenica per mandare un messaggio chiaro anche agli indecisi. E ciascuno si mobiliti per portare al voto quanti più cittadini possibile.

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