lunedì 5 luglio 2010

Niente liste d'attesa nei Nidi anche se il governo continua a tagliare i finanziamenti agli Enti Pubblici‏

Il Governo continua a tagliare in maniera indiscriminata i finanziamenti agli Enti Pubblici ma il Comune di Pisa mantiene inalterato il livello dei servizi. Niente liste d'attesa per l'assegnazione di un posto per gli asili nido. Continuando ad interpretare il ruolo sociale del governo cittadino eviteremo di far sentire ancor di piu il peso della crisi sulle spalle delle famiglie pisane.

Nel resto del post l'odg votato in consiglio Comunale Giovedi scorso.
Cosa ne pensate?
Antonio



Il Consiglio Comunale di Pisa

considerato



* l'importanza della educazione e del capitale umano per lo
sviluppo della società
per cui i servizi educativi per l'infanzia costituiscono un sistema di opportunità educative che favoriscono, in stretta integrazione con le famiglie, l'armonico, integrale e pieno sviluppo delle potenzialità delle bambine e dei bambini , inspirandosi ai principi del pieno ed inviolabile rispetto della libertà e della dignità della persona, della solidarietà, dell'uguaglianza di opportunità e garantendo sempre il diritto all'educazione.
* l'importanza dello sviluppo dei servizi alla prima infanzia come
motore di sviluppo per l'inserimento lavorativo di giovani madri e padri a beneficio dello sviluppo economico complessivo della comunita'
* che Pisa si attesta in Italia terzo capoluogo di provincia, dopo
Bologna e Parma, come tasso di copertura della potenziale domanda per gli asili nido, pari a circa il 33% ad opera del sistema pubblico e al 40% se si considera anche il privato accreditato.
* che il comune di Pisa e' tra i pochi comuni virtuosi che hanno
azzerato le liste di attesa nei servizi 0-3, con l'introduzione di un sistema di gestione misto tra diretta e indiretta
* che il comune di Pisa non ha liste di attesa nemmeno nelle scuole
dell'infanzia, realizzando una copertura della domanda potenziale pari all'84%, di cui l'11% coperto dalle tre scuole dell'infanzia comunali
* che il comune di Pisa spende ogni anno piu' di 6 milioni di euro
per i nidi (nel 2009 circa 6.400.000 pari al 6.2% della spesa corrente), che salgono a oltre 13 milioni se consideriamo anche la refezione, i trasporti scolastici e le altre spese collegate
* che la copertura del costo del servizio nidi dalle rette delle
famiglie e' in media solo il 21%, con un sistema di tariffazione basata su dieci fasce isee che favorisce l'equita', una tariffa massima di 390 euro/mese, e una elevata percentuale di esenzioni totali a sostegno delle famiglie in grave difficolta' sociale ed economica
* che la qualita' dei servizi nido di pisa e' fondata sul progetto
pedagogico avanzato "del bambino costruttore", elaborato e stabilito negli anni attraverso azioni specifiche di formazione, su un rapporto ottimale n. bambini/e-n. educatori/trici di 6:1 secondo quanto stabilito dalla legge regionale 26/7/2002 n.32 e relativi regolamenti attuativi
* che il servizio favorisce l'integrazione delle diversita', con
una popolazione di bimbi/e stranieri/e del 10% e l'utilizzo - unico caso in provincia - degli stessi strumenti e procedure per il sostegno dei/lle bimbi/e diversamente abili operati nelle scuole dall'infanzia in su
* che e' in via di inaugurazione un nuovo nido a marina di pisa e
che sul fronte degli investimenti nel progetto piuss c'è la realizzazione di un nuovo nido in san francesco pronto entro il 2013 che sostituirà la vecchia struttura del nido coccapani



nonostante

* la crisi economica in atto e le misure di contrazione dell’intervento pubblico contenute nella manovra recentemente approvata dal Governo che contiene pesantissimi “tagli” ai trasferimenti verso le regioni, le province ed i comuni;
* il D.L. 78/2010 che, secondo le stime dell’IFEL, comporta una riduzione dei trasferimenti statali al Comune di Pisa di 4.296.000 Euro nell’anno 2011 e di 7.160.000 Euro dal 2012 in poi;
* la crisi finanziaria internazionale e la conseguente contrazione
del mercato del lavoro rischiano di colpire particolarmente le donne e le giovani coppie che in italia già devono superare diverse difficoltà nella ricerca e nel mantenimento del lavoro o di condizioni di lavoro flessibile e precario con crescenti difficolta' di organizzazione familiare. il nostro paese è in evidente ritardo rispetto agli obiettivi stabiliti dalla strategia di lisbona dove si fissano obiettivi per l’occupazione femminile legandoli a servizi come gli asili nido; l’ unione europea ha chiesto più volte agli stati membri di raggiungere l’obiettivo di lisbona di 33 posti di asilo nido ogni 100 bambini di dai
0-3 anni ( 33%) entro la fine del 2010; in italia la copertura media del servizio è di circa il 12,7%, percentuale che si abbassa addirittura all’1% in alcune regioni del mezzogiorno, contro il 60% della danimarca, il 40% dell’ irlanda ed il 29% della francia



valutato positivamente

* che si è raggiunto l’obiettivo dell’azzeramento delle liste d’attesa
* che le tariffe sono rimaste invariate rispetto al precedente
bilancio, e che il
sistema locale ed integrato dei servizi per l'infanzia proiettato a realizzare un contesto educativo in grado di sviluppare le potenzialità dei bambini e delle bambine, la valorizzazione professionale del personale educativo e ausiliario con la promozione delle iniziative di formazione del personale
* la priorita' data alle necessita' educative dei bambini e delle
bambine con il mantenimento del livello di qualita' e quantita' del servizio, e la ricerca di un punto di equilibrio tra le necessita' delle famiglie di organizzazione e di accessibilita' economica al servizio, la contribuzione della collettivita', e lo sviluppo di diverse forme occupazionali nell'operare i servizi stessi
* il miglioramento dell'efficienza di spesa nei nidi a gestione
diretta, da circa 1260 a 1200 euro/mese/posto nido e l'adeguamento del costo del servizio a gestione indiretta operato nell'ultima gara espletata, da circa 520 a 580 euro mese/posto nido
* il progetto educativo e l’alta professionalità, dovuta anche a
molte ore di formazione, delle educatrici e degli educatori dei nidi comunali e dei nidi convenzionati,
* l'alto gradimento espresso nei questionari di valutazione da
parte dei genitori che testimoniano la soddisfazione per il servizio educativo del comune di pisa indipendentemente dalla forma di gestione, diretta o indiretta, con un particolare gradimento per quei servizi con orari piu' flessibili

• la ricerca costante della concertazione in idonei spazi di confronto e discussione con tutte le parti interessate, personale educativo e ausiliario, genitori, rappresentanze sindacali, secondo il principio di responsabilita' sociale, per concertare soluzioni organizzative idonee al mantenimento dei livelli di qualita' e quantita' del servizio nell'ambito delle disponibilita' di bilancio

• il contenuto delle proposte di riorganizzazione formulate attraverso l'azione di un gruppo di lavoro istituito e coordinato dalla dirigente dei servizi educativi e composto da educatrici di nidi differenti e delle conseguenti scelte della giunta in accoglimento delle richieste dei genitori

* gli investimenti sulle strutture scolastiche e in particolare
sull'asilo nido in via di puglia per adeguare alle norme vigenti e migliorare la qualità degli spazi secondo criteri meglio ispirati alla funzionalita'


invitano il sindaco e la giunta

* a proseguire il percorso d'eccellenza intrapreso nei servizi
educativi, che mira
anche a sostenere l'attività occupazionale dei genitori nelle famiglie con figli/e piccoli/e
* a concertare ogni possibile proposta di riorganizzazione
avvalendosi dell'attività promozionale e della collaborazione dei comitati di gestione dove sono rappresentate tutte le categorie che collaborano alla gestione degli asili nido, compresi i genitori
* a riorganizzare il servizio educativo per l'anno 2010/2011
tenendo conto dei pensionamenti della riduzione dell'organico, mantenendo il rapporto ottimale indicato dalla regione toscana di un educatrice ogni
6 bambini/e.
* approvare ed integrare in accordo con i comuni della provincia il
piano educativo di zona come strumento di indirizzo e coordinamento delle politiche educative per l’infanzia in un’ottica di integrazione, di efficacia ed efficienza dei servizi educativi anche predisponendo adeguati strumenti di lettura di bilancio;

• promuovere standard sempre più elevati di qualità e attuare
verifiche periodiche sulle strutture al fine di continuare a garantire la migliore accoglienza e qualità dei servizi per l'infanzia

• a proseguire con la qualificazione degli spazi scolastici,
intesa non solo come rispetto delle norma, di standard dimensionali e prescrizioni igieniche ma anche di colori, luci, caratteristiche climatiche, funzionalità dei singoli ambienti in relazione alle attività da svolgere, che determinano la qualità di un ambiente destinato all’infanzia

• istituire forme efficienti di coordinamento pedagogico
per migliorare la cura della valorizzazione professionale del personale e la soluzione di problemi nell'organizzazione del lavoro, per favorire e sostenere le relazioni con le famiglie, per programmare e realizzare progetti di aggiornamento mirati ad approfondire tematiche pedagogiche specifiche e culturali più ampie e dunque la genitorialita', la formazione del personale educativo e ausiliario indipendentemente dalle forme di gestione, per migliorare la relazione con gli altri servizi all’infanzia del territorio,

• proseguire nella valorizzazione del principio di sussidiarietà,
riconoscendo il valore pubblico delle iniziative personali e sociali, responsabilizzando tutti i cittadini e i soggetti pubblici e a partecipazione pubblica, e rendendo più efficiente il servizio pubblico.

• ad aggiornare il
regolamento per l’accreditamento delle strutture per l’accoglienza dei bambini 0-3 anni e fornire agli uffici asili nido del settore educazione la possibilità di accreditare le strutture che ne facessero domanda ai sensi della deliberazione della giunta regionale n. vii/20588 dell’11 febbraio 2005

- a predisporre gli strumenti e l'organizzazione dell'ente necessari per rafforzare in modo idoneo le funzioni di indirizzo e di controllo (di qualita' e di gestione) dei servizi alla prima infanzia, e di misura della qualita' degli stessi

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