giovedì 1 maggio 2008

Le prime 5 azioni proposte da Filippeschi per una "Pisa migliore".

Leggendo l'articolo di seguito ho ancora più voglia di iniziare la mia esperienza amministrativa. La passione che Marco Filippeschi ci trasmette nella sua intervista deve servire a tutti noi consiglieri per dare un contributo innovativo all'amministrazione della Città.
Buon lavoro a tutti nel giorno della festa dei lavoratori... una giornata che serve per non dimenticare ma anche per impegnarci ad offrire a tutti un lavoro più stabile ed equamente retribuito!!!

Un abbraccio Antonio

ARTICOLO TRATTO DAL TIRRENO di GIOVEDÌ, 01 MAGGIO 2008 Pagina 1 - Pisa

“Una città più sicura e più pulita”

“Via campi rom abusivi e mendicanti da Corso Italia, 10 vigili in più per la vigilanza Videosorveglianza in centro. Deroghe alle ztl, ma solo dove serve davvero”


MARCO BARABOTTI

La presunta timidezza si scioglie in una forte volontà di intenti. È un Marco Filippeschi che sembra aver lasciato da parte alcune insicurezze (forse solo apparenti) della vigilia elettorale, per imboccare la strada dell'autorevolezza e della determinazione. Con una volontà ferrea: connotare una discontinuità su alcuni temi, rispetto al suo predecessore.
Qui a fianco trovate i cinque primi impegni che Filippeschi si assume come sindaco di Pisa, e sono cinque risultati che si è promesso di centrare entro il 31 dicembre 2008. La discontinuità con Fontanelli (del quale Filippeschi elogia “l'intelligenza, l'onestà e la capacità con cui ha saputo ben governare Pisa per dieci anni”) sta soprattutto nei primi due punti programmatici: il patto per la sicurezza e il miglioramento
dell'ambiente urbano.

Sindaco, ci dica cosa vuol fare di qui alla fine dell'anno concretamente.

“Il patto per la sicurezza. Che deve essere fatto con provvedimenti concreti e con un miglior coordinamento degli sforzi”.


D'accordo, ma ci dica come pensa di mettere le gambe a questo suo proposito.

“Il Comune metterà di suo più videosorveglianza, una maggiore cura dei luoghi e una migliore integrazione della polizia municipale”.


Ma ci vorranno più vigili urbani.

“Mi impegno ad assumere 10 nuovi vigili e non è poco per le nostre casse.Questo per rafforzare i servizi territoriali, in particolare sul fronte della lotta all'abusivismo”.


Lei lo ha chiamato patto e va da sé che deve vedere in campo anche le altre forze dell'ordine. Come?

“Queste devono garantire una presenza nelle zone più sensibili, affinché si vedano i risultati che la città chiede”.


Sì, ma anche qui il piatto piange. Le forze dell'ordine hanno gli uomini contati.

“Come sindaci dobbiamo chiedere al governo di dare più uomini e mezzi alle forze dell'ordine. Altrimenti quelli sulla sicurezza restano proclami da campagna elettorale”.


Quali sono le zone più sensibili, dove la sorveglianza deve essere intensificata.

“La stazione, piazza delle Vettovaglie e un po' tutte le zone sull'asse Corso Italia-Borgo Stretto”.


Proprio su questo asse i commercianti, ma non solo loro, si lamentano per la presenza di troppi mendicanti o di situazioni di degrado che non sono un bel biglietto da visita per la città.

“Questo è un fenomeno che deve cessare”.


Li farà mandare via?

“Non vedo perché debbano continuare a dare un'immagine negativa della città”.


Lei si sente di prendere decisioni forti come ha fatto l'assessore Cioni a Firenze?

“Se sarà necessario, sì”.


Lei in campagna elettorale ha parlato di un salto di qualità nella cura dell'ambiente urbano. Cosa vuol fare concretamente?

“Riprendendo in mano la pianificazione della manutenzione e del verde pubblico. I servizi di cura che sono stati esternalizzati possono farci aumentare le capacità di risposta, ma il Comune deve dare priorità e controllare”.


Lei ha parlato di un nuovo approccio a queste problematiche. Ce le può spiegare meglio?

“Penso che si debbano fare mappe informatizzate perché si realizzi un monitoraggio quotidiano delle situazioni che tengano conto delle segnalazioni dei cittadini. Questo deve valere anche per la pulizia e lo spazzamento della città e vorrei davvero aiutare a costruire una rete di cittadini attivi, quelli che ho chiamato volontari-sentinelle. Proprio per aiutare il Comune a fare meglio. E questo è possibile anche per
adottare spazi verdi o particolari infrastrutture urbane”.


Sul traffico, ci è parso di capire che secondo lei le scelte fatte da Fontanelli vadano bene e occorre proseguire su questa strada.

“I progetti in atto vanno velocizzati. Mi riferisco al parcheggio scambiatore a sud, poi occorre avviare il cantiere per il nuovo terminale di via Battisti, una grande operazione, un investimento da 30 milioni di euro, che è un esempio di come si deve instaurare un nuovo rapporto con le Ferrovie. Qui siamo in un'area pregiata, un grande parcheggio vicino al centro storico”.


Molti si sono lamentati della mancanza di parcheggi nel quartiere di San Francesco.

“Dobbiamo trovarli più in generale nella zona nord, certamente anche in San Francesco”.


Le ztl saranno aperte alla libera circolazione determinate ore del giorno o della notte?

“Sugli orari delle ztl faremo una verifica attenta. Abbiamo una bussola ma non siamo insensibili a proposte ragionevoli che abbiamo già ascoltato. Verificheremo i problemi là dove si presentano”.


Ci faccia capire meglio: se vi saranno deroghe, andranno intese solo in alcune zone e non in tutte le ztl?

“Proprio così. Solo là dove saranno verificate situazioni particolari, potremo adottare nuove misure, senza ovviamente mettere in discussione la strategia di fondo che resta quella delle ztl chiuse al traffico”.


Il centro chiuso al traffico induce giustamente i pisani e i pendolari a pretendere un servizio bus sempre più efficiente.

“È già stato molto velocizzato, anche grazie alle corsie preferenziali, tanto che si è registrato un 25% in più di passeggeri. Vorrei usare la telematica e il satellitare per monitorare gli accessi fondamentali alla città per dare agli utenti dei bus maggiori certezze sui tempi di percorrenza”.


Sviluppo della città. Qui i grandi progetti sono quelli tracciati da Fontanelli?

“Sì. La priorità è di farli scorrere con una certa velocità. In particolare i recuperi in atto: le colonie, il porto, il progetto Porta a Mare con il recupero dell'area ex Saint Gobain e poi penso al nuovo centro di Cisanello e ai servizi a Ospedaletto. Poi occorre dare impulso al trasferimento dal Santa Chiara a Cisanello, alla progettazione delle
nuove caserme a Ospedaletto, al nuovo terminal turistico nella ex caserma Bechi Luserna sull'Aurelia”.


Ci vuole una migliore offerta congressuale, non le pare?

“Sono d'accordo. È un tema da reimpostare per avere un centro congressuale all'altezza delle potenzialità della città e dello sviluppo dell'aeroporto”.


Qui in pieno centro subiamo da ormai quasi cinque anni lo scempio dei lavori per il parcheggio sotterraneo di piazza Vittorio Emanuele. Cosa intende fare?

“Chiederò già nei prossimi giorni un incontro urgente con le ditte incaricate dell'opera per fare il punto sulla durata dei lavori e per verificare il progetto della nuova piazza che dovrà farci recuperare, in bellezza, i sacrifici sofferti dalla città in tutti questi anni”.


Ma a proposito, ce la faremo a veder l'opera pronta entro l'anno?

“È quello che mi auguro. Intanto chiederò che sia subito migliorato l'aspetto esterno del cantiere che oggi versa in condizioni indecenti: visivamente e non solo”.


È pronto a portare avanti la sua proposta di realizzare una card per le famiglie numerose che versano in condizioni di disagio?

“Ogni promessa è un debito. Come Comune stanzieremo 400mila euro, il resto li chiederemo alla Regione. Questo ci permetterà di poter affrontare situazioni difficili, dando contributiconcreti”.


Lei ha detto di voler creare un tavolo di concertazione. A quale scopo?

“È un tavolo con le rappresentanze delle aziende, degli ordini professionali e dei sindacati per semplificare le procedure burocratiche atte a creare nuove imprese”.


Vi saranno altri tavoli? A lei piace questa idea...

“Ne serviranno altri per promuovere lo sviluppo innovativo, alla nostra portata in settori di punta come quello biomedico, del risparmio della
sicurezza energetica, dell'informatica e dei sistemi applicativi. Sto già
scrivendo le lettere alle aziende”.

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