domenica 13 luglio 2008

BASTA SILENZIO SULLA INDECENTE PROPOSTA DI MARONI SUI ROM: PERCHE’ NON PRENDIAMO LE IMPRONTE ANCHE AI POLITICI?


Care amiche e cari amici,

non so quanti di voi abbiano seguito la proposta di legge di Maroni di prendere le impronte digitali ai bambini ROM. Non riesco ad esimermi dal parlare e prendere posizione per evitare che proposte “semi-razziste” passino inosservate.

Sono preoccupato soprattutto perché se iniziamo con proposte di questo tipo tra qualche anno cosa potrà accadere??? Come mai i ministri “cattolici” del Governo di centro destra non hanno imposto una posizione diversa? Forse non hanno la forza di imporre le loro idee?? Per me escono bocciati….senza appello. Non sono riusciti a far comprendere l’importanza dell’attenzione per la dignità di ogni uomo e donna…Non mi stupisce invece il silenzio del nuovo presidente della Commissione per l’infanzia (Mussolini) perché le schedature etniche e religiose fanno parte del DNA familiare.
A sessant’anni dalle leggi razziali l’Italia non ha ancora fatto i conti con le sue tragiche responsabilità (forse non ce ne siamo vergognati abbastanza??). In particolare questi conti non li ha fatto il Centro Destra al governo se un suo ministro propone il concetto di razza nell’ordinamento giuridico. Perché di questo si tratta. Come quando i bambini ebrei venivano identificati con la stella gialla al braccio. Oggi con le impronte digitali uno stato di Polizia mostra un volto eccessivamente rigido a piccoli rom. Perché non c’è la stessa ostinazione a combattere altre vaste arie di criminalità? Forse c’è meno ritorno giornalistico? Io credo che con questa proposta stiamo veramente andando contro la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia perché la schedatura di un bambino ROM, che non ha commesso reato, viola la dignità umana.

E’ giusto trovare delle azioni concrete e “forti” verso chi nei campi nomadi (come in qualunque parte delle città) delinque (ottima l’idea di non far partecipare al progetto Città sottili le persone che non rispettano i patti di convivenza), ma le misure di Maroni non servono a combattere l’accattonaggio. C’è un solo modo perché i bambini ROM non vadano a rubare: mandarli a scuola…educarli alla legalità…farli crescere nel rispetto e con la consapevolezza che le regole servono per avere un Paese migliore. Qui si che ci vorrebbe un decreto legge perché ogni mattina pulmini delle pubbliche amministrazioni passino nei campi ROM per portarli a Scuola (solo cosi è possibile una reale integrazione). Per la sicurezza sarebbero soldi ben spesi.

Quanto alle impronte se vogliamo prenderle, cominciamo da noi e dai nostri familiari; ancor meglio dai politici nazionali e locali. I cittadini saprebbero chi partecipa alle attività della “vita pubblica” e chi facendo il furbo vota per altri. L’elimina “pianisti” sarebbe uno dei pochi lodi graditi agli italiani….



A volte qualche provocazione può servire a “migliorare il Paese”…io me lo auguro…voi cosa ne pensate?



Antonio

1 commento:

Anonimo ha detto...

". C’è un solo modo perché i bambini ROM non vadano a rubare: mandarli a scuola…educarli alla legalità…farli crescere nel rispetto e con la consapevolezza che le regole servono per avere un Paese migliore. Qui si che ci vorrebbe un decreto legge perché ogni mattina pulmini delle pubbliche amministrazioni passino nei campi ROM per portarli a Scuola (solo cosi è possibile una reale integrazione). Per la sicurezza sarebbero soldi ben spesi."

Ottimo Antonio sono d'accordo con te ma vorrei completare il discorso con un mio pensiero...Incominciamo anche noi cittadini a evitare nell'avere dei pregiudizi nei confronti di quelle scuole dove studiani i bambini rom o di altri paesi,magari non mandandoci i nostri figli.
Evitiamo tutto cio',e' piu' fruttuoso di mille decreti.
Basta Pregiudizi,il pregiudizio e' un cancro che va combattuto con ogni mezzo.
Stefano