lunedì 14 luglio 2008

La Robin Hood Tax: grande effetto comunicativo ma scarso vantaggio economico per il sistema

E’ indubbio che il provvedimento denominato Robin Hood Tax riesce a raggiungere comunicativamente tutte le fasce dell'elettorato: il sempre verde ministro dell’Economia Giulio Tremonti “toglie ai ricchi” (che viziosamente accrescono i propri profitti nell’attuale congiuntura) per far respirare i poveri (costretti a fronteggiare caro-petrolio e caro-prezzi). Il ministro dell’Economia, pertanto, si appropria di un’icona degli avversari politici – Robin Hood è da sempre un simbolo progressista – e si propone come nemico dei soprusi economici e difensore dei più deboli.

Come funziona la tanto sbandierata Robin Hood Tax? Il meccanismo obbligherà i petrolieri a passare, nella gestione delle scorte di greggio, dal metodo LIFO (Last In, First Out) al FIFO (First In, First Out). Così facendo emergeranno le plusvalenze, da sottoporre a prelievo Ires, che gli operatori realizzano dalle scorte comprate ed accantonate a prezzi più bassi ma poi messe a riserva quando il loro valore di mercato è cresciuto. In “soldoni”, si tratta di tassare i petrolieri che comprano scorte a prezzi relativamente bassi e, (ap)profittando dei costanti aumenti del greggio, rivendono realizzando notevoli extra-profitti. Si prevede, in particolare, un aumento del 5,5%i dell’imposta sui redditi per tutte le imprese che producono o vendono energia elettrica.

Il Ministro Tremonti, la definisce un’imposta etica ed assicura che non avrà affetti distorsivi sulla concorrenza. La manovra dovrebbe garantire un miliardo di euro che diventerebbero almeno due e mezzo, grazie ai prelievi straordinari da assegnare anche a banche e assicurazioni.

L’imposta ha raccolto non poche critiche da più parti e come nota Carlo Scarpa (info www.lavoce.it) la Robin Hood Tax eleverà i prezzi dell'energia elettrica, già oggi piuttosto alti, spostando denaro dalle tasche dei consumatori a quelle dello Stato. Le imprese che si troveranno di fronte a un aumento delle imposte sul reddito aumenteranno i prezzi per mantenere i margini di utile. E questo giochino riesce particolarmente bene ove la domanda è rigida, come nel caso dell’energia (benzina ed elettricità). Questo chiaramente comporterà che o si chiude il libero mercato dell’energia oppure Robin Hood fa aumentare i prezzi a valle.

La conclusione satirica dell’affare Robin Hood Tax è che, come hanno notato alcuni, questa tassa potrebbe ridurre le disponibilità del più famoso petroliere d’Italia, Massimo Moratti, il quale investirà meno sul mercato dei calciatori per la sua Inter, con tanto piacere dell’altra squadra di Milano e della mia Juventus: insomma, alla fine.... tutto gira intorno al Cavaliere. Sempre e comunque.

Tra qualche mese analizzeremo i dati derivanti dall’operazione Robin Hood e vedremo se la nostra profezia, purtroppo, si tradurrà in realtà. Spero tanto di essermi sbagliato

Antonio

Nessun commento: