venerdì 18 luglio 2008

E se dalle difficoltà dell’abruzzo nascesse il nuovo PD?

E se in Abruzzo, grazie allo scandalo sanità, nascesse il vero Pd? La domanda non è ingenua e l’occasione potrebbe essere persino storica. Che cosa racconti ai cittadini durante la campagna elettorale per le nuove elezioni regionali? E, soprattutto, a quale personale politico ti affidi? Chi candidi? Scegli nelle stanze buie del potere o apri finalmente alla gente la selezione vera della nuova classe dirigente con primarie libere, senza bloccare le liste? Giochi in difesa, sperando di salvare il salvabile, o guardi in faccia la tragedia e la sfidi dando vita a un nuovo modo di pensare e fare politica? Resti prigioniero dei vecchi mandarini o vai alla scoperta di forze fresche, che hanno idee ed energie non per costruire una carriera politica, ma la POLITICA?
Facce nuove, ha tuonato Remo Gaspari. Ha ragione. L’ex leader ha aggiunto:”La classe politica regionale se ne deve andare via, a casa. Non ci si può limitare a dire chi è colpevole e chi no. Chi sapeva è complice, chi non sapeva e non si è accorto di nulla non è capace di amministrare. E’ necessario ripulire il campo interamente. Se si vota bisogna fare liste con persone nuove, solo così possiamo sperare in un Abruzzo nuovo e diverso”. Ecco la sfida che può raccogliere il Pd per dimostrare di aver capito. Perde? Che importa? Lunedì, in Abruzzo, è tutto finito per un sistema rivelatosi marcio. Ma la politica non finisce, la politica deve andare avanti. E resta in attesa del nuovo Pd, del vero Pd. Quello visto finora, anche in Abruzzo, è servito soltanto a mascherare il volto di chi non aveva più volto. Diciamolo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

...e se lo dice Remo Gaspari--))