Su questo tema mi sono espresso piu volte, e ribadisco l’importanza dei consigli territoriali come antenne sul territorio, come primo spazio di partecipazione e confronto con i cittadini. Per questo credo che ora sia il tempo di procedere.
Più volte e in modalità diverse abbiamo chiesto al PDL di partecipare, ma la risposta è sempre la stessa: disattenzione verso i CTP e quindi verso i cittadini. E’ il momento delle scelte. Il PDL ci dica cosa vuole fare e soprattutto, se conferma la sua decisione, perché non vuole partecipare.
E qualunque sarà la loro posizione, si vada avanti comunque x i CITTADINI
Antonio
Riceviamo e pubblichiamo nel resto del post una nota di Paolo Fontanelli, a nome dell'assemblea comunale del Pd in merito all'attivazione dei nuovi Consigli Territoriali di partecipazione.
L'Assemblea Comunale del PD di Pisa ha discusso della situazione riguardante l'insediamento dei Consigli Territoriali di partecipazione.
Dal dibattito è emersa la conferma della necessità di rimettere in piedi dei punti di riferimento sul territorio in grado di raccogliere i problemi e le esigenze segnalati dai cittadini. A Pisa l'esperienza delle sei circoscrizioni si era affermata negli anni e costituiva non solo un'istanza di rappresentanza e di confronto democratico ma si era di fatto configurata come un punto di servizio per gli abitanti di diversi quartieri. Infatti non sono poche le segnalazioni provenienti dal territorio che lamentano la mancanza di un punto di riferimento più vicino alle richieste più specifiche dei cittadini. Ciò dimostra che la scelta di abolire le circoscrizioni, riconfermata anche con le normative più recenti, sia stato un errore. Non è giusto ridimensionare gli strumenti della partecipazione e anche del controllo sull'amministrazione pubblica, come nel caso dei difensori civici, solo in nome della riduzione della spesa.
Si tratta di una visione assai limitativa e distorcente del tema della rappresentanza e della partecipazione democratica.
Tuttavia il Comune di Pisa, con la deliberazione consiliare per la costituzione dei Consigli Territoriali ha rimediato a questo limite fondandola sull'impegno volontario e sul rispetto degli orientamenti degli elettori pisani. Ora bisogna rendere operativi al più presto questi strumenti.
Alla luce di queste considerazioni il Pd non ha compreso la contrarietà del PdL e non comprende oggi l'azione di ostruzionismo verso l'attivazione dei Consigli territoriali.
Sottrarsi all'indicazione delle nomine necessarie per far partire questa nuova esperienza equivale a scegliere una linea di boicottaggio non della Giunta ma dei cittadini e delle loro legittime richieste di avere una interlocuzione sul territorio. Tra l'altro la stessa Corte dei Conti della Toscana in sede di valutazione del bilancio comunale ha riconosciuto la validità di questi strumenti che non gravano e non pesano sulla gestione finanziaria del Comune.
Per questi considerazioni il PD invita il centrodestra a rivedere le proprie posizioni e ad assumersi le proprie responsabilità di primo piano nei Consigli dove gli è riconosciuta dal consenso elettorale.
Per l'assemblea Comunale del Pd Paolo Fontanelli
Più volte e in modalità diverse abbiamo chiesto al PDL di partecipare, ma la risposta è sempre la stessa: disattenzione verso i CTP e quindi verso i cittadini. E’ il momento delle scelte. Il PDL ci dica cosa vuole fare e soprattutto, se conferma la sua decisione, perché non vuole partecipare.
E qualunque sarà la loro posizione, si vada avanti comunque x i CITTADINI
Antonio
Riceviamo e pubblichiamo nel resto del post una nota di Paolo Fontanelli, a nome dell'assemblea comunale del Pd in merito all'attivazione dei nuovi Consigli Territoriali di partecipazione.
L'Assemblea Comunale del PD di Pisa ha discusso della situazione riguardante l'insediamento dei Consigli Territoriali di partecipazione.
Dal dibattito è emersa la conferma della necessità di rimettere in piedi dei punti di riferimento sul territorio in grado di raccogliere i problemi e le esigenze segnalati dai cittadini. A Pisa l'esperienza delle sei circoscrizioni si era affermata negli anni e costituiva non solo un'istanza di rappresentanza e di confronto democratico ma si era di fatto configurata come un punto di servizio per gli abitanti di diversi quartieri. Infatti non sono poche le segnalazioni provenienti dal territorio che lamentano la mancanza di un punto di riferimento più vicino alle richieste più specifiche dei cittadini. Ciò dimostra che la scelta di abolire le circoscrizioni, riconfermata anche con le normative più recenti, sia stato un errore. Non è giusto ridimensionare gli strumenti della partecipazione e anche del controllo sull'amministrazione pubblica, come nel caso dei difensori civici, solo in nome della riduzione della spesa.
Si tratta di una visione assai limitativa e distorcente del tema della rappresentanza e della partecipazione democratica.
Tuttavia il Comune di Pisa, con la deliberazione consiliare per la costituzione dei Consigli Territoriali ha rimediato a questo limite fondandola sull'impegno volontario e sul rispetto degli orientamenti degli elettori pisani. Ora bisogna rendere operativi al più presto questi strumenti.
Alla luce di queste considerazioni il Pd non ha compreso la contrarietà del PdL e non comprende oggi l'azione di ostruzionismo verso l'attivazione dei Consigli territoriali.
Sottrarsi all'indicazione delle nomine necessarie per far partire questa nuova esperienza equivale a scegliere una linea di boicottaggio non della Giunta ma dei cittadini e delle loro legittime richieste di avere una interlocuzione sul territorio. Tra l'altro la stessa Corte dei Conti della Toscana in sede di valutazione del bilancio comunale ha riconosciuto la validità di questi strumenti che non gravano e non pesano sulla gestione finanziaria del Comune.
Per questi considerazioni il PD invita il centrodestra a rivedere le proprie posizioni e ad assumersi le proprie responsabilità di primo piano nei Consigli dove gli è riconosciuta dal consenso elettorale.
Per l'assemblea Comunale del Pd Paolo Fontanelli
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