domenica 28 novembre 2010

Il PD appoggia la protesta degli studenti‏

Il circolo Università e Ricerca del Pd di Pisa sostiene con convinzione le proteste degli studenti, del personale strutturato e non strutturato che in queste ore stanno attraversando il nostro ateneo e molte altre università italiane. È importante che un pezzo della società reagisca e accenda i riflettori sul massacro a cui la destra condanna il sapere italiano. Le iniziative di oggi testimoniano un grande scatto d'orgoglio, la riscossa di chi ha scelto di non accettare passivamente i tagli miopi e sciagurati che colpiscono il futuro delle nostre giovani generazioni.

Ci auguriamo comunque che il movimento mostri responsabilità e attenzione per una città che è sempre stata vicina al mondo studentesco e all'università e che certamente è essa stessa vittima della “riforma” Gelmini. Il movimento non ha bisogno di isolamento, ma di alleanze; con questo obiettivo, vanno scelte con attenzione le forme di lotta e le iniziative per dare visibilità alla protesta. Quello che come partito ci preme sottolineare ancora una volta è che è a rischio il futuro dell'università pubblica in Italia.
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Ci appelliamo alle forze politiche della maggioranza parlamentare e soprattutto a quei gruppi parlamentari che hanno maturato in questi mesi una posizione critica nei confronti del governo Berlusconi, affinché l'iter parlamentare del ddl Gelmini venga subito interrotto.

Non c'è più una vera maggioranza politica in Parlamento e, soprattutto, la riforma dell'università, certamente necessaria, va ripensata e discussa con i diretti interessati e nell'interesse reale del paese.

Il circolo Università e Ricerca del Pd chiede inoltre ai docenti di offrire il proprio contributo alla protesta, incontrando gli studenti e i cittadini per richiamare, fra l'altro, l'attenzione sul patrimonio di ricerche e conoscenze che rappresenta la "dote" di ogni Ateneo e la cui difesa tutti dovrebbero sentire come una necessità. Inutile dire che ciò assume un significato se possibile ancora più intenso in una città come Pisa.

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