venerdì 31 ottobre 2008

L'università vista da un super-incazzato

Ciao Antonio,
contrariamente alla maggior parte delle persone, non credo che al centrosinistra manchino idee e capacità di proposta. Quello che manca è l'abilità di tradurre le molte idee in azioni concrete, svolte in tempi ragionevoli. L'errore principale di Prodi, nel 1998 come nel 2008, è stato quello di serializzare la fase 2 (le riforme) rispetto alla fase 1 (il risanamento). Nel primo caso almeno il paese ha guadagnato l'ingresso in Europa, nel secondo invece non ha ricavato quasi nulla, e soprattutto ha avuto la sensazione di un impoverimento. Si è trattato in realtà di qualcosa di più di una sensazione, la parte piùdebole della nostra società è stata solo colpita dai provvedimenti economici senza ritorni concreti.
Il mondo della ricerca, paradossalmente, fa parte del segmento debole della nostra società... Per via dei numeri e delle assenze di tutele sindacali: siamo un'esigua minoranza, e incapace di farsi sentire al pari di autotrasportatoti, tassisti, piloti di aerei. Per via della situazione dei precari: che guadagnano stipendi miseri, in posizioni senza futuro. Per motivi d'immagine: perchè è prevalente un giudizio veritiero, ma incompleto, sui guai di didattica, ricerca, modalità di ingaggio, diritto allo studio, organizzazione. Per motivi di interesse: perchè a pochi interessa davvero la formazione, e l'alta formazione in particolare. In definitiva, per motivi sociologici. perchè è impensabile che in una nazione in difficoltà come la nostra, il comparto ricerca possa essere particolarmente meglio della media degli altri. Allora, dai politici e colleghi del centrosinistra mi aspetto una parola chiara SUI SOLDI, più che sul resto. Vogliamo finanziare la ricerca? Dare soldi, soldi, soldi, non soltanto prospettive di riforma. S'intende, dandoli in modo misurato a chi si comporta dignitosamente/onorevolmente, tanti a chi si comporta in modo eccellente. Insieme a questa scelta, si puo' continuare a ragionare del resto. Senza questa scelta, il sistema collasserà in pochissimo tempo.
A presto

1 commento:

Anonimo ha detto...

Quello che te dici e' giusto..ma come fare a distinguere chi e' meritevole/bisognoso di soldi con chi non lo e'? Bisogna capire questo e il resto viene poi successivamente,ma questo processo non e' facile o immediato,occorre tempo per capire come fare o su cosa basare un sistema meritocratico..ed e' un processo silenzioso e nascosto che non fa notizia..Il ministro Mussi aveva quasi individuato una strada per questo ma la caduta del governo ha buttato tutto all'aria-(