venerdì 27 marzo 2009

Mozione del Consiglio Comunale sugli scontri dello scorso 6 marzo in Sapienza - Siamo per una università pubblica, libera e aperta‏

Ieri siamo riusciti a votare una mozione che esprime una posizione chiara sugli scontri in Sapienza dello scorso 6 marzo durante la presentazione del Libro di Marcello Pera, in cui si evidenzia che il dissenso non violento è legittimo, un’Università pubblica, libera e aperta è un caposaldo della democrazia.

In particolare abbiamo sottolineato che si ritiene che in ogni caso la risposta al dissenso non violento devono darla la politica e le istituzioni, non il semplice ricorso alla forza, anche a fronte di infelici provocazioni e tristi contraddizioni storiche come “l’intolleranza gioiosa” con la quale è stata promossa la contestazione;che la “Sapienza” blindata, la trasformazione di un’iniziativa pubblica in un problema di ordine pubblico e la degenerazione del confronto politico nello scontro sono espressione di una sconfitta della democrazia e della politica; si deplora ogni violenta e intollerante azione di dissenso alla stessa stregua del “facile” ricorso alla forza repressiva; si Impegna l’amministrazione comunale e il sindacoad attivarsi di concerto con i rappresentanti delle altre Istituzioni, universitarie e non, al fine di riaffermare il valore del confronto democratico, garantendo la libertà di espressione tramite l’agibilità politica degli spazi universitari e cittadini, e non tramite la loro “militarizzazione”;a verificare se il susseguirsi di episodi conflittuali sia una tendenza dettata da un nuovo indirizzo politico e, eventualmente, a contrastarla repentinamente con determinazione.

Di seguito trovate la mozione completa. Cosa ne pensate?


MOZIONE

OGGETTO: il dissenso non violento è legittimo, un’Università pubblica, libera e aperta è un caposaldo della democrazia - gli scontri in Sapienza di Venerdì 6 Marzo

Visti
gli scontri tra polizia e studenti, con deplorevole seguito di feriti e contusi, avvenuti Venerdì 6 Marzo all’esterno della Sapienza in occasione della presentazione del libro del prof. Marcello Pera, dal titolo “Perché dobbiamo dirci cristiani. Il liberismo, l’Europa, l’etica”;

Visto
che già in occasione del Consiglio di Amministrazione dell’Università di Pisa del 25 Novembre scorso si erano verificati scontri tra studenti e forze dell’ordine;

Vista
la mozione approvata all’unanimità nella seduta del Senato Accademico dell’Università di Pisa del 10 Marzo 2009;

Considerato
che esprimere la solidarietà alle persone rimaste coinvolte risulterebbe essere un semplice atto dovuto se le Istituzioni non si interrogassero a fondo su quanto sta accadendo e non riportassero al centro della discussione politica e istituzionale il concetto di Democrazia;
che, come riportato in un volantino promosso da alcuni dei manifestanti stessi della Sapienza in occasione di un diniego ricevuto per lo svolgimento in una sede universitaria di una propria iniziativa considerata troppo di parte, “l’Università deve essere uno spazio pubblico aperto al sapere, alla conoscenza, al confronto, alla pluralità delle idee....”;
che, in coerenza con quanto espresso, nessuno può e deve mettere in discussione il diritto del senatore professor Pera di esprimersi all’interno della nostra Università in un clima sereno e civile.

Ritenuto
che in ogni caso la risposta al dissenso non violento devono darla la politica e le istituzioni, non il semplice ricorso alla forza, anche a fronte di infelici provocazioni e tristi contraddizioni storiche come “l’intolleranza gioiosa” con la quale è stata promossa la contestazione;
che la “Sapienza” blindata, la trasformazione di un’iniziativa pubblica in un problema di ordine pubblico e la degenerazione del confronto politico nello scontro sono espressione di una sconfitta della democrazia e della politica;

Rilevato
che le stesse forze dell’ordine in passato hanno gestito a Pisa situazioni molto più complesse di quella in oggetto senza particolari tensioni, né eccessive militarizzazioni;


Il Consiglio Comunale di Pisa

Deplora
ogni violenta e intollerante azione di dissenso alla stessa stregua del “facile” ricorso alla forza repressiva;

Esprime
grande preoccupazione per il ripetersi di episodi conflittuali che rischiano di deteriorare i rapporti interni all’Università e alla città di Pisa;

Ribadisce
che nessun atteggiamento violento deve avere cittadinanza nell’Università e nella città di Pisa, spesso identificata con le tre “T”, tolleranza, talenti, tecnologia;
che la libertà di espressione, così come il diritto a manifestare il proprio dissenso civilmente e nel rispetto della posizione degli altri, è un principio fondamentale della nostra Repubblica e delle nostre Istituzioni;

Invita
tutte le Istituzioni, a partire dalle forze dell’ordine, ad attivarsi per prevenire degenerazioni violente e per evitare di dover intervenire con la forza creando pericoli per chi deve garantire l’ordine e chi manifesta;

Auspica
che tutte le forze politiche democratiche cittadine, a partire da quelle presenti in Consiglio Comunale, diano il proprio contributo al fine di ristabilire in maniera duratura un clima di confronto basato sul rispetto reciproco, stigmatizzando tempestivamente e pubblicamente le azioni di dissenso violento e di incivile inneggiamento all’intolleranza, sin dalla fase di diffusione del materiale con il quale queste vengono promosse;

Impegna l’amministrazione comunale e il sindaco
ad attivarsi di concerto con i rappresentanti delle altre Istituzioni, universitarie e non, al fine di riaffermare il valore del confronto democratico, garantendo la libertà di espressione tramite l’agibilità politica degli spazi universitari e cittadini, e non tramite la loro “militarizzazione”;
a verificare se il susseguirsi di episodi conflittuali sia una tendenza dettata da un nuovo indirizzo politico e, eventualmente, a contrastarla repentinamente con determinazione.

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