
a) Quale sarà l’evoluzione del sistema partitico italiano, a prescindere dall’esito referendario? Bipolarismo, bipartitismo o che altro?
b) PdL+Lega, PD, IdV, UdC, gli altri: siamo di fronte a blocchi politici e conseguenti blocchi sociali contrapposti? O tutto è molto più vischioso?
c) PD: non solo che cos’è e che cosa non è, ma come è percepito dagli italiani? PD: che cosa dovrebbe e potrebbe diventare (valori, linguaggio, parole d’ordine, politiche)? Quale deve essere la sua articolazione territoriale? Come uscire dalle sue difficoltà strutturali al Nord, ma anche al Sud?
Infine, PD e la sua leadership: come costruire una nuova classe dirigente, a partire dalle zone dove l’assenza o la presenza del PD non è comunque percepita (un po’ come è trattata la filosofia dai non filosofi, ossia quella scienza colla quale o senza la quale si rimane tale e quale…)?
C’è tutta l’estate per studiare, poi a settembre cominciano gli esami di riparazione... Mal che vada, si ripete l’anno: alle bocciature qualcuno ha ormai fatto il callo!
1 commento:
Forse il commento + sintetico e azzeccato che abbia mai letto!!! :-)
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