martedì 28 settembre 2010

Contro i Tagli alla Scuola Pisana - Così non va!‏

Riprendo (nel resto del post) il blog di Marco Bani che sintetizza molto bene la mozione urgente votata giovedi scorso in consiglio comunale contro i tagli alla Scuola Pubblica e sottolinea l’ottimo lavoro svolto dall’Amministrazione Comunale in questi anni.

A.


In consiglio comunale è stata votata a maggioranza una mozione contro i tagli alla scuola pisana. Nonostante il forte impegno del Comune , la situazione scolastica, dovuta ai tagli voluti dal Governo Berlusconi sull’istruzione, è allarmante. Vengono tagliate classi (due sezioni delle medie di Pisa Città), non vengono soddisfatte le richieste del tempo pieno, non c’è futuro per i corsi serali, in piena negazione del diritto all’istruzione e alla formazione lungo tutto l’arco della vita. Per non parlare della mancanza di materiale necessario per l’insegnamento, fate un giro in qualsiasi scuola: gli alunni sono costretti a comprare gessi e altro materiale.

Questa situazione dimostra ulteriormente che nella politica del governo non c’è traccia di riforme, ma che la scuola è considerata, senza alcun criterio e senza alcuna sensibilità, solo come un settore di spesa

pubblica da tagliare selvaggiamente e non qualcosa di fondamentale per il futuro del Paese.

A Pisa, nonostante i tagli agli enti locali voluti dal Governo, il Comune investe cifre notevoli nell’istruzione, pari a 1/6 del bilancio annuale, una delle realtà più forti in Italia: 860mila euro per le scuole materne, che sono una competenza statale, e circa 4 milioni di euro per i servizi di supporto alla scuola dell’obbligo come il trasporto (515mila euro), la refezione (2,6 milioni), il sostegno (quasi 730mila euro, di cui 117 per le materne e 133 per i nidi) e i fondi per il diritto allo studio (117mila euro di libri di testo più quasi 400mila euro per i progetti integrati dell’area pisana dei sei comuni, di cui la metà dalla regione).A questi si aggiungono gli investimenti nell’edilizia scolastica (quasi 3 milioni di euro) e i circa 6 milioni di euro a beneficio degli asili nido.

Con il nostro documento vogliamo che si rendano noti i tagli alla scuola, per monitorare le ricadute sulla didattica, promuovendo ogni forma di protesta, di concerto con le altre istituzioni, i sindacati, i genitori, dove la formazione dei bambini e dei ragazzi è in pericolo

Una giornata storica, l’aveva definita il ministro Gelmini, inaugurando l’anno scolastico. Una giornata storica per l’ignoranza.

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