mercoledì 15 settembre 2010

Una mozione per contrastare le mafie e favorire lo sviluppo della legalità‏

La legalità è un valore fondativo del partito Democratico, e non può non esserlo anche per l’Amministrazione Comunale di Pisa. Per tradurre in azione un pensiero largamente condiviso ho presentato una mozione urgente, che potrete leggere nel resto del post. Mi auguro che venga votata unanimente dal Consiglio. Vi farò sapere.

Cosa ne pensate?

A.



MOZIONE URGENTE



OGGETTO: Iniziative di contrasto alle mafie e di sviluppo della legalità e della trasparenza da parte degli Enti Locali


Premesso che
· lo Stato sta ottenendo importanti successi nel contrasto alla criminalità organizzata;

· è necessario affiancare all’azione della magistratura e delle forze dell’ordine una forte iniziativa culturale e politica a tutti i livelli per diffondere la cultura della legalità e della trasparenza nell’amministrazione;

· gli Enti Locali, pur non potendo legiferare, possono mettere in campo misure di contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata e di sostegno a chi è vittima delle mafie, del racket e dell’usura;

· il fenomeno mafioso che investe i nostri Comuni ne penalizza lo sviluppo dal punto di vista sociale, economico e culturale e reca grave danno all’immagine stessa della città;

· molti imprenditori e liberi cittadini spesso decidono di non denunciare i propri aguzzini per paura di essere lasciati soli dalle Istituzioni;

· Il Comune di Pisa ha da sempre posto particolare attenzione a questa tematica. Negli ultimi anni ad aderito ad Avviso Pubblico, valorizzato le iniziative (cofinanziate da Regione Toscana) nelle scuole attraverso il protocollo per l'educazione alla cittadinanza attiva e alla legalita' che coinvolge anche prefettura (e relative forze dell'ordine) Centri e Laboratori dell’Universita' e del Sant'Anna, il Consiglio dell’Ordine Avvocati, la Società della Salute oltre a tutte le scuole e istituito il Laboratorio di Pisa Citta' per la Pace, di cui coordina le attività.





Considerato che

· occorre che i Comuni diano un segnale concreto di impegno nella lotta e contrasto alla criminalità organizzata in tutte le sue forme e su tutto il territorio nazionale;

· gli Enti Locali, e in particolar modo i giovani amministratori, devono ed intendono avere un ruolo di primo piano nella lotta alle mafie;



Il Consiglio Comunale di Pisa IMPEGNA IL SINDACO a

· costituirsi parte civile nei processi contro le attività criminose di stampo mafioso afferenti il proprio territorio comunale, destinando l’eventuale risarcimento a un fondo a sostegno delle vittime del racket e dell’usura e al sostegno delle realtà associative assegnatarie di immobili confiscati alla criminalità organizzata;

· consolidare gli strumenti amministrativi atti a rafforzare la piena trasparenza delle procedure di appalto, attraverso la verifica accurata dei collegamenti diretti e indiretti tra aziende partecipanti alle gare e controlli sulle aziende subappaltatrici, con particolare riferimento a quanto riportato dalla Legge Regionale n. 38 del 2007;

· Rafforzare l’azione della Polizia Locale nel perseguire lo sfruttamento illegale di manodopera nei cantieri, cosi come previsto dal Patto per la Sicurezza e la Regolarità del lavoro in Toscana DGR 27/12/2007 n.1025 ;

· utilizzare le prerogative assegnate ai Sindaci ed ai Comuni per iniziative, ispirate a principi di trasparenza e legalità, di contrasto a ogni forma di abusivismo (commerciale, edilizio), spaccio di droga, sfruttamento della prostituzione, gioco d’azzardo e altre attività criminali utili a rimpinguare le casse delle organizzazioni malavitose.

· Attivare percorsi di sensibilizzazione nelle scuole, attraverso incontri, campagne informative, percorsi culturali e sociali al fine di far maturare una nuova coscienza civica tra i più giovani, in collaborazione con le Associazioni Avviso Pubblico, Libera, ARCI, ACLI, etc;

· Promuovere forme di partecipazione alla vita democratica locale, incoraggiando il protagonismo dei giovani ed avvicinandoli alle Istituzioni (per es. partecipazione alle iniziative promesse da Regione Toscana ed associazionismo dei giovani nelle terre confiscate alla mafia nel Sud dell’Italia);





· Valutare, in funzione delle risorse di Bilancio, la possibilità di attivare una campagna d’informazione rivolta alla cittadinanza contro il racket e l’usura, recependo quanto disposto nella nuova Legge Regionale n. 86 del 2009 e favorendo la nascita di sportelli di ascolto/assistenza a supporto dei cittadini e delle imprese vittime del racket e dell’usura.





PISA, 10/09/201

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