venerdì 22 aprile 2011

25 Aprile - Difendiamo la costituzione!

Riporto di seguito alcune considerazioni sul 25 Aprile da parte del segretario provinciale del PD Pisa....che condivido totalmente. L'Italia ha bisogno di essere nuovamente liberata. Possiamo farlo solo con idee nuove, con tanta voglia di pensare al futuro in maniera positiva, con le tante competenze degli italiani...ma non possiamo farlo senza difendere con forza la nostra Costituzione.
Difenderla da chi vuole cambiare l'art. 1....difenderla da chi la considera un limite per i propri interessi.
L'Italia merita ben altro e noi dobbiamo essere in prima fila.
Io ci sarò




Ancora senza saperlo il 25 aprile del 1945 l'Italia liberata dal Nazifascismo si avviava a diventare una nazione moderna. Se questo è stato possibile, grande merito va attribuito senza dubbio ad un Patto Costituzionale illuminato. Intorno ad esso si riunirono le forze migliori di quell'Italia, messa in ginocchio dalla guerra eppure capace di rialzarsi e reagire.

In un Paese tanto frammentato come il nostro, la Costituzione rappresenta uno dei pochi riferimenti condivisi. Un collante che unisce il Nord al Sud e avvicina generazioni altrimenti irrimediabilmente lontane. Eppure questa colla che ci tiene insieme è oggetto di attacchi quotidiani. Parole come sassi, arroganti, becere. Che puntano sempre più alla pancia di chi ascolta che al cervello. Che stimolano gli istinti peggiori, i più biechi.

Che valore può avere la Carta per un Pdl tra le cui fila si nascondono deputati che vogliono cambiarne l'articolo 1? E non si tratta di "voci dal sen fuggite". È di pochi giorni fa il tentativo di Pdl e Lega di cancellare la norma che vieta la riorganizzazione del Partito Fascista. Qui non passa giorno senza che la Destra e la Lega che (mal) ci governano manifestino tutto il loro disprezzo per le istituzioni e la democrazia.

Sembra incredibile ma oggi, nel 2011, sessantasei anni dopo la Liberazione, in Italia c'è bisogno di riaffermare i principi dell'eguaglianza di tutti davanti alla legge, dell'autonomia e dell’indipendenza della magistratura, dell’equilibrio tra i poteri, dell'unità nazionale, della coesione sociale. E ancora il principio di solidarietà verso i più deboli, il ruolo della scuola pubblica, il diritto al lavoro e i diritti nel lavoro, a partire dalla sicurezza, la nostra appartenenza all'Unione Europea.

L'attacco è globale, ma noi del Partito Democratico non intendiamo recedere di un millimetro da ciò che rappresenta il fondamento stesso del nostro stare insieme. Ci opporremo con ogni mezzo, in tutte le sedi. In Parlamento, con i nostri rappresentanti istituzionali, e nelle piazze, ogniqualvolta la misura sarà colma. L'abbiamo già fatto, e lo rifaremo. Perché sessantasei anni dopo, abbiamo di nuovo bisogno di essere liberati. Berlusconi passa, l'Italia resta.

Francesco Nocchi
(Segretario Provinciale Pd)

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