lunedì 18 aprile 2011

RINNOVABILI; FERRANTE (PD): ROMANI NASCONDE BACCHETTATA DELL’EUROPA

Condivido completamente la posizione di Ferrante. Serve una svolta urgente per non ammazzare il settore
Antonio

“Dall’Europa una bacchettata al governo italiano sugli incentivi alle fonti rinnovabili. Nella lettera ufficiale che il commissario europeo all’Energia Oettinger ha indirizzato a Romani, che il ministro vorrebbe tenere ben chiusa in un cassetto, si esprime infatti preoccupazione per le modifiche alla disciplina degli incentivi alle rinnovabili e sulle conseguenze nel settore a livello europeo”. Lo rende noto il senatore Francesco Ferrante, responsabile per il PD dele politiche relative ai cambiamenti climatici.
“Oettinger – continua Ferrante - senza giri di parole comunica al ministro Romani che ‘le modifiche alla disciplina degli incentivi per le rinnovabili che compromettono direttamente o indirettamente investimenti in corso sollevano serie preoccupazioni tra gli investitori, sia nazionali che internazionali. Le conseguenze di tali modifiche sugli investimenti nel settore europeo delle rinnovabili destano la mia preoccupazione’. Oettinger scrive inoltre di avere ricevuto segnalazioni preoccupate da un elevato numero di operatori sul decreto legge del governo italiano in relazione alle modifiche degli incentivi per il solare fotovoltaico”.
“La lettera – aggiunge Ferrante – si conclude con un fermo quanto cortese invito a intraprendere gli sforzi nella giusta direzione e alla cautela per quanto riguarda gli effetti retroattivi che possono avere provvedimenti punitivi. È la conferma che l’Europa guarda in una direzione, quella dello sviluppo delle rinnovabili e della green economy, e il governo di Berlusconi rema invece contro. Romani e Prestigiacomo se ne rendano conto , non insistano su una strada che li isola in Europa e nel mondo e , concretamente, nel nuovo decreto che stanno per emanare salvaguardino gli investimenti già avviati, riducano le tariffe incentivanti in maniera sostenibile, e – conclude Ferrante - copino il modello tedesco, quello che funziona meglio in Europa, senza imporre alcun tetto di potenza agli impianti”.

Nessun commento: