Ieri sera ho partecipato ad una iniziativa di Confcommercio sullo “stato di salute del Litorale”, programmata da tempo, che si è trasformata in un dibattito sul centro di accoglienza di Calambrone. I toni nella maggior parte degli interventi sono stati pacati (anche se il clima in alcuni passaggi non mi apparteneva assolutamente) . Reputo che il lavoro che ha messo in campo l’amministrazione comunale sia stato fino ad ora molto efficace. HA fermato la localizzazione sul territorio pisano di un CIE - una struttura permanente e sinistra, progettata dal governo per accogliere stabilmente fino a 2000 persone e ha compartecipato alla scelta della Regione di proporre al governo un'alternativa: creare piccoli centri di accoglienza in tutte le province e non un'unica tendopoli protetta da filo spinato.
Ora non può e non deve tirarsi indietro. Deve chiedere con forza che il modello proposto venga rispettato e che si tenga conto degli irrinunciabili valori di dignità umana e solidarietà che contraddistinguono la storia dei nostri territori. Nello svolgersi di questa vicenda - che è documentata e riscontrabile e non deve essere raccontata in modo inesatto per interessi di parte - l'amministrazione ha difeso tutta la città; non ha favorito una parte del territorio, ma un modello di gestione più civile e sostenibile che ora anche altri vogliono opportunamente seguire.
Di qui bisogna partire nelle nostre discussioni. E ieri questo non è stato fatto…purtroppo ognuno guardava i suoi interessi senza tener conto della visione collettiva che una amministrazione comunale deve avere. Ma noi non torniamo indietro. Crediamo che sia necessario continuare su questa strada, su un modello, solidale e rispettoso della dignità umana, ha ricevuto anche il plauso della chiesa e di molte associazioni di volontariato che ci auguriamo possano essere attivamente coinvolte nella gestione di un'emergenza, simile ad altre che in passato sono state gestite con successo, senza recare alcun danno.
Per fare ciò, e per evitare i contraccolpi sulla stagione turistica del litorale è necessaria una azione condivisa tra istituzioni, cittadini, associazioni di categoria, che richieda al governo un impegno perché ogni intervento sia approntato senza improvvisazioni e forzature e con le necessarie garanzie.nel rispetto di un modello di inclusione che alla lunga si dimostrerà vincente.
martedì 5 aprile 2011
Solidarietà ed accoglienza SI, strumentalizzazioni politiche NO - La situazione al Calambrone
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