domenica 22 giugno 2008

Consiglio comunale del 19 giugno - Una breve sintesi

Ennesimo vivace consiglio Comunale. I punti all’ordine dell’giorno era diversi e tutti molto interessanti. Innanzitutto si è conclusa la fase di replica (in più tempi) al discorso di apertura del Sindaco Filippeschi. Diversi consiglieri di minoranza sono intervenuti, alcuni entrando nel merito degli argomenti, altri (nei banchi del PDL) solo per dire che un iter di questo tipo (replicare dopo 1 mese al discorso del Sindaco) è fuori luogo e poco efficace. Secondo me queste differenze dimostrano una minoranza poco coesa e con qualche difficoltà interna. Al termine degli interventi dei Consiglieri, c’è stato un accorato intervento di chiusura del Sindaco, che ha sottolineato che la maggioranza proporrà al consiglio entro fine luglio un programma di mandato che rispecchia quando proposto in sede di campagna elettorale. Ha anche replicato agli interventi dei consiglieri intervenuti, ponendo attenzione alle aperture della Sinistra Arcobaleno e sottolineando che sui temi più istituzionali è importante trovare le soluzioni maggiormente condivise.
Dell’intervento del Sindaco ho condiviso quasi tutti i passaggi... mi resta qualche piccolo dubbio sulla posizione assunta in merito al caos creato dalla vita notturna a Pisa...

Nel suo intervento, infatti, ha sottolineato come neanche negli anni '70 (anni di grandi fermento per i moti studenteschi) si fosse creato un clima notturno cosi insostenibile, in cui i giovani invadono il quadrilatero intorno a piazza Garibaldi... senza consentire ai cittadini di riposare tranquillamente. Io, come molti di voi che vivono la città, in parte anche la notte, ritengo invece che l’atteggiamento dei giovani, in generale, sia responsabile e rispettoso del decoro urbano. Andrebbe piuttosto pensato un modo per offrire degli spazi nuovi di aggregazione. Se noi come amministratori non ci poniamo il problema del rapporto tra i giovani (residenti e fuori sede) e la città (e tra un po’ ne parliamo più approfonditamente su Rebeldia) e rispondiamo soltanto con la chiusura anticipata dei locali, non credo che risolveremo il problema... lo sposteremo solo in altre zone della città. Riteniamo utile una posizione di questo genere?

Si è subito passato ad esaminare la prima interpellanza: un tema caldo in città, specialmente dopo la manifestazione dello scorso sabato, quello di REBELDIA. L’interpellanza presentata dal gruppo di Sinistra Arcobaleno chiedeva al Sindaco di esprimere la sua posizione su:

- futuro dell’area di via Battisti e se intende adoperarsi presso la CPT per l’immediato ritiro della richiesta di liberazione dei locali delle associazioni;

- tavolo istituzionale e partecipazione al tavolo delle Ferrovie dello Stato;

- possibili risorse da destinare a questo progetto.

All’interpellanza, anche per ragioni di continuità, risponde l’Ass. Cerri. Il quale sottolinea che Rebeldia deve lasciare gli spazi di via Battisti perché li è prevista la realizzazione della nuova stazione dei bus della CPT che consente l’intermodalità tra gomme e treno. Inoltre sottolinea come questi progetti risalgono al 2005 e sono stati approvati all’unanimità dalla Circoscrizione 4 di cui era Presidente la Mango dei Comunisti Italiani e poi evidenzia come Rebeldia ha firmato un contratto PROVVISORIO di comodato gratuito con la CPT scaduto da un anno, con la clausula di lasciare anticipatamente lo stabile qualora servisse alla CPT anticipatamente alla scadenza del contratto. Inoltre assicura che continuerà il tavolo interistituzionale per trovare una soluzione provvisoria. Dopo la risposta dell’Assessore sono intervenuti diversi altri capigruppo, tra cui la consigliera Paoletti (PDL) che ha sottolineato che la sistemazione di Rebeldia è un problema che il Centro sinistra ha creato ed il centro sinistra da solo deve risolvere (ma vi rendete conto che ragionamenti???). Infine è intervenuto Del Torto (per il nostro gruppo) sottolineando che l’Amministrazione Comunale ha sempre avuto grande considerazione delle attività sociali che si sono svolte nell’ambito del progetto Rebeldia. Vi è stata anche la collaborazione e il sostegno economico su alcune iniziative; è stato il Comune che ha proposto la soluzione di via Battisti quando l’Università ha disposto lo sgombero dell’area ex-Etruria. La stessa attenzione e apertura al dialogo vi è oggi. Inoltre ha evidenziato che sono state offerte alcune soluzioni provvisorie in attesa che si possa dare una soluzione definitiva al problema della mancanza di spazi di aggregazione giovanile e per attività culturali e sociali che affligge la nostra città. I motivi che hanno portato al rifiuto di queste destinazioni vanno riconsiderati: non può ritenersi elemento irrinunciabile l’unitarietà di spazio per attività che coprono settori di interesse disparati e con bisogni che vanno da aree per spettacoli a palestre per attività sportive, a sedi. Si deve cercare di lavorare per rendere più efficienti gli spazi che già esistono anche con un utilizzo congiunto e non esclusivo. Per quanto riguarda l’elemento territoriale, pur rispettando il lavoro svolto soprattutto verso gli immigrati, Rebeldia ha occupato storicamente luoghi diversi, ma soprattutto potrebbe essere motivo di riflessione verificare se anche altri quartieri periferici e popolari non potessero trarre beneficio dalla presenza di un centro di aggregazione. Infine ha chiesto l’impegno nel trovare soluzioni condivise ma sempre nel rispetto della legalità, degli impegni presi fra le parti e con la città e nel rispetto delle legittime richieste anche di altri soggetti, per riuscire a raggiungere il fine condiviso da tutti che è il miglioramento della qualità della vita nella città. Avrei voluto intervenire…ma, essendo una interpellanza, poteva parlare una sola persona per gruppo. Oltre a quanto detto ottimamente da Ranieri, avrei sottolineato che il progetto Rebeldia, che stimo anche se non vi ho mai partecipato, è solo uno dei tanti progetti di aggregzione sociale esistenti a Pisa che svolgono un ruolo "sociale" insostituibile. Quindi Rebeldia apre un problema che è di tutte le associazioni pisane, e sono più di 100, che operano nel territorio, a favore del territorio, con progetti socio-culturali importanti: la necessità di spazi, e forse anche di sedi, che consentano di sviluppare la propria progettualità, senza essere soffocati da gravami economici che soffocano ogni agire è problema di tutti.

Avrei quindi chiesto di commissionare agli uffici preposti uno studio di fattibilità sugli spazi comunali attualmente disponibili, che pensiamo di poter offrire come spazi di aggregazione sociale e culturale alle associazioni. Non credo sia nostro compito fornire sedi alle associazioni, ma trovare degli spazi in cui chiunque ne faccia richiesta,attraverso un bando pubblico, può accedervi.. Secondo me non si tratta di una posizione marginale ma di un fatto sostanziale per la correttezza e la trasparenza della gestione del bene pubblico.

Il consiglio è poi proseguito molto velocemente passando dall’interpellanza del consigliere Cognetti circa la rimozione dei cordoli bianchi del viale del tirreno, attraverso le proposte del piano attuativo per l’ampliamento della Parrocchia San francesco d’Assisi di Tirrenia, ad alcune varianti parziali al regolamento urbanistico, che sono state votate all’unanimità.

Poi abbiamo approvato la proposta di aggiornamento del piano quinquennalie di estinzione anticipata dei muti e la convenzione e lo statuto per la costituzione del Consorzio “Comunità di ambito ATO Toscana Costa”. Infine si doveva discutere di una modifica regolamentare, che rispondeva alla richiesta delle opposizioni di avere gli strumenti necessari per poter lavorare all’interno del Consiglio. La modifica regolamentare è di competenza della quarta commissione. Come detto in aula, il lavoro della commissione è stato approfondito ed ha limitato la proposta iniziale della Presidenza del consiglio. La proposta è stata votata all’unanimità dalla commissione…ma poi nella notte è successo qualcosa, ad oggi poco chiara, che ha spinto il Consigliere Bini (SA) a chiedere il rinvio della discussione. Come ho detto in aula spero che questa situazione sia “unica”…altrimenti il ruolo delle commissioni viene svilito e, lo ricordo a quelli che parlano di casta e di riduzione dei costi della politica, si spende denaro pubblico in maniera inopportuna.

Alle 19.45 tutti a casa a riposarsi…per un’oretta e poi di corsa all’assemblea comunale del PD……….Io invece ho deciso di rilassarmi andando a giocare con i miei amici BRIGANTI al Memorial Rossellini…bella partita finita 6-6……….ottimo risultato per una squadra a cui mancava il suo bomber principe (nonché ideatore di questo blog :) )



A presto

Antonio

1 commento:

Unknown ha detto...

Il problema del presunto caos notturno e del "caso" Rebeldia, sono due facce della setssa problematica: la cronica mancanza di spazi di aggregazione, socializzazione ed espressione dei giovani. Non vorrei sembrare superficiale, ma non capisco come si possa chiedere loro di non rinchiudersi nelle proprie case davanti alla tv, internet o play station senza proporgli delle alternative nelle quali ritrovarsi non solo come spazio fisico da occupare, ma anche e soprattutto come pratica di buoni valori e di civismo.
Come ho già avuto modo di dire ad alcuni amici consiglieri del PD, è indispensabile avere una mappatura dettagliata e precisa degli spazi attualmente in carico al Comune di Pisa, destinati ad uso sociale o senza destinazione precisa (ovvero da recuperare); spazi intesi come immobili, aree all'aperto, palestre, spazi polifunzionali ecc. Questo lavoro impegnativo ma non impossibile, partendo sicuramente da dati oggettivi probabilmente solo da aggiornare, va svolto con il supporto di tecnici, assessori, consiglieri comunali e, perchè no, di tutte le associazioni o liberi cittadini che vogliano dare un contributo. In questo modo si impedirà la strumentalizzazione da destra e da sinistra (con argomenti diversi, ma con l'identico sistema di cavalcare un "caso politico" creando paura e sull'insicurezza dei cittadini) e si aprirà concretamente ad una corretta gestione degli spazi pubblici.

Maurizio