Navigando un po' in rete, nei blog di Pippo Civati e Marcello Saponaro, ho trovato una lettura davvero interessante del motivo per cui Ryanair sta minacciando di cancellare i voli interni al nostro BelPaese
Come suol dirsi “NON CI SIAMO PROPRIO”
Questa è l’Italia da cambiare!!!!
Tratto da www.marcellosaponaro.it/blog/2009/12/30/lei-non-sa-chi-sono-io-gabriella-giammanco/
Lei è Gabriella Giammanco, giovane parlamentare siciliana del PDL, più famosa per i bigliettini di Berlusconi che per il numero di interrogazioni presentate (2). L’ennesimo favore ad Alitalia, il tentativo di tagliare le ali a Ryanair e ad ogni possibile concorrenza al piccolo monopolista, l’incredibile vertenza sui documenti necessari per l’imbarco nei voli nazionali nasce da lei, dalla richiesta di essere identificata dal tesserino parlamentare (che se è uguale a quello del Consiglio Regionale è un pezzo di carta con incollata una foto tessera).
Da lì il rifiuto di una dipendente Ryanair, da lì l’intervento del Presidente dell’ENAC Vito Riggio, da lì ricorso, etc…
Lo sappiano i lavoratori bergamaschi che gravitano nel 7% di PIL prodotto e indotto da Orio al Serio. Lo sappiano gli studenti, i giovani, i manager che vorrebbero continuare a viaggare a 38 euro (di media). Lo sappiano anche gli altri semplicemente un po’ inc***ti. Sappiano che i ringraziamenti dovranno essere rivolti a una trentaduenne parlamentare per caso che non contenta di viaggiare gratis, non contenta di imbarcarsi senza coda dall’ingresso piloti (come tutti i parlamentari ed eventuale accompagnatore), non contenta di tornare a casa quel giorno, voleva pure esibire un documento diverso da quello che lei stessa aveva accettato con il check in telematico sul sito di Ryanair.
Come suol dirsi “NON CI SIAMO PROPRIO”
Questa è l’Italia da cambiare!!!!
Tratto da www.marcellosaponaro.it/blog/2009/12/30/lei-non-sa-chi-sono-io-gabriella-giammanco/
Lei è Gabriella Giammanco, giovane parlamentare siciliana del PDL, più famosa per i bigliettini di Berlusconi che per il numero di interrogazioni presentate (2). L’ennesimo favore ad Alitalia, il tentativo di tagliare le ali a Ryanair e ad ogni possibile concorrenza al piccolo monopolista, l’incredibile vertenza sui documenti necessari per l’imbarco nei voli nazionali nasce da lei, dalla richiesta di essere identificata dal tesserino parlamentare (che se è uguale a quello del Consiglio Regionale è un pezzo di carta con incollata una foto tessera).
Da lì il rifiuto di una dipendente Ryanair, da lì l’intervento del Presidente dell’ENAC Vito Riggio, da lì ricorso, etc…
Lo sappiano i lavoratori bergamaschi che gravitano nel 7% di PIL prodotto e indotto da Orio al Serio. Lo sappiano gli studenti, i giovani, i manager che vorrebbero continuare a viaggare a 38 euro (di media). Lo sappiano anche gli altri semplicemente un po’ inc***ti. Sappiano che i ringraziamenti dovranno essere rivolti a una trentaduenne parlamentare per caso che non contenta di viaggiare gratis, non contenta di imbarcarsi senza coda dall’ingresso piloti (come tutti i parlamentari ed eventuale accompagnatore), non contenta di tornare a casa quel giorno, voleva pure esibire un documento diverso da quello che lei stessa aveva accettato con il check in telematico sul sito di Ryanair.
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