martedì 15 dicembre 2009

Un bilancio 2010 attento alle esigenze e alle "tasche" dei cittadini

Un bilancio 2010 senza aumenti di tasse e tariffe. È questa la prima nota positiva del Bilancio comunale per l’anno prossimo che andremo a votare il 21 e 22 Dicembre. Le operazioni fatte nel 2009, nel solco di quelle degli anni precedenti, hanno consentito al Comune di tenere in ordine i conti; il Bilancio del Comune di Pisa infatti si presenta sano e questo ha consentito alla Giunta di non prevedere aumenti delle tariffe e delle tasse. Due dati su tutti: il debito è passato dal 130% rispetto alle entrate nel 2003, al 55% nel 2009; nel 2009 sono stati pienamente rispettati gli obiettivi di recupero dell’evasione fiscale che ha portato nelle casse comunali 2 milioni di euro.
La seconda linea d’azione per il 2010 è quella dei risparmi ricavabili dalla riorganizzazione della macchina comunale (che deve avvenire in tempi brevissimi) e dalla maggiore capacità di controllo delle attività: è proprio a partire dall’anno prossimo che si vedranno i primi risultati in termini di riduzione di spesa e di migliore funzionamento della struttura.

Partendo da questi due presupposti, abbiamo apprezzato la scelta della Giunta comunale di non procedere ad alcun taglio dei finanziamenti diretti alle politiche sociali e scolastiche. Anzi, a copertura parziale dei tagli decisi dal Governo Berlusconi alle politiche sociali, il Comune provvederà ad aumentare di 140mila euro la quota trasferita alla Società della Salute.

Questo provvedimento – come piu volte sottolineato in Commissione – si inquadra nella più ampia strategia di contrasto alla crisi economica che sta investendo anche l’area pisana. Infatti i vari provvedimenti vanno tutti inseriti nell’ottica del sostegno alle famiglie, alle persone in difficoltà con il lavoro, alle imprese affinchè possano aumentare la propria capacità competitiva. Quindi da un lato il blocco delle tariffe e il mantenimento dei servizi sociali, educativi e per la casa, e delle esezioni legate all’ISEE, dall’altro una politica di forti investimenti pubblici o stimolati dal pubblico per puntare sia alla modernizzazione della città, sia alla creazione di nuovo lavoro e di nuova e più stabile occupazione.

In definitiva un Bilancio Virtuoso che non prevede aumento di tasse e tariffe e mantiene i servizi soprattutto sul versante sociale, da forte impulso agli investimenti anche grazie alle risorse del PIUSS e cosa da non far passare in secondo piano propone un rigido controllo della spesa assegnando budget intoccabili ai dirigenti dei vari settori.

Toccherà a noi lavorare nei prossimi mesi perché da un buon bilancio di previsioni a fine anno si dimostri un ottimo bilancio consuntivo!

Antonio

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