Giorni di fervente dibattito nel PD Pisano (vedi nel resto del post l'articolo tratto da Pisanotizie). Stasera discuteremo su come organizzarci a livello comunale.
La mia proposta è chiara da diverse settimane. Un segretario autorevole, che sappia parlare con tutti i mondi che compongono la nostra città e con tutte le anime del partito. Un segretario che sappia creare le condizioni per un congresso vero e che sappia valorizzare una classe dirigente nuova. Un segretario che spenda molte delle sue energie per dialogare con i circoli e con i suoi dirigenti.
Voi cosa ne pensate? Avete dei nomi da proporre? Io il mio l’ho gia fatto: è Paolo Fontanelli!
Antonio
Tratto da www.pisanotizie.it:
All'indomani delle primarie del 13 dicembre, il dibattito all'interno del Pd pisano è tutto concentrato sulla nomina del nuovo segretario comunale, dopo le dimissioni delle scorse settimane di Nicola Landucci. Un dibattito articolato in cui molte sono le posizioni sia sul percorso che occorre seguire (in primavera si terrà il congresso e verranno scelti sia il segretario provinciale sia quello comunale), sia sulle caratteristiche del segretario che guiderà il partito in concomitanza delle elezioni regionali di marzo. Linee politiche differenti che si confrontano all'interno del partito e, nonostante i primi propositi, non sembra che prima della pausa natalizia sia possibile riuscire a trovare un accordo. Nel corso di questa settimana, infatti, sono state avviate le consultazioni, ma sembra difficile che possa essere confermata l'idea di riunire l'assemblea comunale nei prossimi giorni per nominare il nuovo segretario. Pisanotizie ha fatto un viaggio tra le varie anime del Pd, per capire quali sono le idee e le opzioni che si confrontano.
Il primo che sentiamo è Antonio Mazzeo, consigliere comunale del Pd ed esponente della mozione Franceschini. "Occorre in primo luogo - ci spiega Mazzeo - individuare una figura autorevole che sappia tutelare tutte le anime presenti nel partito e che in questi 4-5 mesi guidi il Pd pisano in maniera tale da preparare il terreno per un congresso vero e ben fatto. Deve essere una persona in grado di creare e raccogliere attorno a sé una nuova classe dirigente su cui investire per il futuro del partito. Nel momento in cui andremo a scegliere questa figura, come mozione Franceschini, non chiederemo nulla. Indicheremo le caratteristiche che, a nostro giudizio, deve avere questo segretario, anche perchè se prevale la logica 'del chiedere per avere in cambio' il Partito Democratico non ha un futuro". In queste settimane diversi sono i nomi possibili che sono circolati, tra questi quello dell'onorevole Fontanelli che si è messo a disposizione del territorio. Al riguardo, Mazzeo ritiene "che sia una cosa bella che una persona con i suoi impegni si metta disposizione, ed il suo profilo ha sicuramente tutte quelle caratteristiche di cui parlavo prima, anche se ci sono altre persone che hanno la stessa autorevolezza per ricoprire questo ruolo. Al di là dei nomi, però, tengo a sottolineare che la questione del ricambio generazionale è assolutamente fondamentale e su questo anche il nuovo congresso dovrà dare un segnale e fare un investimento".
La segretaria del Circolo Pisa Centro, Teresa Rotondo Dottore, si sofferma, invece, sul fatto che in questo momento "serve una figura di transizione che possa costruire un percorso verso il congresso. Un congresso che mi auguro individui finalmente un giovane per ricoprire questo ruolo. Occorre investire sui trentenni e quarantennni, se ciò non avviene sarà una sconfitta per il partito. Daremmo il segnale che non abbiamo creato una nuova classe dirigente".
"A mio giudizio - prosegue la Rotondo Dottore - il segretario pro-tempore che nomineremo non si dovrebbe ricandidare al congresso di primavera, poichè in quella occasione si svilupperà un dibattito differente rispetto a quello di questi giorni, a partire dal fatto che saranno gli iscritti a votare. Personalmente non mi appassiona il dibattito sui nomi, quanto piuttosto l'individuazione di una persona autorevole che guidi in questi mesi il partito in una situazione non facile in cui ci attendono scadenze importanti come le elezioni regionali".
Il tema di una nuova classe dirigente ritorna anche nelle considerazioni del consigliere Stefano Landucci, esponente della mozione Marino, che tiene a sottolineare come le sue considerazioni siano però assolutamente personali: "Abbiamo il congresso tra 4 mesi per cui non occorre fare scelte affrettate. Per questo credo che non sia opportuno forzare sui nomi oggi, visto che c'è l'opportunità di un congresso. Penso che la cosa migliore sia pensare ad una soluzione transitoria, facendo gestire questo processo a colui che è attualmente il presidente dell'Assemblea comunale del partito: Miro Berretta, una figura di garanzia. Di contro, invece, affrettare i tempi sarebbe rischioso. In generale però serve che dal congresso emerga una nuova classe dirigente, perchè il Pd pisano ha bisogno di questo, indipendentemente dalla linea politica che prevarrà".
Di parere diverso sono, invece, i consiglieri comunali Francesco Monceri e Michele Di Lupo che non nascondono il loro appoggio ad un ritorno di Paolo Fontanelli: "C'è un dibattito molto importante all'interno del partito che si avvia alle elezioni regionali e al congresso. Paolo Fontanellli da questo punto di vista e per la sua esperienza rappresenta la figura migliore che potrebbe garantire e rafforzare il partito in questo momento. Non è sicuramente oggi l'ora dei giovani".
Del bisogno di una figura di grande esperienza parla anche la Presidente del Consiglio Comunale Titina Maccioni: "Ciò che serve in questo momento è una figura capace di guidare il partito verso le regionali, una persona autorevole e che sappia essere presente nella vita politica della città, diventando anche un punto di riferimento per il gruppo in consiglio comunale. E' importante che il nuovo segretatario abbia il consenso e la fiducia di tutte le anime del partito, portando così anche una nuova armonia all'interno. Occorre quindi gente capace, che abbia un metodo di lavoro e una grande esperienza. Al riguardo non posso che ringraziare l'onorevole Fontanelli per il suo essersi messo a disposizione. Inubbiamente lui ha tutte le caratteristiche di cui parlavo. Sul fatto poi se il segretario che nomineremo in questi giorni resterà o meno anche nel futuro, lo potrà decidere solo il congresso".
Di avviso diverso è il consigliere comunale Michele Passarelli: "Il Pd ha oggi il dovere e deve avere il coraggio di nominare un "vero" segretario comunale subito. Ci sono tanti giovani capaci di innovare, e l'innovazione è indispensabile in questo partito. Già oggi esistono le condizioni per prendere queste decisioni e sarà poi il congresso che confermerà o meno la scelta che faremo nei prossimi giorni. Sarebbe assurdo, con le elezioni regionali nel mezzo, pensare ad un guida del partito che guardi al passato o ancora peggio ad una sorta di 'tutoraggio' con la nomina di persone che ricoprono ruoli di primo piano a livello locale o nazionale. Si tratta certamente di persone autorevoli, ma serve gente fresca di età e di testa". "L'obiettivo - prosegue Passarelli - è quello di nominare un esecutivo innovativo, che lo stesso congresso in primavera riconfermi per acclamazione tanto ha lavorato bene. Per fare questo occorre, però, un accordo di tutto il partito. Se non si trova questa strada, allora si intraprenderà una soluzione istituzionale ed in questo caso il traghettatore possibile c'è già: mi riferisco al presidente dell'Assemblea comunale, Miro Berretta. Bisogna lavorare per l'innovazione nel PD e spero che lo si faccia ora, in caso contrario lo faremo a maggio: più che una questione di nomi, è quindi una questione di scelte e di percorsi".
Meno netta è invece la posizione del capogruppo in consiglio Comunale Ranieri Del Torto: "Occorre individuare una persona che possa garantire affidabilità e coesione nel partito, in un momento difficile ed importante come le elezioni regionali, che saranno di fatto anche un test nazionale. Se poi questa persona che nomineremo si ricandiderà o meno anche al congresso sarà una sua scelta". "Rispetto al dibattito che ho letto sui giornali 'Fontanelli sì, Fontanelli no' - spiega ancora Del Torto - credo che sia fuorviante. In primo luogo mi sembra un dibattito più esterno che interno al partito, e poi il problema non è sul nome ma sul percorso. Se Fontanelli, o qualsiasi altro nome, vuol dire guardare al passato dico no; se il nome di Fontanelli significa la costruzione sul territorio di un partito forte, radicato e presente allora sono favorevole".
Chiudiamo il nostro giro di interviste con il consigliere comunale Carmine Zappacosta, esponente della mozione Bersani, il cui nome era stato riportato dai giornali, compreso il nostro, come possibile candidato a ricoprire questo ruolo. Anche questa volta Zappacosta è molto diretto e schietto:"Ho deciso di non partecipare alle consultazioni perchè un partito serio e grande come il Pd nel momento in cui vi sono alcuni illazioni sui giornali deve dire, appunto, che si tratta di illazioni. I giornali legittimamente scrivono quello che rilevano e questo sta nelle cose. D'altro canto, proprio in questi momenti, e di fronte a simili situazioni, è necessario un intervento chiaro dei dirigenti che ponga fine a questo chiacchericcio: anche in tali occasioni si vede la qualità della dirigenza di un partito. Al contrario, ho notato che ci si è fatti prendere troppo dal coinvolgimento personale nella campagna elettorale per le primarie per il consiglio regionale, come nel caso del segretario provinciale. Occorre definire percorsi seri: se invece si continua così, si rischia di distruggere alcune delle migliori risorse di questo partito".
La mia proposta è chiara da diverse settimane. Un segretario autorevole, che sappia parlare con tutti i mondi che compongono la nostra città e con tutte le anime del partito. Un segretario che sappia creare le condizioni per un congresso vero e che sappia valorizzare una classe dirigente nuova. Un segretario che spenda molte delle sue energie per dialogare con i circoli e con i suoi dirigenti.
Voi cosa ne pensate? Avete dei nomi da proporre? Io il mio l’ho gia fatto: è Paolo Fontanelli!
Antonio
Tratto da www.pisanotizie.it:
All'indomani delle primarie del 13 dicembre, il dibattito all'interno del Pd pisano è tutto concentrato sulla nomina del nuovo segretario comunale, dopo le dimissioni delle scorse settimane di Nicola Landucci. Un dibattito articolato in cui molte sono le posizioni sia sul percorso che occorre seguire (in primavera si terrà il congresso e verranno scelti sia il segretario provinciale sia quello comunale), sia sulle caratteristiche del segretario che guiderà il partito in concomitanza delle elezioni regionali di marzo. Linee politiche differenti che si confrontano all'interno del partito e, nonostante i primi propositi, non sembra che prima della pausa natalizia sia possibile riuscire a trovare un accordo. Nel corso di questa settimana, infatti, sono state avviate le consultazioni, ma sembra difficile che possa essere confermata l'idea di riunire l'assemblea comunale nei prossimi giorni per nominare il nuovo segretario. Pisanotizie ha fatto un viaggio tra le varie anime del Pd, per capire quali sono le idee e le opzioni che si confrontano.
Il primo che sentiamo è Antonio Mazzeo, consigliere comunale del Pd ed esponente della mozione Franceschini. "Occorre in primo luogo - ci spiega Mazzeo - individuare una figura autorevole che sappia tutelare tutte le anime presenti nel partito e che in questi 4-5 mesi guidi il Pd pisano in maniera tale da preparare il terreno per un congresso vero e ben fatto. Deve essere una persona in grado di creare e raccogliere attorno a sé una nuova classe dirigente su cui investire per il futuro del partito. Nel momento in cui andremo a scegliere questa figura, come mozione Franceschini, non chiederemo nulla. Indicheremo le caratteristiche che, a nostro giudizio, deve avere questo segretario, anche perchè se prevale la logica 'del chiedere per avere in cambio' il Partito Democratico non ha un futuro". In queste settimane diversi sono i nomi possibili che sono circolati, tra questi quello dell'onorevole Fontanelli che si è messo a disposizione del territorio. Al riguardo, Mazzeo ritiene "che sia una cosa bella che una persona con i suoi impegni si metta disposizione, ed il suo profilo ha sicuramente tutte quelle caratteristiche di cui parlavo prima, anche se ci sono altre persone che hanno la stessa autorevolezza per ricoprire questo ruolo. Al di là dei nomi, però, tengo a sottolineare che la questione del ricambio generazionale è assolutamente fondamentale e su questo anche il nuovo congresso dovrà dare un segnale e fare un investimento".
La segretaria del Circolo Pisa Centro, Teresa Rotondo Dottore, si sofferma, invece, sul fatto che in questo momento "serve una figura di transizione che possa costruire un percorso verso il congresso. Un congresso che mi auguro individui finalmente un giovane per ricoprire questo ruolo. Occorre investire sui trentenni e quarantennni, se ciò non avviene sarà una sconfitta per il partito. Daremmo il segnale che non abbiamo creato una nuova classe dirigente".
"A mio giudizio - prosegue la Rotondo Dottore - il segretario pro-tempore che nomineremo non si dovrebbe ricandidare al congresso di primavera, poichè in quella occasione si svilupperà un dibattito differente rispetto a quello di questi giorni, a partire dal fatto che saranno gli iscritti a votare. Personalmente non mi appassiona il dibattito sui nomi, quanto piuttosto l'individuazione di una persona autorevole che guidi in questi mesi il partito in una situazione non facile in cui ci attendono scadenze importanti come le elezioni regionali".
Il tema di una nuova classe dirigente ritorna anche nelle considerazioni del consigliere Stefano Landucci, esponente della mozione Marino, che tiene a sottolineare come le sue considerazioni siano però assolutamente personali: "Abbiamo il congresso tra 4 mesi per cui non occorre fare scelte affrettate. Per questo credo che non sia opportuno forzare sui nomi oggi, visto che c'è l'opportunità di un congresso. Penso che la cosa migliore sia pensare ad una soluzione transitoria, facendo gestire questo processo a colui che è attualmente il presidente dell'Assemblea comunale del partito: Miro Berretta, una figura di garanzia. Di contro, invece, affrettare i tempi sarebbe rischioso. In generale però serve che dal congresso emerga una nuova classe dirigente, perchè il Pd pisano ha bisogno di questo, indipendentemente dalla linea politica che prevarrà".
Di parere diverso sono, invece, i consiglieri comunali Francesco Monceri e Michele Di Lupo che non nascondono il loro appoggio ad un ritorno di Paolo Fontanelli: "C'è un dibattito molto importante all'interno del partito che si avvia alle elezioni regionali e al congresso. Paolo Fontanellli da questo punto di vista e per la sua esperienza rappresenta la figura migliore che potrebbe garantire e rafforzare il partito in questo momento. Non è sicuramente oggi l'ora dei giovani".
Del bisogno di una figura di grande esperienza parla anche la Presidente del Consiglio Comunale Titina Maccioni: "Ciò che serve in questo momento è una figura capace di guidare il partito verso le regionali, una persona autorevole e che sappia essere presente nella vita politica della città, diventando anche un punto di riferimento per il gruppo in consiglio comunale. E' importante che il nuovo segretatario abbia il consenso e la fiducia di tutte le anime del partito, portando così anche una nuova armonia all'interno. Occorre quindi gente capace, che abbia un metodo di lavoro e una grande esperienza. Al riguardo non posso che ringraziare l'onorevole Fontanelli per il suo essersi messo a disposizione. Inubbiamente lui ha tutte le caratteristiche di cui parlavo. Sul fatto poi se il segretario che nomineremo in questi giorni resterà o meno anche nel futuro, lo potrà decidere solo il congresso".
Di avviso diverso è il consigliere comunale Michele Passarelli: "Il Pd ha oggi il dovere e deve avere il coraggio di nominare un "vero" segretario comunale subito. Ci sono tanti giovani capaci di innovare, e l'innovazione è indispensabile in questo partito. Già oggi esistono le condizioni per prendere queste decisioni e sarà poi il congresso che confermerà o meno la scelta che faremo nei prossimi giorni. Sarebbe assurdo, con le elezioni regionali nel mezzo, pensare ad un guida del partito che guardi al passato o ancora peggio ad una sorta di 'tutoraggio' con la nomina di persone che ricoprono ruoli di primo piano a livello locale o nazionale. Si tratta certamente di persone autorevoli, ma serve gente fresca di età e di testa". "L'obiettivo - prosegue Passarelli - è quello di nominare un esecutivo innovativo, che lo stesso congresso in primavera riconfermi per acclamazione tanto ha lavorato bene. Per fare questo occorre, però, un accordo di tutto il partito. Se non si trova questa strada, allora si intraprenderà una soluzione istituzionale ed in questo caso il traghettatore possibile c'è già: mi riferisco al presidente dell'Assemblea comunale, Miro Berretta. Bisogna lavorare per l'innovazione nel PD e spero che lo si faccia ora, in caso contrario lo faremo a maggio: più che una questione di nomi, è quindi una questione di scelte e di percorsi".
Meno netta è invece la posizione del capogruppo in consiglio Comunale Ranieri Del Torto: "Occorre individuare una persona che possa garantire affidabilità e coesione nel partito, in un momento difficile ed importante come le elezioni regionali, che saranno di fatto anche un test nazionale. Se poi questa persona che nomineremo si ricandiderà o meno anche al congresso sarà una sua scelta". "Rispetto al dibattito che ho letto sui giornali 'Fontanelli sì, Fontanelli no' - spiega ancora Del Torto - credo che sia fuorviante. In primo luogo mi sembra un dibattito più esterno che interno al partito, e poi il problema non è sul nome ma sul percorso. Se Fontanelli, o qualsiasi altro nome, vuol dire guardare al passato dico no; se il nome di Fontanelli significa la costruzione sul territorio di un partito forte, radicato e presente allora sono favorevole".
Chiudiamo il nostro giro di interviste con il consigliere comunale Carmine Zappacosta, esponente della mozione Bersani, il cui nome era stato riportato dai giornali, compreso il nostro, come possibile candidato a ricoprire questo ruolo. Anche questa volta Zappacosta è molto diretto e schietto:"Ho deciso di non partecipare alle consultazioni perchè un partito serio e grande come il Pd nel momento in cui vi sono alcuni illazioni sui giornali deve dire, appunto, che si tratta di illazioni. I giornali legittimamente scrivono quello che rilevano e questo sta nelle cose. D'altro canto, proprio in questi momenti, e di fronte a simili situazioni, è necessario un intervento chiaro dei dirigenti che ponga fine a questo chiacchericcio: anche in tali occasioni si vede la qualità della dirigenza di un partito. Al contrario, ho notato che ci si è fatti prendere troppo dal coinvolgimento personale nella campagna elettorale per le primarie per il consiglio regionale, come nel caso del segretario provinciale. Occorre definire percorsi seri: se invece si continua così, si rischia di distruggere alcune delle migliori risorse di questo partito".
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