lunedì 29 giugno 2009

TRA LA MOVIDA E IL SONNO SI SCELGA IL RISPETTO DELLA LEGALITA’

L’iniziativa proposta dal Comitato in merito agli sforamenti di decibel e al degrado urbano notturno rilevato frequentemente da molti abitanti del centro storico ha stimolato un dibattito effervescente, ma allo stesso tempo civile, consentendo di mettere in chiaro le scelte della giunta e della maggioranza in queste direzioni. Credo sia giusto ringraziare i cittadini che hanno promosso questa occasione di dibattito e di pubblico impegno delle istituzioni, utilizzando modi civili, con chiarezza di argomenti e di richieste e con grande partecipazione.

L’assessore Eligi, come primo e più immediato intervento da parte dell’Amministrazione da sottoporre all’attenzione del Consiglio, ha spiegato modi e tempi con i quali si intende eliminare il fenomeno abusato della musica ad alto volume fuori dai locali in orari fuori legge ed in questo senso si esprime una volontà immediata del rispetto della salute dei residenti e di ritorno alla legalità ed al controllo come da leggi ed ordinanze vigenti.

Allo stesso tempo, come sintetizzato nella mozione presentata dalla nostra maggioranza e votata da 21 consiglieri, si sottolinea che piuttosto che stressare la dicotomia tra movida e sonno è importante consentire il rispetto della legalità attraverso atti amministrativi concreti e non discrezionali (censimento degli spazi cittadini entro ottobre, piano sui servizi igienici del centro storico, revisione del Regolamento delle attività rumorose), in linea con i primi dispositivi approvati dall’Amministrazione e dal Consiglio dall’inizio della legislatura (ordinanza per le misure a tutela della vivibilità e del decoro e della sicurezza urbana, patto con gli esercenti con premio orario previa assunzione di una serie di responsabilità, etc).

In questa direzione tutti gli interventi dei consiglieri di maggioranza hanno evidenziato che assieme al dovuto rispetto delle ordinanze e delle leggi, è fondamentale dare corpo al Progetto di città espressa nel programma del Sindaco, attraverso un percorso che sia il più possibile inclusivo (nella mozione approvata è richiesta la creazione di tavoli di concertazione permanente tra istituzioni e cittadini) e consenta di superare i problemi di “coesione sociale” attualmente esistenti.

E’ necessario una città dove gli spazi aggregativi e d’intrattenimento siano molteplici e collocati nell’intero contesto urbano con prevalenza al di fuori del centro storico, chiamando all’impegno e alla responsabilità anche l’Università, la cui funzione importante per la vita economica e sociale cittadina non può prescindere dal riconoscimento di una forza numerica degli studenti residenti e non, aumentata considerevolmente negli ultimi anni e chiedendo un maggior coordinamento tra Polizia Municipale e Forze dell’Ordine (da includere negli accordi con la Prefettura) per definire un sistema di controllo piu efficace che individui chiaramente gli organismi a cui far giungere le segnalazioni e le denunce dei cittadini per garantire un adeguato pattugliamento notturno.

Una città non deserta e vissuta civilmente nel rispetto delle leggi e secondo regole di buona convivenza anche nelle ore serali, sono certo, che potrà rappresentare, anche una garanzia di sicurezza per tutti i cittadini.

Cosa ne pensate?

Antonio


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giovedì 25 giugno 2009

Stazione Leopolda: Sarà il caso di ripensare la modalità di gestione?

Caso Stazione Leopolda, tutto confermato. In un senso e nell’altro. L’attuale cartello di associazioni che gestisce la struttura di piazza Guerrazzi (la Casa della Città Leopolda) terrà effettivamente domani le elezioni per il rinnovo dell’ufficio di presidenza. E l’Arci ha deciso di non presentare in questa fase propri candidati. In ogni caso il punto focale dell’intera vicenda resta il bando che l’amministrazione comunale lancerà in autunno per individuare il futuro gestore della Leopolda.
Venerdì sera scorso si è tenuta la prevista riunione tra le associazioni alla presenza dell’assessore Maria Paola Ciccone, che ha la delega alle politiche giovanili. Le parti hanno mantenuto le loro posizioni. In estrema sintesi, la Casa della Città Leopolda ha scelto di andare alle elezioni, allargando l’ufficio di presidenza da 4 a 7 componenti, per essere interlocutore più autorevole verso il Comune in vista del bando. L’Arci ha ribadito invece la convinzione di restare alla finestra, proprio in attesa che venga emanato il bando stesso e dunque con le nuove regole già scritte.
L’assessore Ciccone ha inteso soprattutto rimarcare come la scelta di andare all’emissione del bando pubblico sia la soluzione che meglio risponde alle esigenze di trasparenza, rinnovamento ed arricchimento della compagine destinata a gestire la Leopolda, auspicando l’ingresso di ulteriori associazioni. Tra l’altro, questa scelta s’inquadra anche nel percorso individuato dal consiglio comunale, che d’ora in avanti svolgerà un ruolo di controllo verso la struttura.
Il Comune nel frattempo ha ufficializzato la decisione di prorogare l’incarico alla Casa della Città Leopolda, in scadenza il 30 giugno. La proroga arriverà fino all’autunno, quando sarà emanato il bando. Le procedure sono state avviate.
«Bisognerà tener conto - anticipa l’assessore Ciccone - di due esigenze: da un lato una gestione sociale della struttura, sempre più aperta alla città, in attuazione del mandato del sindaco; dall’altro, garantire una gestione virtuosa come l’attuale, che è sempre arrivata al pareggio di bilancio».
Dal Comune non saranno destinate risorse economiche alla Leopolda, che dovrà provvedere all’autofinanziamento. «Devo dire - aggiunge l’assessore Ciccone - che il confronto si è svolto in un clima comunque positivo e costruttivo, al di là delle posizioni in campo».


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sabato 20 giugno 2009

Lucani in festa

Portare tutti i sapori, i costumi e le tradizioni della Basilicata a Pisa: questo lo scopo della festa del 26 giugno presso il circolo Pisanova in via Frascani organizzata dalla nascente “Associazione dei Lucani a Pisa”. Una festa a cui sono invitati tutti, dai lucani che lavorano o studiano a Pisa, agli amici della Basilicata, fino a chiunque abbia la semplice curiosità di conoscere i segreti e le magie di questa terra che ha conservato tutta la selvaggia bellezza e la storia del passato.

Appuntamento dalle 19 per un aperitivo di benvenuto, e poi via alla festa con 4 grandi aree sulla Basilicata con musica, libri, video e foto, il tutto allietato da un grande buffet di prodotti e gusti tipici della regione.


Noi vi aspettiamo tutti, lucani e nostri amici! ;)


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venerdì 19 giugno 2009

Fare sistema per salvare il Pisa

Il dibattito tenutosi ieri in Consiglio Comunale (pieno di stimoli interessanti e propositivi) dimostra sempre di più quando la città tenga alla sua squadra. Una squadra ed una tifoseria che ha pochi eguali in Italia e che non merita di giocare in Prima Divisione, e men che meno in categorie inferiori. In questi giorni l’Amministrazione, gli imprenditori, la città, i tifosi, le banche si tanno muovendo bene con l’ottica comune di iscrivere la squadra al prossimo campionato di Prima Divisione. Ma questo non può bastarci: da queste difficoltà, se riuscissimo davvero tutti a fare sistema, potremmo cogliere la grande opportunità di offrire alla città un progetto sportivo/imprenditoriale serio. Un progetto che consenta di creare un settore giovanile di valore, una società che unisca competenze calcistiche a competenze manageriali, che valorizzi il territorio e le sue esperienze e professionalità.

In questa direzione plaudo con forza all’iniziativa dell’Avv. Bottone e, come detto nel mio intervento in Consiglio Comunale, credo sia opportuno che l’Amministrazione Comunale, oltre a continuare a svolgere in maniera ottimale il ruolo di garante dell’operazione, si impegni a facilitare incontri tra gli imprenditori locali per sostenere l’iniziativa SalviamoC1 e mettere a sistema le più importanti risorse presenti sul territorio.

Antonio

Segue nel resto del post l'ordine del giorno del Consiglio Comunale di ieri

ORDINE DEL GIORNO: SITUAZIONE PISA CALCIO


A seguito della discussione dell’argomento “DRAMMATICA SITUAZIONE DEL PISA CALCIO” iscritto all’ o.d.g. del Consiglio Comunale del 18/6/2009,

Sentita l’informativa del Sindaco sulla situazione della squadra cittadina;

Considerato necessario che la città, attraverso le sue istituzioni, faccia ogni sforzo, in primo luogo sollecitando l’attuale proprietà al rispetto dei propri impegni, perché il Pisa Calcio possa essere iscritto al prossimo campionato di 1° divisione (ex C1) della Lega Professionisti nei termini regolamentari previsti;

Preso atto che il Consiglio Comunale è impegnato a sostenere il Sindaco nel lavoro svolto per la soluzione dei problemi di emergenza che oggi occorre affrontare, ma soprattutto per le azioni di prospettiva , inducendo la città a “fare sistema” con la propria squadra di calcio;

INVITA IL SINDACO E L’INTERA GIUNTA

a promuovere tutte le iniziative atte a trovare, insieme a tutte le realtà sportive, sociali, economiche che si renderanno disponibili, una soluzione positiva, utile ad assicurare alla squadra di calcio una prospettiva più rasserenante ed adeguata alla passione ed all’amore che la città intera ha sempre dimostrato verso la squadra stessa.


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Perché rifiutare l’astensione, perché votare Sì

di Stefano Ceccanti

1. La prima scelta è quella tra voto e non voto. Le grandi culture politiche che hanno dato vita alla Costituente ci hanno trasmesso l’importanza del voto libero e segreto come dovere prima che come diritto. Siamo sicuri che sia un progresso sbarazzarcene? Prima che per i singoli cittadini il problema si pone per coloro che hanno un ruolo di orientamento educativo, a partire da vescovi, costituzionalisti e parlamentari. Legittimare autorevolmente l’astensione è sempre sbagliato, anche per i referendum abrogativi per i quali è previsto un quorum molto elevato, pensato in una società in cui votava più del 90% degli elettori. I referendum, come ricordava Moro alla Costituente, sono un importante strumento contro le possibili prevaricazioni di una maggioranza parlamentare ai danni dell’elettorato. Se accettiamo il trucco per cui chi è contrario al risultato anziché fare una battaglia limpida per il No, gioca ad annettersi l’astensionismo cronico, quello che va ormai oltre il 30%, perché è più facile vincere spingendo solo un altro 20% al non voto, svuotiamo uno dei pochi contrappesi che esistono. Né è accettabile criticare tale atteggiamento a giorni alterni: aderendo per i referendum che si vogliono osteggiare e criticandolo per i referendum che si vogliono sostenere. Su questa Agenzia molte voci si levarono a criticare la scelta del cardinale Ruini sulla procreazione assistita. Spero che, per coerenza, quelle stesse persone mantengano la critica al machiavellismo dell’astensionismo e, se contrarie, si schierino francamente per il No. Per di più, in questi ultimi giorni, dopo un incontro privato, Bossi e Berlusconi hanno concordato uno scambio tra astensione al referendum e sostegno al ballottaggio: merita di andare a votare anche contro questo ennesimo episodio di uso privatistico delle istituzioni, elle regole comuni, da parte dell'attuale maggioranza.

2. La seconda scelta è quella tra Sì e No. Essa deve prendere le mosse dall’attuale legge elettorale, la cosiddetta “porcata” (il Ministro Calderoli, uno dei principali sponsor dell’astensionismo). L’obiettivo politico dei quesiti è quello di rimettere in discussione quella bruttissima legge. I quesiti non sono dei fini in sé, sono gli strumenti per raggiungere quegli obiettivi e si devono muovere secondo gli orientamenti della Corte costituzionale, limitandosi a sottrarre norme che lascino comunque operativa la legge. Coi quesiti si poteva proporre di togliere le candidature plurime, che fanno scegliere gli eletti anche dopo il voto, ma non si poteva reintrodurre il collegio uninominale. Non a caso in Parlamento abbiamo presentato varie iniziative per raggiungere quell’obiettivo, a cominciare dall’idea semplice di una legge di un solo articolo per ripristinare la legge Mattarella. E’ poi infondata l'accusa secondo cui con la vittoria del Sì verrebbe data la maggioranza assoluta dei seggi al partito che ha ottenuto una maggioranza solo relativa di voti, perché questo è già possibile con la legge in vigore. Anche al fine di mantenere la scelta diretta dei governanti da parte dei cittadini arbitri sarebbe certo preferibile il collegio uninominale anziché il premio di maggioranza, ma ciò è possibile solo dopo un successo del Sì. Dal punto di vista politico, al di là dei tecnicismi, il successo dell’astensione o del No portano sicuramente al mantenimento della legge Calderoli; dopo un risultato del genere nessuno riuscirebbe a sollevare di nuovo la questione di una sua riforma. Chi si astiene o vota No non venga quindi poi a lamentarsi ancor della legge vigente. Al contrario, proprio perché una forza importante della maggioranza, la Lega Nord , in caso di successo sarebbe radicalmente contraria alla legge che risulterebbe dai quesiti, proprio questo fatto costituirebbe una polizza di assicurazione per una successiva riforma parlamentare.

3. Per il resto rinvio per completezza al bel documento “Democratici per tre sì” proposto da Augusto Barbera, Sergio Fabbrini, Carlo Fusaro, Marco Ivaldo, Claudia Mancina, Andrea Morrone e Michele Salvati, a cui si può aderire sul blog http://democraticitresi.ilcannocchiale.it/


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lunedì 15 giugno 2009

E dopo venne l’estate e le giornate erano lunghe....

L’esito della tornata elettorale delle europee e delle amministrative ha fotografato i reali rapporti di forza tra maggioranza e opposizione e ha messo a fuoco un delicato passaggio di grado della competizione in atto: quella tra PdL e Lega e quella tra PD e Idv. Alle amministrative abbiamo poi avuto la conferma che anche su scala locale roccaforti non ve ne sono più: vince chi si presenta con proposte credibili per governare il territorio, le rendite di posizione sono sanzionate... ed è bene che sia così! Ad ogni modo, consapevoli che per l’opposizione si debba ripartire dai fondamentali (forse è vero che i riformisti non hanno un’idea di società da proporre agli italiani dalla lontana Conferenza programmatica del PSI della ‘primavera’ del 1981...), con tanta tantissima umiltà, vorrei proporre solo alcune questioni politiche, nei confronti delle quali non si deve avere l’ansia di rispondere in modo affrettato (la gatta frettolosa fece i gattini ciechi!).

a) Quale sarà l’evoluzione del sistema partitico italiano, a prescindere dall’esito referendario? Bipolarismo, bipartitismo o che altro?
b) PdL+Lega, PD, IdV, UdC, gli altri: siamo di fronte a blocchi politici e conseguenti blocchi sociali contrapposti? O tutto è molto più vischioso?
c) PD: non solo che cos’è e che cosa non è, ma come è percepito dagli italiani? PD: che cosa dovrebbe e potrebbe diventare (valori, linguaggio, parole d’ordine, politiche)? Quale deve essere la sua articolazione territoriale? Come uscire dalle sue difficoltà strutturali al Nord, ma anche al Sud?

Infine, PD e la sua leadership: come costruire una nuova classe dirigente, a partire dalle zone dove l’assenza o la presenza del PD non è comunque percepita (un po’ come è trattata la filosofia dai non filosofi, ossia quella scienza colla quale o senza la quale si rimane tale e quale…)?

C’è tutta l’estate per studiare, poi a settembre cominciano gli esami di riparazione... Mal che vada, si ripete l’anno: alle bocciature qualcuno ha ormai fatto il callo!


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mercoledì 10 giugno 2009

Quegli smottamenti da non sottovalutare‏

di Paolo Fontanelli (Responsabile Nazionale Enti Locali Pd)

Volterra, Pomarance, Castelnuovo... smottamenti da non sottovalutare. I risultati delle elezioni amministrative non hanno cambiato sostanzialmente le valutazioni politiche che ho fatto sul voto europeo. Ciò che è accaduto per le Province e nei Comuni capoluogo non è molto diverso da quanto avevamo previsto sulla base del voto delle politiche del 2008. Avevamo già detto che il confronto con cinque anni fa non aveva più senso per un ragionamento realmente ancorato ai mutamenti intervenuti sul piano politico. Quindi non è utile un raffronto solo numerico, anche se sono tante, più di ogni altra consultazione amministrativa, le situazioni che vanno al ballottaggio: 21 Province e 16 Comuni capoluogo.

Per un bilancio definitivo dovremo aspettare. E combattere. Però se guardiamo alla qualità del voto, alle caratteristiche territoriali, alla storia degli insediamenti e dei movimenti politici, emergono già una serie di problemi sui quali dobbiamo riflettere. Soprattutto nelle zone con una forte tradizione di sinistra: ci sono smottamenti che non possiamo sottovalutare. Nella nostra provincia mi ha stordito il voto alle comunali di Volterra, Pomarance e Castelnuovo. C’è qualcosa in Val di Cecina che si è mosso da tempo nel profondo e che non abbiamo capito. È come se anche da noi prendesse forma politica una specie di risentimento e di rivendicazionismo localistico. Ne dobbiamo discutere al più presto, ma senza rinunciare a dire che quel voto rischia di condannare quel territorio all’isolamento. Comunque resta forte l’esigenza di fare una discussione vera e approfondita con l’obbiettivo di rivitalizzare e innovare il progetto del Pd.
Le primarie, lo abbiamo visto, non risolvono per niente questo problema. Per questo i tempi del congresso non si possono allungare. Abbiamo bisogno di una riflessione seria su di noi ma anche sulla società italiana: se non si capisce dove siamo e difficile stabilire dove andare.


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I nomi dei consiglieri provinciali eletti nelle file del PD‏

Complimenti a tutti!!!!

Antonio

01 CALCINAIA - PICCHI VALTER 4.631 voti
02 CAPANNOLI - SANAVIO GIACOMO 3.827 voti
03 CASCINA I - RUSSO FEDERICO 2.941
04 CASCINA II - BETTI MICHELANGELO 3.048
05 CASCINA III
06 CASTELFRANCO DI SOTTO
07 FAUGLIA
08 LARI - PICCHI OLIVIA IN MENCACCI 2.934
09 MONTOPOLI IN VAL D´ARNO - VANNI LINDA 4.033
10 PECCIOLI
12 PISA II
13 PISA III
14 PISA IV - CONTI ERMANNO ORESTE FERDINANDO 2.523
11 PISA I
15 PISA V - FERRUCCI IVAN 2.633
16 PISA VI
17 PISA VII
18 PISA VIII
19 POMARANCE - BERTI STEFANO 2.890
20 PONSACCO
21 PONTEDERA - BARTOLI RENZO 3.376
22 SAN GIULIANO TERME I - SBRANA JURI 3.974
23 SAN GIULIANO TERME II -LAZZERINI STEFANO 3.853
24 SAN MINIATO I - GIANI FRANCESCO 3.246
25 SAN MINIATO II - STARNINI ALESSANDRA IN ROLANDI 4.222
26 SANTA CROCE SULL´ARNO
27 SANTA MARIA A MONTE
28 VECCHIANO - BERTONI MATTEO 3.589
29 VICOPISANO
30 VOLTERRA
14 PISA IV - CONTI ERMANNO ORESTE FERDINANDO 2.523
11 PISA I
15 PISA V - FERRUCCI IVAN 2.633
16 PISA VI
17 PISA VII
18 PISA VIII
19 POMARANCE - BERTI STEFANO 2.890
20 PONSACCO
21 PONTEDERA - BARTOLI RENZO 3.376
22 SAN GIULIANO TERME I - SBRANA JURI 3.974
23 SAN GIULIANO TERME II -LAZZERINI STEFANO 3.853
24 SAN MINIATO I - GIANI FRANCESCO 3.246
25 SAN MINIATO II - STARNINI ALESSANDRA IN ROLANDI 4.222
26 SANTA CROCE SULL´ARNO
27 SANTA MARIA A MONTE
28 VECCHIANO - BERTONI MATTEO 3.589
29 VICOPISANO
30 VOLTERRA


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martedì 9 giugno 2009

Brava Serrachiani!

L’unico successo vero che il PD possa esibire al momento è quello della candidatura di Debora Serracchiani in Friuli (oltre che di Andrea Pieroni e della sua coalizione a Pisa). Ma in Friuli il PD ha fatto l’operazione perfetta. Ha preso un candidato capace, e capace di raccogliere consenso, gli ha dato spazio e l’ha appoggiato in campagna elettorale. La sua vittoria è diventata una priorità su cui mettersi a disposizione: lei ha fatto il resto, e già molto aveva fatto da sola.

Di settanta candidati del PD a queste elezioni, però, quel caso è unico. Per nessun’altra delle candidature si sono saldate così potenzialità del candidato e forza della macchina. In alcuni casi ci sono state le prime, in altri la seconda, in altri ancora nessuno dei due. Mai entrambe le cose assieme.

E poi finalmente smettiamo di dire che i giovani sono una categoria protetta! Lei è scesa in campo e (Friuli a parte, dove è stata sostenuta da tutto il Partito) è andata a cercarsi i voti, a parlare alla gente, ma soprattutto ad ASCOLTARLA. Investire ogni tanto sui talenti non farebbe male al nostro partito

Magari per la prossima volta segnamolo su un post-it a Roma… potrà tornarci utile.

Con affetto
A.


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Risultati Elezioni Europee

RISULTATI ELEZIONI EUROPEE:

Elezioni Parlamento Europeo - Risultati definitivi - Domenica 7 GIUGNO 2009 -
Comune di Pisa

Sezioni 86 su 86
Voti validi 46.830 - votanti 48.105
percentuali calcolate sul totale dei voti attualmente scrutinati

Clicca qui per i voti - a cura del Circolo PD di Putignano


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Andrea Pieroni eletto Presidente della Provincia

Passa al primo turno il Presidente uscente, Andrea Pieroni, con 121.477 voti pari al 53,07%. Roberto Sala ottiene il 35,70% dei voti, Andrea Corti il 6,89%, Maurizio Lucchesi il 4,32%.

Risultati con ripartizioni dei seggi a questo link (a cura del Circolo PD di Putignano)


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giovedì 4 giugno 2009

Una sconfitta può cambiarti la vita

Pubblico volentieri un bel editoriale di Massimo Achini presidente del Centro Sportivo Italiano. In queste poche righe è racchiuso il senso delle nostre giornate...

Un abbraccio

Antonio


IL PUNTO - Una sconfitta può cambiarti la vita

Mercoledì scorso tutto il mondo guardava a Roma in occasione della finale di Champions League. Il Barcellona che conquista un sogno, il Manchester che lo vede svanire. È la legge dello sport. Ce lo ricorda San Paolo: «Allo stadio tutti corrono, ma uno solo conquista il premio». Una legge che vale per tutti...In queste settimane, sui campi di tutta Italia, si stanno disputando centinaia di finali dei campionati provinciali CSI. Anche lì, ogni volta, c’è chi vince e c’è chi perde. La settimana scorsa è capitato ad Enzo. Mi trovavo ad assistere ad una finale di Allievi.

Enzo lascia il campo piangendo: la sua squadra ha perso per 1-0 subendo il gol decisivo a meno di cinque minuti dalla fine. Lo seguo con lo sguardo. Si avvicina allo spogliatoio, si toglie le scarpe, le butta nervosamente a terra prima di scomparire sotto la doccia. Facile immaginare la delusione del ragazzo, che ora si ritrova a fare i conti con il saper «vincere la sconfitta». Nello sport prima o poi capita a tutti di perdere. Inevitabilmente capita anche nella vita. Il problema è che oggi viviamo un tempo in cui sembra che perdere sia “innaturale” o addirittura riservato solo a chi è condannato ad essere perdente; un tempo in cui sembra che a contare sia solo il «successo», l’arrivare primi «sempre e comunque». Non c’è niente di più sbagliato e di più falso. La vita non è fatta così, è fatta di vittorie e di sconfitte, di gioie e delusioni, di momenti belli e di momenti difficili. Il problema è che oggi quasi nessuno insegna più a perdere. Nelle scorse settimane ho partecipato a due interessanti dibattiti: a S.Patrignano insieme a Arrigo Sacchi e a Roma insieme a Marcello Lippi. Mi ha colpito il fatto che anche per questi due grandi Mister fosse determinante l’avere a disposizione giocatori capaci di “vivere e accettare” la sconfitta. Se è così per loro , figuriamoci per noi che abbiamo tra le mani ragazzi che non diventeranno mai campioni ma che devono crescere nella vita. Il mondo di oggi fa credere ai giovani che sia possibile il «tutto facile, subito, senza fatica e con successo garantito». Se amiamo i ragazzi non siamo chiamati a rendergli la vita troppo facile. Siamo chiamati ad accompagnarli e prenderli per mano nelle fatiche della vita, sconfitte e momenti difficili compresi. Nel campo centrale di Wimbledon c’è scritto: «Solo quando avrai imparato a domare allo stesso modo quelle due grandi belve che sono la vittoria e la sconfitta, allora potrai dire di essere un campione». Forza Enzo, questa finale persa ti sta aiutando a diventare un grande campione. Devi solo avere il tempo di comprenderlo...

DI MASSIMO ACHINI


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Osservazioni...

Pubblico volentieri una email ricevuta da Paolo, che sottolinea alcune negligenze della Pubblica Amministrazione. Il nostro impegno deve essere quello di ascoltare le osservazioni dei cittadini e tradurle in opportunità. Ringrazio Paolo per riuscire sempre a stimolare la mia attenzione su temi sensibili ed importanti.

Antonio


Antonio, scusa, ma tu l'hai letta la lettera di Federico sul pubblico impiego? Parlava della Regione Toscana o di qualche altro posto? Voglio dire, ti rendi conto che questa risposta può essere adottata come il manifesto di Brunetta?
Sul dirigente allontanato, a quanto mi risulta:
a) il dirigente è stato allontanato perchè indagato dalla magistratura;
b) la magistratura ha ricevuto una segnalazione fatta dagli uffici, ottenuta tramite lettera anonima;
c) il dirigente stava per andare in pensione.
Quindi non era nemmeno un controllo: semplicemente la cosa è saltata fuori, e vi siete mossi di conseguenza su un tizio che stava per andarsene. E il dirigente è quello che controlla l'autoparco. Quello a cui la mia scuola deve "supplicare" di avere un pulmino per fare le uscite che devono fare loro, pagandole anche.

Ciao Paolo


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domenica 31 maggio 2009

Pisa risponde presente!

di Fabio Vitucci

Grande partecipazione di giovani a “Pisa sostiene l’Abruzzo”, la serata di beneficienza presso il locale Aqua Keta a Pisa organizzata giovedì dall'associazione "Giovani per un futuro sostenibile" in collaborazione con il CSI pisano e l'Associazione Lucani a Pisa. La serata, con ingresso a contributo libero, era in favore delle popolazioni dell'Abruzzo recentemente colpite dal terribile sisma ed ha visto la presenza di oltre 200 persone. Nutrita anche la partecipazione delle autorità locali, dal sindaco di Pisa Marco Filippeschi, al presidente del consiglio comunale Titina Maccioni fino all’assessore provinciale Nicola Landucci.

La serata, davvero piacevole e coordinata in modo encomiabile da Fabrizio Giuliano, è iniziata con un allegro aperitivo allietato dal gruppo Borderò ed è proseguita con una serie di interventi che hanno sottolineato i temi della serata e mostrato la sensibilità e la voglia di fare della gioventù pisana. Da rimarcare anche l’aiuto degli esercenti locali, col locale Aqua Keta che ha ospitato gratuitamente la serata e la Pizzeria Le Scuderie che ha offerto 6 metri della sua famosa pizza. Inoltre il CSI pisano, per bocca del suo presidente Alfonso Nardella, si è detto disponibile ad abbattere le spese di iscrizione ai ragazzi abruzzesi che studiano o lavorano a Pisa e che vogliono partecipare alle attività del CSI. La serata è terminata poi con musica dance e tutti in pista a divertirsi.

Soddisfazione anche per l’incasso, che come detto in fase di preparazione dell’evento non sarà semplicemente inviato in Abruzzo: gli organizzatori compreranno e porteranno sul luogo i beni di cui fanno richiesta le associazioni e i gruppi di volontariato, in particolare la Caritas di Avezzano (per maggiori dettagli, cliccate su www.sanfrancescopettino.it/caritas). Sembra infatti che nelle zone colpite dal sisma non manchino i soldi quanto le forniture di materiali di prima necessità. "Invitiamo tutti il 21 giugno a portare insieme a noi questo materiale presso i campi che ospitano temporaneamente le popolazioni terremotate - conclude il consigliere comunale Antonio Mazzeo, uno degli organizzatori della serata, contattabile a mazzeo77@tiscali.it - per toccare con mano i frutti della generosità pisana e soprattutto per dare affetto e conforto a chi vive un momento certamente non facile"


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29 maggio 2009: che brutta giornata per lo sport pisano‏

Che brutta giornata per lo sport pisano: il Pisa è retrocesso in serie C

Torno ora dallo stadio e sono davvero deluso ed amareggiato... tutto potevamo aspettarci eccetto che vedere retrocedere il Pisa in serie C! E poi in che modo... senza neanche un tiro in porta, giocando in 11 contro 10 dal quindicesimo del primo tempo. La città ed i suoi tifosi non meritavano tutto questo. Scelte societarie sbagliate, giocatori in prestito e poco motivati, il cambio dell’allenatore a poche giornate dalla fine... Ora però bisogna avere la forza di reagire, tutti insieme, imprenditori, istituzioni, tifosi, semplici cittadini ed evitare che la retrocessione segni un nuovo fallimento. Lo dobbiamo alla città, lo dobbiamo allo splendido pubblico che ha sempre supportato la squadra.

Ora facciamo sbollire la rabbia e iniziamo a pensare a come ritornare nel 2010 in serie B, costruendo una squadra che rispecchi il pubblico che ogni domenica la segue

Antonio


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venerdì 29 maggio 2009

Nucleare ed energia pulita: intervista all'On. Realacci

La Perfetta Letizia ha intervistato l'On. Ermete Realacci sul ritorno in Italia delle centrali nucleari. Il tema è di grande attualità e molto dibattuto, ma ormai la strada del nucleare sembra essere definitivamente riaperta...

di Fabio Gioffrè
(tratto dal portale di informazione La Perfetta Letizia)


E’ recente la notizia che il Senato ha approvato definitivamente il ritorno al nucleare in Italia. E proprio nel panorama politico italiano il tema della salvaguardia dell’ambiente è sempre di grande attualità. La scelta di questo governo di riaprire la strada del nucleare in Italia è il fulcro di tante polemiche già in atto - e di altre future - nel momento della scelta dei siti. Entro 6 mesi infatti verrà stilata la mappa dei siti nucleari che sorgeranno nel nostro paese, nonché quella dei siti di stoccaggio del combustibile e di deposito dei rifiuti radioattivi. Gli esperti dicono che le scorie a bassa e media intensità rimarranno “attive” per circa 300 anni, mentre quella ad alta intensità per 250000 anni. Sono passati più di vent’anni dal referendum che abrogò in Italia l’esistenza di centrali nucleari, era l’8 novembre del 1987. I sondaggi dicono che gli italiani di oggi sono molto più propensi alla costruzioni delle centrali di quanto non lo fossero vent’anni fa. Conoscendo però la storia recente dell’Italia e la reticenza dei cittadini a vivere vicino a potenziali fonti d’inquinamento, è probabile che l’opposizione da parte della cittadinanza sarà decisa. Anche le stesse regioni candidate potrebbero opporre resistenza alle istallazioni.

Rivolgiamo su questo tema alcune domande all’On. Ermete Realacci, Presidente onorario di Legambiente ed attualmente deputato del PD, chiedendogli un parere sulla scelta di politica energetica ‘nucleare’ operata da questo governo.

D. - On. Realacci il Partito Democratico esprime attraverso le parole del capogruppo al Senato, On. Anna Finocchiaro, un chiaro e netto “no” da parte del suo schieramento al ricorso all’energia nucleare in Italia. L’On. Finocchiaro definisce la svolta «Una scelta sbagliata e antieconomica». In molti, tra ricercatori ed ecologisti, stimano spese altissime di costruzione e gestione degli impianti. Quali sono secondo lei i motivi per cui la scelta sarebbe ‘antieconomica’ ?

R. - L’energia nucleare viene presentata dai suoi promotori come una fonte di energia che ha risolto i problemi di sicurezza, pulita, illimitata e di basso prezzo. Non è così. Aggiungo, purtroppo. Anche tralasciando i problemi di sicurezza e la questione aperta dello smaltimento delle scorie, il nucleare ha segnato il passo in questi anni nei paesi occidentali proprio per i suoi costi elevati. E’ per questo motivo che negli Stati Uniti, dove la produzione dell’energia elettrica è tutta in mano ad operatori privati, gli ordini di nuove centrali nucleari sono cessati dal 1978, da prima dell’incidente di Chernobyl. E la Germania, che pure si è data obiettivi molto ambiziosi di riduzione delle emissioni di CO2, - meno 40% entro il 2020 – ha confermato che per quella data chiuderà le sue centrali nucleari. La situazione può cambiare di molto se diverrà concreta la possibilità del nucleare di quarta generazione. Un nucleare che, come dice Carlo Rubbia, affronta alla radice molti problemi legati alla sicurezza e alla gestione delle scorie. E riduce di molto i costi. Per questo ritengo che l’Italia debba essere presente in maniera significativa nella ricerca che va in questa direzione.


D. - Il pericolo di un incidente del nucleare coinvolgerebbe il nostro paese anche se ciò si verificasse in Francia o in Svizzera. Alcune impianti si trovano non molto lontani dai confini del nostro paese, è il caso di sei centrali nucleari francesi costruite a ridosso delle Alpi. Le pongo una domanda che solitamente rientra nei cosiddetti ‘luoghi comuni’; per quale motivo non dovremmo costruire in Italia centrali nucleari quando invece siamo circondati da quelle presenti in altri paesi confinanti con l’Italia?

R. - Come dicevo prima quello della sicurezza è solo uno degli aspetti per cui il ritorno al nucleare non conviene all’Italia L’acceso dibattito che si è aperto nel paese sul nucleare rischia di produrre l’effetto di una cortina fumogena e distrarre l’attenzione rispetto alle scelte che in ogni settore l’Italia è chiamata a compiere per affrontare la sfida dei mutamenti climatici, ridurre il ricorso ai combustibili fossili, mettersi al riparo dai rischi di approvvigionamento e di aumento dei costi legati al prezzo del petrolio. Un po’ come nella storiella dell’ubriaco che cerca le chiavi sotto il lampione non perché le abbia perse lì, ma perché lì ce la luce. Senza il sostegno pubblico, infatti, l’attuale nucleare non è competitivo nei paesi occidentali. E come se non bastasse a fronte di enormi investimenti pubblici, l’Italia non vedrà un solo Kilowatt di energia elettrica prodotta con il nucleare prima di quindici anni. A maggior ragione in un momento di crisi è meglio puntare su misure che danno risultati a breve termine, sostengono e rendono più competitiva l’economia e l’aumento occupazionale. Per il nostro paese questo vuol dire puntare sul risparmio energetico, sulle fonti rinnovabili, sul recupero energetico del patrimonio edilizio esistente, sul ricambio dei beni durevoli orientato su base ambientale.

D. - Durante la votazione al Senato è mancato per quattro volte il numero legale dei votanti tra le file della maggioranza. Segno questo che nei senatori del Polo delle Libertà non vi è un pieno accordo su questa scelta. Nonostante il provvedimento sia stato approvato, il PD è riuscito ad inserire qualche emendamento “migliorativo”, tradotto in benefici compensativi, a favore degli abitanti delle future zone nuclearizzate. Lei pensa che ciò basterà a placare probabili proteste da parte dei cittadini?

R. - Non credo che sia questa la leva da opporre alle tante buone ragioni che ci sono per non volere il nucleare nucleare. Comunque quella dell’opposizione delle comunità locali sarà sicuramente un problema che chi vuole il nucleare si troverà ad affrontare. E penso che è un problema che la maggioranza ha ben presente se se si considera in campagna elettorale che in ogni regione in cui Berlusconi, o qualcuno della sua maggioranza, si trova ad andare assicura che lì non si farà una centrale....
Non sarà con la forza che Berlusconi farà digerire agli italiani una scelta costosa e sbagliata. Oltre all’errore del perseguire con la scelta nucleare è inaccettabile l’idea del Governo di scorciatoie che passino per la militarizzazione delle aree, tagliando di fatto e in barba a ogni idea di federalismo, la necessaria via della concertazione con i territori e con le regioni che non fossero disponibili ad ospitare gli impianti nucleari e i siti di stoccaggio. E’ un approccio insopportabile e lontano da quanto si fa in qualunque paese occidentale e rischia di condurci in un vicolo cieco.

Parliamo adesso di energie alternative.
L’Italia, rispetto ad altri paesi europei, non è certamente in prima fila in tema di politiche ambientali. Chi visita paesi come la Germania resta colpito dalla quantità di impianti fotovoltaici presenti su ogni edificio, a cominciare da quelli degli enti pubblici. Nonostante il territorio tedesco sia meno soleggiato dell’Italia, la Germania si è affermata nel mondo dei pannelli fotovoltaici, avendo saputo creare a monte una vera e propria industria. La legge tedesca sulle fonti rinnovabili nasce nel 1991 e ha sostenuto lo sviluppo del nuovo mercato soprattutto mediante il riconoscimento di tariffe incentivanti ai produttori di energia da tali fonti. Grazie a questa lungimiranza politica oggi la Germania è il paese leader mondiale nell'esportazione delle tecnologie ad energia rinnovabile.
In Italia è possibile installare un impianto fotovoltaico usufruendo di incentivi pubblici denominati ‘in conto energia’, opzione tra l’altro poco pubblicizzata. Sembra però che questi incentivi non siano un buon motivo per spingere la maggior parte degli italiani ad istallare i pannelli fotovoltaici.

Appare evidente la differenza di approccio tra tedeschi e italiani in tema di politica energetica. Nel confronto emerge chiaramente la diversa sensibilità manifestata tra i cittadini dei due stati nella volontà di istallare impianti fotovoltaici in ogni singola abitazione.

D. - On. Realacci, la scarsa sensibilità degli italiani è da attribuire alla mancata informazione e a politiche poco convincenti dei governi che si sono succeduti in questi ultimi anni?

R. - Sicuramente in Italia abbiamo ancora molto terreno da recuperare. Abbiamo un decimo dell’energia eolica della Germania, molti meno pannelli solari termici della piccola Austria. Soprattutto c’è un enorme campo aperto che riguarda l’efficienza energetica e il risparmio. A parità di prestazione in molti settori, dalle lampadine agli elettrodomestici, esistono prodotti che consumano anche un quarto dell’energia. Sono settori in cui le nostre imprese sono leader in Europa. Innovazione, ricerca e ricorso a quella grande energia rinnovabile e non inquinante che è l’intelligenza umana. Queste sono le risorse da mettere in campo.

D. - Negli ultimi anni si stanno diffondendo, in alcuni comuni italiani, nuovi stili di vita, sostenuti da amministrazioni “virtuose” con la compartecipazione dei cittadini e improntati sull'idea che si può vivere meglio adottando semplici misure dettate dal buon senso. Giusto per citarne alcuni, vi sono comuni (Capannori-(LU), Ponte delle Alpi(BL)) dove la raccolta differenziata raggiunge l'80% e produce occupazione; in alcuni comuni (Torraca-SA) l'introduzione dell'illuminazione con il LED ha consentito di ridurre gli sprechi di energia elettrica del 80%; a Padova, gli interventi di riqualificazione energetica consentono di ottenere un taglio nei consumi pari ad un risparmio di 600000 euro l'anno; per non parlare dei comuni, tanti, dove si sperimentano progetti per la riduzione nella produzione dei rifiuti e si investe in progetti educativi di sensibilizzazione e riduzione dei consumi. A sostegno di questi progetti, sono nate associazioni quali l'Associazione dei Comuni Virtuosi per coordinare questa rete di comuni a cinque stelle. Secondo lei, come si possono valorizzare queste esperienze a livello nazionale ?

R. - Ci sono molte amministrazioni locali, sopratutto quelle dei piccoli comuni, che rappresentano casi virtuosi per il paese. Sono piccoli comuni, ad esempio, la metà delle municipalità italiane che producono energia pulita. Tra le fonti rinnovabili la più diffusa nel Paese è quella solare. Anche in questo caso la metà dei comuni che la utilizzano sono piccoli. Seppur troppo poco diffuso, grazie al solo fotovoltaico ogni anno in Italia si risparmiano circa 98 mila tonnellate di CO2. Presente in soli 157 comuni - il 74,5% dei quali sono piccoli - l’eolico risponde al fabbisogno energetico di 2.225.000 famiglie. Anche in fatto di raccolta differenziata e riciclo, infine, i Piccoli Comuni sono la punta di diamante dell’intero Paese. Infatti, mentre la media nazionale di raccolta differenziata si attesta al 26%, nei Piccoli Comuni sale al 59%. Il 51% dei Piccoli Comuni, inoltre, promuove il compostaggio domestico per ridurre la quantità di rifiuti organici prodotti dai cittadini. Con Legambiente stiamo lavorando molto e con varie campagne per promuovere queste realtà.

Ringraziamo l'On. Ermete Realacci per le sue risposte che certamente sono servite a fare un po di chiarezza in merito al futuro energetico dell'Italia, non del tutto "verde", a cui andremo incontro nei prossimi anni.


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lunedì 25 maggio 2009

Pisa sostiene l'Abruzzo: serata di solidarietà

Caro amico,
ti aspettiamo giovedì 28 maggio all'Aqua Keta di Pisa
per il grande appuntamento di solidarietà "Pisa sostiene l'Abruzzo"


La serata, con ingresso a contributo libero, è in favore delle popolazioni dell’Abruzzo recentemente colpite dal terribile sisma: sarà l’occasione per tutti di dimostrare la nostra vicinanza agli amici abruzzesi. Il programma prevede alle 20 un aperitivo gratuito di benvenuto con musica dal vivo e presentazione dell’iniziativa, e dalle 22.30 musica dance per i più giovani, con consumazione facoltativa (guarda il volantino allegato).

Gli organizzatori della serata si impegnano a non inviare semplicemente il denaro raccolto in Abruzzo, ma a comprare e portare sul luogo i beni di cui fanno richiesta le associazioni e i gruppi di volontariato, in particolare la Caritas di Avezzano. Sembra infatti che nelle zone colpite dal sisma non manchino i soldi quanto le forniture di materiali, in particolare sapone, spazzolini da denti, detersivi, ago e filo, ciabatte, asciugamani. Ecco allora perché partecipare a questa serata in favore dell’Abruzzo: fornire a chi ne ha bisogno un contributo importante quanto desiderato.

Ti chiediamo di partecipare alla serata e di aiutarci a promuovere l'iniziativa fra tutti i tuoi amici e conoscenti. Grazie, anche a nome degli abruzzesi


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domenica 24 maggio 2009

Saviano e Aung San Suu Kyi - due cittadinanze non consegnate‏

Due figure che renderebbero ancora più bella la nostra città. Concordo in pieno con Marco Filippeschi...

Antonio

Due persone, due battaglie di libertà, due cittadinanze onorarie legate tra loro dal filo della solidarietà e della difesa dei diritti civili. ‘La città di Pisa, oggi, - ha detto il Sindaco Marco Filippeschi – vuole confermare la scelta compiuta dal suo consiglio comunale di attribuire la cittadinanza onoraria a due personalità che, con grande coraggio, si sono impegnate a rappresentare la parte migliore dei loro Paesi nella lotta contro la tirannia e contro la criminalità, pagando un alto prezzo, sul piano della loro sicurezza personale’.

Il Sindaco Filippeschi ha commentato così le notizie del nuovo arresto della Signora San Suu Kyi, premio Nobel per la pace, avvenuto ieri in Birmania ad opera della Giunta militare, e della odierna presenza a Pisa dello scrittore Roberto Saviano, ospite dei Venerdì del Direttore, alla Scuola Normale Superiore. ‘Si tratta di due vicende diverse tra di loro, - ha detto il Sindaco Filippeschi - ma unite da un medesimo segno, quello della volontà di battersi per il riscatto del proprio Paese. La Birmania, nel caso della Signora San Suu Kyi, da anni sottoposta a causa delle sue idee ad un regime carcerario, e l’Italia, nel caso di Roberto Saviano, costretto ad una vita di clandestinità a causa delle minacce della criminalità organizzata. Due storie emblematiche, che Pisa e le sue Istituzioni, offrendo ai due protagonisti la cittadinanza onoraria, ha fatto proprie, in nome dei valori di civiltà che esse rappresentano’.

Il Sindaco ha poi ricordato le manifestazioni di solidarietà svoltesi nei mesi scorsi nei confronti della Signora San Suu Kyi, e culminate con la richiesta, formulata all’Ambasciata di Birmania in Italia, di poter incontrare la San Suu Kyi per consegnarle l’attestato di cittadina onoraria, richiesta rimasta senza risposta. Il Sindaco ha anche espresso il più vivo apprezzamento per l’iniziativa della Scuola Normale e del suo Direttore, con l’invito a Roberto Saviano, ‘iniziativa – ha detto Filippeschi – che ci permette tra l’altro di incontrare l’autore del libro ‘Gomorra’ e di testimoniargli la nostra vicinanza e il nostro rinnovato impegno contro la mafia, la camorra e le organizzazioni criminali che, con le loro attività, offendono il nostro Paese e ne inquinano la vita sociale e democratica’.


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martedì 19 maggio 2009

Iniziativa SPORT - 21 maggio a Pisa‏

Cari tutti,
vi invio una intere
ssante iniziativa organizzata dal PD Provinciale.

Un saluto

Antonio


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Festa del PD 28-29-30-31 maggio Circolo Alberone‏

Dal 28 al 31 maggio 2009 presso il Circolo Alberone si terrà la prima Festa del Partito Democratico di San Marco San Giusto, anche in vista delle elezioni provinciali ed europee che si terranno sabato 6 giugno (dalle ore 15 alle ore 22) e domenica 7 (dalle ore 7 alle ore 22). In coerenza con lo spirito che ha dato vita al Partito Democratico, dopo l'esperienza positiva del pranzo del 25 aprile, vorremmo continuare a favorire iniziative di incontro tra la gente e per la gente.

Per quattro sere al Circolo Alberone a partire dalle ore 18, sarà attivo il ristorante, lo stand dei Giovani Democratici con aperitivi e cocktails e sono previste iniziative politiche e di animazione (vedi programma nel resto del post).


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giovedì 14 maggio 2009

In commissione non si è nascosto nulla in merito alle Farmacie Comunali‏

Di solito non uso mai il mio blog per esprimere posizioni istituzionali prima della chiusura dell’iter consiliare, ma credo sia necessario fare un po’ di chiarezza dopo gli articoli apparsi stamani sul Tirreno e La Nazione in merito al tema delle Farmacie Comunali. In qualità di Presidente della IV Commissione ritengo necessario riportare le precisazioni di seguito per evitare che il percorso in commissione parta con pregiudizi iniziali che non consentano un lavoro sereno e produttivo.

L’iter proposto ad inizio maggio prevedeva di trattare l’argomento (in particolare la riduzione del canone di locazione del ramo di azienda di Farmacie SpA) nella seduta di martedi 19 (non è vero quindi che c’è stata una accelerazione a seguito della convocazione della conferenza stampa da parte dei colleghi del PDL). Questo a seguito di una variazione di Bilancio approvata sia in commissione che in Consiglio Comunale.

Durante la discussione in Commissione ed in consiglio si è deciso di approvare questa variazione e di entrare nel merito dei motivi che portano Farmacie Spa a richiedere una riduzione del Canone solo una volta ricevuta la proposta di delibera “Farmacie Comunali Pisa SpA – Integrazione Contratto di affitto di azienda – atto aggiuntivo al contratto di Affitto di Azienda” . Ed è proprio questo l’iter seguito in questi giorni. Lunedi prosimo l’assessore Viale verrà ad illustrare la proposta di delibera e da quel momento si avvierà un dibattito che spero riesca ad individuare le motivazioni alla base di questa richiesta e ci consenta di analizzare un po’ più nel dettaglio i dati di Bilancio di Farmacie SpA e le motivazioni che portano a richiedere una riduzione del canone di 230 mila euro.

Inoltre è falso comunicare alla cittadinanza che l’assemblea dei soci è stata rimandata a seguito della conferenza stampa dei consiglieri del PDL, in quanto i miei colleghi consiglieri sanno bene che l’Assemblea è stata rimandata almeno 10 gg fa (altrimenti i Capigruppo avrebbero avuto, come da Regolamento, informativa dal Sindaco circa i nomi delle persone che aveva intenzione di nominare ai vertici della società).

Non credo infine che sia corretto utilizzare questa vicenda, che ancora deve iniziare il suo iter consiliare, per richiedere (dalle pagine dei giornali traspare questo) come contropartita un “posto” nel CDA della Società. Sarebbe limitativo e comunque non risolverebbe il problema che loro sollevano (i bilanci sono pubblici e facilmente consultabili). Da parte nostra (e mia in primis) , come sempre dimostrato anche durante altre discussioni sulle Società Partecipate, c’è la massima volontà nel costruire dei percorsi comuni, che non discutano sulle nomine o sulle poltrone, ma che indichino dei metodi nuovi da seguire per offrire alla città delle aziende che siano governate in maniera più efficace e che offrano servizi con standard qualitativi eccellenti e ai costi minori sui cittadini.

Su questi temi, come penso avrete capito tutti, iL PD di Pisa non vuole fare sconti…è necessario che con il lavoro e l’impegno di tutti si costruiscano percorsi all’avanguardia che sappiano rispondere davvero in maniera più rapida ad un mercato sempre in continua evoluzione, in cui la nomina del nuovo management avvenga sempre più usando il criterio della MERITOCRAZIA.

Antonio


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mercoledì 13 maggio 2009

Un gesto semplice per aiutare gli amici abruzzesi

Il Consiglio Comunale di Pisa con proprie mozioni approvate in data 16 aprile 2009:

- ha istituito un fondo di solidarietà per raccogliere le donazioni volontarie da parte dei cittadini e delle autorità da utilizzare per affrontare i gravi problemi relativi alla ricostruzione delle zone dell'Abruzzo colpite da terremoto;
- ha deciso di rinunciare alla visita ad Unna (città gemellata con Pisa) e di devolvere l'importo previsto per tale missione, garantendo comunque una unica presenza istituzionale, nel fondo di solidarietà terremotati.

A tal fine, tutti coloro che fossero interessati all'iniziativa di sostegno potranno effettuare i versamenti attraverso le seguenti modalità:

-Bonifico bancario sul conto corrente intestato al Comune di Pisa ed aperto presso la Tesoreria - Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno s.p.a. Agenzia n.1 di PIsa;
coordinate bancarie (IBAN)
IT41 - CIN=K - ABI=06200; CAB=14021; CONTO=000000000100

-Conto corrente postale n. 13459565 intestato al Comune di Pisa - Servizio Tesoreria; causale (obbligatoria) : Sostegno popolazioni dell'Abruzzo.

In questo momento drammatico esprimiamo, nuovamente, tutta la nostra solidarietà ed il nostro cordoglio alle popolazioni dell'Abruzzo colpite dal sisma ed invitiamo la popolazione tutta ad intervenire per quanto possibile.

Pisa, 6 maggio 2009


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domenica 10 maggio 2009

Grande festa a Pisa per l'arrivo della Nazionale

Gran bella notizia quella ricevuta ieri dalla FIGC. Il giorno 6 giugno alle 20.50 la nostra città ospiterà l’ultima amichevole della Nazionale prima della partenza per la Confederations CUP.

Da diverse settimane, grazie all’ottimo lavoro "di lobby" del Sindaco Filippeschi, circolava nell’aria la possibilità di offrire ai nostri concittadini, nel bellissimo giugno Pisano 2009, una partita della Nazionale Campione del Mondo. Ma proprio quando le speranze andavano scemando, è arrivata invece la bellissima notizia! Sicuramente questo evento, dopo quello del 2 Giugno, darà ancor più lustro a Pisa ed ai suoi cittadini.

A questo punto prepariamoci bene per offrire in mondovisione una città pulita, viva e ospitale. Non serve molto, ne sono sicuro...


Antonio


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venerdì 8 maggio 2009

La Nuova Viabilità del Quartiere

Cari tutti,
vi inoltro alcune considerazioni da parte dell’Amico Stefano sul tema della Viabilità di Putignano, su cui ho lavorato abbastanza nelle scorse settimana. Una città piu vicina alle esigenze dei cittadini è una città piu bella e per questo ogni consigliere, indipendentemente dalla zona in cui vive, dovrebbe impegnarsi. Non sempre è semplice… ma deve essere il motivo fondante del nostro impegno in Politica.

Con affetto

Antonio

“La Nuova Viabilità del Quartiere ?”

L’impegno del Circolo PD: aumentare la sicurezza stradale, migliorare i percorsi pedonali, ciclabili del quartieri e recuperare posti auto. Necessario un sottopasso carrabile in Putignano per non dividere il PAESE

E' passato più di un mese dalla partenza della nuova viabilità del quartiere e siamo qui a tracciare un bilancio, chiarire la nostra posizione e auspicare nuovi interventi verso una circolazione più sostenibile e più sicura. Nonostante sembra che tutti pian piano ci stiamo abituando al senso unico non possiamo dimenticare la difficolta' di attuazione e cosa ha portato al necessario cambiamento,in primis il rifacimento del marciapiedi di Via Putignano che su alcuni organi di stampa locali hanno etichettato con la parola " a causa" del rifacimento.

Bene, io dico in maniera molto chiara una cosa ben diversa...Per fortuna che il marciapiede è stato rifatto e allargato. Consentire ad un diversamente abile di passeggiare in sicurezza, così come ad un bambino o un anziano penso che debbano essere messi sempre in primo piano da parte di una società che si definisca civile, anche se questo può portare ad un piccolo sacrificio da parte della maggioranza degli automobilisti che si vede costretta ad un tratto di strada di più (in macchina)...
Cosa pensiamo sia piu' importante o se vogliamo piu' etico? Tutelare la minoranza che ha piu' bisogno o la maggiaranza di automobilisti?Beh...noi del circolo del Pd vogliamo dirlo in maniera chiara e netta..Prima di tutto la sicurezza,la sicurezza dei pedoni e la possibilita' da parte di chiunque di raggiungere in centro del paese senza difficolta' alcuna,e non come eravano abituati a vedere,ma che era inaccettabile, che una persona in carrozzella doveva essere spinta sul ciglio della strada a pochi centimentri da automobisti alcune volte persino incuranti a causa di marciapiedi che non erano degni nemmeno di essere chiamati tali.
Il circolo Pd rivendica l'impegno che ha profuso in questi mesi per trovare una soluzione condivisa dalle varie anime del paese,commercianti in primis, ma di fronte a impossibilita' di carattere tecnico e' giusto che l'amministrazione comunale abbia preso le decisioni andando contro una terribile abitudine ...quella del lasciamo correre,tanto fin'ora abbiamo sempre fatto cosi' .
Forse era molto piu' facile non decidere,ma noi siamo contenti che invece si sia fatto esettamemente il contrario:assumersi la responsabilita' della decisione tenendo fermi i principi di sicurezza del transito di automobili,pulman e pedoni.
E' chiaro che noi auspichiamo e lavoreremo per pungolare l'amministrazione comunale verso ulteriori interventi:migliorare il percorso pedonale che via Ximenes porta in piazza XXV aprile,rendere finalmente agibile e sicura la pista ciclabile che si trova sull'argine dell'Arno,creare nuovi parcheggi in prossimita' della circoscrizione e per la creazione di un sottopasso carrabile che non divida in due il paese.
Questi impegni sono i nostri capisaldi,lavorando sempre nell'interesse generale di una quotidiano piu' vivibile per chi abita in Putignano.


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