martedì 25 gennaio 2011

Il Coordinamento Territoriale del PD esprime una chiara posizione sul tema dei rifiuti in Provincia di Pisa

Non è un tema semplice. E lo si vede sia dalla lunghezza del documento (che potete scaricare qui), ma anche dalla lunga e articolata discussione avvenuta ieri in Direzione Regionale.

Un partito vivo quello Pisano. Che discute, si confronta e decide. In questo caso anche all’unanimità. Questo è il modello di lavoro scelto dalla nostra segreteria. Incontri frequenti, sui temi (anche quelli piu complessi) e poi azione.

Tornando al tema dei rifiuti. Noi crediamo che la soluzione non possa essere la rinuncia alle opportunità di crescita. Pensiamo che un moderno partito della sinistra riformista debba porsi come obiettivo non già la crescita bensì lo sviluppo, qualificato sotto molteplici aspetti, tra i quali la sostenibilità ambientale, sociale ed economica, dando rappresentanza ai segmenti produttivi della società e sapendo riorientare le dinamiche di crescita secondo un nuovo paradigma di progresso. Serve un cambio di approccio, che incida sul modello di sviluppo e attraverso una adeguata programmazione sappia interpretare più fedelmente la strategia europea e la sua scala di priorità, essendo capace di trasformare quello che oggi è un problema (i rifiuti) in risorse, anche dal punto di vista economico. L'obiettivo è dissociare lo sviluppo dall’aumento della produzione di rifiuti di qualsiasi genere. Lo diciamo con forza e con la speranza che i cittadini possano seguirci in un percorso irto e pieno di ostacoli.

Riteniamo essenziale rispettare in tutti e 5 i punti la direttiva europea 98/2008/CE, recepita poche settimane fa anche dall’Italia. I principi di riduzione, preparazione al riutilizzo, riuso e riciclo, recupero anche energetico (la normativa fissa i requisiti minimi per il riconoscimento di ciò che si può classificare come tale: occorre infatti assicurare il raggiungimento di un fattore minimo di efficienza), mentre si considera ormai marginale il conferimento in discarica. Riteniamo ci sia bisogno di rafforzare questo indirizzo nei piani di prossima redazione: siamo convinti infatti che le discariche siano uno strumento da superare, in quanto costituiscono il modo meno virtuoso e più impattante sull’ambiente di gestire i rifiuti, oltre ad essere la soluzione che disincentiva ogni forma di comportamento consapevole di cittadini, enti pubblici ed imprese rispetto agli obiettivi di differenziazione, riciclo e recupero. Occorre perciò attuare politiche fondate sulla strategia europea puntando in primo luogo alla riduzione dei rifiuti, in quantità e pericolosità, e fissando non solo obiettivi di differenziata bensì anche obiettivi di riciclo, riuso e recupero di ciò che differenziamo.

Al termine della Direzione si è deciso che i principi e gli obiettivi a cui indirizzarsi nella redazione degli strumenti di programmazione siano i seguenti:

· previsione di azioni orientate alla diminuzione della produzione dei rifiuti, al loro riutilizzo o al recupero attraverso la promozione di accordi con il settore della ricerca per la sperimentazione e produzione di materiali meno obsolescenti e riutilizzabili, con la grande distribuzione, le imprese del settore edile, il mondo della produzione, per raggiungere obiettivi di differenziazione e riciclo di materiale;

· previsione di specifici obiettivi di riciclo oltre che di differenziata, con l'impegno degli Enti locali a incrementare la quota di acquisti verdi;

· previsione del superamento del sistema di conferimento in discarica e della graduale chiusura di quelle attualmente presenti sul nostro territorio, individuando le soluzioni ambientalmente, socialmente ed economicamente più sostenibili;

· previsione di una dotazione impiantisca orientata alla massima specializzazione e sicurezza sul piano dell'impatto su ambiente e salute, impiegata anche per il recupero e la valorizzazione energetica dei rifiuti; tale programmazione dovrà evitare soluzioni frammentate, affermando invece il principio della differenziazione territoriale degli impianti, in modo da individuare veri e propri “poli” specializzati nel trattamento di differenti tipologie di rifiuto all'interno della nostra area;

· privilegiare, attraverso i vari strumenti della pianificazione, soluzioni impiantistiche che prevedendo il coinvolgimento dell'attore pubblico possano garantire maggiore trasparenza e controllo dei processi, e potenziare il ruolo, la presenza e gli strumenti a disposizione delle agenzie e degli enti preposti al controllo degli impatti e alla tutela di ambiente e salute.

· in merito all’individuazione del soggetto unico della gestione del ciclo integrato dei rifiuti, si esprime un giudizio positivo sul percorso di riassetto societario di Geofor Spa. E auspichiamo che sia colta ogni possibilità di valorizzazione del patrimonio di esperienze, professionalità e degli stessi livelli occupazionali nel settore, mettendo la società nelle condizioni di poter competere adeguatamente al momento dell’affidamento della gestione.

In questo senso dunque riteniamo che debba essere approvato prima della stesura dei relativi piani interprovinciali – che hanno una tempistica ancora piuttosto lunga, tenuto conto anche del possibile impatto che la promulgazione delle linee guida regionali avranno sulla redazione dei piani interprovinciali – un atto di indirizzo provinciale che orientino le scelte anche in questo periodo di vacatio.

Secondo me si è fatto davvero un bel lavoro. E’ solo l’inizio di un cammino che ci porterà ad un articolato piano provinciale dei rifiuti. La nostra posizione è chiara. Adesso attendiamo quella dei nostri alleti

Antonio

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