E’ l’ennesimo segnale che la Lega avanza anche in Toscana. Una Regione che per storia, tradizione e cultura non si sente assolutamente padana. Una regione che pone al centro delle sue iniziativa politica l’integrazione e l’attenzione al sociale. Una regione che vuole attuare il federalismo fiscale con i fatti e non con le parole.
Condivido il commento di Massimo Baldacci (nel resto del post) perché coglie in pieno il senso del NO a questa iniziativa e perché deve essere un monito a noi tutti a lavorare sempre con maggiore impegno sul territorio rendendo i cittadini, i lavorati, gli imprenditori partecipi delle principali scelte che metteremo in campo.
Antonio
La Lega è "malvenuta", ecco perché
Ci sono almeno cinque motivi per cui il Pd non pensa che il territorio di San Miniato possa sentirsi orgoglioso di essere stato scelto dalla Lega per organizzarvi le selezioni di Miss Padania.
Il primo è che noi ci sentiamo toscani, italiani, europei, cittadini del mondo, tutto fuorché padani, e pensiamo che la Padania non esista, e che, anche se esistesse, non comprenderebbe la Toscana. Il territorio del comune di San Miniato ha contribuito ai processi che hanno costruito la nazione e lo Stato unitario italiano, di cui ricorre il 150esimo anniversario: il movimento culturale con cui dall’età dei Comuni all’Illuminismo l’Italia, e in particolare la Toscana hanno avuto un ruolo primario nella costruzione dell’identità europea; il Risorgimento; la resistenza antifascista. Noi ci sentiamo eredi orgogliosi di questa storia, e intendiamo valorizzarla, anche con iniziative di dibattito culturale e politico.
Il secondo è che noi pensiamo che migliorare la condizione degli ultimi sia la condizione imprescindibile per andare avanti tutti, e le posizioni di razzismo, xenofobia, esclusione sociale ci sono totalmente estranee.
Il terzo è che noi siamo davvero per dare più poteri e più risorse alle Regioni e ai Comuni, e invece Regioni e Comuni non sono mai stati così male come da quando i cosiddetti federalisti della Lega sono al governo nazionale.
Il quarto è che il ruolo della donna che manifestazioni come Miss Padania delineano, e che è perfettamente coerente con quello in cui crede Berlusconi e che comincia a stare stretto anche ad alcune ministre di questo governo, è l’esatto contrario delle idee di rispetto e valorizzazione dei diritti di ogni individuo e di eguaglianza delle opportunità tra uomo e donna in tutti i campi, a partire dalla politica, che ci animano.
Il quinto è che non ci piace il nepotismo e non abbiamo ancora capito per quali meriti non derivanti dall’ereditarietà dei geni Renzo Bossi detto “Il Trota” faccia il Consigliere Regionale in Lombardia e svolga ruoli di direzione politica nazionale in nome dei quali viene anche chiamato a presiedere questa manifestazione.
Ovviamente, per noi, essere democratici significa anche non impedire a nessuno di svolgere le proprie manifestazioni, e quindi non assumeremo e non condivideremo iniziative di boicottaggio.
Ma la nostra posizione di dissenso è chiara, netta e, crediamo, condivisa dalla maggioranza dei sanminiatesi, e abbiamo voluto esprimerla chiaramente, proprio perché non sottovalutiamo il pericolo leghista, anche se per ora non ci pare che dalle nostre parti ci siano stati sfondamenti, e intendiamo combatterlo a viso aperto, con la presenza sociale e con la battaglia ideale e culturale.
Massimo Baldacci (Segretario UC San Miniato)
La Lega è "malvenuta", ecco perché
Ci sono almeno cinque motivi per cui il Pd non pensa che il territorio di San Miniato possa sentirsi orgoglioso di essere stato scelto dalla Lega per organizzarvi le selezioni di Miss Padania.
Il primo è che noi ci sentiamo toscani, italiani, europei, cittadini del mondo, tutto fuorché padani, e pensiamo che la Padania non esista, e che, anche se esistesse, non comprenderebbe la Toscana. Il territorio del comune di San Miniato ha contribuito ai processi che hanno costruito la nazione e lo Stato unitario italiano, di cui ricorre il 150esimo anniversario: il movimento culturale con cui dall’età dei Comuni all’Illuminismo l’Italia, e in particolare la Toscana hanno avuto un ruolo primario nella costruzione dell’identità europea; il Risorgimento; la resistenza antifascista. Noi ci sentiamo eredi orgogliosi di questa storia, e intendiamo valorizzarla, anche con iniziative di dibattito culturale e politico.
Il secondo è che noi pensiamo che migliorare la condizione degli ultimi sia la condizione imprescindibile per andare avanti tutti, e le posizioni di razzismo, xenofobia, esclusione sociale ci sono totalmente estranee.
Il terzo è che noi siamo davvero per dare più poteri e più risorse alle Regioni e ai Comuni, e invece Regioni e Comuni non sono mai stati così male come da quando i cosiddetti federalisti della Lega sono al governo nazionale.
Il quarto è che il ruolo della donna che manifestazioni come Miss Padania delineano, e che è perfettamente coerente con quello in cui crede Berlusconi e che comincia a stare stretto anche ad alcune ministre di questo governo, è l’esatto contrario delle idee di rispetto e valorizzazione dei diritti di ogni individuo e di eguaglianza delle opportunità tra uomo e donna in tutti i campi, a partire dalla politica, che ci animano.
Il quinto è che non ci piace il nepotismo e non abbiamo ancora capito per quali meriti non derivanti dall’ereditarietà dei geni Renzo Bossi detto “Il Trota” faccia il Consigliere Regionale in Lombardia e svolga ruoli di direzione politica nazionale in nome dei quali viene anche chiamato a presiedere questa manifestazione.
Ovviamente, per noi, essere democratici significa anche non impedire a nessuno di svolgere le proprie manifestazioni, e quindi non assumeremo e non condivideremo iniziative di boicottaggio.
Ma la nostra posizione di dissenso è chiara, netta e, crediamo, condivisa dalla maggioranza dei sanminiatesi, e abbiamo voluto esprimerla chiaramente, proprio perché non sottovalutiamo il pericolo leghista, anche se per ora non ci pare che dalle nostre parti ci siano stati sfondamenti, e intendiamo combatterlo a viso aperto, con la presenza sociale e con la battaglia ideale e culturale.
Massimo Baldacci (Segretario UC San Miniato)
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