mercoledì 14 ottobre 2009

"Ragazzi, prendetevi la politica e cambiatela''

Messaggio di Dario Franceschini

Non lasciatela a chi ne ha tradito il senso più alto, a chi l'ha sporcata e umiliata, inquinandola con affari e criminalità. C'è un'altra politica. Fatta di passione, ideali, servizio. Una politica può essere e deve essere il vostro strumento per cambiare le cose. Per far sì che la sanità sia liberata dalla morsa della partitocrazia.

Non la politica degli affari e delle cordate di potere.
Non la politica dei partiti che occupano tutti gli spazi.
Non la politica che si spartisce i primari in base all'appartenenza a questo o a quel partito.

La politica pulita, per restituire un futuro alla vostra terra, per incanalare il vostro desiderio di innovare e di guardare avanti. Non abbandonatevi alla rassegnazione o al fatalismo. Dovete fare politica, dovete impegnarvi, dovete rompere gli schemi. Ribellatevi alla conservazione e all'immobilismo.

Prendetevi la politica e prendetevi questo nostro partito. Senza chiedere il permesso, senza aspettare cooptazioni o pacche sulle spalle. Voi giovani del Sud siete una grande occasione per il Pd e per l'Italia intera. Nulla è impossibile per chi ha la voglia di osare, di mettersi in gioco, di guardare lontano. Lo dico in questa università che ne è la prova tangibile.

Qui dove un intellettuale e politico straordinario ma soprattutto un vero italiano, ha costruito, insieme ad altri, quella che è un'eccellenza del sud. Aveva immaginato qui, fra le colline di Arcavacata abitate da vecchi ulivi, un campus in grado di accogliere quanti avessero voluto crescere nella loro terra d'origine. Aveva sognato giovani pronti a rimanere, a non essere costretti ad andarsene. Giovani ai quali offrire finalmente una opportunità concreta nel nei luoghi dov'erano nati.

Un uomo che è venuto qui a fare il rettore. Un maestro di cui abbiamo nostalgia. Un uomo che ha speso la sua intelligenza nel segno di una straordinaria passione civile. Beniamino Andreatta.

Noi, il nostro partito, l'Italia abbiamo bisogno dei vostri sogni, delle vostre speranze, della vostra voglia di futuro.

Adesso". Dario Franceschini

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