martedì 6 ottobre 2009

Congresso: commenti e ripartizione delegati‏

Conclusa la fase dei Congressi di Circolo, il Partito Democratico di Pisa si prepara alla Convenzione provinciale e alle successive primarie del 25 ottobre. “La partecipazione ai Congressi di Circolo è stata altissima – osservano il segretario provinciale Ivan Ferrucci e il responsabile Organizzazione Francesco Nocchi – siamo quasi al 60%: Pisa è ben al di sopra della media nazionale e tra le più alte della Toscana”.
Per quanto riguarda i risultati, la mozione Bersani brilla tra gli altri nei comuni di Pisa (59,15%), S.Giuliano Terme (67,03%), Cascina (62,84%), Pontedera (65,83%), Castelfranco di Sotto (76,14%), Santa Croce (82,72%), Vecchiano (59,32%), Pomarance (54,65%) e Calcinaia (75%). Molto buoni i risultati per la mozione Franceschini a Montopoli (56,31%) e San Miniato (52,06%). Bene Marino a Calci (26,67%), Vecchiano (20,34%) e Casciana Terme (22,22%). Il prossimo appuntamento è la Convenzione provinciale, alla quale parteciperanno 402 delegati così ripartiti: 243 per la mozione Bersani, 117 Franceschini e 42 Marino. Il 25 ottobre infine si svolgeranno le elezioni primarie, per le quali il Pd di Pisa allestirà circa 120 seggi, allo scopo di garantire la massima partecipazione di iscritti ed elettori.

Ed ecco i commenti dei rappresentanti delle tre mozioni.


"Con i dati definitivi dei congressi dei circoli del Pd in provincia di Pisa che vedono la Mozione Franceschini superare il 29% dei voti complessivi, confermiamo la nostra più convinta soddisfazione per i risultati ampiamente oltre le aspettative" dichiara il coordinatore provinciale della Mozione Franceschini, Luciano Modica nel commentare i risultati dei congressi dei circoli PD di Pisa. “Ben altre erano le previsioni tenuto conto che la mozione Bersani aveva visto schierata in suo favore la larghissima maggioranza degli amministratori locali e dei dirigenti del partito, per cui si immaginava un suo schiacciante successo che pare difficile possa dirsi realizzato nella
misura attesa. Al di là delle valutazioni sul peso delle mozioni, voglio sottolineare che siamo di fronte ad un grande momento di partecipazione e di dibattito. Nei nostri congressi si è parlato di politica, si è riflettuto, ci si è confrontati con generosità. Oltre alla soddisfazione per il livello complessivo dei voti ottenuti - fa notare ancora Modica - siamo molto contenti di alcune "vittorie di tappa" di grande significato. La mozione Franceschini ha prevalso sulle altre in alcune importanti realtà
territoriali della provincia (Calci, Lari, San Miniato) come pure in alcuni circoli del capoluogo (Centro, S. Marco S.Giusto, Pratale-Don Bosco e Sanità). Sono sintomi positivi di significativo radicamento del partito, di grande autonomia intellettuale degli iscritti, di tanta voglia di volgersi al futuro superando gli errori del passato”.
“E’ stata una grande lezione di democrazia – ha affermato Ermete Realacci responsabile ambiente nazionale del Pd e presente ieri al congresso del circolo Pisa Centro dove ha vinto la mozione Franceschini - adesso terminata la selezione dei candidati che verranno sottoposti alle primarie, starà ai cittadini il 25 ottobre a decidere a livello nazionale e regionale chi guiderà il Pd nei prossimi anni per dare forza all’opposizione e speranza al nostro paese. Alle primarie mi aspetto una grande partecipazione, penso che voteranno almeno due milioni di cittadini, una quantità di persone cioè impensabile in Europa ed altrove”.

In campo regionale, poi, i dati sono ancora più soddisfacenti per la mozione Franceschini, che ad oggi si attesta ad oltre il 41%, con Bersani al 49% e Marino al 9%, e che prevale nettamente nelle province di Firenze, Prato, Pistoia, Lucca e nell'area territoriale di Empoli.

Anche Antonio Mazzeo, coordinatore cittadino della mozione Franceschini è visibilmente contento dei risultati: “Moltissimi iscritti hanno partecipato ai congressi e soprattutto risulta evidente ovunque, anche dove siamo più indietro, che a sostenerci sono i giovani e soprattutto i nuovi iscritti, meno legati a logiche di appartenenza di schieramenti interni pre-organizzati. Anche i molti ragazzi presenti come candidati, il
rinnovamento proposto nel gruppo dirigente, hanno contribuito a tenere alte le percentuali. Non a caso dove il voto è meno legato al passato come nei circoli di Pisa
Centro e Pratale Don Bosco, la nostra proposta ha primeggiato e nel complesso il risultato della mozione Franceschini a Pisa città, tolte cioè le frazioni, tocca quota 35% trascinando verso l’alto il dato complessivo, la mozione Bersani scende al 53% mentre la mozione Marino rimane costante al 13%. Questo per noi è un forte e chiaro incoraggiamento a mantenere la barra dritta su questa linea che è anche l’unica che nel medio-lungo termine possa garantire i migliori risultati al PD”.

"I risultati dei Congressi circolo per circolo - osserva Paolo Fontanelli, coordinatore della mozione Bersani - dimostrano il netto successo della proposta Bersani, che prende più del doppio dei consensi della mozione presentata da Franceschini e vince nel 72% dei Congressi della Provincia. Un distacco davvero notevole anche considerando il buon risultato della mozione Marino. Un dato positivo - aggiunge Fontanelli - è stata certamente la partecipazione degli iscritti. Possiamo dire che finalmente con il Congresso e con un ruolo attivo e partecipe degli iscritti è iniziato il processo di costruzione del Pd nel territorio, e le primarie ne devono essere l'ulteriore sviluppo. In questo senso è poco comprensibile chi parla del voto dei Circoli come di un voto che conta poco rispetto alle primarie. Inoltre è assai significativo lo scarto negativo che ha registrato la proposta Fragai alla segreteria regionale a fronte dei voti ottenuti da Franceschini (-6%). C'è indubbiamente in questo dato anche un fattore di valutazione politica, come dimostra il dato dell'empolese e di altre realtà, che testimonia in Toscana della maggiore credibilità nel rapporto con il
territorio della proposta di Manciulli. Comunque adesso - conclude Fontanelli - la cosa più importante è fare in modo che le primarie confermino l'esigenza di radicamento del Partito, di unità e di una guida autorevole per il Pd, così come è emerso anche dal dibattito complessivo tra gli iscritti.

Chiara anche la posizione del coordinamento provinciale che sostiene Ignazio Marino: "La sfida che Ignazio Marino ha lanciato candidandosi alla segreteria nazionale è quella di costruire un Partito Democratico libero da potentati, che valorizzi il merito, che allarghi e rafforzi le libertà della persona, un partito che abbia strumenti di partecipazione e decisione condivisi, e che sia capace di dare risposte chiare su i temi del lavoro, dell'ambiente, della scuola, della ricerca e dei diritti civili. Oltre il 10% dei partecipanti ai congressi nella Provincia di Pisa hanno dato il loro voto a Ignazio Marino, oltre il 14% al candidato per la segreteria regionale
Simone Siliani. Per questo - aggiungono i sostenitori di Marino - è doveroso ringraziare i volontari che hanno percorso in lungo e in largo la provincia per illustrare le nostre proposte, e che ci hanno permesso di eleggere 42 delegati alla convenzione provinciale. Al di là dei numeri, la nostra soddisfazione maggiore è quella di avere cambiato i contenuti del dibattito congressuale: grazie a noi si è parlato meno di forma partito e più dei problemi del paese, e la nostra capacità di dire sì e no chiari ha costretto gli esponenti delle altre mozioni a prendere posizioni nette sulle primarie, sul nucleare, sulla laicità, sul contratto unico di lavoro. Le nostre
proposte per vivere il PD e cambiare l'Italia hanno raccolto consenso e apprezzamento da moltissimi iscritti intervenuti ai congressi di circolo del PD, al di là del voto che hanno espresso. Per questo il risultato che abbiamo raggiunto è un ottimo punto di partenza per le primarie del 25 ottobre, dove tutti gli elettori del PD potranno
esprimere la loro preferenza, e dove il voto libero e di opinione potrà prevalere sul voto di appartenenza".

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