Italia dei Valori, Partito Democratico, Partito Socialista Italiano e Sinistra Ecologia Libertà della provincia di Pisa esprimono forte preoccupazione per le condizioni in cui i Comuni e l’Amministrazione Provinciale si troveranno, quest’anno, a redigere i bilanci preventivi per il 2011. Da un lato, infatti, i cittadini si rivolgono sempre di più agli Enti locali per risolvere i problemi della loro vita quotidiana, anche come conseguenza di una crisi che estende sempre di più l’area della povertà non solo tra chi è senza lavoro o ha rapporti di lavoro precario, ma anche tra i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, e che non è minimamente contrastata dalle politiche fiscali del governo, che escludono ogni criterio di progressività, hanno ulteriormente accresciuto la quota del prelievo fiscale complessivo a carico dei lavoratori dipendenti a reddito medio e basso e hanno determinato, tra il 2008 e il 2009, la crescita dell’11,4% dell’imponibile sottratto al prelievo fiscale, e quindi soggetto a evasione.
Dall’altro, nonostante il proclamato orientamento federalista del governo, i trasferimenti agli Enti locali e alle Regioni vengono tagliati del 30%, mentre le spese dei ministerivengono ridotte solo del 10%, e niente si fa per ridurre sprechi e clientelismi governativi;tutto questo mentre sarebbe invece fondamentale l’impegno per una riforma fiscalegenerale fondata su criteri di progressività e di lotta ad ogni forma di evasione e di elusione, che riequilibri il sistema fiscale spostando il prelievo dal lavoro alla rendita e ai capitali finanziari (continua del resto del post...)
A farne le spese è il complessivo sistema degli Enti locali, che sono impegnati non solo a rispondere all'emergenza economica e sociale ma anche a innescare meccanismi che possano permettere una ripresa della nostra economia. Come testimonia il documento preliminare al bilancio della Regione Toscana, la manovra del governo sugli enti locali avrà un ulteriore effetto depressivo sugli investimenti e annullerà i benefici derivanti dalla piccola crescita dell'export.
I partiti del centrosinistra denunciano quindi che è in atto il più grave attacco centralistico alle autonomie locali dal dopoguerra a oggi, un attacco che, al di là della riduzione dei trasferimenti, passa anche attraverso la quasi totale cancellazione di ogni forma di autonomia impositiva, e irragionevoli imposizioni dal centro sulle procedure e gli organi della partecipazione e sull’organizzazione della macchina amministrativa, che ledono pesantemente l’autonomia statutaria e organizzativa degli Enti locali. Denunciano inoltre: l’imposizione di regole sul patto di stabilità che penalizzano proprio gli Enti locali più virtuosi e impediscono di destinare risorse alle politiche culturali e sociali, di finanziarie opere pubbliche e servizi che darebbero risposte importanti ai cittadini e un po’ d’ossigeno alle piccole e medie imprese.
Le forze politiche del centrosinistra sostengono lo sforzo, impresso dalla Regione Toscana, di riformare la pubblica amministrazione sulla base di principi di sobrietà e razionalizzazione nel settore delle aziende pubbliche e partecipate, pur ribadendo che queste gestioni nel nostro territorio sono state fondamentalmente sane e respingendo la campagna demagogica che addita all’opinione pubblica come sprechi da tagliare i compensi di sindaci e assessori che hanno redditi da lavoratori dipendenti, mentre, anche in questo campo, si guarda bene dal toccare i rami alti.
Il Governo sta procedendo a tagli indiscriminati, a un attacco pesante all’autonomia degli Enti locali, a scelte discrezionali di salvataggio in singoli casi che finiscono proprio per premiare situazioni di cattiva gestione del denaro pubblico.
IDV, PD, PSI e SEL si impegnano a seguire le indicazioni del Presidente della Repubblica, che ha autorevolmente affermato come compito della politica in tempi di crisi sia far emergere attraverso la selezione delle voci di spesa chiari orientamenti di priorità, indirezione del lavoro e dello sviluppo, del sapere e dell’innovazione, del contrasto alle povertà vecchie e nuove, della “non-mortificazione” della cultura intesa nella sua più generale accezione e chiedono che venga rimodulato il patto di stabilità, in modo da consentire una ripresa degli investimenti degli Enti locali che dia risposte alle situazioni di emergenza sociale.
IDV, PD, PSI e SEL, della provincia di Pisa denunciano l'urgenza di forti correzioni di rotta, a partire dalla Legge di Stabilità in discussione in Parlamento, che consentano ai Comuni e alle Provincie di fare bilanci di previsione adeguati alle necessità, di avere a disposizione risorse per le piccole opere di manutenzione e l’edilizia scolastica, la messa in sicurezza dell’assetto idrogeologico del Paese, la cura degli asili e delle scuole, i servizi sociali per i più disagiati, gli interventi progettuali per l’accoglienza e l’integrazione di cittadine e cittadini stranieri e per evitare operazioni di pesante ingiustizia sociale in campi come il trasporto pubblico, E' necessario nello stesso tempo pensare ad una revisione dei regolamenti ISEE (così come previsto dalla legislazione vigente).
IDV, PD, PSI e SEL della provincia di Pisa si impegnano a denunciare chiaramente, in tutte le sedi, le responsabilità dei tagli, ad aprire un confronto pubblico e più largo possibile; si impegnano inoltre a sottoscrivere l'appello predisposto dal Presidente della provincia e dalla gran parte dei sindaci della nostra provincia, a sostenere le loro iniziative e a partecipare alla manifestazione prevista per il 4 dicembre a Pisa.
Luigi Buoncristiani - Coordinatore provinciale Italia dei Valori
Francesco Nocchi - Coordinatore provinciale Partito Democratico
atrizia Marchetti - Segretaria provinciale Partito Socialista Italiano
Dario Danti - Coordinatore provinciale Sinistra Ecologia Libertà
Dall’altro, nonostante il proclamato orientamento federalista del governo, i trasferimenti agli Enti locali e alle Regioni vengono tagliati del 30%, mentre le spese dei ministerivengono ridotte solo del 10%, e niente si fa per ridurre sprechi e clientelismi governativi;tutto questo mentre sarebbe invece fondamentale l’impegno per una riforma fiscalegenerale fondata su criteri di progressività e di lotta ad ogni forma di evasione e di elusione, che riequilibri il sistema fiscale spostando il prelievo dal lavoro alla rendita e ai capitali finanziari (continua del resto del post...)
A farne le spese è il complessivo sistema degli Enti locali, che sono impegnati non solo a rispondere all'emergenza economica e sociale ma anche a innescare meccanismi che possano permettere una ripresa della nostra economia. Come testimonia il documento preliminare al bilancio della Regione Toscana, la manovra del governo sugli enti locali avrà un ulteriore effetto depressivo sugli investimenti e annullerà i benefici derivanti dalla piccola crescita dell'export.
I partiti del centrosinistra denunciano quindi che è in atto il più grave attacco centralistico alle autonomie locali dal dopoguerra a oggi, un attacco che, al di là della riduzione dei trasferimenti, passa anche attraverso la quasi totale cancellazione di ogni forma di autonomia impositiva, e irragionevoli imposizioni dal centro sulle procedure e gli organi della partecipazione e sull’organizzazione della macchina amministrativa, che ledono pesantemente l’autonomia statutaria e organizzativa degli Enti locali. Denunciano inoltre: l’imposizione di regole sul patto di stabilità che penalizzano proprio gli Enti locali più virtuosi e impediscono di destinare risorse alle politiche culturali e sociali, di finanziarie opere pubbliche e servizi che darebbero risposte importanti ai cittadini e un po’ d’ossigeno alle piccole e medie imprese.
Le forze politiche del centrosinistra sostengono lo sforzo, impresso dalla Regione Toscana, di riformare la pubblica amministrazione sulla base di principi di sobrietà e razionalizzazione nel settore delle aziende pubbliche e partecipate, pur ribadendo che queste gestioni nel nostro territorio sono state fondamentalmente sane e respingendo la campagna demagogica che addita all’opinione pubblica come sprechi da tagliare i compensi di sindaci e assessori che hanno redditi da lavoratori dipendenti, mentre, anche in questo campo, si guarda bene dal toccare i rami alti.
Il Governo sta procedendo a tagli indiscriminati, a un attacco pesante all’autonomia degli Enti locali, a scelte discrezionali di salvataggio in singoli casi che finiscono proprio per premiare situazioni di cattiva gestione del denaro pubblico.
IDV, PD, PSI e SEL si impegnano a seguire le indicazioni del Presidente della Repubblica, che ha autorevolmente affermato come compito della politica in tempi di crisi sia far emergere attraverso la selezione delle voci di spesa chiari orientamenti di priorità, indirezione del lavoro e dello sviluppo, del sapere e dell’innovazione, del contrasto alle povertà vecchie e nuove, della “non-mortificazione” della cultura intesa nella sua più generale accezione e chiedono che venga rimodulato il patto di stabilità, in modo da consentire una ripresa degli investimenti degli Enti locali che dia risposte alle situazioni di emergenza sociale.
IDV, PD, PSI e SEL, della provincia di Pisa denunciano l'urgenza di forti correzioni di rotta, a partire dalla Legge di Stabilità in discussione in Parlamento, che consentano ai Comuni e alle Provincie di fare bilanci di previsione adeguati alle necessità, di avere a disposizione risorse per le piccole opere di manutenzione e l’edilizia scolastica, la messa in sicurezza dell’assetto idrogeologico del Paese, la cura degli asili e delle scuole, i servizi sociali per i più disagiati, gli interventi progettuali per l’accoglienza e l’integrazione di cittadine e cittadini stranieri e per evitare operazioni di pesante ingiustizia sociale in campi come il trasporto pubblico, E' necessario nello stesso tempo pensare ad una revisione dei regolamenti ISEE (così come previsto dalla legislazione vigente).
IDV, PD, PSI e SEL della provincia di Pisa si impegnano a denunciare chiaramente, in tutte le sedi, le responsabilità dei tagli, ad aprire un confronto pubblico e più largo possibile; si impegnano inoltre a sottoscrivere l'appello predisposto dal Presidente della provincia e dalla gran parte dei sindaci della nostra provincia, a sostenere le loro iniziative e a partecipare alla manifestazione prevista per il 4 dicembre a Pisa.
Luigi Buoncristiani - Coordinatore provinciale Italia dei Valori
Francesco Nocchi - Coordinatore provinciale Partito Democratico
atrizia Marchetti - Segretaria provinciale Partito Socialista Italiano
Dario Danti - Coordinatore provinciale Sinistra Ecologia Libertà
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