lunedì 6 dicembre 2010

Sindaci travestiti da maghi per dire no ai tagli del Governo Berlusconi‏

Gran bella manifestazione, idea brillante e tanti concittadini accorsi per applaudire la nostra protesta. Un modo nuovo e diverso per comunicare con la città e per spiegare che è in atto il piu grande attacco agli enti locali del Dopoguerra. Nel resto del post potete leggere tutta la cronaca del Tirreno.

PISA. Spettacolare protesta dei primi cittadini della provincia di Pisa contro i tagli del governo. Il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, e altri diciotto sindaci oltre al presidente della Provincia, Andrea Pieroni, si sono vestiti da maghi con tanto di cappello e tunica nera. Dopo le 18, sono usciti da palazzo Gambacorti mentre le casse spandevano le note del film "Harry Potter e l'apprendista stregone". Filippeschi mostrava un cartello con sopra scritto: «I sindaci non sono maghi, ci pensi Tremonti a far tornare i conti». I sindaci sono usciti dal Comune portando dei pacchi che hanno depositato - tramite Antonio Mazzeo, consigliere del Pd - sotto il grande albero di Natale che si trova in piazza XX Settembre. Sui pacchi-regalo, si criticava l'azione del governo. In uno era scritto: spese di ministeri -10; risorse agli enti locali -30. Ed in un altro: 120 miliardi di evasione fiscale non combattuta = 8% del pil. Quindi, il sindaco di Pisa ha preso la parola spiegando alla piazza, popolata da cittadini che in quel momento affollavano le strade per lo shopping natalizio, il grave momento che stanno vivendo le amministrazioni locali a seguito dei tagli imposti dal governo. Tagli che si potrebbero ripercuotere sui servizi e sull'assistenza sociale. «Le comunità locali - ha detto Filippeschi - negli ultimi dieci anni hanno contribuito al ridimensioanmento del debito pubblico. Siamo in una situazione in cui nemmeno una magia può rimettere a posto i conti. Per questo ci siamo vestiti così. Gli enti locali sono vittime di ingiustizie gravi e per protesta siamo disposti a metterci la faccia, a mostrarci con questi abiti. È bene che si sappia che i Comuni dipendono dallo Stato per il 60%, siamo sempre meno autonomi. Noi ci prendiamo la nostra responsabilità, ma non quelle di chi copre le comunità di ingiustizie». E il presidente Pieroni ha sottolineato che «mentre si parla di federalismo, assistiamo ad un'azione di penalizzazione dei Comuni». I sindaci hanno poi mostrato uno striscione con sopra scritto: «le ingiustizie del governo contro le nostre comunità». Infine, è stato sottolineato come «la protesta dei sindaci è la protesta di tutti i cittadini colpiti in prima persona dai tagli», quindi sotto le note di «Viva l'Italia» di Francesco De Gregori si è conclusa la manifestazione.

Da Il Tirreno

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