martedì 1 marzo 2011

Addio alle rinnovabili - Speriamo il Governo cambi idea altrimenti a rischio 120 mila posti di lavoro (moltissimi anche in provincia di Pisa)

Resto sempre piu esterrefatto dalle posizioni che il Governo sta assumendo in ogni settore dalla scuola, alla giustizia per finire all'ambiente.
E' notizia di pochi giorni che gia da domani, con un decreto del Consiglio dei ministri si potrà dare avvio ad un brutale stop al settore delle rinnovabili. Questo rappresenterebbe uno sgambetto a un comparto che in questi anni ha avuto la caratteristica, unica nell'industria nazionale, di essere anticiclico. Secondo le diverse valutazioni il fatturato 2010 del settore FV dovrebbe attestarsi infatti tra 25 e 40 miliardi di euro, quindi più del 2% del Pil 2010.
Questa decisione comporterà gravissimi problemi a 44mila famiglie tra eolico e fotovoltaico che rischiano di trovarsi senza lavoro, con una norma che passa sopra al volere del Parlamento. Inoltre questa scelta provocherà danni enormi in termini economici e in previsione del raggiungimento dell'obiettivo del 20% della produzione energetica da fonti rinnovabili entro il 2020.
Non preoccuparsi vuol dire non guardare al futuro.
Speriamo che la giornata porti consiglio

Di seguito la nota di Realacci sul tema

“Il Ministro Romani mente sapendo di mentire se afferma che gli incentivi alle rinnovabili sono costati agli italiani 20 miliardi di euro tra il 2009 e il 2010. La grandissima parte di queste risorse non hanno nulla a che vedere con le fonti rinnovabili: negli anni passati abbiamo speso tra i 40 e i 50 miliardi di euro per finanziare i combustibili fossili e la chiusura del vecchio nucleare. Ben spesi ci avrebbero reso un paese leader nel campo delle rinnovabili. Ora che finalmente l’Italia si è messa in moto, il furore ideologico del Ministro Romani, ci auguriamo contrastato dal Ministro Prestigiacomo, rischia di affossare un settore che è in espansione e già oggi vale come occupati 5 volte la Fiat”, lo afferma Ermete Realacci, commentando le affermazioni del Ministro Romani a proposito degli incentivi alle fonte rinnovabili.
“E’ bene ricordare che se l’Italia ha oggi superato i 3000 Mw di fotovoltaico”, aggiunge Realacci, “la Germania, che certo non può contare sulla stessa nostra insolazione, alla fine del 2010 ha installato oltre 16000 MW di fotovoltaico, di cui ben 6500 installati solo nel 2010. E l'obiettivo al 2020 è 52000 MW. Questo non vuol dire che il settore delle rinnovabili vada migliorato: serve più trasparenza, vanno semplificate le procedure e bisogna rendere decrescenti i contributi in modo da favorire le tecnologie più innovative e favorire il pieno ingresso nel mercato. Ma se il Governo manterrà le intenzioni che oggi vengono proclamate, non solo saranno traditi i pareri avanzati dalle Commissioni parlamentari competenti di Camera e Senato e della Conferenza Stato Regioni, ma si rischia di far perdere all’Italia un treno di straordinaria importanza per il futuro”.

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