martedì 8 marzo 2011

Il decreto rinnovabili va cambiato subito - Ecco l'interrogazione presentata ieri da Realacci e Ferrante alla Camera ed al Senato‏

Un grazie particolare ad Ermete per l’impegno che ci sta mettendo in una battaglia di democrazia davvero complessa (nel resto del post l'interrogazione parlamentare)! Se le cose non cambieranno il sistema collasserà... e addio a 100 mila posti di lavoro (età media minore di 35 anni).

Il Governo sembra sordo. E’ necessario far sentire la nostra voce. La voce di quegli operatori e di quelle realtà che hanno sviluppato l’unico mercato anticiclico in Italia

A.

“Il decreto sulle rinnovabili, così come attualmente formulato, è una pietra tombale sull’intero settore. Deve essere modificato il più presto possibile, ben prima del 30 aprile, perché getta nella totale incertezza un intero settore e ha già bloccato tutti gli investimenti in essere”, lo affermano l’On. Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd e il Sen. Francesco Ferrante, responsabile Politiche Cambiamenti climatici ed energia del PD, che oggi hanno presentato alla Camera dei Deputati e al Senato un’interrogazione ai Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente sul decreto rinnovabili, sottoscritta tra gli altri dagli On. Franceschini e Mariani e dal Sen. Della Seta.

“L’approvazione del decreto”, proseguono Realacci e Ferrante, “ha suscitato un grave allarme in tutte le associazioni di imprenditori del settore delle rinnovabili e nella stragrande maggioranza delle imprese tanto che nelle ore immediatamente precedenti l’approvazione del decreto, il governo ha ricevuto oltre 14mila mail di protesta. Inoltre il sistema bancario ha già annunciato la sospensione dei finanziamenti previsti nel settore e una riunione dell’ Abi sull’argomento, prevista per il 16 marzo”.

“Ci troviamo di fronte ad una decisione di una gravità inaudita che colpisce uno dei settori di punta dell’economia del futuro”, aggiungono Realacci e Ferrante, “ed è tanto più grave se si considera che il settore delle rinnovabili in questo periodo di crisi economica è stato tra i pochi che, in controtendenza, ha aumentato l’occupazione. Nel solo fotovoltaico si stima che siano impiegati, direttamente o indirettamente, circa 120mila addetti”.

“Il decreto nella sua versione approvata”, conclude Realacci che oggi è anche intervenuto in Aula sull’ordine del lavori, “oltre a rendere molto difficile il perseguimento degli obiettivi europei, non tiene affatto conto delle numerosissime condizioni poste nei parere resi all’unanimità dalle Commissioni competenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica. Un motivo in più per intervenire con urgenza per correggere gli errori e le sottovalutazioni commessi, recuperare le indicazioni giunte dal Parlamento e dalla Conferenza delle Regioni, ed arrivare nel più breve tempo possibile, per non lasciare nell’incertezza l’intero settore, all’emanazione del decreto ministeriale senza imporre tetti limitanti allo sviluppo del mercato e riconoscendo un valore degli incentivi adeguato”.

Questo il testo integrale dell'interrogazione parlamentare presentata da Ferrante e Realacci sul Dl Rinnovabili

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