martedì 29 marzo 2011

Pisa è una città accogliente: ma la scelta del Governo è davvero fuori luogo

Piu passano i giorni e piu credo che il nostro Governo non abbia un Ministro degli Esteri ed una Politica Estera. Nelle settimane scorse piu esponenti del Governo (ognuno con sfaccettature diverse) ha detto che ci sarebbe stata una possibile invasione dei profughi via mare.l Poi ha Lasciato Lampedusa, la sua gente, da soli ad affrontare l'emergenza degli sbarchi.
Era immaginabile che sarebbe successo (ci sono arrivati persino alcuni ministri del PDL), ma nulla è stato fatto. Ieri notte poi, con un'ansa delle 20.45 veniamo a sapere che Coltano è una delle zone scelte per trasferire i profughi. Il governo prima non fa nulla, poi impone ai territori delle tendopoli di cui nessuno è a conoscenza.
Va evitato, da parte di tutti, che il Governo cavalchi l'emergenza profughi per realizzare a Coltano un nuovo CIE.

Non è in discussione la disponibilità della Toscana, della nostra terra a fare la propria parte nella doverosa accoglienza di chi fugge da terre dove c'è la guerra civile in cerca di migliori possibilità: il presidente Rossi ha più volte detto che la Toscana ha già identificato alcune proposte da fare al Governo, individuando siti idonei ad ospitare profughi o rifugiati.

La scelta di Coltano è inaccettabile nel metodo, perchè avviene senza un confronto con le amministrazioni locali e con i cittadini, sbagliata nel merito, perchè insiste su una zona che presenta già aspetti problematici (che tutti conoscono e che abbiamo chiesto da tempo che si cominciassero ad affrontare a livello regionale), perchè non ci sembra che lì si possano individuare soluzioni davvero adatte all'accoglienza.

Il Sindaco Filippeschi ha già scritto una lettera a Maroni, in cui richiede un incontro urgente sul tema ed oggi nell'incontro (gia fissato in precedenza) tra Sindaci, Presidienti delle Province e Presidente della Regione, chiederà di tener conto del parere della Regione (coltano non è tra i siti ipotizzati) e della necessità di diversificare i siti di accoglienza, puntando a spazi piccoli, strutture per un massimo di 200 persone.

Un modello di accoglienza, gia proposto da Rossi nel tavolo Stato- Regioni, che salvaguarda la dignità umana dei profughi, creando situazioni sostenibili per le comunità locali, senza esasperare una situazione già di per sé difficile creando questi grande aree di concentramento umano.

Pisa è una città accogliente ma non si può pensare che possa gestire da sola anche questa emergenza.

Nessun commento: