venerdì 25 marzo 2011

Libia - votata la mozione PD in Consiglio Comunale‏

Lunga giornata di discussione ieri in Consiglio Comunale sulla situazione dell’Africa del Nord con particolare attenzione alla situazione libica. Sono state presentate quattro ordini del giorno conclusivi ed è stato approvato solo quello della maggioranza (eccolo), che chiede al governo italiano di farsi carico pienamente del ruolo che l’Italia deve svolgere nella missione, di troncare con un passato di complicità e di connivenze, denunciando e non semplicemente sospendendo il trattato di amicizia col regime di Gheddafi firmato nell’estate scorsa e di rispettare alla lettera il dettato della risoluzione 1973 dell’ONU senza inserire nella propria posizione riferimenti, che suonerebbero neocolonialisti, alla spartizione dei contratti petroliferi,che dovranno essere liberamente ridiscussi col nuovo governo libico e impegna il Sindaco e la Giunta a promuovere sul territorio iniziative di solidarietà e di raccolta di aiuti rivolti alle popolazioni libiche coinvolte nella guerra civile e iniziative di discussione e di conoscenza della situazionelibica e dei nuovi soggetti politici che stanno emergendo.

Ieri in aula non sono intervenuto, visto che il dibattito è stato molto lungo ed articolato e dovevamo espletare (poi non ci siamo riusciti per il solito ostruzionismo della minoranza di centrodestra) numerose pratiche, ma ritengo riassumere il mio pensiero in poche righe.

Parto dal nostro Paese e dall’Europa. Ritengo che queste democrazione non possano e non debbano essere sorde rispetto alle richieste di libertà che salgono dai popoli del risorgimento arabo. Il capitolo 7 della Carta delle Nazioni Unite, così come la nostra Costituzione, autorizza l'uso della forza per evitare tragedie umanitarie; non un uso della forza, quindi, a fini di sopraffazione, ma per mettere fine ad una sopraffazione. È per questo che si è mossa l'azione militare.

Ed è per questo, che personalmente, dal primo momento, ho ritenuto corretta l`iniziativa internazionale e le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che hanno garantito, forse in modo tardivo ma necessario e inevitabile, un intervento della comunità internazionale nella crisi libica. La scelta dell’uso della forza turba ogni persona…me per primo, ma ritengo che sia una scelta doverosa e inevitabile per evitare stragi di civili. Condivido completamente la posizione di Napolitano che ha saputo rappresentare anche in questadrammatica vicenda i sentimenti e i valori che uniscono gli italiani, che noi non siamo in guerra ma aderiamo alla necessità di quell`uso legale della forza che è previsto dalla Carta delle Nazioni Unite. Ripartiamo di lì… ripartiamo dalle Parole di Napolitano per ridare dignità a quei popoli e e a quelle genti che per troppi anni sono stati sono dittature che gli hanno tolto il sorriso…sperando solo di restituire libertà e pace in brevissimo tempo al popolo libico.

Nessun commento: