domenica 13 marzo 2011

A Camp Darby ci sono le bombe a grappolo?

Ottima iniziativa dei deputati pisani del Pd Paolo Fontanelli, Maria Grazia Gatti ed Ermete Realacci, insieme ai colleghi Federica Mogherini, Michele Ventura e Rosa Villecco Calipari, che hanno presentato una interrogazione a risposta in Commissione, chiedendo se è vero che ci sono bombe a grappolo stoccate nella base Usa di Camp Darby.

Ecco il testo dell'interrogazione:

Interrogazione a risposta in commissione
Al Ministro della Difesa per sapere, premesso che

il 20 febbraio i giornali toscani, riprendendo quanto rivela Wikileaks, riportano con evidenza una nota secondo cui le autorità Usa avrebbero domandato al Governo italiano, nella persona del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, se considerava un problema lo stoccaggio a Camp Darby di bombe chiamate “cluster bomb”e avrebbero avuto una risposta rassicurante sul fatto che l’Italia non avrebbe “creato problemi”;

considerando che le “cluster bomb”, definite anche bombe a grappolo, sono una tipologia di ordigni considerata estremamente pericolosa e inaccettabile, per i loro possibili e prolungati effetti negativi sul territorio e sulle popolazioni civili, tanto che sono state messe al bando da una convenzione internazionale Onu, sostenuta anche dal Parlamento europeo, e sulla quale si è pronunciato positivamente anche il nostro Paese pur mancando, ad oggi, l’atto di formale ratifica;

se risulta vero che tali ordigni, chiamati “cluster bomb”, siano stoccati nella base Usa in Italia di Camp Darby;
se è vero che da parte degli USA ci sia stata una richiesta di parere su tale scelta rivolta al nostro Governo;
se e quando il Governo italiano intende ratificare la convenzione sulla messa al bando delle “cluster bomb”.

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