Un progetto sociale, che vede ancora una volta insieme l’Amministrazione Comunale e un soggetto privato, in questo caso la Fondazione Vodafone, e che ancora una volta guarda all’innovazione e alle tecnologie digitali. Una conferma di quel ruolo di città laboratorio che Pisa si è conquistata e che sta richiamando l’attenzione di molti partner di prestigio internazionale che su Pisa investono per sperimentare nuove soluzioni tese al miglioramento della qualità della vita delle città di domani.
Questa volta le tecnologie informatiche saranno applicate all’integrazione scolastica di bambini e bambine disabili o con disturbi dell’apprendimento. Grazie ad un finanziamento di 220mila euro che ha fatto seguito ad una rigorosa selezione scientifica da parte della Fondazione Vodafone Italia, l’ente dedicato al sostegno di attività e servizi di solidarietà sociale promossa dalla multinazionale delle telefonia.
Tutte le scuole del Comune di Pisa – da quelle dell’infanzia fino alle medie, passando per le elementari – saranno presto attrezzate delle più moderne tecnologie per assicurare una piena promozione dell’educazione di studenti con diverse abilità o con disturbi dell’apprendimento.
Nel dettaglio i sette istituti comprensivi cittadini (“Tongiorgi”, “Pisano”, “Gamerra”, “Fucini”, “Galilei” e “Fibonacci”, “Toniolo”) saranno dotati di postazioni completamente dotate di ausili tecnologici e informatici necessari per una pieno esercizio del diritto allo studio.
Ce ne sarà una per ogni studente con cosiddetti “disturbi specifici di apprendimento”, oggi ancora troppo poco conosciuti, ma che incidono in modo determinante sulla qualità della vita di studenti, genitori e della comunità scolastica: oltre sessanta postazioni in tutto, dotate di computer e software utilizzabili senza difficoltà anche da bambine e bambini diversamente abili.
Il progetto è promosso dal Comune di Pisa come azione del programma sulle tecnologie digitali per la formazione e dalla cooperativa sociale Paideia, in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna, la Società della Salute della Zona Pisana, l’Asl5 e l’Associazione Italiana Dislessia, ai quali si e’ aggiunto l’Istituto Stella Maris. Un’iniziativa che ha già destato l’interesse dell’Amministrazione Regionale, che a Pisa ha già investito un anno fa più di 700.000 euro per attrezzare le Scuole di Lavagne Interattive Multimediali, e che e’ interessata a replicare l’esperienza in altri contesti territoriali della Toscana.
Il coordinamento e la gestione dell’intervento sono affidati a Paideia, soggetto del terzo settore pisano con una lunga esperienza nei servizi a sostegno della prima infanzia e della preadolescenza.
L’intervento si snoderà in quattro diverse fasi: in primo luogo la formazione di educatori e educatrici qualificati per interventi specializzati nell’acquisizione di metodologie e tecnologie innovative per facilitare l’integrazione scolastica e l’autonomia di studio.
Quindi il supporto strutturato e sistematico ad alunne e alunni con difficoltà d’apprendimento per facilitarne la partecipazione attiva e la fruizione dei processi di apprendimento attraverso l’utilizzo di ausili e tecnologie e l’individuazione di percorsi personalizzati.
Quindi il lavoro di analisi e ricerca, una fase in cui la Scuola Superiore Sant’Anna giocherà un ruolo fondamentale: l’obiettivo, infatti, è quello di sviluppare e validare interfacce innovative “persona-computer” per migliorare le possibilità di utilizzo degli ausili tecnologici e informatici. Infine la sensibilizzazione del territorio, a partire da una capillare attività di comunicazione realizzata con il coinvolgimento di tutti i soggetti del territorio impegnate nell’area delle diverse abilità, reti informali incluse. Il tutto in diciotto mesi.
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