Nei giorni scorsi, con l’avvento del carnevale, nella vetrina di una bottega del rione Sanità di Napoli, la stessa in cui l'anno scorso il signor Carlo Mazza ha proposto la maschera di Totò Riina, è apparso il travestimento di Zio Michele Misseri composto da gilet, camicia a quadri e cappello da pescatore il tutto corredato da una corda, quella che sarebbe stata l’arma del delitto della giovane Sarah Scazzi. Si potrebbe dire : “e vabbé a carnevale ogni scherzo vale”, peccato che la bottega in questione sia specializzata nel confezionamento di abiti per bambini tra i 3 e gli 8 anni;
“ma quale genitore può essere mosso ad acquistare il costume che rappresenta un assassino per farlo indossare al proprio figlio?” Beh l’articolo, in tiratura limitata, è andato a ruba!!!!
Ora è superfluo giudicare il Signor Mazza che comunque svolge il suo lavoro di commerciante e quindi offre in relazione ad una domanda ma mi chiedo che tipo di insegnamento possa dare un genitore al proprio pargolo travestendolo da omicida. Mah, meditiamo gente, meditiamo!!!!
sabato 26 febbraio 2011
In Italia succede anche questo
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